LiberTiAmo di Maggio (2024)

Buongiorno e buon primo maggio!

Come andiamo? Come avete passato questi ultimi due mesi?

Eh sì, perché sono già passati due mesi dall’ultima volta in cui ci siamo sentiti, o meglio letti, qui sul blog.

Sono stati due mesi senza dubbio pesanti, lunghi ed estenuanti, ma sono passati e speriamo di avere davanti tempi migliori e più tranquilli. Tra l’altro in questo tempo ho iniziato bozze di articoli non portate a termine, recensioni non concluse, insomma nei prossimi giorni sicuramente uscirà la recensione de “Una Questione Privata” di Fenoglio, ma c’è altro che spero di poter terminare a breve e di portare su questi schermi. Sto cercando piano piano di recuperare anche con le letture dato che ho iniziato mille libri senza finirne uno, ma no, in realtà qualcuno l’ho finito, ma come al solito sono sepolta dalle cose arretrate.

Oggi però cerchiamo di fare chiarezza e iniziamo questo maggio con ottime premesse, nuovo mese, nuovi orizzonti, nuove letture e nuove speranze di riuscita oserei dire.

Parliamo del libro che sarà in lettura per tutto il mese sul gruppo, LiberTiAmo, che come sempre trovate qui.

Ogni mese leggiamo assieme un libro in totale libertà, infatti non seguiamo particolari tappe o altro, ma nel corso del mese al momento per voi opportuno potrete iniziare la lettura e commentare in ogni momento, o durante la fase lettura, o alla fine dopo aver soppesato le vostre opinioni o quando desiderate!

Il libro di maggio è “L’Acqua del Lago non è mai Dolce” di Giulia Caminito.

L’Acqua del Lago non è Mai Dolce – Giulia Caminito

Anno di Pubblicazione: 2021

Link all’acquisto: QUI

Trama

Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c’è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti.

L’acqua del lago non è mai dolce è il terzo romanzo di Giulia Caminito, ha vinto il premio Strega Off e il Supercampiello nel 2021.

Il libro sarà in lettura dal 01/05 al 31/05, quindi per tutto il mese di maggio.

Avete mai letto “L’acqua del lago non è mai dolce”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Marzo e Aprile (2024)

Buongiorno e buon primo di marzo!

Come state? Com’è andato il mese di febbraio? Avete scoperto bei libri? Siete riuscit* ad affrontare questi ultimi 29 giorni in modo tutto sommato pacifico?

Oggi siamo qui per parlare del libro che sarà in lettura per tutto il mese di marzo e per tutto il mese di aprile sul gruppo di lettura LiberTiAmo, che come sempre trovate qui.

Ogni mese leggiamo assieme un libro in totale libertà, infatti non seguiamo particolari tappe o altro, ma nel corso del mese al momento per voi opportuno potrete iniziare la lettura e commentare in ogni momento, o durante la fase lettura, o alla fine dopo aver soppesato le vostre opinioni o quando desiderate!

Il libro di cui parleremo oggi sarà in lettura per due mesi per la sua mole, essendo un testo di 656 pagine, quindi al fine di poterlo leggere tranquillamente la lettura sarà di due mesi.

Parliamone!

Demon Copperhead – Barbara Kingsolver

Anno di pubblicazione: 2023 (ITA)

Link all’acquisto: QUI

Trama

Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon Copperhead, un eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che può contare solo sulla bella faccia ereditata da suo padre, una criniera di capelli color rame, lo spirito aguzzo e il vizio di sopravvivere. Il suo esordio nell’universo – mamma di diciott’anni che partorisce sola con una bottiglia di gin, anfetamine e oppioidi –, in una casa mobile sperduta negli Appalachi meridionali, dà il la a ciò che verrà dopo. Demon inizia la sua corsa a perdifiato attraverso la vita, sfreccia per le selve oscure dell’affido, del lavoro minorile, delle scuole fatiscenti, fino al sogno, e poi all’ebbrezza del successo atletico, con la conseguente caduta nella dipendenza. Nel mentre, si ossessiona con gli eroi della Marvel, si disegna i suoi fumetti riempiendoli di cattivi veri, si inerpica per le vette vertiginose del grande amore e sprofonda nel dolo – re straziante della perdita. Attraverso tutto questo, Demon deve combattere, armato del suo caustico umorismo e poco altro, con – tro la propria invisibilità in un mondo dove persino i suoi amati supereroi hanno abbandonato le terre selvagge per la città. La sua voce è quella di una generazione di ragazzi perduti, nati in posti splendidi e maledetti che neanche per un istante concepiscono di abbandonare. Ma Demon è un combattente, un sopravvissuto, come era un sopravvissuto David Copperfield nella sua disgraziata Londra.

Demon Copperhead è uscito in Italia nel 2023, negli USA nel 2022.

Il romanzo ha vinto il Premio Pulitzer nel 2023.

Ispirandosi all’opera iconica di Dickens, Barbara Kingsolver accompagna il lettore in un viaggio che impone di riflettere sulle vite marginali di coloro che il sistema considera invisibili.

Il libro sarà in lettura dal 01/03 al 30/04, quindi per due mesi.

E voi? Avete mai letto “Demon Copperhead”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Febbraio (2024)

Buon giovedì e buon primo di febbraio!

Come state? Come avete passato il mese di gennaio? Spero si sia rivelato un buon primo punto di partenza in questo 2024 già in salita!

Oggi come avrete intuito dal titolo, siamo qui per parlare del libro che sarà in lettura per tutto il mese di febbraio sul gruppo di lettura LiberTiAmo, che come sempre trovate qui.

Ogni mese leggiamo assieme un libro in totale libertà, infatti non seguiamo particolari tappe o altro, ma nel corso del mese al momento per voi opportuno potrete iniziare la lettura e commentare in ogni momento, o durante la fase lettura, o alla fine dopo aver soppesato le vostre opinioni o quando desiderate!

Ottimo, libro di febbraio, ora!

Gli Androidi Sognano Pecore Elettriche? – Philip K. Dick

Anno di Pubblicazione: 1968

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Trama

San Francisco 1992. La Terra è un pianeta desolato, devastato dalle guerre nucleari; gli esseri umani sono in gran parte emigrati nelle colonie esterne e numerose specie animali si sono estinte, tanto che possedere un animale domestico vivente è diventato un ambito status symbol. Per chi non può permettersi un cucciolo “vero”, come il cacciatore di taglie Rick Deckard, ci sono le pecore elettriche… L’umanità vive infatti affiancata da diversi modelli di robot, dalle semplici macchine-utensili ai vicini di casa artificiali, fino a sofisticati modelli di androidi assolutamente indistinguibili dagli esseri umani, anzi persino più intelligenti, come i Nexus-6. Quando alcuni esemplari di questi replicanti perfetti fuggono da una colonia marziana per vivere liberi, Rick è incaricato di “congedarli”. Prima, però, dovrà riuscire a individuarli… Cos’è reale e cosa no? Cos’è umano e cosa no? E poi le droghe, i difficili rapporti tra i sessi, la repressione dello Stato: i grandi temi della narrativa di Philip K. Dick animano questo celebre romanzo di fantascienza, tragico e grottesco, un capolavoro che esce dai confini del genere letterario, «un trattato di teologia cibernetica assolutamente vertiginoso, di una ricchezza narrativa impressionante» (Carrère).

Dal romanzo è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott.

