LiberTiAmo di Ottobre (2020)

Buon giovedì!

Come state? Come prosegue la settimana?

Oggi celebriamo l’inizio di ottobre, uno dei miei mesi preferiti, ma non credo di essere particolarmente originale in questa preferenza dato che ottobre è un mese giustamente amato da molti/e.

A parte il celebrare l’inizio di ottobre oggi celebriamo anche una nuova lettura per il gruppo, infatti come sempre dal consueto sondaggio un testo ne è emerso vincitore, per il rotto della cuffia dato che ha vinto per un solo voto.

Vi ricordo che ci trovate su Goodreads e anche su Telegram, potete unirvi in ogni momento sia al gruppo che alla lettura!

E che dire, scopriamo la lettura di ottobre!

Trama

Un romanzo maestoso, di straordinaria intensità, che racconta la storia di Sethe, indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla Guerra Civile americana, si ribella al proprio destino e fugge al Nord, verso la libertà. Un percorso drammatico attraverso l’orrore della schiavitù, la forza dell’amore materno e il peso di un indicibile segreto.

Amatissima è stato pubblicato nel 1987.

Toni Morrison vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1993 e il Pulitzer nell’88.

Il libro è dedicato ai “sessanta milioni e più”, riferimento trasparente agli Africani e ai loro discendenti che morirono durante il lungo periodo nel quale fu attivo il commercio atlantico degli schiavi.

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di ottobre, quindi da oggi (01/10) al 31/10 compreso.

Vi unirete a noi nella lettura? Avete già letto “Amatissima”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Settembre (2020)

Buon martedì!

Come è iniziata la settimana? Come state?

Oggi torniamo a parlare del gruppo di lettura, LiberTiAmo, evviva!

Dopo la pausa di agosto in cui non abbiamo scelto nessuna lettura per il gruppo, finalmente da oggi riprendono le letture, abbiamo infatti un testo per settembre, e che testo!

Andiamo a scoprirlo!

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Le Città Invisibili – Italo Calvino

Casa Editrice: Mondadori

Link all’Acquisto: QUI

 

Trama

«A un imperatore melanconico, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili. Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che possono valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.»

Italo Calvino

Le città Invisibili è stato pubblicato per la prima volta nel 1972.

L’autore qui ricorre alla tecnica della letteratura combinatoria (letteratura in cui in uno scritto lo scrittore gioca quasi con il lettore, e tenta di trovare combinazioni nascoste nel linguaggio e nell’opera stessa).

Questo testo fa parte del periodo appunto combinatorio dell’autore, dove è evidente l’influenza della semiotica e dello strutturalismo.

Il libro è in lettura sul gruppo da oggi (01/09) al 30/09, quindi per tutto il mese di settembre.

Vi ricordo che potete trovarci su Goodreads e potete unirvi alla lettura in qualunque momento!

E voi? Vi unirete a noi? Avete mai letto “Le Città Invisibili”? Sì? Cosa ne pensate?

A presto,

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LiberTiAmo di Luglio (2020)

Buon mercoledì e buon primo di luglio!

Come avete iniziato questo nuovo mese? Con una botta di calura immagino atroce immagino, spero per voi di no.

Oggi, come ogni primo del mese è giunto il momento di parlare della nostra nuova lettura del gruppo, infatti come sempre c’è stato un sondaggio e da questo è emerso un titolo vincitore che sarà in lettura per tutto il mese di luglio sul gruppo di lettura, che trovate come sempre qui su Goodreads.

Andiamo a parlare subito del nostro vincitore!

