Da “Sala D’Aspetto”
Sei il mio ordine e l’apertura,
a un mare artico d’inverno
falsa primavera, scura e
dolente di ghiacciati
pensieri a puntellare l’aria,
bosco appassito
del nostro affetto perduto.
Fabrizio Cavallaro
Da “Sala D’Aspetto”
Sei il mio ordine e l’apertura,
a un mare artico d’inverno
falsa primavera, scura e
dolente di ghiacciati
pensieri a puntellare l’aria,
bosco appassito
del nostro affetto perduto.
Fabrizio Cavallaro
Buon giovedì gente!
Sono mesi che questa rubrica non compare sul blog, inutile scriverlo, mi mancava parecchio e spero che questa mancanza sia condivisa ragazzi.
Nelle prossime settimane ci saranno nuove uscite particolarmente interessanti quindi ho deciso di riportare questa rubrica con un nuovo appuntamento in cui diamo un occhiata a dieci delle prossime uscite libresche che troveremo sugli scaffali delle librerie nelle prossime settimane.
Ci sono molte uscite anche per quanto riguarda le graphic novel prossimamente, per esempio il cofanetto da tre volumi de “Your Name” di Makoto Shinkai.
Novità molto, molto interessanti, alcune di queste le vedremo meglio assieme oggi, ho selezionato dieci titoli che a mio vedere sono parecchio intriganti e sono curiosa di conoscere la vostra opinione!
Iniziamo!
La Ferrovia Sotterranea – Colson Whitehead
Prezzo di Copertina: € 20,00
Data di Uscita: 25 settembre
Nella Georgia della prima metà dell’Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all’amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza?
La Ferrovia Sotterranea è l’unico romanzo degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, l’autore era già arrivato finalista al Premio Pulitzer per la narrativa nel 2001 con il titolo John Henry Festival. Sono mesi che attendo l’arrvio di questo titolo in Italia, ero indecisa se leggerlo oppure no in inglese ma una volta venuta a conoscenza della futura edizione SUR ho voluto attendere. Ho visto ovunque questo titolo nei canali americani, inglesi, canadesi, ovunque. Questo rientra a pieno merito nella lista dei titoli da recuperare.
Nessuno può Volare – Simonetta Agnello Hornby
Prezzo di Copertina: € 16,50
Data di Uscita: 28 settembre
Quando si nasce in una famiglia inconsueta come quella di Simonetta Agnello Hornby, sin da piccoli si cresce con la consapevolezza che si è “tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po’ ‘strane'”. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza della cugina Ninì, sordomuta (“Ninì non parla bene”, si spiega agli estranei), dell’amata bambinaia ungherese Giuliana, un po’ zoppa, del padre con una gamba malata, e della “pizzuta” prozia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché “la zia non deve sentirsi imbarazzata”. E poi naturalmente conosciamo George, sia attraverso le parole di sua madre, sia grazie alla sua voce, che si alterna come un controcanto ironico (cento per cento british), ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzina. E proprio come Simonetta con le storie di un tempo passato ci regala uno sguardo insolito e genuino sul mondo, così anche George, a cui quindici anni fa è stata diagnosticata la sclerosi multipla, ci consegna un punto di vista diverso da cui osservare le città che abitiamo, le persone che ci circondano e noi stessi. Un viaggio che è anche – soprattutto – un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo. Più libero. Un piccione marrone e bianco, appollaiato su un ramo alto, ci guardava, curioso. Un fruscio di penne e volò via; si librava in alto, magnifico, ad ali spiegate, il cielo era luminoso, quasi senza nuvole. Bastò quel volo a riportarmi alla realtà. Tutti gli uccelli sanno volare, ma nessun essere umano ci è mai riuscito. Nessuno. Nessuno può volare.
Simonetta A. Hornby è un’autrice italiana naturalizzata inglese che ha pubblicato nel corso degli anni titoli piuttosto famosi, tradotti in 25 lingue e divenuti best-seller come “Il Veleno dell’Oleandro”, “Caffè Amaro”, “Boccamurata” e molti altri. Nessuno può volare è una specie di autobiografia/docu-libro. Interessante se siete appassionati di questa autrice.