Infarcito dei temi tipici dello scrittore statunitense (cos’è reale e cosa non lo è, cosa è umano e cosa no, le droghe, la repressione poliziesca, le difficili relazioni con le donne, i simulacri), è ritenuto da alcuni inferiore a capolavori quali Ubik o La svastica sul sole, mentre altri critici lo ritengono da inserire a pieno titolo nel novero delle opere maggiori.

Il libro sarà in lettura dal 01/02 al 29/02, quindi per tutto il mese di febbraio.

E voi? Avete mai letto “Gli Androidi Sognano Pecore Elettriche?”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

Mettiamoci in Pari – Tutte le Letture di cui Non Abbiamo Ancora Parlato (O non del Tutto)

Buon pomeriggio!

Come state? Com’è iniziato il 2024? Come sono questi primi giorni di gennaio?

Oggi ripartiamo alla grande perché come primo vero articolo (escluso ovviamente l’annuncio per il libro del mese per il gdl) del 2024, parleremo in modo congiunto in un unico articolo di tutti quei testi che ho letto nel 2023/2022 e di cui non abbiamo ancora parlato, quantomeno in una recensione approfondita.

So che torniamo parecchio indietro, ma ci sono ancora dei libri letti nel 2022 di cui non ho mai parlato qui sul blog e mi dispiace non dire nulla a riguardo, fanno parte di quella serie di recensioni arretrate a cui ho accennato qualche volta.

Ebbene, non voglio che questi testi restino fuori per sempre dalla memoria senza mai più parlarne, il problema è che il mio pensiero/opinione su questi si può condensare in un unico articolo, quindi invece di scrivere recensioni singole cercheremo di “metterci in pari” con i testi arretrati del 2023/2022 che ho ancora da recensire, in un unico colpo, così guarderemo al futuro e a questo 2024 con un orizzonte pulito e una tela bianca, con il pensiero di non avere recensioni/testi arretrati di cui dover ancora parlare e senza sentirmi in colpa per averli esclusi. Ripartiamo da zero.

È un bel listone, ma alla fine su alcuni non ci perderemo più di tanto perché non ho appunto molto da dire e avrei voluto inserire di nuovo anche altri due testi presenti già nell’articolo dei libri top del 2023, ma non avrebbe avuto molto senso dato che buona parte di ciò che volevo dire riguardo a questi l’ho già fatto in quell’articolo che vi lascio qui. Sto parlando de “I Racconti di Pietroburgo” di Gogol e “Helter Skelter” di V. Bugliosi e C. Gentry.

Ok, diamo il via al mega recap e sistemiamo questo vuoto delle recensioni arretrate!

Pelle D’uomo – Hubert, Zanzim

Anno di Pubblicazione: 2021

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 20,00

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Una giovane donna è promessa in sposa a un uomo che neanche conosce. Le donne della sua famiglia, da generazioni, indossano una pelle d’uomo per muoversi indisturbate in una società troppo patriarcale per curarsi di loro. È così che Bianca diventa Lorenzo, che diventa amico del suo futuro marito, e scopre che in realtà questi è gay. Inizia una tenera relazione, in cui Giovanni non sa di tradire sua moglie… con sua moglie.

Parliamo di una graphic novel decisamente piacevole, con una storia ben gestita, interessante e con molti spunti di riflessione e di intrattenimento. Forse l’aspetto che sboccia di meno è proprio la grafica però, semplice in generale, ma ci sono tavole in cui forse questa semplicità prende una connotazione un poco negativa, in generale funziona, ma a tratti alcune tavole sembrano più abbozzate di altre, però è lo stile in sé. Si trattano tematiche come l’omosessualità, il fanatismo religioso, la libertà, l’omofobia, la condizione femminile e altri. Avevo letto questa graphic novel sul tablet e non mi dispiacerebbe recuperarla in cartaceo un giorno perché la ricordo come una lettura con un tono ironico, delicato, ma anche fermo nel mostrare situazioni/tematiche complesse in modo interessante.

Voto:

La Raggia – Mattia Grigolo

Anno di Pubblicazione: 2022

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 14,00

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Vivendo in una baracca vicino a un bosco, in cui il silenzio è troppo profondo per sfuggire all’eco dei tuoi pensieri e della tua rabbia, cerchi un modo per esprimere quello che senti, anche se non conosci le parole per farlo, anche se tuo padre ti ha insegnato il silenzio a schiaffi. Allora compri dei quaderni e scrivi come puoi quel che ti accade, nella vita e nella testa, cancellando gli errori e strappando le pagine. Ma ecco di nuovo quella strana volpe tra gli alberi, e con lei crollano gli argini ai ricordi più dolorosi e ai pensieri più cupi. I tuoi quaderni li nascondi nel terreno perché sarebbe un guaio se finissero nelle mani di tuo padre o dei tuoi amici, per non parlare dei poliziotti che sospettano tu abbia ucciso Nina. Era la tua ragazza e l’hanno trovata morta nel fiume. Tu ne sai qualcosa, e la volpe conosce i tuoi segreti.

Allora, siamo di fronte ad un testo piuttosto particolare, è scritto come un diario quindi in prima persona, con l’apposita data in alto, con frasi a volte cancellate, corrette, pensieri e sensazioni profonde del narratore che è un individuo emarginato che vive in mezzo al bosco e solitamente ha la compagnia di poche persone. È un libro sui traumi e su questa rabbia “o raggia” repressa del protagonista, che non sa come gestirla, ma questa è il frutto di un vissuto complesso, di rapporti problematici con molte figure presenti nella sua vita, con il rapporto con se stesso e direi in generale parte di ciò che lo ha formato. All’interno del testo sono presenti riferimenti a questa volpe, simbolo forse di una madre assente e sempre della rabbia che emerge nel corso della lettura di queste pagine di diario. È un libro amaro, con una violenza sempre presente in sottofondo, un senso generale di rabbia appunto. L’autore ha fatto un ottimo lavoro a livello psicologico perché riesce a far emergere la psiche di un individuo che ha vissuto in un certo senso ai margini della società ed è ripieno di sentimenti ed emozioni negative.

Voto:

Il libro contro la Morte – Elias Canetti

Anno di Pubblicazione: 2017

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 24,00

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Il libro più importante della sua vita, Canetti lo portò sempre dentro di sé ma non lo compose mai. Per cinquant’anni procrastinò il momento di ordinare in un testo articolato i numerosissimi appunti che, nel dialogo costante con i contemporanei, con i grandi del passato e con i propri lutti familiari, andava prendendo giorno dopo giorno su uno dei temi cardine della sua opera: la battaglia contro la morte, contro la violenza del potere che afferma se stesso annientando gli altri, contro Dio che ha inventato la morte, contro l’uomo che uccide e ama la guerra. Una battaglia che era un costante tentativo di salvare i morti – almeno per qualche tempo ancora – sotto le ali del ricordo: «noi viviamo davvero dei morti. Non oso pensare che cosa saremmo senza di loro». Sospeso tra il desiderio di veder concluso “Il libro contro la morte”- «È ancora il mio libro per antonomasia. Riuscirò finalmente a scriverlo tutto d’un fiato?» – e la certezza che solo i posteri avrebbero potuto intraprendere il compito ordinatore a lui precluso, Canetti continuò a scrivere fino all’ultimo senza imprigionare nella griglia prepotente di un sistema i suoi pensieri: frasi brevi e icastiche, fabulae minimae, satire, invettive e fulminanti paradossi. Quel compito ordinatore è assolto ora da questo libro, complemento fondamentale e irrinunciabile di Massa e potere: ricostruito con sapienza filologica su materiali in gran parte inediti, esso ci restituisce un mosaico prezioso, collocandosi in posizione eminente fra le maggiori opere di Canetti.

