WWW Wednesday! #9

Buon mercoledì people!

Come procede questa settimana? Iniziate anche voi la fantasmagorica fase dello “scioglimento” data la calura?

Dato che l’ultimo “WWW Wednesday” risale a più di un mese fa ho pensato fosse opportuno aggiornare tutto quanto, magari avrei dovuto farlo prima sì, ma mi sono dimenticata ecco, lo so che passo per la disorganizzata di turno (cosa del tutto vera tra l’altro) ma è la verità.

Quindi, come saprete questa è una rubrica piuttosto breve e coincisa che mi piace ancora aggiornare ogni tanto per fare un riepilogo delle ultime letture e delle letture attuali.

Iniziamo!

Cosa stai Leggendo?

Cosa Accadrebbe Se? – Randall Munroe

Le Correzioni – Jonathan Franzen

Casa di Foglie – Mark Z. Danielewski

Nello scorso appuntamento vi avevo scritto che stavo leggendo anche “Mentre Morivo” ma l’ho dovuto momentaneamente accantonare perché maggio è stato (ed è tutt’ora) il mese dei mattoni o mattoncini.

Cosa Accadrebbe Se? di Randall Munroe l’ho acquistato un mesetto fa ormai su IBS mi sembra perché spulciando tra i Reminder l’ho trovato, mi è sembrato molto interessante, a buon prezzo e l’ho acquistato. Lo leggo a tempo perso fra Casa di Foglie e Le Correzioni perché non è un romanzo ma come potrete intuire dalle frasi sulla copertina è un libro che da spiegazioni realmente scientifiche a domande apparentemente assurde.

Ve ne parlerò meglio una volta terminato, per ora posso dirvi che mi sta piacendo, sta superando le mie aspettative, Munroe è un giovane uomo che fin da quando era piccolo si impegna a dare risposte realistiche a domande strambe, per me non tutte le domande sono assurde perché anche io mi sono posta alcuni di questi quesiti quindi o sono stramba io (vabbè non c’è neanche bisogno di rispondere…) o non sono domande così assurde.

Per Le Correzioni, che sto leggendo per il gruppo (ma penso lo avrei letto comunque da sola dato che mi aveva in pugno da mesi), non vi dico nulla, voglio far aleggiare la suspance fino al momento della recensione, l’ho ripreso negli ultimi giorni perché lo avevo accantonato per terminare la mia ultima lettura.

Casa di Foglie, che sto leggendo in digitale per chi se lo stesse chiedendo perchè è impossibile da trovare in cartaceo, mi sta piacendo parecchio.

Cosa hai Appena Finito di Leggere?

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Il Battito Oscuro del Mondo – Luca Quarin

Tutto quello che dovevo dirvi riguardo questo romanzo lo trovate qui, purtroppo non mi ha convinta.

Cosa Pensi Leggerai in Futuro?

Mentre Morivo – W. Faulkner

Tutto Ciò che Vi Devo – Virginia Woolf

Come Leggere un Libro – Virginia Woolf

Ah il futuro, il futuro, che grande mistero!

A parte tutto, conto di riprendere e di terminare una volta per tutte Mentre Morivo, poi ho due libriccini della Woolf che vorrei leggere, ho deciso che voglio leggere tutto quello che questa grande scrittrice ha lasciato prima della sua morte, perché c’è troppa maestria e troppa abilità in questa donna.

Bene ragazzi!

E voi cosa state leggendo? Cosa avete appena finito di leggere e cosa pensate leggerete in futuro?

Fatemi sapere!

A prestissimo!

Elisa

Pubblicità

#sonoindipendente – Il Battito Oscuro del Mondo – Luca Quarin

Buona domenica cari compari!

Come state passando questa assolata domenica, siete anche voi parte della bolgia che costituisce il Salone del Libro di quest’anno? Sì? Raccontatemi un pò! Devo ammettere che vi invidio.

Comunque, evitiamo il dolore, come vi avevo annunciato qualche settimana fa oggi diamo il benvenuto ad una nuova rubrica, questa idea mi ronzava nella testolina da tempo, più o meno dal momento in cui ho letto un articolo di Denise (lastanzadipluffacalderone).

In questo articolo Denise parlava appunto di editoria indipendente o meglio del”importanza dell’editoria indipendente e mi ha fatto accendere una specie di lampadina, ovvero l’idea di creare questa rubrica in cui parleremo proprio di editoria indipendente.

Infatti ogni tot tempo (ogni mese o massimo due mesi) leggerò un libro edito da una casa editrice indipendente e ne parleremo poi qui assieme.

Per il primo appuntamento di questa rubrica che si chiamerà #sonoindipendente, andremo a parlare di Il Battito Oscuro del Mondo di Luca Quarin.

Questo libro mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice, la Autori Riuniti, che io ringrazio.

E’ stata la mia prima “collaborazione” con una casa editrice e ho scelto di accettare perché la trama di questo romanzo era parecchio interessante e inoltre l’idea di base della CE (casa editrice) è innovativa secondo me, quindi ho accettato con piacere.

Ho terminato il libro venerdì e oggi vi dirò la mia sincera opinione a riguardo.

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Il Battito Oscuro del Mondo – Luca Quarin

Editore: Autori Riuniti

Pagine: 230

Prezzo di Copertina (Ed. Cartacea): € 15,00

Prezzo ebook: € 6,99

Anno di Pubblicazione: 2017

Link all’Acquisto: QUI

Perché il destino era come la catena della bicicletta, ogni tanto cadeva e lasciava che la corona girasse a vuoto, ma poi qualcuno o qualcosa lo rimetteva a posto e allora lui riprendeva a spingere le cose nella direzione in cui dovevano andare e non c’era più modo di fermarle.