Il Drago Verde – Scarlett Thomas
Prezzo di Copertina: € 10,00
Data di Uscita: 21 settembre
Effie Truelove è un’alunna dell’Accademia Tusitala per Ragazzi Dotati, Problematici e Bizzarri, un edificio strano e misterioso dove imperversa un’insegnante così terribile che fa venire gli incubi ai suoi studenti. Effie crede nella magia, proprio come suo nonno Griffin, che però non vuole parlarne né insegnarle nulla. Un giorno il nonno tanto amato è vittima di un’aggressione e finisce in condizioni critiche all’ospedale. Così incarica la nipote di prendersi cura della sua biblioteca. Ma un oscuro collezionista di libri antichi le ostacola la strada appropriandosi di tutti quei volumi, tranne uno. Quando Effie apre quel libro misterioso viene catapultata in un altro mondo, affascinante e al tempo stesso pericoloso. Qui si troverà ad affrontare la Diberi, un’organizzazione segreta che pianifica di distruggere l’intera umanità. Per Effie è impossibile farcela da sola e dovrà chiedere aiuto a degli amici molto speciali…
Il Drago Verde è l’inizio di una nuova saga della Thomas, una delle firme inglesi fantasy più apprezzate ed esce oggi. Ho inserito questo titolo anche perché devo ammetterlo ho trovato un piccolo parere di Neil Gaiman parecchio entusiasta che mi ha convinta. Dice testualmente: “Intrigante. Una delle firme più originali del fantasy contemporaneo.”
Il Magico Pane dei Fratelli Mazg – Robin Sloan
Prezzo di Copertina: € 16,90
Data di Uscita: 12 ottobre
Lois Clary è ingegnere informatico alla General Dexterity, un’azienda di San Francisco specializzata in robotica con l’ambizione di cambiare il mondo. Lois programma tutto il giorno e di notte crolla addormentata: l’unico rapporto umano che riesce a intrattenere è con i fratelli Mazg, proprietari della bottega all’angolo di casa sua e dispensatori della migliore zuppa piccante e del miglior pane del mondo. Ma un brutto giorno accade il disastro: per problemi di visto i fratelli devono chiudere in fretta e furia l’attività e lasciare gli States. Non prima, però, di aver eseguito un’ultima consegna a domicilio per Lois: contiene il loro tesoro, la pasta madre con cui fanno il pane. Sta a Lois mantenerla viva, così le spiegano, nutrirla, farle ascoltare buona musica e imparare a farci il pane.
Lois non è una fornaia, ma troverà una preziosa alleata nell’esigente colonia di microrganismi con cui da adesso condivide l’appartamento: ben presto, non solo riuscirà a fare il pane per sé, ma anche per tutta la mensa-ristorante della General Dexterity. E quando la chef del ristorante la convince ad andare a vendere il pane al rinomatissimo mercato del Ferry Building, un nuovo mondo si spalanca davanti agli occhi di Lois, spingendola a considerare l’idea di unire la sua nuova passione alle competenze nel programmare robot. Si prospetta un affare milionario, che fa gola a molti nell’ambito dell’industria alimentare, le cui ambizioni, però, non è affatto detto che coincidano con l’aspirazione di Lois a trovare un lavoro che la renda felice.
Robin Sloan ha riscosso molto successo ai tempi per “Il Segreto della Libreria Sempre Aperta”. Torna con un titolo che si prospetta magico e gustoso allo stesso tempo, una lettura croccante diciamo e piena di magia, stile Sloan diciamo.
Il Segreto di Famiglia – Anonima
Prezzo di Copertina: € 14,00
Data di Uscita: 21 settembre
La violenza di un genitore contro il figlio è forse quella sentita collettivamente come la più incomprensibile e la più indicibile. L’anonima autrice di questo libro, vittima fin dai tre anni delle molestie del padre, ha trovato le parole per raccontarla. Dopo i decenni di silenzio sotto cui il segreto è rimasto sepolto in famiglia, dopo i pochi e frustrati tentativi di spezzarlo con una madre impegnata a imbrigliare nell’apatia i propri fantasmi e un fratello troppo piccolo e poi troppo coinvolto per offrire un sostegno, la voce della vittima erompe in tutta la sua crudezza. Quadro dopo quadro, assistiamo alla trasformazione della bambina violata in una donna indipendente, capace di nuove storie e nuove avventure. Ma un ambiguo e indissolubile legame di dolore e desiderio ha plasmato e domina la sua psiche, la sua personalità, il corpo stesso, che “ricorda ogni cosa”.
L’autrice ha scelto di non firmarsi e ha dichiarato che per anni ha combattuto con l’idea di scrivere oppure no questo libro, tra l’altro in Italia è edito da Guanda e sul loro sito potete sfogliare già le prime pagine, vi lascio il link QUI se siete interessati. Nella prima pagina infatti l’autrice chiede direttamente al lettore di rispettare la sua volontà di rimanere anonima, scelta fatta per vari motivi sopratutto personali.