Questo è stato il mio primo approccio a Canetti, e il testo in questione è una raccolta di riflessioni, citazioni, spezzoni di dialoghi avuti con i contemporanei e conclusioni a cui è arrivato l’autore in riferimento alla tematica su cui si basa il testo, ovvero la morte e il come non arrendersi ad essa. Allora, penso sia uscito un pillole letterarie a riguardo, questo qui, letteralmente l’ultimo presente sul blog. I testi che appaiono in questa rubrica sono testi che ho letto e che consiglio, ma su cui generalmente non ho molto da dire o testi che ho letto molto tempo fa e di cui ricordo poco o ancora, testi per cui non uscirà una vera recensione, ma che ci tengo a nominare. Bene, “Il libro Contro la Morte” è stata una lettura diluita in più settimane proprio per la forma anche del testo, che all’interno si presenta appunto come una raccolta di vari “pezzi” fra citazioni e altro. È stato un libro che ho vissuto in un certo modo, ne è uscito sottolineato, appuntato, segnato, ma alla fine penso sia un libro utile per conoscere Canetti e la sua mentalità riguardo a certe tematiche, e per conoscere inoltre la sua contemporaneità e alcuni eventi della sua vita privata a cui fa accenno in alcuni passaggi. Autore premio Nobel nel 1981, Canetti viene citato spesso per testi come “Auto da fé” e “Massa e Potere”, penso che “Il Libro Contro la Morte” mi sia servito come primo step per conoscerlo prima di affrontare i suoi pilastri, che di certo affronterò. Quindi se siete fan di Canetti secondo me amerete questo libro perché emerge la mentalità di Canetti e se invece come me non avete mai letto nulla si suo, è un ottimo modo per avvicinarsi a lui.

Voto:

D’Un tratto nel Folto del Bosco – Amos Oz

Anno di Pubblicazione: 2005

Anno di lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 8,50

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La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l’assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev’essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando Mati e Maya non partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno Nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Nehi, il demone del bosco e una triste verità.

Breve racconto/favola piuttosto conosciuta di Amos Oz, negli anni ho sentito nominare spesso questo libro ed è stato il mio primo vero approccio ad Amos Oz, autore di cui ho in libreria anche “Giuda” e “Una Storia di Amore e di Tenebra”. Ho sempre sentito tessere le lodi di questo testo e se devo essere sincera ricordo molto poco di questo libro, ricordo giusto qualche atmosfera, qualcosina di particolare sui personaggi e il mio non essere così su di giri per la lettura. Non è un libro orrido a mio vedere, ma è stata una lettura nella media, né sensazioni positive né negative, tutto neutro diciamo. Ci sono all’interno tematiche molto interessanti e buoni spunti di riflessione, ma per me non ha funzionato del tutto, finisce in quell’insieme di libri grigi, per cui non provo/ho provato entusiasmo, ma nemmeno delusione.

Voto:

L’Ultimo giorno di un Condannato a Morte – Victor Hugo

Anno di Pubblicazione: 1829

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 4,90

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È anonimo l’autore che, nel 1829, dà alle stampe questo piccolo, gigantesco libro. Ma è inconfondibilmente Victor Hugo. Sono anni in cui il progresso sembra trasportare l’umanità intera, sul suo dorso poderoso, verso un futuro di pace, prosperità, ricchezza e fratellanza. Ma negli stessi anni si tagliano ancora teste davanti a un pubblico pagante, si marcisce in carcere, ci si lascia morire per una colpa non sempre dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Hugo parla a nome dell’umanità, come sempre, e lo fa attraverso la voce di un uomo qualunque, di un condannato qualunque, di un miserabile che rappresenta tutti i miserabili di tutte le nazioni e tutte le epoche. Un crimine di cui non conosciamo i dettagli lo ha fatto gettare in una cella. Persone di cui non conosciamo il nome dispongono della sua vita, come divinità autoproclamate. Un’angoscia di cui conosciamo fin troppo bene la lama lo tortura, giorno dopo giorno, e gli fa desiderare che il tempo corra sempre più veloce. Verso la fine dell’attesa, venga essa con la liberazione o con l’oblio.

È un testo basato sull’attesa di un condannato a morte, recluso nel carcere di Bicetre e destinato al patibolo. Lo seguiamo e accompagniamo nel corso di queste ore/giorni, nei suoi incontri con altri individui, ma soprattutto all’interno della sua crescente angoscia perché man mano che passano le ore questo senso di disperazione, ansia e apprensione crescono. È un crescendo appunto, fino ad arrivare al picco finale e al momento del patibolo. È una critica alla pena di morte nella Francia dell’ottocento, Hugo si schiera contro la pena capitale mostrando al lettore lo stato d’animo e fisico in cui vive un uomo relegato in queste condizioni. È senza dubbio un libriccino molto famoso che io volevo recuperare da tempo e sono felice di averlo fatto.

Voto:

La Favola di Amore e Psiche – Apuleio

Contenuto ne “Le Metamorfosi”, II secolo d.C.

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 5,90

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Incastonata come digressione nelle “Metamorfosi”, questa favola è uno dei più famosi e celebrati racconti d’amore di tutti i tempi. Il dio Amore, invaghitosi della bellissima Psiche, la visita ogni notte, con il patto che essa non cerchi mai di vedere il suo volto. Istigata dalle invidiose sorelle a scoprirne l’identità, la fanciulla sarà punita. e, solo dopo lunghe peregrinazioni, perdonata e resa immortale da Zeus,che l’accoglierà nell’Olimpo come sposa di Amore.

Beh, che dire, storia famosissima, citatissima, acclamatissima, che io però non avevo ancora letto. È appunto contenuta ne “Le Metamorfosi” di Apuleio, testo che devo ancora del tutto leggere, ma nel 2022 mi era venuta questa voglia di colmare la lacuna per non aver ancora letto questa favola. Mi è piaciuto, ma non mi sono strappata i capelli, c’è da tenere in considerazione il fatto che ovviamente è un testo scritto nel II sec. d.C., preso dalla mitologia e bisogna prenderlo per quello che è ovvero la storia d’amore fra un dio e una donna che dovrà affrontare varie prove. Ho letto varie recensioni e se da una parte ci sono persone che elogiano questo testo per i messaggi “positivi” contenuti all’interno, altre lo criticano per quelli “negativi”. Con una mentalità come quella di oggi è normale notare punti che magari fanno un po’ storcere il naso, ma secondo me in questo caso bisogna sospendere questa visione, queste critiche cadono un po’ nel vuoto, resta sempre un racconto del II secolo d.C.

Voto:

Il Racconto della Vecchia Balia – Elizabeth Gaskell

Anno di Pubblicazione: 1852

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 6,90

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“Il racconto della vecchia balia” è uno scritto breve pubblicato nel 1852 in una raccolta dallo stesso titolo. Pare addirittura che lo stesso Charles Dickens volesse vederlo concluso, esortando l’autrice Elizabeth Gaskell a completarlo. La balia del racconto narra a dei giovani ascoltatori la storia della piccola Rosamond che, rimasta orfana, viene affidata alle cure di lontani e anziani parenti i quali, nel freddo della loro vecchia dimora, si dicono disponibili a prendersi cura di lei. Ma c’è un segreto misterioso che riguarda la storia familiare all’origine delle spettrali incursioni notturne di uno spirito bambina e del lugubre quanto minaccioso suono di un organo che riecheggia nell’ala est del nobile maniero nelle notti più tempestose. Esso appartiene a una tragica vicenda familiare che si è consumata molti anni addietro. Gaskell trasporta il lettore in una storia di fantasmi della vecchia Inghilterra, tra magioni infestate, paesaggi innevati, famiglie maledette e spettri che si aggirano per la brughiera. Un racconto “classico” in tal senso, rappresentativo di un genere tanto apprezzato quanto diffuso.