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Và, Metti una Sentinella – Harper Lee

Casa editrice: Feltrinelli

Link all’acquisto: QUI

Trama

Maycomb, Alabama. La ventiseienne Jean Louise Finch “Scout” torna a casa da New York per visitare l’anziano padre, Atticus. Ambientato sullo sfondo delle tensioni per i diritti civili e il trambusto politico che negli anni cinquanta stanno trasformando il Sud degli Stati Uniti, il ritorno di Jean Louise prende un sapore agrodolce quando viene a sapere verità inquietanti sulla sua famiglia, sulla cittadina e sulle persone che le sono più care. Tornano a galla ricordi dell’infanzia, e i suoi valori e convincimenti sono messi seriamente in discussione. Con il ritorno di molti personaggi emblematici de “Il buio oltre la siepe”, “Va’, metti una sentinella” cattura perfettamente le sofferenze di una giovane donna e di un mondo costretti ad abbandonare le illusioni del passato, una transizione che può solo essere guidata dalla coscienza di ciascuno. Scritto a metà degli anni cinquanta, “Va’, metti una sentinella” permette una comprensione più completa e più ricca di Harper Lee.

Và, Metti una Sentinella è stato pubblicato in Italia nel 2015.

Questo libro è stato scritto prima del celebre “Il Buio Oltre la Siepe“, all’epoca però non fu accettato dall’editore.

In questo testo si narrano le vicende degli stessi personaggi de “Il Buio Oltre la Siepe” ma in un epoca successiva.

Il libro è in lettura da oggi (01/07) al 31/07, potete partecipare alla lettura in ogni momento ovviamente!

E voi? Avete già letto “Và Metti una Sentinella? Sì? No? Vi unirete alla lettura?

A prestissimo!

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LiberTiAmo di Giugno (2020)

Buon lunedì e buon inizio settimana!

Come state? Spero davvero nel migliore dei modi!

Oggi, come ogni primo del mese parliamo del libro che sarà in lettura sul gruppo per appunto il mese appena inaugurato, in questo caso giugno.

Questo mese abbiamo un testo che ha prevalso sugli altri con una gran percentuale di voti, un testo che sta davvero spopolando in questo momento!

Come sempre vi ricordo che potete unirvi alla lettura in qualunque momento, ci trovate su Goodreads e su Telegram, la lettura si estende a tutto il mese di giugno, quindi da oggi (01/06) al 30/06.

Andiamo a scoprire la lettura di giugno!

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Persone Normali – Sally Rooney

Casa editrice: Einaudi

Link all’acquisto: QUI

Trama

Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell’Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell’amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d’altri (quella della madre di Marianne). Nell’inventario di vantaggi e svantaggi, l’inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l’una vicino all’altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell’altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un’innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all’autodistruttività. C’è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l’omonimia di Marianne con l’eroina del suo romanzo piú celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d’amore. La conclusione è un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un’autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative.

Persone Normali è stato pubblicato nel 2018.

Ha riscosso un enorme successo ed è stato candidato ai Goodreads Choice Awards per il genere Fiction.

Dal libro è stata tratta anche l’omonima serie tv della BBC.

E voi? Parteciperete alla lettura? Avete già letto “Persone Normali? Sì, vi è piaciuto? Fatemi sapere!

Ci leggiamo prestissimo!

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LiberTiAmo di Maggio (2020)

Buon primo maggio e buona festa dei lavoratori!

Prima di tutto, come state? Come procede questa quarantena? Fatemi sapere!

Oggi, come da tradizione, essendo il primo del mese parliamo del nuovo libro del mese per il gruppo di lettura.

Notizia a caso che non c’entra nulla con l’argomento di oggi, tra pochi giorni uscirà l’articolo della rubrica “cose del mese” che non aggiorno da mesi, non per motivi particolari, anzi ne parleremo meglio nell’articolo, vi basti sapere che la rubrica tornerà nella sua nuova versione, quella 2.0 con parecchi cambiamenti!

Parliamo della lettura di maggio, come sempre si è tenuto il fatidico sondaggio e da questo un titolo ha ricevuto direi una buona quantità di voti, il nostro vincitore.

Vi ricordo come sempre che trovate il gruppo qui, su Goodreads, potete unirvi a noi e unirvi alla lettura in ogni momento.