La Città Vince Sempre – Omar Robert Hamilton
Prezzo di Copertina: € 18,50
Data di Uscita: 28 settembre
Khalil è un giovane americano di padre palestinese e madre egiziana, al Cairo per studiare musica e riscoprire le radici arabe che suo padre si è lasciato alle spalle. Mariam una giovane egiziana che ha ereditato dalla madre la passione per la militanza politica e l’impegno in difesa delle classi meno agiate. Sono i giorni convulsi che seguono alla caduta di Mubarak, quando i due ragazzi si incontrano e si innamorano. Insieme ad altri, diffondono flmati e notizie da un appartamento con vista su piazza Tahrir. Si amano, e il clima di libertà e di speranza sembra dare linfa e forza alla loro passione. Ma la Storia ha un piano diverso e l’euforia cede presto il posto alla violenza. Nonostante gli sforzi, per i giovani attivisti operare è sempre più diffcile, fno al colpo di stato contro Morsi e l’ascesa del generale Al Sisi. La lenta agonia del fermento rivoluzionario colpisce anche l’amore tra Khalil e Mariam: il loro sentimento, nutrito per mesi dall’energia della rivolta, sembra spegnersi…
Questo titolo è un ritratto della rivoluzione egiziana del 2011, è un romanzo diverso dal solito se vogliamo vederlo sotto certi aspetti, racconta il coraggio, la forza di un paese che protesta e si ribella, l’audacia e la speranza di chi si aggrappa ai propri valori per tenere in piedi un paese che si ritrova in un momento arduo da sopportare.
Sognando la Luna – Michael Chabon
Prezzo di Copertina: € 22,00
Data di Uscita: 28 settembre
Nel 1989 Michael Chabon andò a Oakland, a casa della madre, per salutare il nonno morente. Reso loquace dall’azione degli antidolorifici, la memoria acuita dalla vicinanza della morte, il nonno gli racconta storie mai sentite prima, rispolverando un passato sepolto e dimenticato. Storie di guerra e avventura, di sesso, di matrimonio e desideri, di razzi spaziali, delle conquiste tecnologiche dell’America degli anni Cinquanta. Ma, soprattutto, di segreti da mantenere e bugie da raccontare. Chabon condensa un’epoca intera in una vita singola e una vita intera in una sola settimana.
Chabon è conosciuto in Italia sopratutto per titoli come Telegraph Avenue e Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay. Solitamente nelle sue opere fa un largo uso delle metafore, ha un stile piuttosto complesso dal punto di vista del linguaggio, nel 2001 vinse il Premio Pulitzer per la narrativa con Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay.
La Figlia che Vorrei Avere – Tatjana Rojc
Prezzo di Copertina: € 14,00
Data di Uscita: 28 settembre
Sanja cresce vicino a una delle frontiere più calde dell’ultimo secolo, quella tra Trieste e la Slovenia, attraversata da correnti invincibili e profonde, che hanno segnato la sua storia e quella della sua famiglia. Sanja ha appena perso la zia Nora, un punto di riferimento fondamentale nelle sue radici “matriarcali”, lei era la figlia che Nora avrebbe sempre voluto avere. Questo doloroso distacco la porta a indugiare tra i ricordi, ripercorrendo gli snodi più importanti della sua vita: gli anni più giovani e liberi, gli studi, la passione per il canto e le lettere, un matrimonio infelice e giovanissimo, un aborto segreto e soprattutto l’amore per due uomini più grandi e influenti. Quello reale per il secondo marito, Leone – saggio e comprensivo, ma anche gelosissimo – e quello platonico per Boris, grande intellettuale, vero e proprio maestro da cui Sanja ha tratto l’insegnamento più grande: la fiducia nella vita e nelle sue infinite possibilità di risollevarsi.
Tatjana Rojc è una scrittrice e saggista che nel 2015 vinse il premio Auesperger per la sua monografia pubblicata in Italia da Bompiani. A mio vedere la trama di questo titolo è molto interessante, mi ispira molto.
Il Mistero Henri Pick – David Foenkinos
Prezzo di Copertina: € 19,00
Data di Uscita: 26 settembre
In Bretagna c’è una strana biblioteca dedicata ai manoscritti rifiutati. Delphine Despero ci andava quando era bambina e sognava di riuscire un giorno a lavorare in mezzo ai libri. E così è stato perché, nemmeno trentenne, Delphine si è già fatta un nome nell’esclusivo mondo dell’editoria parigina. Così quando un’estate torna a trovare i genitori con il fidanzato scrittore, una visita alla biblioteca appare il modo migliore per sottrarsi alle invadenti attenzioni familiari. Tra gli scaffali dei sogni infranti e le illusioni perdute, i due amanti si imbattono in un manoscritto dal titolo intrigante «Le ultime ore di una storia d’amore». Delphine decide di seguire il suo fiuto e pubblicarlo. Il manoscritto diventa presto un enorme successo. L’autore si chiama Henri Pick. L’anagrafe dice che è morto qualche anno prima. La vedova giura che il marito non ha mai letto, e tanto meno scritto, una riga in vita sua. Eppure… L’aura di mistero accresce il successo del libro, i lettori e il bel mondo della mondanità non sembrano parlare d’altro. Due persone però non si accordano al coro degli entusiasti: Frédéric, il fidanzato di Delphine, che si sente sempre più in trappola per il clamore che la storia sta portando nella loro vita, e Jean-Michel Rouche, un giornalista che si ostina a non credere alla versione ufficiale. Mentre la trama avanza e gli indizi, ma anche i depistaggi, si moltiplicano, un’unica domanda è sul punto di condizionare per sempre le vite dei protagonisti: chi è davvero Henri Pick?