Racconto molto carino, forse mi aveva delusa un poco il finale, però ha certamente delle belle atmosfere per il tipo di storia di cui stiamo parlando, ovvero una ghost story. Tipica atmosfera inglese un po’ spooky, casa con oscuri segreti, apparizioni, fantasmi, vedo non vedo ecc. ecc. Stile “Il Giro di Vite” ma più godibile, dato che a me “Il Giro di Vite” non è piaciuto. Se cercate un racconto breve, ma decisamente scorrevole, magari anche adatto ad un periodo o momento di letture un pochino creepy o spooky questo può essere una buona scelta.

Voto:

Fiabe Islandesi – Traduttore S. Cosimini

Anno di Pubblicazione: 2016

Anno di Lettura: 2022

Prezzo di Copertina: € 17,00

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Terra di miti e leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l’Islanda ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui raccolte in un’antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura “vivente” piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d’acqua può nascondere un’insidia o una presenza fatata. Storie che raccontano l’eterna lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e di coraggio, ma a oche l’origine di un proverbio o di un’antica credenza che fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i “figli sporchi” che Eva non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di Biancaneve o delia Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour irriverente, un’inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina dopo pagina ci avviciniamo all’anima di un popolo che nelle solitudini boreali ha sempre viaggiato con la parola, l’immaginazione, la poesia.

Avevamo parlato l’ultima volta di questo libro nell’appuntamento del dicembre 2022 per il gruppo di lettura. Ebbene, dopo non ci sono stati più aggiornamenti, ma da una me che era ancora in ottima forma nel 2022 a livello di letture era emerso un voto finale di tre stelle, per un testo che avevo letto alla fine in pochi giorni. È una raccolta di fiabe islandesi appunto, alcune più godibili di altre senza dubbio, ma alla fine una raccolta molto d’atmosfera adatta anche a periodi freddi o da leggere nel corso delle feste natalizie (che sono già andate stavolta). In vari racconti tornano tematiche molti simili, alcune fiabe un poco si assomigliano o sembrano legate, ma ovviamente si possono leggere in modo individuale. Ricordo qualcosa in particolare che mi ha colpita? No, ma ricordo le atmosfere.

Voto:

Cry, the Beloved Country – Alan Paton

Anno di Pubblicazione: 1948

Anno di Lettura: 2023

Prezzo di Copertina: € 11,89

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Cry the Beloved Country è la storia commovente del pastore Zulu Stephen Kumalo e di suo figlio Absalom, ambientata sullo sfondo di una terra e di un popolo lacerati dall’ingiustizia razziale. Notevole per la sua contemporaneità, indimenticabile per carattere e avvenimenti, Cry the Beloved Country è un’opera classica di amore e speranza, coraggio e resistenza, nata dalla dignità dell’uomo.

Questo libro è stato pubblicato anche in italiano in varie edizioni Bompiani, negli anni 50′ e 80′ con il titolo “Piangi, Terra Amata”, ma al momento non è più disponibile in italiano, si trovano solo edizioni vintage in vendita da privati o magari in qualche libreria dell’usato. In inglese si trova senza problemi e infatti nei primi mesi del 2023 ho deciso di recuperarlo in questa edizione Random House nella collana Vintage Classics. Allora, questo è un altro testo che fa parte di quella lista di libri contenuti in “Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe” di G. Hendrix che è stato il libro del mese di maggio per il gdl e per cui io mi ero messa in testa di leggere tutti i testi presenti. Progetto fallito, lo sappiamo, ma a livello pratico sono riuscita a leggere quasi metà dei testi in questione, fra cui appunto “Piangi, Terra Amata/Cry, the Beloved Country”. È un viaggio questo libro, quello di un uomo, un prete cristiano, uno Zulu, del villaggio di Ixopo Ndotsheni che in seguito all’arrivo di alcune comunicazioni riguardanti il figlio e la sorella decide di recarsi a Johannesburg per riportare questi due membri della famiglia sulla retta via. Ovviamente accadranno una serie di fatti che cambieranno l’obbiettivo e lo svolgersi della vicenda. Senza dubbio è un testo drammatico, crudo nel suo mostrare con freddezza rapporti umani lacerati da eventi tragici compiuti con leggerezza. Non conoscevo questo testo e probabilmente non l’avrei mai letto nella mia vita senza l’idea di fare questa specie di challenge con me stessa, e sono felice di averla fatta, nonostante tutto. Trovo che da un certo punto in poi il libro si perda un poco, ma in generale è stata una lettura che mi ha soddisfatta.

Voto:

La Vergogna – Annie Ernaux

Anno di Pubblicazione: 2018

Anno di Lettura: 2023

Prezzo di Copertina: € 15,00

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Yvetot, giugno 1952. L’universo del bar-alimentari dell’infanzia di Ernaux viene sconvolto da un episodio spartiacque, terrificante: durante una lite il padre cerca di uccidere la madre, salvata forse solo dal provvidenziale intervento della figlia dodicenne. Attraverso il quotidiano confronto con le compagne di scuola, tutte borghesi, il rapporto con il mondo di provenienza – violento, contadino, operaio, non istruito – adesso si incrina. Lo «sguardo degli altri» si fa d’un tratto macigno, capace di schiacciare ogni slancio e condizionare ogni gesto. E’ il libro in cui, come non mai, Ernaux affronta di petto l’indicibile: il trauma e la vergogna che hanno acceso in lei il desiderio di ribellarsi e di scrivere.

Libro del luglio 2023 per il gruppo di lettura e ultimo testo di questo listone, ah e primo testo della Ernaux mai letto. Anche qui abbiamo un libro che per me rientra in quella zona grigia dei libri nella media, piacevole, ma non indimenticabile o degno di essere inserito nei libri piaciuti al 100%. È un testo autobiografico, come quelli dell’autrice, in cui racconta della propria infanzia e di un evento avvenuto quando lei era bambina che ha segnato la sua vita nel suo essere anche così improvviso e violento, il tentativo del padre di uccidere la madre. La Ernaux ci racconta di come questa macchia nei suoi ricordi si è allargata sempre più ed è diventata un qualcosa che ha richiesto un’uscita, un modo per poterla far sfogare ed è stata anche uno dei motori per il suo desiderio di scrivere. Come dicevo, piacevole, ottimi spunti di riflessione, leggerò sicuramente altro dell’autrice, ma non uno dei migliori dell’anno. Questo tra l’altro è stato l’ultimo testo che ho ufficialmente terminato nel 2023, perché tutti gli altri sono libri iniziati e non portati a termine.

Voto:

Bene! E voi? Quali sono state le vostre ultime letture?

Ah! Finalmente ora siamo in pari, da oggi in avanti parleremo di testi freschi appena terminati (sperando ovviamente di non finire in poco tempo con un sacco di recensioni arretrate, o forse sì dato che potrebbe essere un segnale di una ottima ripresa nella lettura)!

A presto!