Trama

Una famiglia di New Bedford, Massachusetts, dagli anni Sessanta ad oggi, tra ricchezze e potere, tra successi e cadute, intrighi, tradimenti, amore e bugie. Sullo sfondo dei grandi eventi della storia statunitense, i fratelli Elizabeth e William vivono le loro esistenze parallele cercando di comprendere il destino che li lega inesorabilmente al passato di una dinastia contorta e misteriosa. Una scrittura sontuosa, una capacità affabulatoria incredibile, e il pieno controllo delle tante linee narrative rendono questo romanzo una rivelazione, in grado di rappresentare l’universale dinamica del capitalismo e dell’umanità che ne è preda.

Recensione

Allora inizio con il dire che questo è il romanzo d’esordio di questo autore udinese che prima d’ora si era cimentato nella scrittura di racconti, io non avevo mai sentito parlare di questo autore, a questo è l’anno degli autori esordienti!

Come vi dicevo, la trama mi ha attratta molto mi sembrava una specie di Tutto il Nostro Sangue più o meno, la storia di una famiglia americana del corso delle generazioni.

E’ così? Più o meno.

Questo libro non mi ha conquistata purtroppo, l’ho finito venerdì ed oggi che è domenica a malapena me lo ricordo per dirvi quanto mi è rimasto impresso.

Ma andiamo con ordine, lo stile di Quarin non è il peggiore che abbia mai letto, tutto sommato non è male come stile di scrittura, ci sono parecchi sinonimi, metafore ma per me questo libro è scarso dal punto di vista delle descrizioni e della caratterizzazione dei personaggi.

Seguiamo principalmente all’inizio quattro personaggi che poi con l’avanzare del romanzo diventeranno due.

Io non sono proprio riuscita come lettrice ad entrare in sintonia con nessun personaggio, non sono evidenti questi personaggi sembrano fantasmi per quanto sono poco tratteggiati, avrei avuto bisogno di più caratteristiche, avrei voluto entrare più in intimità con questi.

I personaggi di questo romanzo di dividono o in cinici antipatici o in drogati di sesso, questa scelta non mi è piaciuta, si fa un uso spropositato della dipendenza di alcuni personaggi per il sesso.

Non fraintendetemi, non ho disprezzato questo romanzo perché i protagonisti sono ninfomani, anzi avrei accettato con piacere un’opera con protagonisti simili ma con più analisi di quello che significa avere una dipendenza del genere.

Qui mi sembra si usi come scusa per inserire dappertutto riferimenti sessuali spiccioli certe volte.

Inoltre qui John, padre e ideatore, sembra soffra di un disturbo legato all’alcolismo, questo viene citato all’inizio ma non viene più ripreso.

Sembra che a volte i personaggi vengano lasciati con queste problematiche a loro stessi senza analisi ne nulla.

Due meriti però li devo riconoscere all’autore, il primo è che il romanzo segue vicende storiche realmente accadute in quegli anni (dagli anni ’60 al 2016) quindi la storia dei personaggi si intreccia in qualche modo con fatti reali e questo mi è piaciuto.

Altro merito è che effettivamente Quarin è bravo a mantenere il filo narrativo fino alla fine, non ci sono situazioni di confusione o cambi di marcia improvvisi, tutto segue una linea, il che per una vicenda comunque intricata è una buona capacità.

La parte iniziale mi è piaciuta tutto sommato, il romanzo a mio vedere ha iniziato a perdere punti dalla seconda parte in poi, la terza parte poi l’ho trovata poco probabile, un finale poco entusiasmante e non di mio gradimento.

In questo libro ci sono rapporti familiari parecchio intricati che alla fine verranno motivati, ci sono degli incesti in questo libro e devo dire che questo argomento non mi ha entusiasmata.

Circa più della metà del libro ruota attorno a questo rapporto incestuoso, che coinvolge i due personaggi principali, inutile dire che io credevo si sarebbe risolto tutto con un fantasmagorico plot twist del genere “no, non sono fratello e sorella”.

Finisce così? Non posso dirvelo altrimenti vi spoilererei il finale ma sappiate che il loro rapporto mi ha sconvolta.

Tra l’altro noi veniamo a conoscenza di tutto questo da un pensiero che William, figlio di John e Abbey dipendente dal sesso, fa inavvertitamente.

Una caratteristica della scrittura di Quarin inoltre è l’inserire all’interno di una scena una pillola di conoscenza pseudo-intellettuale non richiesta, a me questo stile non dispiace sono venuta a conoscenza di fatti che non conoscevo ma capisco che ad alcuni potrebbe non piacere questo interrompere continuo.

Ogni cosa è collegata in questo romanzo, nonostante alla fine alcune rivelazioni sono esagerate secondo me, si viene a conoscenza dell’immensa fortuna di questa famiglia che sembra la seconda famiglia americana più ricca degli USA da come viene descritta la scena.

Si citano opere come Moby Dick, Il Grande Gatsby e anche i loro autori naturalmente, in particolare Melville avrà un ruolo chiave nella risoluzione del mistero custodito per anni dai genitori di questi ragazzi.

Tra l’altro non mi è chiaro il motivo per cui i genitori abbiano nascosto per tutta la vita questo mistero ai rispettivi figli, comunque alla fine tutto verrà alla luce.

Tirando le somme, cosa posso dirvi, i personaggi sono quasi trasparenti per quanto poco sono caratterizzati, si utilizza la dipendenza dal sesso in modo errato secondo me, le vicende familiari sono inutilmente ingarbugliate e forse l’autore per concentrasi sul citare fatti storici si è dimenticato di focalizzarsi sui personaggi.

Mi dispiace dare questo voto ma per me questo è un libro da due stelline, non di più.

VotoProgetto senza titolo (3)

Questo libro non mi ha convinta, come vi dissi tempo fa una delle critiche più aspre che si possono fare ad un libro secondo me è “non mi ha lasciato nulla”, penso che questo sia uno di quei casi.

Bene, ragazzi!

Io ringrazio comunque la casa editrice che ha pensato a me e mi ha dato fiducia, grazie!

E voi? Vi piace questa idea riguardo alla nuova rubrica sull’editoria indipendente? Sì?

A prestissimo!

