Buon lunedì e buon inizio settimana cari e care!
Oggi torna una tipologia di articolo che era già sbarcata sul blog nel periodo natalizio ovvero “15 libri da regalare (a Natale ma Anche no)”.
In questa tipologia di articolo vi propongo 15 titoli interessanti per chi magari vuole regalare un libro ma non ha la minima idea di quale titolo scegliere.
Che vogliate regalare un libro a un bambino ad un adolescente o ad un adulto qui troverete consigli adatti alle vostre esigenze e che spero si riveleranno interessanti.
Cercherò di proporvi libri di generi diversi fra loro così che possiate regalare il libro giusto per ogni gusto!
Vi lascio qui il link al vecchio articolo dell’anno scorso nel caso vogliate dargli un occhiata (qui).
E iniziamo subito che i titoli sono parecchi!
Bambini/e 

I Fantastici Libri Volanti di Mr. Morris Lessmore – William Joyce
Età di Lettura: dai 5 agli 8 anni
Edito da: Rizzoli
Link all’acquisto: QUI
Mr. Morris Lessmore ama i libri e le storie. Un giorno, mentre sta scrivendo il racconto della sua vita, arriva un terribile uragano che lo porta lontano, in un paese fantastico… Un racconto che rende omaggio a chi dedica la propria vita ai libri e a tutti i lettori.
E’ una storia adorabile e molto godibile, bello come l’omonimo cortometraggio che è muto. Mi sono innamorata di questo libricino dopo averlo letto e visto prima di consegnarlo nelle mani dei miei cuginetti, un regalo molto azzeccato secondo me.

L’Occhio del Lupo – Daniel Pennac
Età di Lettura: dai 5 agli 8 anni
Edito da: Salani
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In uno zoo, un ragazzo si sofferma affascinato davanti alla gabbia di un lupo e, siccome l’animale ha soltanto un occhio, anche il ragazzo, con estrema sensibilità, tiene chiuso uno dei suoi. Questo colpisce il lupo che, per la prima volta, supera l’atavica diffidenza nei confronti degli esseri umani e decide di raccontare al ragazzo la sua storia, tutta vissuta sullo sfondo di paesaggi nevosi e cacce solitarie. Anche il ragazzo si confida col lupo e gli parla delle tre Afriche per cui è passato, quella Gialla, quella Grigia e quella Verde: l’Africa dei deserti, L’Africa delle savane e l’Africa equatoriale delle foreste. Il paesaggio, con i suoi colori e le sue atmosfere, ha molta importanza sia nella storia del lupo che in quella del ragazzo africano.

Un classico per ragazzi intramontabile, è una favola che si legge e alla quale ci si appassiona molto velocemente quindi è un titolo adatto anche ai lettori più giovani ma non proprio amanti della lettura.

Un Libro – Hervé Tullet
Età di Lettura: dai 3 ai 4 anni
Edito da: Franco Cosimo Panini
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Segui le istruzioni del libro e vedrai le pagine riempirsi di tante palline colorate.

Questo è stato pubblicato un po’ di anni fa ormai, riscosse molto successo all’epoca è adatto ai più piccini e riesce a catturare i bambini come una calamita.

Le Donne Son Guerriere – I. Civico, S. Parra
Età di Lettura: dai 9 agli 11 anni
Edito da: Einaudi Ragazzi
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Nel corso della storia ci sono state moltissime donne che con le loro vite straordinarie hanno lasciato un segno, ma per il solo fatto di essere state donne non hanno ricevuto il riconoscimento che si sarebbero meritate. Queste pagine raccontano le vite straordinarie durante le quali hanno primeggiato nell’arte, nello spettacolo, nella politica, nella scienza, nella letteratura, nello sport. Donne che hanno fatto, creato o inventato, ma soprattutto hanno dimostrato che con la passione e la forza di volontà chiunque può vedere realizzati i propri sogni. Virgina Woolf, Agata Christie, Amelia Earhart, Frida Kahlo, Rosa Parks, Jane Goodhall, Nilde Iotti, Malala Yousafzai e molte altre: storie che tutti dovrebbero conoscere.