LiberTiAmo di Gennaio (2024)

Buongiorno, buon primo dell’anno e buon lunedì!

Come state? Come vi sentite in questo primo giorno dell’anno? Rinvigoriti/e, pieni/e di buoni propositi? Com’è l’aria di questa prima giornata del 2024?

Avete festeggiato salutando il vecchio 2023? Spero di sì!

Oggi, per inaugurare nel modo migliore il 2024, partiamo parlando subito di libri, in particolare del libro di gennaio per il gruppo di lettura LiberTiAmo, che trovate come sempre qui su Goodreads, in cui ogni mese leggiamo assieme un libro in massima libertà.

E allora via, scopriamo il primo libro dell’anno!

Una Questione Privata – Beppe Fenoglio

Anno di Pubblicazione: 1963

Link all’acquisto: QUI

Trama

Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso) è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un’azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti… Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la piú bella tra le storie d’amore possibili e impossibili.

Una questione privata è un romanzo di Beppe Fenoglio, pubblicato postumo nell’aprile del 1963, due mesi dopo la morte dell’autore.

Il libro tratta un tema caro a Fenoglio, ovverosia la guerra partigiana negli anni finali della seconda guerra mondiale.

Italo Calvino nella prefazione de “Il Sentiero dei Nidi di Ragno” disse de “La Questione Privata” di Fenoglio:
«Una questione privata […] è costruito con la geometrica tensione d’un romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come l’Orlando furioso, e nello stesso tempo c’è la Resistenza proprio com’era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta, serbata per tanti anni limpidamente dalla memoria fedele, e con tutti i valori morali, tanto più forti quanto più impliciti, e la commozione e la furia. […]»

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di gennaio.

E voi? Avete mai letto “Una Questione Privata”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

2024: Obbiettivi di Lettura, Reading Challenge e Recap 2023

Buon pomeriggio!

Come state? Come sono andate le feste natalizie? Avete trascorso un bel Natale? Festoso, emozionante, gradevole? Oppure no?

È arrivato quel momento dell’anno, quello in cui parliamo degli obbiettivi di lettura per l’anno prossimo, facciamo qualche considerazione sulle (povere) letture dell’anno che sta per finire e in generale discutiamo di varie challenge di lettura.

Come sempre adoro scrivere questo tipo di articolo anche se quest’anno non avremo molto da dire sulle letture fatte nel 2023, perché come già accennato quest’anno è stato poverissimo sotto questo punto di vista.

Quindi io direi di toglierci subito la parte legata al recap, confessando che quest’anno ho letto 14 libri che rispetto ai 65 dell’anno scorso hanno segnato un bel calo nelle mie letture.

Avevo impostato un obbiettivo di almeno 30 testi per il 2023 sapendo che con tutta probabilità sarebbe stato un anno pieno e impegnativo, ed infatti così stato, persino più del previsto.

L’anno è iniziato male con la lettura de “Il Cimitero di Praga” di Umberto Eco, libro che ho inserito a malincuore nei tre testi flop e che probabilmente ha dato un tono già alle letture dell’anno perché da lì in poi ho faticato a riprendermi. A parte qualche nota positiva come ad esempio “Vuoto D’amore” della Merini (che è stata però una rilettura), “Helter Skelter” o “The Silent Woman” non ci sono stati altri particolari testi degni di essere nominati.

Quindi l’anno è andato così, ma il 2024 andrà meglio sicuramente!

Parlando degli obbiettivi del 2024 infatti, il mio goal numerico sarà 35 confidando nel riuscire a superarlo ovviamente, ma si sa, meglio partire con umiltà da un numero più basso rispetto a quello che vorremmo raggiungere, anzi ho voluto aggiungere quel 5 in più come botta di auto-motivazione.

Non penso parteciperò a particolari challenge, ma come ogni anno butterò un occhio alla reading challenge di PopSugar tenendola in un angolino anche nei widget del blog, come sempre.

Più che altro ho messo assieme una specie di TBR molto abbozzata composta da libri che vorrei leggere nel 2024, ma anche testi da cui pescare quando non saprò dove sbattere la testa, quindi più delle pile di testi possibilmente da leggere diciamo, questi:

In più vorrei buttarmi su delle letture tematiche in alcuni momenti del 2024, ad esempio ho vari testi (alcuni recuperati ultimamente) sull’argomento “antica Roma” che voglio approfondire da mesi e io ho questi momenti in cui entro in un loop e leggo solo libri su un determinato tema o autore/autrice, come ho fatto con Sylvia Plath ad esempio.

Un altro tema su cui vorrei fare letture approfondite è quello del “fascismo“, che avrei voluto approfondire già nel 2023, ma è andata così.

Ah senza contare i testi che voglio leggere su/scritti da Alda Merini per il secondo appuntamento della rubrica #PoetProfile.

Qui vi ho proposto alcuni testi fra quelli che ho al momento in libreria su questi temi, ma non escludo di recuperarne altri che mi interessano.

Insomma, come sempre una valanga di testi fra i programmi di lettura.

Reading challenge! Allora come sempre parliamo di quella di PopSugar, che trovate anche qui sul sito ufficiale, ogni anno ne parliamo e vi riporto qui l’intero elenco tradotto, mi piace provare a seguirla, ma la verità è che con le reading challenge mi dimentico della loro esistenza a un mese dall’inizio dell’anno, però possono essere comunque un ottimo spunto creativo se si è in un momento in cui non si sa cosa leggere o per rimettersi in carreggiata e si vuole provare a seguire “un programma” o un qualcosa su cui basarsi diciamo.

Quindi me la tengo sempre da parte buona e proverò a seguirla anche solo in minima parte.

Guardiamo assieme i punti:

  1. Un libro con la parola “salto” nel titolo (vedere anche “anno bisestile” in inglese si dice “Leap year” appunto anno bisestile, la traduzione letterale di “leap” è salto)
  2. Un romanzo di formazione
  3. Un libro su un personaggio di 24 anni
  4. Un libro su un/una scrittore/scrittrice
  5. Un libro sul K-pop
  6. Un libro sui pirati
  7. Un libro sugli sport femminili/scritto da un’atleta donna
  8. Un libro di un/una autore/autrice non vedente o ipovedente
  9. Un libro di un/una autore/autrice non udente o con problemi di udito
  10. Un libro di un autore/autrice autopubblicato/a
  11. Un libro di un genere che solitamente eviti
  12. Un libro da un punto di vista di un animale
  13. Un libro originariamente pubblicato sotto pseudonimo
  14. Un libro consigliato da un libraio/libraia
  15. Un libro consigliato da un/una bibliotecario/bibliotecaria
  16. Un libro ambientato 24 anni prima della tua nascita
  17. Un libro ambientato in un luogo facente parte della tua lista di destinazioni da viaggio da visitare
  18. Un libro ambientato nello spazio
  19. Un libro ambientato nel futuro
  20. Un libro ambientato nella neve
  21. Un libro ambientato in un anno che termina con il “24”
  22. Un libro incentrato sui videogiochi
  23. Un libro con i draghi (o avere come protagonisti i draghi)
  24. Un libro che si svolge nel corso di 24 ore
  25. Un libro pubblicato 24 anni fa (nel 2000)
  26. Un libro che è diventato un musical
  27. Un libro in cui qualcuno muore nel primo capitolo
  28. Un libro con un/una protagonista che ha 42 anni
  29. Un libro con un/una protagonista neurodivergente
  30. Un libro con un titolo di una sola parola che hai dovuto cercare sul dizionario
  31. Un libro il cui titolo è una frase completa
  32. Un libro con una trama che segue il trope degli enemies to lovers (da nemici ad amanti)
  33. Un libro con un narratore inaffidabile
  34. Un libro con almeno 3 POV (o punti di vista)
  35. Un libro con del realismo magico
  36. Un libro scritto da una persona detenuta o detenuta in passato
  37. Un libro scritto durante il NaNoWriMo
  38. Un libro fantasy “accogliente” o cozy
  39. Un libro di narrativa di un/una autore transgender o non binario
  40. Un libro horror di un autore/autrice BIPOC (Black, Indigenous and People of Color rispettivamente neri, indigeni e persone di colore)
  41. Un memoir che esplora la queerness
  42. Un libro di saggistica sugli indigeni
  43. Una storia d’amore in cui si da una seconda possibilità
  44. L’autobiografia di una donna nel panorama del rock ‘n’ roll
  45. Un romanzo rosa/romance LGBTQ+