Elisa

CitaTime

“E poi, non importa dove sarete, in un ristorante affollato, in una strada desolata o magari anche comodi a casa vostra, vi vedrete smantellare da soli tutte le certezze su cui avete sempre fondato la vostra vita. Ve ne starete in un angolo mentre un’immensa complessità vi invaderà, distruggendo pezzo dopo pezzo tutte le vostre elaborate negazioni, siano esse consce o inconsce. Vada come vada, incapaci di opporre resistenza, lotterete comunque con tutte le vostre forze per non dover affrontare la cosa che vi spaventa di più, e che è, sarà ed è sempre stata là, dinanzi a voi, la creatura che voi stessi siete realmente, la creatura che noi tutti siamo, sepolta nell’oscurità anonima di un nome.

E allora inizieranno gli incubi.”

– Casa di Foglie – Mark Danielewski

Book Buying Tag

Salve people, buon venerdì e buon quasi inizio weekend!

Oggi tag, sì perché mesi fa ormai (non penso di essere adatta a questa vita che scorre così velocemente) la Simo (siepedimore) mi aveva taggata per questo adorabile tag che per un certo periodo è stato parecchio famoso sull’internet, grazie mille per la nomina!

Ovviamente non sorprenderò nessuno se dico che me ne sono dimenticata, in realtà non l’ho scordato solo i tag me li riservo per momenti in cui mi rilasso alla tastiera del pc e scrivacchio cose legate alle domande varie.

Mi rilassano i tag.

Per questo motivo visto che oggi sono nel mood adatto e visto che sta quasi per cominciare il weekend (quindi diamo inizio al relax o pseudo-relax), facciamolo!

Non so sinceramente chi l’abbia creato ai tempi antichi questo tag, se tu creatore/creatrice mi stai leggendo scrivimelo pure!

Iniziamo!

Progetto senza titolo

1

Dove acquisti i tuoi libri?

Beh in libreria…

Anche se a volte, per mancanza di tempo o disponibilità, li ordino su vari siti come Amazon, IBS, Libraccio ecc. ecc.

Se il libro in questione è particolare o è di difficile reperibilità provo sempre su Comprovendolibri o su Ebay, però in generale li acquisto in libreria.

Progetto senza titolo (2)

2

Hai mai preordinato un libro e nel caso, l’hai fatto in un negozio o online?

La risposta è no, non ho mai preordinato un libro.

Ci ho pensato alcune volta ma non l’ho mai fatto, più che preordinarlo al massimo se è un libro che mi interessa parecchio lo ordino il giorno dell’uscita o lo vado a recuperare se posso in libreria il giorno stesso.

Ma deve interessarmi davvero molto e fin’ora è capitato in rari casi.

Progetto senza titolo

3

In media, quanti libri compri al mese?

Dipende, non compro sempre lo stesso numero, la somma varia da mese a mese.

Ci sono mesi in cui magari ho più opportunità di investire soldini nei libri quindi mi scappa qualche acquisto in più e invece ci sono mesi in cui per scelta (data la mole degli acquisti del mese prima) non compro nulla.

Di solito però ogni mese 3/4 libri nuovi nella mia libreria ci entrano, nei mesi in cui sono più brava e questo già vuol dire tutto.

Progetto senza titolo (2)

4

Usi la biblioteca locale?

Quella locale poco, la usavo di più quando ero alle medie perché essendo vicina alla scuola ci facevo spesso un salto, ora invece ci vado raramente anche perché non è una biblioteca molto fornita e ci sono per lo più libri per ragazzi che non appartengono più al genere che solitamente leggo ora.

Preferisco usare la biblioteca della città più grande, anche perché essendo tutti i giorni i città mi torna più comodo ed è molto più grande e più fornita.

Progetto senza titolo

5

Cosa ne pensi dei charity shop/libri di seconda mano?

Non credo di avervi mai confessato questa mia preferenza ma credo sia arrivato il momento giusto per farlo.

Io preferisco i libri usati rispetto a quelli nuovi, sì lo so è scioccante.

Quelle vecchie edizioni tramandate da generazione a generazione con tanto di fogliettini ingialliti con appunti vari all’interno, ah che bellezza.

Chiamatelo fascino vintage o feticismo recondito, come preferite.

Progetto senza titolo (2)

6

Tieni i libri che hai letto e quelli che vuoi leggere insieme sullo stesso scaffale?

Sarebbe bello dividerli, sembrerei una persona anche più ordinata ma gente la domanda è solo una: chi c’è l’ha lo spazio?

Eh, chi?

Io no di sicuro, so già che angolo della casa ingigantire nella nuova casa in cui in un prossimo futuro (si spera) andrò ad abitare.

Progetto senza titolo

7

Hai intenzione di leggere tutti i libri che hai?

Probabilmente tutti tutti no visto che alcuni non sono interessata a leggerli, alcuni infatti sono la causa di un minuto di acquisto imprevedibile o alcuni ancora sono regali non proprio graditi ma accettati per educazione.

Insomma non tutti i libri che ho in libreria attualmente li vorrei conservare all’infinito, sono reietti reclusi diciamo, poverini.

Progetto senza titolo (2)

8

Cosa fai con i libri che hai e che pensi non leggerai mai o che non ti piaceranno?

Come dicevo prima, ne ho alcuni di cui cerco quando posso di liberarmene magari tramite scambi su Acciobooks o vendendoli su qualche sito o prestandoli a persone che sono sicura non restituiscono i prestiti, sono una persona brutta lo so.

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Progetto senza titolo

9

Hai mai regalato libri?

Yess, anche a persone che non leggono, per spingerle alla lettura, progetti malefici.

Progetto senza titolo (2)

10

Pensi di comprare troppi libri?

Decisamente sì, parlando di attualità ad aprile ho esagerato infatti mi sono promessa (e per ora sto mantenendo questo voto) di non comprare libri a maggio e nemmeno a giugno se posso, dopo per luglio non garantisco visto che con i vari regali di compleanno care le mie entrate!

Bene ragazzi, momento nomine!

Nomino quattro blog a cui spero farà piacere ricevere questa nomina, ditemi guys!