Scopriamo la nuova lettura!

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L’oceano in Fondo al Sentiero – Neil Gaiman

Casa Editrice: Mondadori

Link all’acquisto: QUI

Trama

Sussex, Inghilterra. Un uomo di mezza età ritorna alla casa della sua infanzia per un funerale. Sebbene la casa non ci sia più da un pezzo, l’uomo è irresistibilmente attratto dalla fattoria in fondo al sentiero, dove a sette anni aveva conosciuto una ragazza fuori dal comune – Lettie Hempstock -, sua madre e sua nonna. Erano decenni che non pensava più a Lettie. Eppure non appena si siede vicino allo stagno (quello stagno che lei sosteneva essere un oceano) accanto alla vecchia fattoria in rovina, ecco che il passato ritorna con i suoi ricordi, troppo strani, spaventosi e pericolosi per essere ricordi di episodi davvero successi a qualcuno, tanto meno a un ragazzino.
Quarant’anni prima un uomo, un inquilino della casa di famiglia, aveva rubato la loro auto, dentro la quale si era suicidato proprio in fondo al sentiero. Quella tragica morte aveva evocato antiche forze che andavano lasciate in pace. Si erano scatenate oscure creature che venivano da chissà dove e il narratore era dovuto ricorrere a tutte le sue risorse per sopravvivere. L¿orrore più terribile e minaccioso aveva creato devastazioni indicibili. E lui, ai tempi solo un ragazzino, disponeva come unica difesa di tre donne che vivevano in una fattoria in fondo al sentiero… La più giovane di loro affermava che lo stagno è un oceano. La più anziana si ricordava del Big Bang.

L’oceano in Fondo al Sentiero” è stato pubblicato nel 2013.

E’ stato votato libro dell’anno ai British National Book Awards.

Ha vinto nel 2013 i Goodreads Choice Awards per il genere fantasy.

Il libro sarà in lettura da oggi (01/05) al 31/05, quindi per tutto il mese di maggio.

E voi? Vi unirete alla lettura? Avete già letto questo libro? Vi piace Neil Gaiman? 

A prestissimo!

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LiberTiAmo di Aprile (2020)

Buon mercoledì! Come prosegue la quarantena? Spero stiate bene, fatemi sapere!

Oggi, essendo il primo d’aprile e il primo di un nuovo (lunghissimo) mese, è il momento di parlare di una lettura da inaugurare, quella per il gruppo di lettura.

Vorrei iniziare con il dire che il libro di questo mese ha vinto il sondaggio letteralmente per un soffio, o un capello, dipende dai punti di vista.

Come sempre vi ricordo che potete trovare il nostro gruppo qui, su Goodreads, ma anche su Telegram!

Scopriamo subito il libro di aprile.

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Il giro di Vite – Henry James

Casa Editrice: Einaudi

Link all’acquisto: QUI

Trama

Protagonisti di “Giro di vite”, forse il più celebre tra i romanzi brevi di Henry James, sono Flora e Miles, due bambini perseguitati dai fantasmi di un’istitutrice e di un maggiordomo, e intrappolati in quella che Fausta Cialente nella nota al testo definisce una “tirannica atmosfera”. Ai classici motivi del racconto nero, “gotico”, James unisce una sottile indagine psicologica, consegnando al lettore uno dei più suggestivi racconti del mistero, sempre al confine tra realtà e soprannaturale.

Il Giro di Vite è un racconto dell’orrore apparso originariamente a puntate nel 1898 sulla rivista Collier’s Weekly.

E’ ispirato al tipico stile della letteratura gotica.

E’ stato adattato diverse volte e sotto diverse forme, film, drammi radiofonici, opere da camera, ecc. ecc.

Il libro sarà in lettura sul gruppo a partire da oggi (01/04) al 30/04, ovvero per tutto il mese di aprile, vi ricordo che potrete unirvi in ogni momento alla lettura.