Livello Avanzato

  1. Un libro in cui un personaggio dorme per più di 24 ore
  2. Un libro con 24 lettere nel titolo
  3. Una raccolta di almeno 24 poesie
  4. Il ventiquattresimo libro di un autore
  5. Un libro che inizia con la lettera “X”

Bene, quest’anno PopSugar ha scelto di innalzare l’asticella dato che i punti standard non sono 40, ma 45, più 5 punti avanzati.

Io direi di fermarmi qui con gli obbiettivi, perché altrimenti all’ultimo mi faccio prendere dall’entusiasmo e aggiungo più del dovuto.

Quindi, ricapitolando, l’obbiettivo del 2024 sarà minimo di 35 libri (ma quest’anno a differenza del 2023 sento di potercela fare e con tutta probabilità superare questo numero, anche se faremo i conti alla fine), punto sulla specie di TBR che vi ho mostrato e sul fare letture a tema su cui voglio assolutamente puntare, su minimo due temi, quelli citati prima.

Ah, e magari leggere un buon numero di raccolte di poesie, giusto!

E voi? Quali sono i vostri progetti di lettura per il 2024? Parteciperete a qualche challenge? Fatemi sapere!

Io vi saluto augurandovi una chiusura stupenda di questo 2023 faticoso e pesante sotto molti aspetti, ma ci leggeremo il primo di gennaio per l’annuncio del libro del mese per il gruppo.

E uno dei miei obbiettivi più importanti, oltre alla lettura, sarà sicuramente quello di tornare a pieno ritmo nel nuovo anno qui sul blog perché abbiamo tanto, anzi tantissimo di cui parlare!

Auguri cari/e, ci leggiamo presto!

Le Tre Letture Top del 2023

Eccoci qui per le letture top!

L’altro giorno abbiamo parlato dei libri che per me sono stati dei flop o letture diciamo più che altro deludenti in questo 2023, e oggi parliamo invece dei top, quindi nella breve lista dei testi letti in questo triste anno di lettura quelli che meglio si sono difesi e che ho più gradito.

Di alcuni di questi abbiamo parlato nelle rispettive recensioni nel corso dell’anno quindi non mi dilungherò più di tanto, ci tengo anche a dire che per la seconda posizione mi sono sentita di inserire un ulteriore titolo a parimerito quindi in totale sono quattro i testi nominati in questo articolo.

Ma iniziamo!

Racconti di Pietroburgo – Nikolaj Gogol’

Anno di Pubblicazione: 1842

Link all’acquisto: QUI

Pietroburgo non è una città: è un progetto, un sogno, un miraggio, un’allucinazione, o un incubo, se volete, ma non è una città. E non c’è un autore che meglio di Gogol’ abbia visto e reso tangibile la sua realtà. I suoi “Racconti di Pietroburgo” ci restituiscono l’essenza di questa città, che è la cultura che vi è germinata. Leggendo questi cinque smilzi racconti sarete in un attimo gogolianamente proiettati nel mondo di Puškin, di Dostoevskij, di Andrej Belyj, di Anna Achmatova e Andrej Bitov; grazie a queste cinque capriole gogoliane vi troverete in un istante imbevuti di cultura pietroburghese. E dunque: non mettete piede a Pietroburgo senza prima aver letto i racconti di Gogol’… non vedreste nulla, non capireste nulla…

Ero convintissima avessimo già parlato di questo libro e invece cercando di recuperare la recensione da inserire qui mi sono accorta del fatto che no, non esiste una recensione approfondita che ero convinta di aver scritto. Recupereremo nel 2024, sta di fatto che questo libro entra a pieno merito nei testi top del 2023 perché rappresenta una raccolta di racconti che ho decisamente gradito e apprezzato. Al suo interno ritroviamo cinque racconti di Gogol’ tra cui il famoso “Il Naso”, ma anche “Il Cappotto”, e da questi emerge un quadro fedele, a tratti critico e in altri magico, della Pietroburgo del diciannovesimo secolo. Probabilmente, a livello di personale esperienza di lettura “Il Naso” è il racconto che ho meno gradito, anche se viene spesso preso a modello come opera stilisticamente perfetta. Gli altri quattro mi sono piaciuti parecchio, con un occhio particolare a “Il Ritratto” e “Il Cappotto”. E’ interessante vedere come questi racconti, pubblicati appunto postumi e riuniti in una raccolta, abbiano in comune parecchie tematiche, come la follia, il tema degli “umiliati e degli offesi”, la contrapposizione fra austerità, rigore e serietà di luoghi o lavori di una certa autorità che sono sempre presenti o nominati nei racconti e temi/svolte della narrazione fantastici. Questa integrazione fra reale e irreale, che a volte vira sul fantastico a volte alla follia è un tratto che ho adorato e che è presente in tutto ciò che ho letto di Gogol fino ad ora (anche se mi manca Il Revisore e Le Anime Morte). Leggerò sicuramente altro di Gogol’.

Vuoto D’Amore – Alda Merini

Anno di Pubblicazione: 1991

Link all’Acquisto: QUI

La Merini scrive in momenti di una sua speciale lucidità benché i fantasmi che recitano da protagonisti nel teatro della mente provengano spesso da luoghi frequentati durante la follia. In altre parole, vi è una prima realtà tragica vissuta in modo allucinato e in cui lei è vinta; poi la stessa realtà irrompe nell’universo della memoria e viene proiettata in una visione poetica in cui è lei con la penna in mano a vincere.

Questa è stata una rilettura che come la prima volta, anzi forse persino di più della prima lettura, ho amato molto. E’ una raccolta di poesie della Merini io consiglio anche se volete magari approcciarvi alle opere della poetessa per la prima volta, ci sono riferimenti al poeta Giorgio Manganelli nella sezione che da il titolo all’opera ovvero “Vuoto d’Amore”, la sezione “Venti Ritratti” invece è un tributo a venti ritratti appunto a figure varie tra cui Sylvia Plath, Saffo, Emily Dickinson, Quasimodo e Montale. Insomma, per me resta una raccolta meravigliosa.