I blog sono:

https://esetidicessiche.wordpress.com/

https://pensierispelacchiati.wordpress.com/

https://libriviaggiethe.wordpress.com/

https://controletture.wordpress.com/

Bene ragazzi, questo era tutto!

E voi? Dove acquistate i libri? Mi raccomando fatemelo sapere, se volete partecipare a questo tag fatelo comunque nonostante la nomina, fatemi sapere!

Alla prossima!

Elisa

Cose del Mese – Aprile!

Buon pomeriggio compari e buon mercoledì!

Oggi sono tornata con l’articolo delle cose del mese, ormai la data fissata per l’uscita di questo articolo è di una settimana dopo l’inizio del nuovo mese, quindi facciamo finta che questo ritardo sia normale.

Come saprete in questo tipo di articolo vi parlo delle “cose” che hanno segnato il mese di aprile per me, mi prendo tutto il tempo per parlarvi a raffica delle mie più piccole scoperte e dei punti positivi dello scorso mese.

Quindi rilassatevi perché il tutto sarà un percorso lungo e tortuoso.

Prima di tutto vorrei condividere con voi una opinione che mi sono fatta sul mese di aprile, è stato infinito o no?

Anche voi avete avuto questa impressione, insomma va bene le feste in mezzo ma pensavo di essere entrata in un girone infernale eterno.

Vero?

Va bene iniziamo, lasciamo perdere le mie turbe mentali.

Iniziamo!

Film del Mese

Ad aprile sono andata al cinema per vedere “La Bella e la Bestia”, a dire il vero nessuna delle due pellicole che vi ho riportato qui sopra mi ha conquistata comunque ma ne parleremo dopo.

La seconda pellicola che ho visto ad aprile, anzi che ho recuperato, è stata Unbroken film del 2014 diretto da Angelina Jolie, ho sempre voluto vederlo e ad aprile c’è l’ho fatta.

Tra l’altro, solita fortuna, qualche giorno fa l’hanno dato anche in tv non ricordo su che canale, quindi avrei potuto aspettare qualche settimana ma ahimè non so predire il futuro purtroppo, magari potessi farlo, magari.

Partiamo dal primo a sinistra, dunque volevo vedere questo film per curiosità, data la grande campagna pubblicitaria che c’è stata ero curiosa di vedere effettivamente con i miei occhi la qualità di questa pellicola.

Il film è diretto da Bill Condon e fra gli attori principali troviamo una chiacchieratissima Emma Watson e un animalesco Dan Stevens.

La trama è sempre la stessa, la favola non cambia, Belle dolce donzella dal cuore puro per salvare il padre decide di sacrificare la sua libertà per consegnarla alla Bestia, un grosso individuo dalla forma animalesca che prima di un potente incantesimo era un principe benestante di alto livello.

La Bestia e gli abitanti del castello pensano che Belle possa spezzare l’incantesimo, un malefico sortilegio che tiene prigionieri tutti loro.

Per poterlo spezzare la Bestia deve amare e deve essere amata prima che l’ultimo petalo della rosa rappresentante il sortilegio cada.

Vi dico brevemente la mia opinione, secondo me dal punto di vista tecnico questo film è ottimo, per quanto riguarda la fotografia, i costumi, le musiche ecc. ecc.

Quindi si vede che la qualità è molto buona, le scene sono realizzate bene ma non mi ha segnata come film, forse perché alla fine è sempre la stessa storia.

La Watson mi è piaciuta, non a livelli estremi ma nella parte ci sta bene, ha quel classico viso acqua e sapone da principessa Disney, nonostante in ogni scena io avessi davanti la famosa scena di Bling Ring.

Pellicola superiore rispetto alla precedente, ovvero quella del 2014 con Vincent Cassel e Lèa Seydoux.

Questa nuova versione de La Bella e la Bestia ha fatto molto parlare di sé, un po’ per l’inserimento del primo personaggio omosessuale in assoluto per un film Disney un po’ come vi dicevo prima per le grandi aspettative che aleggiavano nell’aria.

E’ un bel film ma non è un capolavoro secondo me almeno.

Voto: 7/8

Passiamo all’altra pellicola, ovvero Unbroken diretto e prodotto da Angelina Jolie.

Questa pellicola è tratta da una storia vera ed è la trasposizione cinematografica del libro “Sono Ancora un Uomo”, è la storia di Louis Zamperini un atleta olimpico vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Ricollegandomi a quello che ho scritto prima, come vi dicevo ho guardato alcuni film di diverso genere ad aprile e nessuno mi è rimasto particolarmente impresso, ho selezionato questi due perché fra tutti sono quelli che ricordo maggiormente per qualche strano motivo.

Riprendiamo con Unbroken, dunque c’era tantissimo materiale da utilizzare per un film come questo, la Jolie e gli sceneggiatori avevano a disposizione un arsenale enorme di fatti storici rilevanti da introdurre qui.

La domanda è, li hanno sfruttati nel migliore dei modi?

Sì, anche se mi è sembrato mancassero dei pezzi durante la visione di questo film, il finale è poco curato, troppo sbrigativo, sembra siano stati tagliati pezzi di cui si sente la mancanza, alcune scene sono troppo lente mentre altre sono troppo veloci.

Mi aspettavo decisamente di più, con una storia incredibile come questa si sarebbe potuto fare scintille vere e proprie.

Io queste scintille le ho viste a sprazzi, c’è della bellezza in questo film ma la bellezza è un 30%, il resto è idee di base tagliate troppo e voglia di chiudere velocemente.

Voto: 7

Serie tv del Mese

Anche questo mese ho fatto pena dal punto di vista delle serie, non ho iniziato nulla di nuovo, quando avevo tempo guardavo un film o leggevo o scrivevo quindi ho tralasciato l’ambito serie tv.

L’unica che ho guardato ogni tanto ma raramente è Law & Order- Unità Vittime Speciali, anni fa ero una fan delle serie poliziesche stile Criminal Minds ora le guardo quando non c’è proprio niente di meglio.