Sarete dei nostri? Avete già letto questo titolo? Vorreste farlo? Fatemi sapere!

A prestissimo!

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LiberTiAmo di Marzo (2020)

Buona domenica!

Come dire… ehm, eccomi tornata!

Non che sia sparita per mesi, ma manco ormai da due settimane qualcosa e in generale nel mese di febbraio sono stata poco presente.

Quindi sono felice di tornare, di certo a marzo sarò più presente, ve lo assicuro, la ragione della mia assenza è stata un sovraccarico di impegni da portare a termine, a dire il vero sotto ogni aspetto, sia lavorativo che casalingo, sono stata parecchio esausta nei giorni precedenti e mi sono ritrovata a non avere il tempo di fare nulla.

Ma non parliamo di me, voi come state? Come avete passato il mese di febbraio, che in linea di massima è stato complicato per il mondo?

Parliamo dell’argomento di oggi ora, oggi è il primo di marzo ed è l’inaugurazione della nuova lettura del gruppo! Nuovo mese, nuovo libro!

Vi ricordo che potete unirvi al gruppo su Goodreads, ci trovate anche su Telegram ora!

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Le Confessioni di Frannie Langton – Sara Collins

Casa Editrice: Einaudi

Link all’acquisto: QUI

Trama

1826. Londra è in fermento. La folla ha preso d’assalto l’Old Bailey, il tribunale in cui si celebrano i processi più importanti del Paese. La folla è lì per vedere Frannie Langton, la cameriera incolpata di aver ucciso senza pietà i suoi padroni, Mr e Mrs Benham. L’accusa la dipinge come una sgualdrina, una ex schiava seducente e manipolatrice che ha approfittato del buon cuore dei suoi signori. Ma non è la verità, o almeno non è proprio tutta la verità. Così finalmente, dal banco degli imputati, Frannie può urlare al mondo la sua storia. Che inizia in una piantagione, quando da bambina impara a leggere, anche se è incatenata. E finisce nella Londra dei lord e delle dame, dove le catene sono altre, ma non per questo meno dure.

Le Confessioni di Frannie Langton” è stato pubblicato in Italia lo scorso gennaio.

Dall’uscita questo testo sta conquistando sempre più lettori con la ricostruzione storica affascinante e la piega thriller labirintica.

Questo libro sarà in lettura da oggi (01/03) al 31/03, quindi per tutto il mese di marzo.

All’occorrenza aggiungeremo ai tempi di lettura due settimane o più, quindi come sempre è a portata di mano la proroga.

E voi? Vi unirete alla lettura? 

A presto!

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LiberTiAmo di Febbraio (2020)

Buon sabato! Come state?

Come state affrontando il primo giorno di febbraio, per me questo mese sarà con tutta probabilità uno dei peggiori del 2020 o se non uno dei peggiori, uno dei più concitati.

Ma non pensiamo ora, in questo momento voglio concentrarmi solo sulla lettura di febbraio per il gruppo di lettura LiberTiAmo, vi ricordo che come sempre potete trovarci su Goodreads e da poco anche su Telegram!

Parliamo subito del libro che leggeremo assieme nel mese di febbraio!

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Trilogia della Città di K. – Agota Kristof

Casa Editrice: Einaudi

Link all’Acquisto: QUI

Trama

Quando “Il grande quaderno” apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione. In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali.

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1998.

Agota Kristof è un’autrice ungherese naturalizzata svizzera.

In Italia si trova edito da Einaudi in unico volume che raggruppa tutti e tre i volumi.

Il libro sarà in lettura sul gruppo da oggi, al 29/02.

Per ora il tempo di lettura è di un mese, ma sarà sempre possibile una proroga ovviamente e nel caso qualcuno avesse bisogno di più tempo non esiteremo a prolungare il tempo di lettura ed estenderlo di settimane.

E voi? Vi unirete a noi nella lettura?

A presto!