Questo ho dovuto inserirlo perché (sempre dopo averlo letto in fretta prima di regalarlo alla mia cuginetta) me ne sono innamorata. Ha delle illustrazioni meravigliose e mi ha ricordato “Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli” ma più breve. E’ curato molto bene.

La Grande Fabbrica delle Parole – Agnés de Lestrade
Età di Lettura: dai 3 ai 4 anni
Edito da: Terre di Mezzo
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C’è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?

Anche questo ha riscosso un gran successo negli anni, è edito dalla casa editrice “Terre di Mezzo” che pubblica per i più piccoli sempre volumi molto carini e ben illustrati. Pieno di illustrazioni delicate ma piene di significato, a volte un po’ triste.
Adolescenti/Ragazzi 

Ann Brashares – Quattro Amiche e un Paio di Jeans
Età di Lettura: dai 12 ai 15 anni
Edito da: Bur
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Quattro amiche per la pelle – Lena, Tibby, Bridget, Carmen – e un’intera estate da passare separate. Che sciagura. Poco prima di partire, però, Lena e le altre trovano in un negozio dell’usato un paio di jeans magici che, miracolo!, stanno benissimo a tutte. E allora perché non spedirseli per indossarli a turno, ognuna nel posto in cui trascorrerà le vacanze? Sarà come essere sempre tutte insieme, dopotutto. La prima estate delle quattro amiche e dei loro Pantaloni Viaggianti, che hanno conquistato le giovani lettrici di tutto il mondo.

Anche questo non potevo non inserirlo perché appena leggo il titolo mi vengono in mente gli anni dell’adolescenza in cui lessi questo libro. Ho dei bei ricordi, per esempio il fatto che lo avevo letto la prima volta preso in prestito dalla biblioteca delle mie scuole medie che era all’ultimo piano e ci si andava ad uno ad uno un giorno del mese. Quando toccava a me non vedevo l’ora di salire. Questo è uno di quei libri che rappresentano quel periodo, le medie non state una gran esperienza per me ma fuori dalla scuola ho dei bei ricordi legati a questo libro.

Il Figlio del Cimitero – Neil Gaiman
Età di Lettura: dai 12 ai 16+ anni
Edito da: Mondadori
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Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi. Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all’omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l’hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l’amicizia dei suoi simili, ma anche l’impazienza di un coltello che lo aspetta da undici lunghissimi anni…

Come potevo io non inserire nulla di Gaiman? Ma scherziamo! “Il Figlio del Cimitero” è adatto ai giovani, certo si parla di morte e cimiteri ma la lettura è assolutamente fattibile per l’età indicata sopra. Un bel libro.

Il Bambino con il Pigiama a Righe – John Boyne
Età di Lettura: dai 13 ai 16+ anni
Edito da: Bur
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Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.

Qui passiamo a temi molto dolorosi, è giusto però secondo me che gli adolescenti o i ragazzi leggano di questi temi fin da giovanissimi. Si parla ovviamente dell’Olocausto, siamo nella Seconda Guerra Mondiale e ci troviamo in questo campo di sterminio in cui succedono delle tragedie. La trama penso la conosciate un po’ tutti essendo molto famoso anche il film, tra l’altro realizzato in modo eccellente.

Noi Siamo Grandi come La Vita – Ava Dellaira
Età di Lettura: dai 14 ai 16+ anni
Edito da: Sperling & Kupfer
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Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: “Scrivi una lettera a una persona che non c’è più”. E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n’è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all’insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.

Qui invece si parla di perdita, è un romanzo che lessi anni fa e ricordo di aver avuto il magone dalla prima all’ultima pagina. Anche qui penso sia importante affrontare temi come questo fin dalla giovane età, aiuta per il futuro.

Unastoria – Gipi
Età di Lettura: dai 16 anni in su
Edito da: Coconino Press
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“Unastoria” sono due storie. Quella di Silvano Landi, uno scrittore che alla soglia dei cinquant’anni vede la sua vita andare in pezzi e quella del suo antenato Mauro, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale. Sotto i cieli di una natura magnifica e crudele, ieri come oggi, Gipi racconta la fragilità e la bellezza, le lacrime e le speranze degli uomini. La storia di un’eterna caduta nell’abisso e di come, nonostante tutto, ogni volta ci si possa rialzare.