Risultati immagini

Ci sono un’infinità di puntate di Law & Order che ripetono in loup, la serie è suddivisa in diverse branche (chiamati spin-off dagli addetti ai lavori), c’è quella che preferisco io “Unità Vittime Speciali” che si concentra sui crimini sessuali, è la mia preferita perchè c’è Mariska Hargitay ovvero Olivia Benson.

E’ la classica serie tv poliziesca, in ogni episodio c’è un nuovo crimine e i nostri eroi investigano per scoprire la verità.

Per un tot di puntate c’è anche Pablo Schreiber che interpreta un terribile criminale di nome Stecyk, mi piace molto Schreiber come attore, ha recitato anche in Orange is The New Black e quest’anno è entrato a far parte del cast di American Gods, serie che vorrei vedere ma mi sono prefissata di leggere il libro prima.

Interpreta sempre personaggi meschini e piuttosto instabili mentalmente ma a me piace parecchio.

Canzoni del Mese

Cambiamolo definitivamente al plurale tanto sono sempre più di una…

Io sono una piuttosto ambigua dal punto di vista dei gusti musicali, ascolto tutto, tranne il rap, non per scelta, semplicemente non mi piace.

Ad aprile e ancora adesso veramente ho ascoltato per la prima volta Le Luci della Centrale Elettrica (gruppo fondato da Vasco Brondi), molte persone qui, in famiglia, tra le varie amicizie mi avevano suggerito questo gruppo ma mai prima d’ora mi ero buttata nell’ascolto.

Mi piacciono i loro testi, sono arguti, intelligenti e sono felice di essermi unita anche io ai fan di questo gruppo.

Fra le mie preferite che ho ascoltato fin ora, perché me ne mancano ancora:

Le Luci della Centrale Elettrica – Stelle Marine

Le Luci della Centrale Elettrica – Le Ragazze Stanno Bene

Le Luci della Centrale Elettrica – Per Respingerti in Mare

Cosmetico del Mese

Ho una confessione da farvi, il mio preferito del mese è un rossetto, ecco l’ho scritto.

Ad aprile misteriosamente ho avuto un periodo di ritorno alle colorazioni nude, più soft rispetto a quelle che indosso di solito, sarà stata l’aria di primavera non so, sta di fatto che ho usato solo rossetti molto chiari, alcuni gloss anche il che è strano per me dato che mal sopporto i lipgloss.

Comunque i cosmetici del mese sono due e uno è un prodotto di cui io vi avevo già parlato in uno dei primi appuntamenti di questa rubrica (qui), mentre l’altro è una new entry.

Il primo è della marca L’Oréal e appartiene alla collezione Sexybalm, in particolare la colorazione che ho preferito questo mese è la 108 Whaaat?

Fonte immaginehttp://lodoesmakeup.com/2016/06/la-gamme-infaillible-sexy-balm-de-loreal/

Questa collezione della L’Oréal mi piace abbastanza, nonostante sia economica ha una buona tenuta e ai tempi l’avevo acquistato perché mi serviva un rossetto/balm per tutti i giorni da stendere alla veloce.

In particolare questo colore è simile ad altri sempre appartenenti a questa collezione, è un nude che in base alla vostra carnagione risalta più o meno indosso.

Su di me si vede abbastanza, è un nocciola molto chiaro lucido e resistente.

Ovviamente non è una tinta quindi pasticciate con le labbra se ne va ma in confronto ad altri balm che ho provato è resistente.

Mi sei piaciuto!

L’altro cosmetico è un longlasting lipgloss della Essence, in particolare il numero 05 Velvet Rose della linea XXXL.

Fonte immagine: http://thehottestintown.blogspot.it/2015/06/product-review-essence-xxxl-long.html

Questo è un classico rosa, di solito non indosso rosa di questo tipo perché non mi dona particolarmente come colore sulle labbra ma questo per qualche strano motivo sembra starmi meglio, rispetto a tutti gli altri almeno.

Resiste di più rispetto ad un normale lipgloss essendo longlasting, di più ma non tantissimo insomma.

E’ molto cremoso e di facile stesura, non ho un bel rapporto con i prodotti labbra della Essence di solito perché sulle mie labbra fuggono in 0.2 secondi, questo invece tutto sommato rimane.

Anche tu mi sei piaciuto!

App del Mese

Le due app del mese per me sono state due applicazioni dello stesso genere ovvero app per leggere articoli, salvarli, ricercarli e rimanere aggiornati su tutti gli argomenti generali dalla scienza alla tecnologia, dall’editoria alla politica.

Il primo logo che vedete a sinistra è quello di FlipBoard, la mia preferita tra le due, quella più intuitiva e semplice, dovrebbe essere preinstallata nei dispositivi Android di ultima generazione.

Nonostante ci fosse sempre stata nel mio telefono non l’avevo mai utilizzata prima d’aprile, mi piace molto.

La seconda a destra è Pocket, questa invece dovrebbe essere gratis nei dispositivi IOS.

Ho letto che sul sistema operativo IOS è in italiano, io avendo Android l’ho installata ma l’ho trovata solo in inglese non c’è in italiano.

E’ meno intuitiva rispetto a Flipboard anche se è più “internazionale”, ci sono articoli provenienti dal tutto il mondo che compaiono sulla home, ho fatto più fatica ad ambientarmi qui.

Alla fine ho disinstallato Pocket per tenere solo Flipboard.

Scoperta del Mese

Non ci sono state grandi scoperta ad aprile, ho acquistato una specie di diario/taccuino che è un “progettino” di per sé.

E’ un diario che dura cinque anni e ogni giorno bisogna scrivere una riga, molto breve che a me non basta mai come spazio, è un’iniziativa che porto avanti con piacere visto che ho già vari taccuini in cui scrivo (molti, troppi) ma in nessuno di questi taccuini scrivo ogni giorno, questo è particolare.

Si chiama appunto “One Line A Day” ed è prodotto dalla Chronicle Books Staff.

Potete acquistarlo su Amazon e anche su altri siti vari, costa attorno ai 12/13 euro che non è un prezzo eccessivo per un diario in copertina rigida con pagine molto chic dorate.