David Foenkinos è un autore francese già pubblicato in Italia dalla Mondadori. La trama è molto interessante nonostante il fatto che a primo acchito (senza leggere la trama ne nulla) dal titolo mi ha ricordato “La Verità sul Caso Harry Quebert” anche se non c’entra assolutamente nulla. Ci sono già varie recensioni online di chi lo ha letto in francese (pubblicato nel 2015) e sono pareri estasiati e entusiasti, ovviamente le recensioni altrui non sono tutto, ci mancherebbe, ma è già una piccola buona impressione iniziale.
La Distanza Tra le Stelle – Lily Brooks-Dalton
Prezzo di Copertina: € 16,40
Data di Uscita: 28 settembre
Questa è la storia di due solitudini che si sfiorano nel silenzio. Questa è la storia di due esistenze lontane eppure vicinissime come la distanza fra le stelle. Augustine ha dedicato la sua esistenza allo studio delle stelle. Non ha mai avuto una famiglia, né un vero amore; ha invece sempre avuto il suo telescopio, lassù, in un osservatorio astronomico nell’Artico. Così, quando scatta un allarme rosso e tutti gli altri scienziati vengono richiamati a casa, lui rifiuta di seguirli: è vecchio, non ha nessuno cui tornare, e ha scorte sufficienti per il tempo che gli resta. Poi le comunicazioni con l’esterno si interrompono del tutto e ad Augustine non rimane che guardare verso il cielo. E attendere. Sully ha sacrificato tutto per diventare astronauta. E la missione dell’Etere è stata un successo: lei entrerà nella Storia come il primo essere umano ad aver messo piede su Giove. Eppure, quando la navicella spaziale è ormai vicina all’atmosfera terrestre, le comunicazioni con la base s’interrompono. Atterrita, Sully lancia un SOS, sperando che qualcuno lo raccolga. E qualcuno, nell’angolo più remoto della Terra, risponde. Grazie a quel filo invisibile, la distanza siderale tra Sully e Augustine si colma e le loro solitudini s’intrecciano in un rapporto cui entrambi si aggrappano come naufraghi, lontani eppure vicinissimi, entrambi spaventati e stupiti dalla realtà che devono affrontare. E, mentre il mondo sembra scivolare in un silenzio assoluto, i due riscopriranno il vero significato della vita, e soprattutto della speranza.
Lily Brooks-Dalton è una giovane autrice americana e questo titolo è la sua seconda pubblicazione, la prima in Italia. Ho deciso di inserirlo perché dalla trama sembra molto di più di una classica storia d’amore, sembra un immenso e avventuroso viaggio che io non vedrei l’ora di iniziare.
Titolo Bonus
(Ovvero titolo di prossima pubblicazione edito da una casa editrice indipendente di cui ho scelto di parlarvi perché mi ispira molto)
Sangue Bianco – Craig Robertson
Prezzo di Copertina: € 18,00
Data di Uscita: 28 settembre
Puoi cercare di fuggire dal tuo passato, ma non potrai mai nasconderti da te stesso, dalla tua vita, dalle scelte che hai fatto. Da quelle giuste, ma soprattutto da quelle sbagliate. Quando John Callum arriva a vivere sulle Isole Fær Øer, l’arcipelago all’estremo confine nordico danese, una terra battuta incessantemente dal vento e sprofondata nel freddo e nel buio per buona parte dell’anno, è deciso a tagliare tutti i legami con la sua vita. Vuole per sé un’altra vita, diversa da quella di prima. Subito tutto va bene, molto bene. Forse troppo. Callum è sorpreso dalla calda accoglienza che gli riserva la piccola comunità di abitanti dell’isola che ha scelto per rifarsi una vita. Ma poi, giorno dopo giorno, capisce che sull’isola ogni abitante sa tutto degli altri, anche di chi è arrivato da poco. Tutto, proprio tutto. Forse troppo.
Questo è l’esordio italiano di Craig Robertson uno scrittore inglese che ha già pubblicato diversi titoli nella sua terra natia e mi ha ispirato molto dalla trama. Questo titolo bonus ho deciso di inserirlo perché penso sia interessante scoprire anche nuove pubblicazioni dalle case editrici indipendenti (ci tengo a precisare che lo faccio per mia spontanea volontà). La SEM è una CE milanese nata dall’ex numero uno di Mondadori, che ha appunto deciso di fondare ora una casa editrice, con una pubblicazione di 20 titoli all’anno più o meno, indipendente.