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LiberTiAmo di Gennaio (2020)

Ben ritrovati/e!

Come state? Come avete passato questi giorni di festa? Ne approfitto ancora per farvi i miei più cari auguri di inizio 2020, di Natale e un augurio per un’eccezionale Epifania che affronteremo domani.

Spero abbiate trascorso dei giorni festivi pieni di soddisfazioni, ma sopratutto giornate che abbiano rispecchiato ciò che desideravate da queste feste, se miravate al risposo spero vi siate riposati/e in vista del nuovo anno, se miravate al calore famigliare spero ne abbiate ricevuto a secchiate e se miravate ad una vacanza in compagnia spero vi siate divertiti come mai prima.

Ci eravamo lasciati il 24 di dicembre in piena euforia e trepidazione natalizia, ma oggi si riprende ragazzi/e, le feste stanno per concludersi, da martedì in poi quindi godiamocela ancora per oggi e domani.

E riprendiamo alla grande perché oggi parliamo del libro che sarà in lettura sul gruppo per tutto il mese di gennaio.

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La Lista di Schindler – Thomas Keneally

Casa Editrice: Sperling & Kupfer

Link all’Acquisto: QUI

Trama

Che cosa significava finire nella “lista di Schindler”? Chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco cattolico e corteggiatore di belle donne? Basandosi anche sulle testimonianze di quanti lo conobbero, Keneally ricostruisce la vita straordinaria di questo personaggio ambiguo e contraddittorio. Ritenuto da molti un collaborazionista, Schindler sottrasse uomini, donne e bambini ebrei allo sterminio nazista, trasferendoli dai lager ai suoi campi di lavoro in Polonia e in Cecoslovacchia, dove si produceva materiale bellico. Così, fornendo armi al governo tedesco e versando enormi somme di denaro, Schindler salvò migliaia di persone. Resta però un mistero il motivo che lo spinse a intrprendere quella sua personale lotta al nazismo.

La lista di Schindler è un romanzo del 1982, nel 1993 uscì il famoso adattamento cinematografico Schindler’s List diretto da Steven Spielberg.

Il film è vincitore di sette premi Oscar.

La lettura è iniziata il 01/01, qualche giorno fa, il libro sarà in lettura fino al 31/01, quindi per tutto il mese di gennaio.

Vi unirete a noi nella lettura? Fateci sapere!

Ci leggiamo presto,

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Frankenstein – Mary Shelley

Buon martedì! Come state?

Sentite ancora le ripercussioni della domenica? Io sì.

Oggi recensione, parliamo del libro che è stato in lettura per tutto il mese di novembre sul gruppo di lettura, ovvero Frankenstein di Mary Shelley.

Grande classico, c’è molto da dire quindi iniziamo immediatamente!

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Frankenstein – Mary Shelley

Casa Editrice: Mondadori

Genere: Classico/Gotico

Pagine: 276

Prezzo di Copertina: € 10,00

Prezzo ebook: € 0,99

Anno della Prima Pubblicazione: 1818

Link all’acquisto: QUI 

Trama

Nel 1816 Lord Byron, durante una sera tempestosa nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti – Mary e Percy Shelley, e William Polidori – di scrivere, per gioco, cun racconto dell’orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull’origine della vita: l’angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua autonomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell’orrore in cui il mostro è più umano del suo creatore.

Per un attimo la mia anima si sollevò al di sopra delle sue meschine e umilianti paure, per contemplare le idee divine di libertà e sacrificio, di cui questi luoghi erano monumento e ricordo. Per un istante, osai scrollarmi di dosso le mie catene, e guardarmi attorno con uno spirito libero ed elevato; ma il ferro mi era penetrato nella carne, e ricaddi tremante e senza speranza nel mio io disperato.

Recensione

Prima di iniziare con la recensione vera e propria volevo dirvi che ho deciso di modificare un tantino il tipico stile delle recensioni, infatti per non scrivere paragrafi su paragrafi ammassati ho deciso di dividere la recensione in determinati “argomenti”, per renderle più ordinate. Ok, fine premessa, iniziamo con la recensione.