Citazione del Mese

Questa citazione l’ho letta da un ragazzo che seguo con molto piacere su Instagram, si chiama Jacopo (leggo.libri) e ne sono rimasta affascinata, non so chi l’abbia scritta per questo vi chiedo, voi sapete in quale libro compare questa frase?

“Pronunciò la parola artisti come la pronunciano tutti gli italiani: con ammirazione e un misto di disprezzo.”

Cosa Negativa/Positiva del Mese

Ad aprile ho iniziato a scrivere un racconto lungo per un concorso online, ad oggi (10/05) manca un mese al termine di scadenza quindi spero di farcela in questo mese a fare un buon lavoro, sono contenta di aver iniziato ad aprile finalmente.

Sempre ad aprile ho capito che non riesco ad essere una persona organizzata, avrei avuto bisogno di organizzare i miei impegni ma con un agenda classica non mi trovo, con il bullet journal mi dimentico di aggiornarlo quindi ho deciso che il metodo più adatto per me è il Traveler’s Notebook.

Mi sono persa un sacco di impegni, il Traveler’s Notebook è un metodo di organizzazione molto particolare, più libertino rispetto agli altri quindi perfetto per me, vedrò di combinare qualcosa per gestire gli impegni.

Forse c’è stato altro ad aprile ma in tutta sincerità non me lo ricordo, è stato un mese lungo e ambiguo.

Obbiettivi per il Prossimo (Ormai Questo tralllala lo sappiamo) Mese

Siamo arrivati al punto finale, qui gente devo fare un annuncio.

Tra gli obbiettivi per questo mese ho l’inserimento di una rubrica nuova, direte “ancora?” sì, ma questa è una rubrica diversa rispetto alle altre, una rubrica a cui ho pensato spesso nelle scorse settimane e dopo un fatto accaduto negli scorsi giorni ho deciso definitivamente di allestire questa idea.

E’ una rubrica a cui tengo molto, supporta un realtà legata all’editoria importante che sostengo con rispetto.

Non voglio dirvi nulla ma nei prossimi giorni il mistero si risolverà…

Altro obbiettivo è qualcosa di personale, negli ultimi mesi ho acquistato troppi libri rispetto a quelli che ho smaltito leggendo quindi devo darmi una calmata, inutile dire che nel mio caso è del tutto vano iniziare progetti si smaltimento.

Niente ragazzi, questo era tutto quello che dovevo dirvi per il mese di aprile.

E voi? Cosa ha segnato il vostro aprile? 

Fatemi sapere!

A prestissimo!

Elisa

Le Ragazze – Emma Cline

Buon giovedì care genti!

Come ogni 4 del mese io e Tiziana pubblichiamo le nostre rispettive recensioni per quanto riguarda la lettura del mese precedente.

Vi ricordo che abbiamo letto questo libro dopo averlo proposto fra i titoli possibili vincitori sul sondaggio di LiberTiAmo del mese di marzo, con una cospicua percentuale di voti il libro in questione l’ha spuntata ed è stato letto sul gruppo dal 01/04 al 30/04.

In questo piovoso giovedì parleremo de “Le Ragazze” di Emma Cline, libro molto chiacchierato e discusso sbarcato in Italia lo scorso 27 settembre.

Ma andiamo subito a parlare di questa lettura perché c’è parecchio da dire!

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Le Ragazze – Emma Cline

Editore: Einaudi

Pagine: 334

Prezzo di Copertina (Ed. Cartacea): € 18,00

Prezzo ebook: € 9,99

Anno di Pubblicazione: 2016

Link all’Acquisto: QUI

Sapevo che il semplice fatto di essere una ragazza a questo mondo ti riduceva la capacità di credere in te stessa. 

Trama 

Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un’occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di “squali che tagliano l’acqua”. Poi il ranch, nascosto tra le colline. L’incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?

Recensione

Iniziamo con il parlare dell’autrice e dell’opinione generale che questo libro ha suscitato.

Dunque, Emma Cline è una giovanissima autrice americana esordiente che con “Le Ragazze” è riuscita immediatamente ad attrarre la critica ed il pubblico.

Un vero e proprio caso editoriale insomma con una massiccia manovra pubblicitaria alle spalle, questo è innegabile.

Mi sento di smuovere subito un piccolo appunto, non proprio una critica, senza questa abbondante dose di pubblicità mediatica secondo me “Le Ragazze” non sarebbe diventato mai il libro caso del 2016.

La maggior parte dei lettori ha molto apprezzato questo titolo, lodando l’autrice ed esclamando a gran voce la nascita di una nuova perla della narrativa.

Io non sono del tutto d’accordo con questa affermazione, dopo aver terminato il libro mi sentivo quasi in colpa per essere il bastian contrario della situazione data la grande quantità di persone che avevo sentito elogiare questo libro, la maggior parte di queste persone le seguo e le apprezzo e stimo davvero molto.

Io sono fermamente convinta del fatto, e ne abbiamo parlato parecchio anche sul gruppo perchè è anche questo il bello del far parte di un gruppo di lettura ovvero confrontarsi con gli altri, che se “Le Ragazze” non avesse ricevuto una così grande dose di pubblicità sarebbe stato catalogato come un romanzo “carino” senza lodi eclatanti.

La pubblicità qui ha fatto molto.

Molto, ma non tutto.

Infatti a me nonostante tutto questo libro è piaciucchiato, ha sicuramente dei punti positivi questo è innegabile.

Il primo punto positivo è lo stile della Cline che è molto buono a mio vedere, l’autrice utilizza quella che nella critica letteraria viene chiamata “purple prose”, ovvero l’avere una scrittura stravagante, diversa dall’ordinario, una scrittura particolare che manovra una tale situazione al fine di concentrare sempre l’attenzione sulla protagonista.

Nonostante la giovane età devo dire che l’autrice utilizza abilmente questo stile letterario senza dubbio particolare che non a tutti può piacere, a me personalmente in alcuni punti ha leggermente infastidito penso che a lungo andare tenda a stancare il lettore.