Bene people!
E voi ditemi, quale di questi libri non vedete l’ora di addocchiare sugli scaffali delle librerie e potenzialmente leggere?
Fatemi sapere!
Elisa
Tutti i genitori fanno del male ai figli, è inevitabile. I giovani, come vetro puro, conservano le impronte di quanti li toccano. Alcuni genitori li macchiano, altri li incrinano, altri ancora li frantumano in mille pezzi, senza possibilità di recupero.
Tutte le persone che incontrerai hanno un insegnamento da darti.
Ogni fine è anche un principio.
Solo che, quando sopraggiunge, lo si ignora.
#piccolistralciletterari#
Le storie sono cambiate, […] niente più battaglie fra il bene e il male, niente più mostri da sterminare, nessuna fanciulla da salvare. Per quanto ne so io, le fanciulle sono per la maggior parte in grado di salvarsi da sole, almeno quelle che valgono qualcosa. Non esistono più le semplici favole, con ideali e belve e lieto fine. Gli ideali mancano di un chiaro intento o di risolutezza. Le belve assumono forme differenti ed è difficile riconoscerle per ciò che sono realmente. E non esistono più veri e propri finali, lieti o meno lieti. Le cose vanno avanti, si sovrappongono, si confondono, la tua storia è parte della storia di tua sorella che è parte di molte altre storie, e nessuno sa dire dove potranno condurre. La complessità del bene e del male va ben oltre una principessa e un drago, o un lupo e una bambina col cappuccetto rosso.
– Il Circo della Notte – Erin Morgestern
Buon giovedì gente!
Finalmente sono tornata, le vacanze sono finite ed è tempo di riprendere la routine, a dire il vero la mia routine è già cominciata da una settimana ma dettagli!
Che bello essere tornata, non vedevo l’ora di riapparire fra voi con nuovi articoli e riprendere a scrivere su WriThings.
Vi piace la nuova veste grafica? Vi fa simpatia?
Ho pensato, “con quale articolo è meglio riprendere?” e la risposta è stata “ovviamente le cose dei mesi passati di cui non ho scritto nulla”.
A proposito, come avete trascorso queste vacanze? Spero nel modo migliore, io non ho fatto nulla di esaltante ma ne ho decisamente approfittato per rilassarmi e dedicarmi ogni tanto alla sistemazione di vecchie cose lasciate in sospeso.
Comunque, per un solo mese mi dilungo a scrivere per ore figuriamoci oggi che devo riassumere i fatti di due mesi, iniziamo subito altrimenti questo rischia di essere il ritorno più prolisso mai esistito.
Iniziamo!
Film Estivi
Le pellicole che ho visto a luglio e agosto non mi sono dispiaciute in generale, fra tutte quelle che ho visto ne ho selezionate tre, quelle che per qualche motivo mi sono rimaste impresse.
Partendo da sinistra, Creed – Nato per Combattere, per la regia di Ryan Coogler l’ho visto attorno alla fine di luglio se ricordo bene e mi ha lasciato un ricordo piacevole, secondo me è un film da vedere se vi piace il genere ma anche no.
E’ uno spin-off della saga di Rocky Balboa, io non ho visto tutti i film appartenenti a questa saga, anni fa ho visto i primi due e alla larga conosco la trama dell’intera saga ma ero interessata a Creed, mi ispirava molto e avevo sentito opinioni molto positive.
Dunque di cosa parla questo film?
Come avrete intuito dal titolo il protagonista di questo spin-off non è Rocky bensì Adonis Johnson (Michael B. Jordan) il figlio illegittimo di Apollo Creed storico avversario di Rocky.
Ho apprezzato molto il fatto che il protagonista non fosse Rocky, non perché non mi piaccia ma penso abbia fatto la sua storia e Stallone è piuttosto anziano per interpretare un Rocky in azione ormai, non voglio nemmeno immaginarmelo in un ipotetico match ora.
Comunque qui Rocky è un personaggio che emoziona molto, si occupa di allenare Adonis che viene additato da tutti perché ognuno si aspetta delle grandi esibizioni da lui, grandi vittorie essendo figlio di un campione come Creed e lui soffre molto per questo peso che deve portare.
All’inizio Balboa rifiuta di allenarlo perché dice di aver chiuso con il pugilato ormai ma successivamente si convince e lo allena duramente, si scoprirà poi che Rocky è malato di tumore e Adonis gli fa promettere di lottare contro questa terribile malattia e lui lavorerà duramente per allenarsi e battere un avversario inglese piuttosto forte, un mach molto importante per Adonis che spera di dimostrare di valere quanto suo padre.