The Silent Woman – Janet Malcom

Anno di Pubblicazione: 1994

Link all’acquisto: QUI

Inserisco questo libro alla seconda posizione accanto a quello di Alda Merini perché parliamo sempre di poesia, o meglio di vite di poeti, perché questa non è una raccolta di poesie o una biografia, ma più un testo-indagine su come è stato gestito il patrimonio editoriale di Sylvia Plath dopo la di lei morte. È un argomento particolare ed è una lettura specifica fatta da me anche per la scrittura del famoso duo di articoli su Sylvia Plath (vi lascio qui e qui i link), ma è un testo che ho seguito con molto interesse e realizzato da Janet Malcom in modo secondo me sentito e umano, nel senso che l’autrice incontra una sfilza di persone che hanno avuto a che fare in un modo o nell’altro con la Plath, la sorella di Ted Hughes, il vicino di casa di Sylvia al momento della sua morte, amici e conoscenti. Parla con molte persone senza pregiudizi, semplicemente raccontando fatti e prove trovate durante le chiacchierate con altri, incontra ad esempio anche Anne Stevenson, autrice della biografia “Vita di Sylvia Plath”, testo che ricevette parecchie critiche soprattutto per la presa di posizione visibile secondo i lettori dell’autrice nei confronti di una difesa quasi esagerata per la famiglia Hughes. All’inizio in realtà Anne ebbe a che fare con Ted e Olwyn (sorella del poeta appunto) in un modo costruttivo e soddisfacente per entrambi, anche perché lei a differenza di molti altri biografi/e ebbe l’opportunità di raccontare la vita di Sylvia con il pieno intervento degli Hughes, scoprendo particolari inediti e ascoltando la storia dalla bocca di persone realmente presenti nella vita di Sylvia. Ma la Stevenson racconta che con il tempo Olwyn, in particolare, finì con l’obbligarla quasi a raccontare la vita di Sylvia nel modo in cui voleva lei (o loro), quindi tessendo le lodi degli Hughes. Tramite varie conversazioni noi, assieme a Malcom, scopriamo particolari poco conosciuti e molto interessanti riguardanti soprattutto lo svolgersi della vita degli altri dopo la morte di Sylvia e come dicevamo la gestione burrascosa e non apprezzata del tutto da molti del patrimonio letterario di Sylvia da parte della famiglia Hughes.

Helter Skelter – Vincent Bugliosi, Curt Gentry

Anno di Pubblicazione: 1974

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La storia di Charles Manson è forse il caso di omicidio satanico più famoso di tutti i tempi. Quella notte a Hollywood, era il 9 agosto deI 1969, morì una delle modelle più celebri del momento: Sharon Tate, incinta del marito Roman Polansky. In questo libro Vincent Bugliosi, il pubblico ministero nel processo contro Manson, racconta l’intero corso delle indagini che portarono alla condanna del diabolico Charles, con quello che è il più celebre e venduto libro di true crime di tutti i tempi. Di esso infatti sono state vendute sette milioni di copie e una copia è stata trovata persino nella stanza dei due autori della strage di Colombine.

Altro testo a cui mi sono approcciata per quella specie di progetto riguardante “Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe”, perché anche Helter Skelter è presente all’interno di quel romanzo e dato che io mi ero messa in testa di leggere tutti i testi presenti all’interno ho letto anche questo, che comunque avevo in libreria da tempo e desideravo leggere da parecchio. È un libro molto famoso, un testo di non-fiction che racconta la vicenda riguardante la The Family di Charles Manson dalle parole di Vincent Bugliosi, il pubblico ministero durante il processo alla Family. È un libro molto dettagliato, che io ho letto a passo d’uomo devo dire, non è una lettura leggera o veloce per quanto mi riguarda, ma alla fine è stata una esperienza che mi ha portato ad incoronarlo libro top fra i top nel 2023. È il testo più famoso riguardante la vicenda e quello su cui si fonda tutta la versione/teoria di Bugliosi contro la Family, ovvero quella riguardante la setta e non quella sul traffico di droga e la rivalità fra bande di motociclisti, Bugliosi dovette poggiare maggiormente sull’elemento setta per provare che i membri della Family avrebbero fatto di tutto per Manson, per poter arrivare ad una condanna durante il lungo processo. Qui troviamo il resoconto, durante la seconda parte del libro sul processo appunto, e quelle giornate, mentre nella prima parte leggiamo di tutti i fatti macabri e terribili riguardanti i crimini della Family, ovviamente l’assassinio di Sharon Tate e gli amici presenti quella tragica notte nella casa di Cielo Drive, ma anche molti altri fatti correlati, gli omicidi LaBianca, le sparizioni, altri crimini, insomma tutto. È un libro completo che io consiglio a chi vuole ovviamente leggere e entrare nella vicenda dagli occhi di una figura come Bugliosi, ma in generale a chi vuole scoprire di più su questo caso o è un’appassionato di true-crime.

E voi? Quali sono state le vostre letture top del 2023?

A presto, in caso non dovessimo leggerci prima di Natale con gli obbiettivi di lettura del 2024, il recap e le challenge varie, Buon Natale!

Le Tre Letture Flop del 2023

Buonasera!

Rieccomi su questi schermi a questo punto dell’anno per iniziare a tirare un poco le somme, diciamolo somme di un anno catastrofico a livello di letture e non solo. A parte l’essere sparita per la maggior parte del tempo qui sul blog, sono diventata semi latitante anche sui social collegati ovviamente al blog, e parlando di letture… ah, uno scenario apocalittico.

Però, nonostante tutto vorrei, come ogni anno, parlarvi dei libri che per me sono stati dei flop nel 2023 e successivamente quelli top. Non avendo letto molto non ci sarà una lista di cinque libri, ma bensì di tre.

Come sempre ci tengo a sottolineare che inserendo determinati libri in questa lista non voglio sottolineare il mio odio nei loro confronti o aprire una petizione per bandirli dal commercio, voglio solo dire che personalmente non ho gradito queste letture, per una serie di motivi, non ho nulla contro questi testi e se a voi sono piaciuti vi prego di non offendervi per questi inserimenti.

Dei tre presenti nella lista abbiamo parlato solo di uno nella recensione dedicata, il terzo, ovvero in teoria quello migliore fra i flop, come sempre per questa lista toccheremo man mano l’apice arrivando al primo che fra i flop e quello che ho gradito meno, nonostante siano tutti flop.

Via!

Teddy – Jason Rekulak

Anno di Pubblicazione: 2022

Link all’acquisto: QUI

Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.

Abbiamo già parlato di questo libro, qui nella recensione dedicata quindi non mi dilungherò più di tanto. So che a moltissime persone questo testo è piaciuto e non fatico a capirne i motivi, è comunque scorrevole ed aiuta in uno sblocco del lettore ad esempio, si legge velocemente perché riesce ad intrigare il lettore. Ci sono elementi che funzionano in questo libro e altri che stridono, ad esempio penso al fatto che nonostante ci siano elemento soprannaturali, il/i villain della situazione sono intuibili fin dall’inizio e più si va avanti più diventa chiaro tutto questo. Come ho scritto anche nella recensione, che vi invito a spulciare perché lì vi ho parlato delle mie impressioni a fondo, ci sono diversi temi anche toccati dall’autore che a molti lettori hanno fatto storcere il naso per come sono stati trattati appunto. Abbiamo il razzismo, l’essere transgender, l’essere atei, insomma io non sono impazzita di gioia per come sono stati tratti tutti i temi, ma alcuni li ho vissuti come una esaltazione dell’autore nel voler enfatizzare un cliché riguardante un personaggio. Comunque a parte questo, è un testo che nell’arrivo verso il finale ha smorzato buona parte del mio entusiasmo, ci sono scene che a volte mancano di mordente, è tutto troppo, si arriva ad un punto in cui ci si chiede quale tema o cliché su un personaggio manchi per arrivare al pieno. Non è un testo illeggibile o che ho odiato, assolutamente, solo è una stata una delusione sotto certi punti di vista.