Ma in generale comunque la scrittura della Cline rimane soddisfacente, è scritto bene.

Altro punto positivo, forse il punto positivo per eccellenza, è il modo in cui l’autrice scrive dell’adolescenza sopratutto femminile.

Ha caratterizzato egregiamente i sentimenti, i desideri, le situazioni, gli impulsi che un’adolescente femmina prova durante quel periodo fatidico della crescita, mi sono riconosciuta in tutte paure di Evie.

C’è una frase che rappresenta alla perfezione quello che per una ragazza adolescente significa dover stare allo scherzo quando sai in realtà che la fonte dello scherzo sei tu, ed è disarmante rendersi conto di quanto veritiera è questa frase:

“Per una ragazza era inevitabile: ci si rassegnava a qualunque risposta. Se ti incazzavi eri una pazza, se non reagivi eri una mignotta. L’unica cosa che potevi fare era sorridere dall’ angolino in cui ti avevano incastrata. Stare allo scherzo anche se dello scherzo eri sempre la vittima.”

Le protagoniste di questo romanzo sono esattamente le ragazze, come da titolo, sono loro a portare avanti la vicenda, sono loro che smuovono le vicende, ruota tutto attorno a loro, Russell a dispetto di tutto è un puntino sbiadito.

Altro punto positivo enorme è il finale, azzeccatissimo e coerente.

Tenendo molto ai finali avevo paura che l’autrice riducesse tutto ad un groviglio di emozioni poco coerenti, invece no.

Il finale è esplicativo, chiude la vicenda mettendo un punto fermo e stabile, irremovibile.

Descrive la paura della protagonista che ancora la accompagna a distanza di anni, probabilmente la accompagnerà per sempre.

Si legge davvero d’un fiato questo libro, perché si finisce per appassionarsi alla vicenda e come un thriller costruito per farti voltare continuamente pagina, ti invoglia a proseguire.

Ora però è arrivato il momento di passare ai punti negativi, perché questo libro a mio vedere ne ha, eccome.

Primo punto di cui voglio parlarvi è molto soggettivo, direi personale, durante la lettura dalla metà del libro sino alla fine mi sono sentita accompagnata da una sensazione di disagio, mi sentivo a disagio.

Non saprei dirvi perché, forse era l’intento della Cline ma sentivo di voler andarmene da quel ranch come se mi trovassi anche io lì con Evie, la nostra protagonista.

Sentivo come se qualcuno mi fiatasse sul collo, un moto di ansia mista a disagio.

Ora, oltre a questo io ho una grande confidenza da farvi.

Ho trovato insopportabile la protagonista dalla prima all’ultima pagina, sopratutto nella parte centrale ma ne parliamo dopo, Evie è una ragazzina di quattordici anni con il cervello di una di due.

All’inizio mi stava anche simpatica, la compativo, verso metà in poi sentivo ogni volta che mi capitava di leggere qualche suo pensiero il sangue ribollirmi nelle vene.

La domanda che mi facevo era “ma si può essere così idioti?”, lo so cosa state pensando, dai Elisa adesso esageri, non andarci giù così pesante.

Non mi piace assumere un tono così critico ma non riesco a farne a meno, ancora adesso se ripenso ad alcuni ragionamenti di Evie mi sale una rabbia in corpo difficile da controllare.

Questa ragazzetta continua a sostenere per tutto il libro sempre le stesse cose, ovvero che i ranch alla fine dei conti non era così male, che non si pentiva di quello che aveva fatto, che lo avrebbe rifatto pensandoci bene…

Ma io dico, ha due giustificazioni questa ragazza, tre, la prima è la giovane età, la seconda è la quantità innumerevole di droghe che prende dalla mattina alla sera e la terza è il totale invaghimento di questa ragazza per Suzanne, questo amore infatti la spingerà a fare qualunque cosa lei le dirà e a tornare sempre con la coda tra le gambe da questa.

In una frase del libro fa un’affermazione del genere “se c’erano delle droghe in giro nel ranch io le prendevo” oppure ancora “se mi dicevano di fare qualcosa lo facevo” o “avrei dovuto dire qualcosa ma non l’ho fatto”.

Ma come? Queste frasi poi non le dice una volta sola, le dice più volte nel corso del libro sopratutto l’ultima, succedono cose gravi attorno a lei e l’unica cosa che fa è pensare di dover dire qualcosa per poi rinunciare sempre, non fa nemmeno un tentativo, mai.

Il bello è che non cambia con il passare dell’età, di solito una persona crescendo si indurisce, cambia, lei no.

La rincontriamo diverse volte in età adulta ma ha lo stesso identico modo illogico di ragionare, un modo menefreghista e insensato a mio vedere.

Lei sembra non avere una volontà propria, sembra non avere un cervello, fa sempre quello che le dicono gli altri senza reagire e questo modo di fare mi fa innervosire molto.

Questo è il punto più negativo a mio vedere, perché a leggere queste affermazioni mi veniva voglia di chiudere il libro per non riprenderlo più in mano.

Succedo fatti, ripeto piuttosto gravi, che si sarebbero potuti evitare se solo lei avesse parlato e detto “no”.

Il bello è che lei ad un certo punto inizia a capire che quelle non sono persone raccomandabili, che quel posto è pura spazzatura e che dovrebbe andarsene alla svelta  anche ma tanto non lo fa ragazzi non si smuove di un millimetro anche se nessuno la costringe a stare lì.

Altri due personaggi di una certa importanza sono Russell “il guru” e Suzanne la ragazza di cui Evie si invaghisce.

Essendo ispirato, molto ispirato, alle vicende della The Family di Charles Manson mi sono riandata a rileggere la storia nel dettaglio e cercato qualche similitudine con i personaggi della Cline e le persone reali appartenenti a questo gruppo.

Sono arrivata a questa conclusione:

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I reali criminali assomigliano molto alle descrizioni dei personaggi della Cline, la chioma scura e i tratti selvaggi di Suzanne, i codini e l’aria infantile di Helen, la spavalderia di Guy.