C’è una scena che mi è rimasta particolarmente impressa, ovvero la rielaborazione della famosissima corsa in Rocky II il film del 79′, l’ho trovata emozionante, certo quella originale non si batte ma è interessante come l’hanno resa, adattandosi allo stile di Adonis insomma.
E’ rielaborata in questo modo:
https://www.youtube.com/watch?v=4zdIpXJlM8A
Insomma mi è piaciuto questo film, generalmente non sono un’amante degli spin-off che a volte macchiano la buona memoria che si ha di una pellicola qui è stato fatto un buon lavoro invece.
Devo anche ammettere che essendo una ammiratrice del pugilato come sport questo film mi ha appassionata, ma non solo per questo, per tutto il film si avverte la forte voglia di rivincita del personaggio, un emozione crescente che sfocia nell’ultimo match del film quello più importante.
Voto: 7/8
Procediamo, il film centrale è Hush – Il terrore del silenzio per la regia di Mike Flanagan.
Ovviamente non poteva mancare un film horror, più thriller che horror a dire il vero, uscito nelle sale nel 2016 distribuito in Italia da Netflix.
Questa pellicola l’ho vista verso la fine di agosto e mi ha piacevolmente sorpresa, certo non è diventata il mio punto di riferimento (cinematograficamente parlando) e siamo parecchio lontani ma in linea generale se avete voglia di guardare un film thriller/horror godibile e originale sotto alcuni punti di vista questo è una buona scelta.
Come personaggio principale abbiamo Maddie (Kate Siegel), una giovane scrittrice diventata sordomuta a causa di una meningite batterica a 13 anni, vive sola in una grande casa in campagna in cerca dell’ispirazione per proseguire la stesura del suo libro.
Qui entra in scena un elemento piuttosto originale, già utilizzato certo ma comunque degno di nota e manovrato bene.
Essendo Maddie sordomuta in alcuni momenti della pellicola non c’è alcun suono, come se il regista volesse farci provare quello che prova la protagonista.
Questo elemento comincia ad inquietare quando una sera vediamo la vicina di Maddie, Sarah (Samantha Sloyan) battere disperatamente la porta-finestra della casa della giovane in cerca di aiuto essendo questa inseguita da un uomo mascherato.
Maddie per evidenti motivi non riesce a sentirla e Sarah muore a pochi centimetri dalla vicina, da lì a poco, l’uomo accorgendosi della disabilità della giovane approfitta della situazione e entra in casa per rubarle il telefono, collegato con il pc.
Da lì in poi, per tutta la notte, l’uomo continuerà a terrorizzarla mentre Maddie cercherà di restare aggrappata alla vita con le sue forze.
L’unico forse più grande punto negativo di questo film è il fatto che io a metà film avevo già capito chi dei due sarebbe sopravvissuto, non perché il film lo faccia intuire ma forse dopo aver visto così tanti di thriller di questo tipo quando vedi un assassino non così freddo come sembrava all’inizio ti immagini già la fine.
Non ne ero certa ma me lo immaginavo.
E’ un film che gioca molto sulla tensione che riesce a creare, alcune scene sono piuttosto violente e c’è un po’ di sangue ma nulla di esagerato, come vi dicevo la tensione fa tanto, il fatto di non sentire nulla in alcune scene per diversi secondi fa salire sempre più l’ansia di un qualcosa che arriverà a breve e il regista è anche piuttosto bravo a non far mai arrivare una scena quando te la aspetti, la porta sempre avanti.
Mi è piaciuto anche il fatto che non ci si basa su jump scare a caso, io mal sopporto quando un film horror/thriller si basa su questo perché è uno spavento non di tensione o uno spavento degno di un film horror ma un momento che ti spaventa per finta perché tutti prendono paura per un suono acuto buttato là a caso.
Qui ogni tanto il volume sale ma non sono veri e propri jump scare.
Mi è piaciuto, mi ha tenuta compagnia e non è certo uno dei thriller peggiori che abbia mai visto.
Voto: 7
Abbiamo quasi finito la sezione film gente, sola la parentesi film, l’ultimo che mi sento di menzionare è Il Duello, per la regia di Kieran Darcy-Smith.
Perché ve ne parlo? Perché a distanza di un mesetto ogni tanto penso ancora a questo film, ero indecisa se parlarvene o no perché non è uno dei film migliori che abbia mai visto ma mi è rimasto talmente impresso che mi sono decisa a dire qualcosa su questa pellicola.
E’ un film western, genere in cui io sono ignorante come una cozza morta, ho visto qualcosina ma non ne so molto.
Dunque, trama, siamo nel Texas del 1887, Abraham Brant (Woody Harrelson) soprannominato “Il predicatore” è una personalità di spicco della cittadina di Monte Hermon, ad un certo punto in paese arriva un ranger di nome David Kingston (Liam Hemsworth) che viene mandato da un importante esponente messicano, (essendo Monte Hermon una cittadina di frontiera che confina con il Messico) a causa di alcuni macabri ritrovamenti di cavalieri uccisi e buttati nel fiume, fiume che porta i cadaveri a riva.