I Ponti di Madison County – Robert James Waller

Anno di Pubblicazione: 1992

Link all’acquisto: QUI

“I ponti di Madison County” è la storia di Robert Kincaid, fotografo di fama, e Francesca Johnson, moglie di un agricoltore. Kincaid, singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, è un uomo che quasi non appartiene al suo tempo. Francesca Johnson, un’italiana giunta in America come sposa di guerra, vive tra le colline dello Iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando Robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un’informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un’emozione inesprimibile. L’incontro tra Robert e Francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di Madison County, è per entrambi un’esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravviverà a loro stessi.

Allora, di questo testo è molto famoso il film con Maryl Streep e Clint Eastwood del 1995, io ho voluto leggere il libro per una specie di sfida che mi ero messa in testa di portare a termine ovvero quella di leggere i libri menzionati all’interno de “Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe” che è stato il libro del mese di maggio per il gdl. Il problema è che i libri in totale se non sbaglio erano sette e anche se sono riuscita a leggerne 3/4, gli altri sono rimasti fuori e non sono riuscita nemmeno a portare a termine il libro principale, quello di Grady Hendrix, un altro fallimento nei piani di lettura in questo anno di flop vari. Comunque, avevo già in libreria questo testo, ereditato da una zia, quindi ne ho approfittato per leggerlo finalmente. Che dire, so che è un testo/film molto amato e molto criticato, è una storia d’amore fra due persone mature/adulte che si svolge in relativamente in poco tempo e si avverte questo nella narrazione perché è un testo che scorre molto velocemente. Non mi capita spesso di leggere libri focalizzati interamente su una storia d’amore, non ho amato granché i personaggi e alcune svolte di trama mi hanno delusa. Tutto sommato è una vicenda che anche qui intriga e si arriva ad un punto in cui si è sinceramente curiosi di vedere dove andrà a parare il tutto, ma il finale e in generale il modo in cui si sviluppa la storia da un certo punto in poi è stato deludente. In più ho letto un breve commento su Goodreads con cui mi trovo molto d’accordo e riguarda la serietà dei personaggi, il fatto che si prendano molto sul serio, lui ad esempio si proclama “l’ultimo cowboy” e una specie di pellegrino. Ed effettivamente è così, ho alzato un poco gli occhi al cielo, anche perché queste descrizioni vengono ripetute varie volte, è come se l’autore si fosse impegnato nel voler uscire da cliché, ma è entrato in altri.

Il Cimitero di Praga – Umberto Eco

Anno di Pubblicazione: 2010

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Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, scomparso in mare nei pressi dello Stromboli, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come I protocolli dei Savi Anziani di Sion, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una Parigi della Comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. Tranne un particolare. Eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte che probabilmente hanno avuto autori diversi. Ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, può accadere di tutto. Anche che l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.

Mi piange il cuore dover inserire un libro di Umberto Eco nei libri flop, anche perché avevo molte speranze per questo testo che è stata la prima lettura dell’anno per me. Purtroppo l’ho trovato eccessivamente lungo, è una vicenda che va avanti fra intrighi, misteri e segreti, ma questi non sono intriganti come dovrebbero. Se all’inizio c’è l’interesse, man mano sfuma e diventa solo un libro, mi rincresce molto dirlo, prolisso in cui ci sono eventi su eventi, critiche miste a satira, in questa narrazione in cui Eco inserisce di tutto. Diventa un polpettone di cose questo testo, molto di quello che ritroviamo è interessante, ma è troppo, anche la trama base che all’inizio sembra pulita e interessante diventa un sovrapporsi di situazioni in cui si ritrova il protagonista, luoghi, vicende losche. Ammetto di aver perso il filo ad un certo punto e di essermi aiutata anche con l’audiolibro. E’ un libro che parte bene e Eco inserisce fatti e aneddoti/curiosità basate su eventi storico interessanti, ma come dicevo vuole essere troppo tutto assieme. Peccato perché per me è stata un occasione mancata.

E voi? Quali sono state le vostre letture flop del 2023?

Ci leggiamo presto,

LiberTiAmo di Dicembre (2023)

Buongiorno, buon primo di dicembre e buon venerdì!

Come state? Com’è stato il mese di novembre? Anche voi siete scioccatə quanto me per l’essere già a dicembre e ad un passo dalle feste natalizie, quando fino a ieri eravamo lì a fare dei programmi su come gestire il 2023 alle porte? Non parliamone che è meglio.

Oggi parliamo del libro che sarà in lettura nel mese di dicembre sul gruppo di lettura, che come sempre trovate su Goodreads, esattamente qui.

Tra l’altro qui a dicembre sarà il momento del bilancio delle letture del 2023 che (spoiler) sarà un mezzo disastro perché le letture di quest’anno sono state rare e non così positive, mi aspettavo un calo nel 2023, ma la situazione ha superato in negativo le aspettative.

Ah, e ovviamente i piani per il 2024, senza contare il sogno di riuscire l’anno prossimo a tornare del tutto attiva come accennato negli articoli precedenti fra mille peripezie.

Detto ciò invece di parlare di piani futuri parliamo ora di ciò che è certo, ovvero la lettura di dicembre sul gruppo!

Il Natale di Poirot – Agatha Christie

Casa editrice: Mondadori

Link all’acquisto: QUI

Trama

Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.

Il Natale di Poirot è un romanzo poliziesco scritto da Agatha Christie e pubblicato nel dicembre 1938. La premessa è una famiglia riunita per il Natale, dove l’ospite del convegno viene trovato assassinato in una stanza.

Il libro sarà in lettura per tutto dicembre sul gruppo.

Ci leggiamo presto!

LiberTiAmo di Novembre (2023)

Buongiorno, buon mercoledì e buon Ognissanti!

Come state? Come avete trascorso l’ottobre appena terminato?

Lo so, già pensare al fatto di essere a novembre e di essere già arrivati a quota meno due mesi dalla fine dell’anno è incredibile… e inquietante oserei dire.

Come per gli scorsi mesi riappaio dal mio angolo oscuro per annunciare la lettura del mese di novembre del gruppo, purtroppo quest’anno e ultimamente sto fallendo nel mio intento di essere più presente, ma non mollo nel mio provare a trovare un giusto equilibrio e poter tornare in piena forma qui sul blog, spero di poterlo fare almeno entro la fine di questo burrascoso 2023.

Oggi comunque parliamo del libro di novembre per il gruppo di lettura, LiberTiAmo, che come sempre trovate qui, e come sempre ogni mese leggiamo assieme un libro scelto fra le proposte.

Io ho già letto questo testo qualche anno fa, ne abbiamo parlato in un articolo (qui) dedicato al libro e alla serie tv di Netflix, ma sarà un grande piacere per me rileggerlo.

A novembre leggeremo “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson, è il più celebre romanzo gotico dell’orrore della scrittrice statunitense. Finalista per il National Book Award, è considerata uno tra le migliori storie di fantasmi pubblicate del XX secolo.

L’incubo di Hill House – Shirley Jackson

Anno di Pubblicazione: 1959

Link all’acquisto: QUI

Trama

Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice – e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l’esperimento paranormale in cui l’ha coinvolta l’inquietante professor Montague. È la Casa – con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole – a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.

Il libro sarà in lettura dal 01/11 al 30/11, quindi per tutto il mese di novembre.

Ci leggiamo prestissimo!