Riguardo alle descrizioni, come vi dicevo Suzanne e Russell sono quelli più citati e non sono sufficientemente descritti secondo me.

MI sarebbe piaciuto avere qualche appiglio in più, qualche dettaglio che mi permettesse di focalizzare in modo più preciso nel mio cervello i personaggi.

I ragazzi del ranch vivono in condizioni pietose, accanto a cadaveri di macchine distrutte, erbacce non curate che crescono a dismisura, odori sgradevoli di escrementi di lama che pervadono l’aria.

Questo ambiente è reso abbastanza bene tutto sommato, viene facile al lettore immaginarsi un gruppo di ragazzi infervorati da concetti fasulli accanto ad un falò.

A causa di questi concetti la storia di Evie e del gruppo si macchierà di sangue.

Evie non parteciperà attivamente a questi efferati omicidi ma nei mesi successivi nonostante fosse ai conoscenza dei colpevoli non si rivolgerà alla polizia ne rivelerà a nessuno le sue conoscenze.

Dopo questi efferati delitti Evie incontrerà ancora una volta Suzanne, un incontro che avrei voluto fosse più approfondito ma capisco il volere dell’autrice non volerlo sovraccaricare troppo.

La parte centrale di questo libro non mi è per niente piaciuta, si riprende nel finale ma il livello si abbassa notevolmente nella parte centrale a mio vedere.

Comunque tutto sommato non è stata una lettura persa, non è stato tempo perso il tempo che ho utilizzato per leggere questo libro.

E’ stata in qualche modo una lettura valida, che mi è rimasta impressa nel bene e nel male, ripensandoci provo ancora quel senso forte di disagio.

Voto:

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Una lettura abbastanza soddisfacente, mi aspettavo di più ma comunque questo libro mi ha suscitato molte emozioni, sopratutto negative certo ma pur sempre emozioni.

E voi? Avete letto questo libro? Vi è piaciuto? Sì? No?

A prestissimo!

Elisa

LiberTiAmo di Maggio e Giugno

Buongiorno, buon lunedì e buon primo maggio!

Come avrete intuito, dalla mega immagine dell’articolo, oggi essendo il primo giorno di un nuovo mese (oltre che essere la festa del lavoro) siamo qui io e Tiziana per annunciare la nuova lettura del gruppo.

Abbiamo deciso di seguire un precisa tradizione, infatti ogni primo giorno del mese uscirà il cosiddetto articolo “annuncio” ovvero questo in cui vi parliamo della nuova lettura del gruppo.

Mentre il 4 di ogni mese uscirà la recensione del libro letto con il gruppo nel mese precedente.

Abbiamo delle nuove tradizioni!

Questo mese però il discorso è più particolare rispetto al solito, infatti il titolo vincitore del sondaggio sul gruppo è un bel mattoncino questo mese.

Proprio per questo, abbiamo deciso di allungare il tempo di lettura a due mesi, questo libro sarà infatti letto sul gruppo per tutto il mese di maggio e per tutto il mese di giugno.

Però, se a metà giugno la maggior parte dei lettori o tutti avranno già terminato il libro in questione procederemo come ai vecchi tempi, ovvero daremo per terminata la lettura a metà giugno e indiremo un sondaggio formato da titoli brevi e quello che vincerà sarà in lettura per le ultime due settimane di giugno.

Bene, comunque non vi preoccupate, abbiamo deciso di estendere la lettura a due mesi belli pieni perché non vogliamo per nulla mettere fretta, assolutamente no, quando si ha fretta non ci si immerge e non si vive appieno un libro e questo è da evitare a priori.

Sarò, come sempre per questa tipologia di articolo, molto breve.

Oggi infatti è festa, non voglio rubarvi troppo tempo anche perché domani si torna a lavoro (sempre che non facciate parte di quelli che lavorano anche oggi), non ho fatto apposta a ricordarlo, magari parliamo della lettura eh?

La lettura del gruppo per maggio e giugno sarà:

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Le Correzioni – Jonathan Franzen

Editore: Einaudi

Trama

Enid e Alfred Lambert, in una città del Midwest americano, trascinano le giornate accumulando oggetti, ricordi, delusioni e frustrazioni del loro matrimonio: l’uno in preda ai sintomi di un Parkinson che preferisce ignorare, l’altra con il desiderio, ormai diventato scopo di vita, di radunare per un «ultimo» Natale i tre figli allevati secondo le regole e i valori dell’America del dopoguerra, attenti a «correggere» ogni deviazione dal «giusto». Ma i figli se ne sono andati sulla costa: Gary, dirigente di banca, vittima di una depressione strisciante e di una moglie infantile; Chip che ha perso il posto all’università per «comportamento sessuale scorretto»; infine Denise, chef di successo che conduce una vita privata discutibile secondo i Lambert.

“Le Correzioni” è il terzo romanzo di Franzen, qui l’autore affronta quella che è la società americana prima famosa caduta della borsa e dell’ottimismo degli anni ’80.

E’ un romanzo del 2001, alcuni registi e produttori nel corso degli anni si sono promessi di realizzare un adattamento cinematografico di questo testo, nel 2005 la Paramount Pictures che possedeva i diritti avrebbe dovuto realizzare un pellicola con il regista Stephen Daldry ma alla fine il progetto saltò.

Nel 2012 poi, la HBO avrebbe dovuto realizzare una serie-tv con lo script scritto dallo stesso Franzen ma anche in quell’occasione il progetto saltò.

“Le Correzioni” ha contribuito ad ingigantire enormemente la fama dell’autore, che grazie a questo romanzo è salito nell’olimpo degli scrittori contemporanei più amati vincendo inoltre il National Book Award e il James Tait Black Memorial Prize.

Vi ricordo che il libro sarà in lettura per due mesi da oggi (01/05) al 30/06.

Bene, questo era tutto, oggi mi sono dilungata anche più del solito, quindi vi lascio alla vostra giornata di vacanza marittima, montagnola, collinare o casalinga.

Comunque sia, ancora buon primo maggio!

A prestissimo!

Elisa