Allora, partiamo dal presupposto che non è facile parlare di questo libro, perché è un grande classico (forse uno dei più famosi), è un testo dell’800 e il suo contenuto spazia in diversi argomenti sui quali bisognerebbe aprire parentesi gigantesche.

Quindi approcciamoci un attimo agli aspetti più tecnici.

Stile di Scrittura

Ahime! Perchè l’uomo vanta sensibilità superiore a quella dei bruti? Ciò lo rende un essere ancora più afflitto dai bisogni. Se i nostri impulsi si limitassero alla fame, alla sete e al desiderio, potremmo quasi essere liberi; ma ora siamo mossi da ogni soffio di vento, e da una parola occasionale o dall’immagine che tale parola provoca.

All’inizio sono rimasta stupita dallo stile dell’autrice perché mi aspettavo un qualcosa di più aulico e prolisso, essendo un testo di quell’epoca, diciamo che nelle prime pagine secondo me non si assapora lo stile della giovane Mary in toto, poi avanzando emerge lo stile autentico che è decisamente più laborioso.

Ci sono pagine a volte di riflessione sull’animo umano e pagine di descrizioni di montagne e laghi (sopratutto), sono descrizioni che non mi hanno impresso nella mente un panorama stile fotografia, sono descrizioni abbastanza didascaliche, infatti direi che uno dei aspetti che ho apprezzato meno del testo (e forse l’unico) sono proprio le descrizioni, non perché siano scritte male, assolutamente, ma non sono al 100% evocative secondo me.

Sono quelle descrizioni stile “immagina l’Arno con il tramonto“, sono paesaggi che o tu lettore già conosci più o meno oppure non ti portano in quell’atmosfera voluta dall’autrice.

Questo è l’unico appunto che voglio fare sulla scrittura ed è ovviamente una considerazione personale, per il resto la scrittura di certo si prende i suoi tempi per analizzare le emozioni umane, per interrogarsi sulla natura dell’uomo e per rendere al massimo una caratterizzazione piena dei personaggi.

E’ un libro che usa diversi espedienti, ci sono lettere, racconti nei racconti, e ho trovato a tratti geniale questa matriosca di racconti perché è un’ottima tecnica per analizzare uno dei discorsi sui quali si basa l’opera ovvero la natura umana e la bestialità di questa, quindi lo stile lavora bene con i concetti principali espressi.

Di certo una giovane Mary Shelley di soli 19 anni non avrebbe mai immaginato un successo tale per una storia nata quasi “per divertimento”.

Quali sono i concetti espressi in Frankenstein?

Sono innumerevoli, come vi dicevo prima il libro ruota attorno a diversi dilemmi principali, la bestia avrebbe potuto essere diversa se Victor e gli umani in generale l’avessero trattata in modo differente? Dove sta la ragione, è la bestia dopo aver subìto eventi che hanno messo a nudo il lato negativo della natura umana, ad essere motivata nel fare ciò che ha fatto? Oppure si è spinta troppo oltre e non ha compreso le motivazioni? O ancora, se Victor avesse mantenuto fede alla sua posizione di padre/Dio tutto quello che viene narrato nel libro non avrebbe mai avuto luogo? Victor può realmente incolpare la bestia, creata da lui stesso, per ciò che ha fatto questa sapendo in cuor suo di essere venuto meno nei confronti di questa?

E’ uno di quei testi che nel corso delle pagine instaura nella mente del lettore talmente tanti interrogativi che il trascriverli qui e ora per me sarebbe impossibile, o una lista infinita di domande troppo lunga per poterla sopportare.