David arriva in paese con sua moglie Marisol, il ranger farà la conoscenza di Abraham e riconoscerà in lui l’uomo che uccise suo padre quando lui era piccolo, da lì in poi si verrà a conoscenza di fatti strani che legano Abraham al suo soprannome e ai macabri ritrovamenti.
Cosa c’è che non va in questo film? Principalmente David e Marisol per quanto mi riguarda, senza contare il potere “divino” di Abraham.
Dunque, Marisol viene manipolata da metà film in poi e adios è persa, che può anche essere plausibile non dico di no ma non si capiscono i motivi, le viene fatto il lavaggio del cervello da Abraham ma prima di questo non si spiega il motivo per cui improvvisamente odi il marito e non voglia più vedere nessuno se non Abraham.
David ha un modo di agire stupido in alcune circostanze, un modo poco plausibile, insomma Abraham ha ucciso suo padre, sta soggiogando sua moglie, il ranger ha la certezza che i cadaveri ritrovati siano colpa sua eppure passa i giorni o perso da qualche parte o a spiarlo da lontano senza fare nulla anche di fronte all’evidenza.
C’è una scena davvero frustrante, Marisol si ammala e inizia ad essere soggiogata dal predicatore eppure lui le da un bacio sulla fronte mentre lei lo prega di non andare via, anche perché quando lui se ne va arriva Abraham a farle il lavaggio del cervello, ma lui non la ascolta nemmeno, si prende su e se ne va.
E’ tutto sbagliato nel rapporto fra questi due.
Altro punto negativo è come dicevo il potere “divino” di Abraham, lui è un predicatore sotto tutti i punti di vista che fa il lavaggio del cervello a tutti voi direte “beh avrà una gran personalità, delle giuste argomentazioni” sulla personalità non c’è male, sulle argomentazioni no.
E’ difficile da credere che la gente di questo paese si sia fatta soggiogare da uno che in una specie di messa cristiana fa passare dei serpenti e li innalza al cielo dicendo cose assurde mentre tutti mugugnano parole bizzarre, questo è quello che soggioga tutti? Ma per favore.
E’ un film piuttosto violento, ci sono scene crude di violenza fisica e psicologica, forse sono queste scene che me lo hanno fatto tenere in mente perché per il resto non c’è molto da ricordare.
La regia non è da buttare, anzi, qui non c’è un problema di fotografia, costumi o regia è proprio la realtà di un personaggio, quanto è plausibile.
Voto: 6 –
Serie Tv dell’Estate
Avevo iniziato a vedere questa serie tv quando era appena uscita anni fa (2014), poi l’ho abbandonata dopo la fine della prima stagione ora mi sono rivista tutta la prima stagione e conto di proseguire.
Sto parlando di Masters of Sex, serie tv di quattro stagioni creata da Michelle Ashford.
Scrivo già il numero preciso delle stagioni perchè nel 2016 la serie è stata cancellata dalla Showtime.
Mi è dispiaciuto davvero molto, è una serie ispirata a fatti reali che narra le vicende dei pionieri della rivoluzione sessuale William Masters (Michael Sheen) e Virginia Johnson (Lizzy Caplan).
Di cosa tratta?
Nell’America degli anni ’60, William Masters, un brillante scienziato piuttosto freddo sentimentalmente, e Virginia Johnson, una psicologa e madre single in anticipo sui tempi, conducono uno studio controverso che li condurrà da un ospedale universitario del Midwest alla copertina di Time. Assecondati da Betty, una prostituta, e dai dottori Austin Langham ed Ethan Haas, questi pionieri stanno per insegnare a se stessi e all’America a godersi il sesso e scoprire senza sensi di colpa le meraviglie dell’intimità.
Mi piaceva già ai tempi questa serie e riconfermo le mie vecchie opinioni, è realizzata con cura e ricostruisce la classica ambientazione degli anni ’60 in maniera eccellente.
Tutti i personaggi in questa serie hanno una forte personalità, delineata molto bene, ognuno ha un determinato carisma grazie agli attori che li interpretano e anche agli sceneggiatori.
Trovo molto interessante il tema trattato sopratutto per il periodo in cui i fatti avvengono, si scoprono per la prima volta fatti importanti del corpo femminile non ignorato fino a quel tempo certo ma comunque meno scoperto sotto il profilo intimo rispetto a quello dell’uomo.
Non vedo l’ora di proseguire e guardare la seconda stagione, sono molto curiosa nonostante la cancellazione che brucia ancora, maledizione.