Una storia bellissima, anche questo lo lessi durante l’adolescenza, è un graphic novel, adatta magari agli adolescenti appassionati del genere. Una storia molto amara ma profonda e degna di essere scoperta.
Adulti 

Tutto il Nostro Sangue – Sara Taylor
Edito da: Minimum Fax
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In un arcipelago al largo delle coste della Virginia, lungo un arco di tempo che va dal 1855 a un postapocalittico e distopico 3143, si intrecciano le storie di due famiglie. Queste isole – per alcuni un santuario, per altri una terra di incubi – avvolgono le esistenze dei personaggi in una rete di miserie e piccoli miracoli. La determinazione di due sorelle che si stringono l’una all’altra in una famiglia devastata dalle metanfetamine; una ragazza che lotta per emanciparsi da un padre alcolizzato; una donna che decide di fuggire da una famiglia violenta per ritrovarsi tra le braccia di un uomo forse peggiore: relazioni tumultuose che scorrono lungo i rami di un albero genealogico, sullo sfondo di un paesaggio pericoloso e ammaliante. Un turbinio di vicende che trascina il lettore in un’esperienza estrema di nascita e morte, di giuramenti e di istinti primitivi e vili. La voce di Sara Taylor, avvicinata dalla critica a quella di Flannery O’Connor, è intrigante e selvaggia. “Tutto il nostro sangue” è un romanzo abitato da storie e personaggi ambigui, colmo di situazioni grottesche e pervaso dal soffio della letteratura gotica del sud degli Stati Uniti.

Questo è uno dei libri migliori che abbia letto quest’anno, mi è piaciuto da impazzire e ci penso tutt’ora nonostante l’abbia letto a gennaio o febbraio se non sbaglio. Ho anche scritto una recensione e lo consiglio a chi vuole una storia molto appassionante su una famiglia ridotta a brandelli alcuni più malmessi di altri.

La Camera Azzurra – Georges Simenon
Edito da: Adelphi
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“Sei così bello” gli aveva detto un giorno Andrée “che mi piacerebbe fare l’amore con te davanti a tutti…”. Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura. Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.

Anche questo letto quest’anno, mi è piaciuto molto sopratutto per l’impostazione del romanzo diversa dal solito, è un giallo che consiglio caldamente a chi legge questo genere. Strutturato alla perfezione, anche se il colpevole sembra scontato vedrete che alla fine cambierete idea.

Silenzi – Emily Dickinson
Edito da: Feltrinelli
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Sottoposta a correzioni e censure, travisata dai contemporanei che non capendola la vissero come il prodotto di un’immaginazione confusa, ristretta, romanticamente persa nella lettura della Bibbia e nella ricerca dell’amore, la poesia di Emily Dickinson solo con l’edizione critica del 1955 è conosciuta nella sua forma originaria. Con questa raccolta Barbara Lanati intende smentire l’immagine tuttora prevalente della Dickinson come vergine riservata, chiusa e timida del New England, la ragazza perbene vittima del potere del padre e del vittorianesimo imperante, e intende restituirne, con la traduzione, la scrittura inquieta e inquietante, astratta e insieme raffinatamente sensuale sgorgata da una vita fatta di reclusione, silenzio. Scabra, dura, ironica, spoglia di rime e facili assonanze che ne avrebbero ammorbidito il passo spasmodico, la poesia della Dickinson trascrive l’esperienza di una donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine e farne un provocatorio strumento di conoscenza e avvicinamento all’uomo.

L’anno scorso avevo consigliato come regalo a chi piace la poesia Prevert e Neruda, quest’anno la Dickinson, la prima poetessa grazie alla quale mi avvicinai anni fa alla poesia. Ci sono diverse raccoltine che vi consiglio ma fra tutte “Silenzi” è adatta ad un regalo, certo molto malinconico come regalo ma se piace il genere (e capisco a chi piace) vederete che farete una gran bella figura.

Uno Studio in Rosso – A. Conan Doyle
Edito da: Crescere Edizioni
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“Uno studio in Rosso” è il primo romanzo che ci ha fatto conoscere l’investigatore privato Sherlock Holmes e il suo amico dottor John H. Watson. È un testo fondamentale nella lettura delle inchieste operate da questo straordinario personaggio creato da Arthur Conan Doyle, perché entrambi i protagonisti ci vengono, per la prima volta, presentati con le loro caratteristiche salienti. Sherlock Holmes ha la possibilità di spiegarci cosa sia il metodo deduttivo-analitico, mentre il dubbioso Watson diventa il suo personale biografo. È tramite quest’ultimo che verremo informati delle inchieste dell’investigatore londinese. Questo testo avvincente si compone di due storie che s’intrecciano. La prima vede compiersi due omicidi da parte di un assassino, metodico e irresoluto, che hanno un evidente legame tra di loro. La seconda parte fornirà al lettore le circostanze che mostreranno il movente che lega l’assassino alle due vittime. Un movente carico di struggente umanità. Holmes, alla sua maniera, analizza tutti gli indizi, tracciando un identikit del colpevole attraverso una ricerca sistematica, che comprende anche uno sfavillante uso della sua mente ricettiva. Una lettura decisamente accattivante.

Ok, sempre per quanto riguardi i gialli classici, sbam vi propongo il primo della saga di Sherlock Holmes. Questo magari è più adatto a chi vuole avvicinarsi al genere giallo e non ha mai letto nulla. In quel caso vi consiglio di partire sempre dai gialli classici, quindi la Christie, Doyle, Leblanc, Simenon…

Exit West – Mohsin Hamid
Edito da: Einaudi
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«In una città traboccante di rifugiati ma ancora perlopiú in pace, o almeno non del tutto in guerra, un giovane uomo incontrò una giovane donna in un’aula scolastica e non le parlò». Saeed è timido e un po’ goffo con le ragazze: così, per quanto sia attratto dalla sensuale e indipendente Nadia, ci metterà qualche giorno per trovare il coraggio di rivolgerle la parola. Ma la guerra che sta distruggendo la loro città, strada dopo strada, vita dopo vita, accelera il loro cauto avvicinarsi e, all’infiammarsi degli scontri, Nadia e Saeed si scopriranno innamorati. Quando tra posti di blocco, rastrellamenti, lanci di mortai, sparatorie, la morte appare l’unico orizzonte possibile, inizia a girare una strana voce: esistono delle porte misteriose che se attraversate, pagando e a rischio della vita, trasportano istantaneamente da un’altra parte. Inizia così il viaggio di Nadia e Saeed, il loro tentativo di sopravvivere in un mondo che li vuole morti, di restare umani in un tempo che li vuole ridurre a problema da risolvere, di restare uniti quando ogni cosa viene strappata via. Con la stessa naturalezza dello zoom di una mappa computerizzata, Mohsin Hamid sa farci vedere il quadro globale dei cambiamenti planetari che stiamo vivendo e allo stesso tempo stringere sul dettaglio sfuggente e delicato delle vite degli uomini per raccontare la fragile tenerezza di un amore giovane. In un certo senso Hamid ha ripetuto per l’oggi quello che i classici dell’Ottocento, ad esempio Guerra e pace, hanno sempre fatto: raccontare l’universale della Storia attraverso il particolare dei destini individuali, riportare ciò che è frammentario, l’esperienza del singolo, alla compiuta totalità dell’umano.

Infine, ultimo libro che vi consiglio “Exit West” anche questo letto quest’anno. Ha riscosso un buonissimo successo, se dovete fare un regalo ad una persona interessata al tema dell’immigrazione ma non solo perché c’è di tutto in questo romanzo anche l’amore, la scoperta di nuovi luoghi, la sofferenza per quelli lasciati, ve lo consiglio. Anche di questo ho scritto la recensione, ve la lascio qui.
Bene gente!
E voi? Cosa regalerete? Avete trovato qualcosa di interessante?
Io spero di esservi stata utile, noi ci leggiamo domani!!
Elisa
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