Un’aspetto sul quale ho riflettuto a lungo è la coscienza di Victor, nel corso del testo a causa di questa mostruosa creazione la sua vita verrà rovinata, ma lui sembra rendersi conto fino ad un certo punto delle sue colpe, realizza a tratti il fatto che se lui in prima persona si fosse comportato in modo diverso non sarebbe accaduto forse un qualcosa di questo tipo.

Un altro aspetto interessante della sua personalità è il coraggio, spesso lui si mette in bocca questo termine ma per quanto mi riguarda non è un uomo coraggioso, preferisce scappare a volte invece che affrontare qualcosa o qualcuno, preferisce tacere invece di confessare, preferisce fingere invece che ammettere.

Victor è un uomo di grande intelligenza, ma sembra perdersi, non affronta le conseguenze delle proprie azioni e invece che provare quanto meno a salvare vite umane preferisce mantenere il suo segreto, quando deciderà di raccontare tutto sarà oramai troppo tardi.

Il modo in cui Victor tratta la bestia è mostruoso, lui ha creato questa creatura e sembra dimenticarsene, non rispecchia la bellezza, la grazia, i suoi canoni e quelli della società, è un mostro, un essere orrendo, un demone e per questo merita di non essere nemmeno mai “nato” secondo lui, è un padre che odia il proprio figlio, un Dio che spera nella morte della sua creazione.

Per qualche istante Victor si lascia andare alla compassione e prova a comprendere questo essere, ma è un momento che dura poco perché subito dopo torna questo odio mortale.

Victor è un’essere egoista anche, una delle tragedie finali rappresentano questo suo aspetto secondo me, si preoccupa prima per lui stesso e dopo per gli altri, continua a pensare alla sua famiglia, ma quando è il momento di proteggerla dalla tragedia e dalla distruzione lui non fa nulla.

Dal canto suo la bestia sprigiona quell’odio e quel disprezzo verso la razza umana che solo chi viene emarginato dalla società, viene additato come un essere che non merita la vita e viene al mondo costretto a nascere solo perché rinnegato dal suo stesso padre, può provare.

La bestia compie azioni di una malvagità e una mostruosità uniche, nessun essere dovrebbe poter togliere la vita, e fino alla fine dei suoi giorni si accerterà di far pagare a Victor ogni colpa.

Qui arriva un concetto da me molto amato nei romanzi di tutti in generi, la vendetta, qui rappresentata magistralmente, sono sempre attratta dalla natura di questa, che sembra essere un cibo che non sazia mai, anche dopo la morte della propria fonte di vendetta non si è sazi e ci si rende conto di aver inseguito un’idea, una morsa di odio e voglia di prevalere sull’altro.

Uh, parliamo anche di un ultimo concetto, l’intelligenza del mostro, la creatura senza dubbio è dotata di un’intelligenza non indifferente e tutto ciò che ha imparato lo ha imparato osservando vari esseri umani, leggendo, apprendendo, ma qui sorge spontanea una domanda, un essere così intelligente e strategico (come viene mostrato all’interno del libro) può allo stesso tempo essere così bestiale e irrefrenabile nella sua violenza? Comprende la gravità delle proprie azioni, ma ciò non lo ferma.

Infine vorrei accennare qualcosa su Walton, il personaggio con cui si apre il testo che incontrerà Victor casualmente e questo gli narrerà tutta la storia che conosciamo, ho amato il personaggio di Walton anche se non è uno dei principali, perché è in fondo un essere che comprende, ha ascoltato tutta la storia da Victor, è a conoscenza di tutti i fatti e alla fine quando si troverà costretto a prendere una decisione sceglierà di testa sua.

Mi è piaciuto molto questo testo, è un classico che sono felice di aver finalmente letto!

Voto: 

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Voto quasi pieno, ho deciso di non assegnare punteggio pieno per ciò che vi ho detto sulle descrizioni, ma è un libro meraviglioso e ne consiglio a tutti la lettura!

Bene, detto ciò, fatemi sapere, avete mai letto questo libro? Sì, vi è piaciuto? No, perché?

A domani!

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