Canzoni dell’Estate
Questa estate ho ascoltato di tutto, qualsiasi genere immaginabile.
When You Love Someone – James TW
Cosmetico dell’Estate
Il prodotto must almeno per il mese di agosto per me è stato un rossetto (nuova stagione, zero novità insomma) ovvero il numero 745 della Max Factor, Burnt Caramel.
Guardandolo penserete “Elisa questo colore non è da te” considerando il fatto che i rossetti di cui vi parlo sono sempre di colori piuttosto accesi, lo so ma misteriosamente nel mese di agosto mi esplosa la voglia di indossare solo rossetti nude.
Quando li indossavo almeno data la calura, per l’estate ho preferito colori nude come questo appunto che è un marroncino naturale che dona molto sulle labbra.
Adoro i rossetti della Max Factor, non solo i rossetti a dire il vero è un marchio che mi piace molto in questo momento sto utilizzando un fondotinta della Max Factor che ho acquistato da poco e mi sto facendo un parere, appena avrò le idee chiare vi farò sapere!
E’ un classico rossetto quindi la tenuta è standard non secca le labbra anzi è molto cremoso quasi come un balsamo labbra, un altro punto positivo dei rossetti nude è il fatto che ci si può permettere di non stenderlo benissimo perché non si nota, cosa che non si può fare con i rossetti dai toni più accesi.
I nude generalmente sono più veloci, più semplici da mettere se si va di fretta dipende anche dal gusto personale ovviamente a me piacciono i colori accesi ma se sono rossetti a volte sono più difficili da gestire sulle labbra a meno che non siano tinte.
App dell’Estate
Su questo non ho dubbi, l’app della mia estate è stata Not Not.
E’ un giochino molto simpatico, dipende dai punti di vista, che consiste nel manovrare un personaggino su un cubo e seguire gli ordini scritti sul cubo per esempio “su, giù, destra, non sinistra, non non giù ecc. ecc.” il problema è che si ha un tempo molto breve per agire ed è facile confondersi e mandare l’amico sul cubo a schiantarsi contro un muro, il mio si è schiantato talmente tante volte che vive per curare i suoi traumi cranici.
Intrattiene molto, d’estate è stato perfetto in alcuni casi, man mano che si sale con i livelli gli ordini sul cubo cambiano per esempio ci sono dei colori ai lati e la scritta che appare è “verde, giallo, blu, non giallo ecc. ecc.”, è un giochino ben fatto!
Scoperta dell’Estate
Beh oltre al fatto che sto imparando ad usare Photoshop, si farò grandi cose, e oltre ad avere scoperto che esiste l’epistolario di Virginia Woolf tradotto da Einaudi e suddiviso in più volumi non penso di aver scoperto un granchè.
Se avessi scoperto qualcosa di eclatante gli avrei scattato una foto e controllando e ricontrollando non vedo nulla di ché, pensavo fosse stata più interessante la mia estate.
Citazione dell’Estate
Nella teoria della relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo.
– Stephen Hawking
Cosa Positiva/Negativa dell’Estate
Iniziamo con quelli negativi, a parte la calura opprimente che mi rendeva nervosa come un bufalo pronto ad attaccare e al fatto che durante le settimane in cui sono stata in ferie ho fatto ben poco di quello che mi ero appuntata di fare e che le prossime vacanze saranno fra quattro mesi più o meno, a parte questo l’estate non è stata malvagia diciamo.
Mi sono rilassata, ne ho approfittato per vedere persone che non vedevo da varie ere geologiche, ho apprezzato tutto diciamo anche perché quando lavori e hai l’opportunità di fare una pausa questa te la godi molto di più.
Con tutto l’affetto però, sono felice che l’estate sia metaforicamente terminata perché non vedevo l’ora arrivasse questo periodo dell’anno che mi rende euforica senza motivi apparenti quindi grazie estate ma adesso vai anche che hai rotto abbastanza, grazie.
Obbiettivi per il Prossimo (Ormai si sa che sono in ritardo si, si) Ormai questo Mese
Settembre è il mese dei buoni propositi, un po’ come dicembre o gennaio insomma quando si pensa che il nuovo anno sarà una valle di gioia e tutto ciò che non funzionava prima ora funzionerà (e pensare che io mi definisco ottimista).
Anche io mi sono fatta dei propositi, a dire il vero uno ma non penso vi possano interessare però se proprio volete ve li dico.
Cercare di non rimandare i miei ex-propositi che sto mandando avanti cercando di fare finta che non esistano.
Bene!
Questo era tutto per riassumere questa estate che è stata all’insegna dell’ozio in alcune giornate e della vitalità in altre, è stata un’estate particolare insomma.
Come è stata la vostra estate?
E’ bello essere tornata.
A presto!
Elisa
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Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima-Marco Tullio Cicerone
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" Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine "
"Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro."