7 Libri da Leggere ad Halloween!

Buonasera!

Come state ragazzi?

Spero stiate tutti bene dopo quello che è successo negli scorsi giorni è un momento senza dubbio complicato e spero che non sia successo nulla di grave ne a voi ne a nessuno dei vostri famigliari o amici.

Purtroppo in queste situazioni si finisce per dire sempre le solite cose ma spero vivamente che tutti in questo momento stiate bene.

Oggi, in ritardo (come sempre d’altronde), vorrei consigliarvi sette titoli adatti ad Halloween!

Non sono una fan accanita di questa festività, anche perché per me Halloween dura tutto l’anno, dato che ho una simpatia abbastanza evidente per le storie creepy.

Bene!

Direi di dare subito un’occhiata a questi titoli da leggere nella notte di Halloween, magari al buio con una candela accesa e una bella tazza di tè caldo…

Iniziamo!

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Le notti di Salem – Stephen King

Una casa abbandonata, un paesino sperduto, vampiri assetati di sangue. Quando il giovane Stephen King decise di trapiantare Bram Stoker nel New England sapeva che la sua idea, nonostante le apparenze, era buona, ma forse neanche la sua fervida immaginazione avrebbe saputo dire quanto.

Direi uno dei libri più adatti in assoluto ad Halloween.

Da 41 anni questo libro continua a spaventare i lettori con brividi di puro terrore, si parla di vampiri “classici”, come scritto nella trama ci sono parecchi riferimenti a Stoker e alla sua definizione di vampiro.

Un libro pieno di suspance che vi farà tendere come una corda di violino, ovviamente King non si smentisce mai e nonostante abbia scritto”Le Notti di Salem” in giovane età questo titolo riesce a spaventare come pochi e riesce a mantenere sempre uno stile sapiente che scorre velocemente.

Link all’acquisto: QUI

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La Casa Stregata – Lovecraft

“All’angolo nord est di Bridge Street ed Elizabeth Avenue, si trova una casa terribilmente vecchia, un luogo infernale, con una superficie nerastra, non verniciata, il tetto ripido in maniera innaturale e una scala esterna che conduce al secondo piano, soffocata da un groviglio di edera talmente fitta, che non si riesce nemmeno a descriverne la forma. Mi ricorda Casa Babbit a Benefit Street a Providence (…)”

Un horror classico.

Non credo servano altri termini per descrivere questo racconto.

In questa edizione c’è anche L’Orrore di Dunwich (racconto che consiglio sempre vivamente), come dicevo prima Lovecraft appartiene al genere horror classico, quindi luoghi lugubri che creano delle ambientazioni più che suggestive, argomenti appartenenti alla cultura dell’horror quindi sette sataniche, vecchi riti inquietanti, avvenimenti soprannaturali…

Insomma Lovecraf, un classico sempre consigliato. 

Libro che rileggerò con piacere questo Halloween.

Link all’acquisto: QUI

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Abbiamo Sempre Vissuto nel Castello – Shirley Jackson

Con toni sommessi e deliziosamente sardonici la Jackson ci par parla della diciottenne Mary Katherine, ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia.

Feci una recensione tempo fa su questo libro (vi lascio QUI il link)

Nelle opere della Jackson la caratteristica paurosa non è mai urlata anzi, è sussurrata per tutto il romanzo e alla fine quando chiudi l’ultima pagina senti ancora qualche brivido che ti pervade.

In questo titolo ti rendi conto piano piano di quanto i personaggi, l’ambientazione, la mentalità dei personaggi in se sia inquietante.

Pagina dopo pagina vedi questo alone di inquietudine che si allarga sempre di più sino a diventare troppo grande da poterlo ignorare.

Un’opera subdolamente paurosa.

Link all’acquisto: QUI

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Raccolto di Sangue – Sharon Bolton

Quando Alice e Gareth Fletcher decidono di trasferirsi con i loro figli Tom, Joe e Millie nel piccolo e tranquillo villaggio di Heptonclough, nello Yorkshire, sono convinti di aver trovato il posto perfetto dove vivere serenamente. Ma quel luogo è davvero quello che sembra? I Fletcher, infatti, hanno appena il tempo di stabilirsi prima di scoprire che sono tutt’altro che benvenuti. Qualcuno pare fermamente intenzionato ad allontanarli dal paese, dapprima con stupidi scherzi, poi con minacce sempre più pericolose. Anche il giovane e brillante Harry Laycock, il nuovo parroco arrivato in paese pieno di ottimismo e buone intenzioni, percepisce da subito l’energia oscura e sinistra che pervade la chiesa e il cimitero, proprio il posto in cui i piccoli Tom e Joe, giocando, fanno uno strano e inquietante incontro… Quando Tom inizia a fare sogni terrorizzanti e a nutrire preoccupazioni esagerate nei confronti della sorellina Millie, i genitori si rivolgono a una psichiatra, Evi Oliver. D’accordo con il parroco, dal quale è pericolosamente attratta, la donna non è affatto convinta che il bambino soffra di allucinazioni e anzi crede alle sue parole più di quanto vorrebbe. Nel tentativo di svelare il mistero che grava sul villaggio, Harry ed Evi cercheranno insieme di trovare una spiegazione agli eventi sempre più angosciosi che si susseguono con ritmo incalzante nell’arco di pochissimi giorni e che si collegano alla tragica scomparsa di tre bimbe nel corso degli ultimi anni e alla minaccia incombente del rapimento di Millie. Raccolto di sangue è un romanzo dalle atmosfere gotiche e claustrofobiche, con il quale Sharon Bolton si conferma una delle voci più interessanti nel panorama del thriller anglosassone.

Un romanzo con alcune scene abbastanza crude che forse possono “impressionare” leggermente ma in generale mi è piaciuto molto come thriller, spaventoso, pieno di suspance, in cui l’atmosfera aiuto non poco e in cui si ha sempre l’impressione che strane presenze siano in agguato…

Assolutamente consigliato!

Link all’acquisto: QUI

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Coraline – Neil Gaiman

In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi. Ma ce n’è anche un’altra, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Cosa ci sarà oltre quella porta? Un giorno Coraline scopre che al di là della porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c’è una casa identica alla sua, con una donna identica a sua madre. O quasi.

Lo so, lo so.

So cosa state pensando: “Elisa, ma trovi il modo di metterci Gaiman anche nello speciale (si fa per dire) di Halloween?” 

Sì, se non lo avessi inserito me ne sarei fortemente pentita.

Ormai Coraline ve l’ho consigliato con tutti i termini e le raccomandazioni possibili quindi aggiungerò solo una cosa.

In questo libro c’è tutto, è un libro per ragazzi che racchiude amore, simpatia, ma anche inquietudine e a tratti anche paura, sicuramente non è un libro terrificante dall’inizio alla fine ma alcune piccole parti sono totalmente da brividi.

Link all’acquisto: QUI

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L’Uomo della Sabbia (e altri racconti) – Ernst. T. Hoffmann

Sogni, allucinazioni, angosce, follie frantumano la realtà, rivelando le forze oscure della psiche. È il mondo di Hoffmann, grande figura del romanticismo tedesco, amato da Freud, Baudelaire, Dostoevskij.

Raccolta di racconti che a tratti forse può far ricordare Lovecraft, comunque Hoffmann altro grande maestro tedesco in grado di far provare contemporaneamente durante la lettura tante emozioni contrastanti, paura, orrore, claustrofobia, entusiasmo.

Racconti perfetti per donare alla notte/sera di Halloween quel tocco di surreale e horror.

Link all’acquisto: QUI

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Il Castello di Otranto  – Horace Walpole

Il castello di Otranto è oggi unanimamente considerata il capostipite del romanzo gotico, la prima opera fantastica della letteratura inglese moderna: da Clara Reeve alla Radcliffe, da William Beckfard a Charles Robert Maturin fino al Poe di The Fall of the House of Husher, tutti, in varia misura, si troveranno a dover fare i conti con Walpole e le sue misteriose, inquietanti fantasie visionarie gremite di giganti spettrali, elmi magici, quadri parlanti, sotterranei labirintici che hanno inaugurato un vero e proprio genere letterario.

Come scritto anche nella trama “Il Castello di Otranto” inaugura in genere del romanzo gotico, in questo romanzo troviamo fantasmi, amore, tempi passati e tratti ad oggi per noi classici del romanzo gotico ovviamente quindi ambientazione suggestiva e cupa a tratti surreale.

Ambientato appunto nel castello di Otranto in Puglia.

E’ un libro che non è proprio giovanissimo,  ha una certa età insomma quindi aspettatevi qualcosa di “classico” ma molto piacevole e non so voi ma a me le storie in cui c’entrano i fantasmi piacciono sempre.

Bene!

Questo era tutto, spero di esservi stata utile e di avervi consigliato qualcosa di sconosciuto che abbia smosso il vostro interesse.

Sono un’appassionata dei racconti/romanzi di paura classici quindi non ho potuto fare a meno di aggiungere in questa lista dei pilastri della letteratura dell’orrore.

Buon Halloween ragazzi e a presto!

Elisa

Pubblicità

Autunno In… Tag!

Buon inizio settimana ragazzuoli!

Tra poco anche il tanto atteso (per motivi ignoti) ottobre ci saluterà e saremo costretti a dare il benvenuto ad un novembre che si preannuncia piuttosto freddo.

Ma penseremo in un altro momento a novembre come mese, ora è il momento di concentrarsi sulla stagione che stiamo vivendo, ovvero l’autunno!

Da qualche settimana vedo girovagare sul web questo tag e in un giorno particolarmente uggioso scopro tramite twitter che la mitica Baylee mi ha taggata e ovviamente il mio primo pensiero è stato “ora anche io posso parlare delle castagne calde nei sacchettini di carta!“.

Qualche giorno fa poi ricevuto un’altra nomina da parte di fruttidiboscoblog che ringrazio infinitamente, grazie che pensi sempre a me nelle nomine!

Ci tengo a nominare anche l’ideatrice di questo tag che è Il mondo di Shioren, complimenti per l’idea!

Quindi dopo aver citato tutte le dolci personcine che mi hanno nominata andiamo a completare questo tag!

regole

  • Usare l’immagine del tag
  • Nominare l’ideatore del tag
  • Raccontare quali sono le 3 cose che ti fanno esclamare: “È arrivato l’Autunno!”
  • Nominare 15 blogger

Quindi la domanda di questo tag è solo una:

Quali sono le tre cose che ti fanno esclamare “E’ arrivato l’autunno”?

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Sarò banale ma quando sento che posso tornare a bere tè o altre bevande calde senza avere i bollori avverto la malinconia di fine estate e la felicità procurata dall’inizio delle stagioni fredde.

Le cosiddette stagioni fredde sono le mie preferite, mi danno un senso di sicurezza mi fanno sentire a mio agio sotto i diversi strati di vestiti caldi.

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Un altro particolare che mi fa intuire l’arrivo dell’autunno è la sensazione di avere continuamente le mani e i piedi freddi.

Io sono freddolina, quindi nel corso di questi stagioni l’unico modo in cui mi vedete girare per casa è o con una coperta di pile sulle spalle o con pigiami sempre di pile molto pesanti, insomma sembro l’omino Michelin per quanto sono imbottita di strati di vestiti.

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Le castagne, esatto.

Più che la castagna in se però è il modo in cui di solito in questa stagione mangio le castagne o il ricordo associato a queste.

Le castagne infatti mi fanno pensare a quando ero piccola e con la mi mamma andavamo a fare compere per il centro e c’erano questi venditori nei chioschetti che vendevano in dei sacchettini di carta le castagne calde.

Questo ricordo a dire la verità mi fa pensare anche al Natale.

Ma, sempre associato a questo terzo punto, un’altra caratteristica per me dell’autunno è il vedere la gente coperta fino al naso che assieme alla propria famiglia nei giorni di festa va in giro a vedere le vetrine o a fare un giro con i propri cari.

Diciamocelo, l’autunno è magia (anche l’inverno secondo me non è da meno, ma questo non importa ora).

Come dissi comunque anche a Simona (Baylee) gli anfibi per me sono un altro tratto dell’autunno, la gioia nel tornare ad indossare quell’involucro scuro e atteggiarmi a rapper caduta in miseria non è quantificabile.

Comunque gente, queste erano le mie risposte, direi di passare alle nomine!

Ecco le nomine:

BOOK’STHIEF

LIBRIALLAPOLVERE

JUSTNOTMAKEUPREVIEWS

LASTANZADIPLUFFACALDERONEBLOG

IOETECONUNTHE

FLOWERSANDBEAUTY

RECENVISIONI

BOOKSTOPIA

ESETIDICESSICHE

ELLEDILIBRI

THEBOOKOFWRITER

EMMEDI’BOOKS

NIENTEPANICO

DIARIODIUNALETTRICEBLOG

CONTROLETTURE

Queste erano le mie nomine, se per caso qualcuno di questi nominati ha già fatto questo tag mi perdoni per la mia ignoranza.

A presto gente, mi raccomando copritevi!

Elisa

L’Importanza del Non Avere Sassolini nelle Scarpe

Salve ragazzi!

Negli ultimi giorni mi sono successe alcune cose più o meno importanti e sono passati mesi dall’ultima vera chiacchierata che ci siamo fatti.

L’ultima volta che mi sono messa al pc per scrivere un articolo in cui vi parlavo con calma di qualcosa in generale era un afoso pomeriggio domenicale e in quel pomeriggio vi parlai precisamente del blocco dello scrittore aggiungendo qualche aneddoto personale e qualche aspetto su di me.

Quando scrissi quell’articolo non eravamo ancora così tanti e i miei progetti erano molti diversi da quelli di adesso.

Oggi credo sia arrivato il momento di fare un’altra chiacchierata fra di noi.

Vorrei parlarvi appunto di quanto sia importante non avere sassolini nelle scarpe.

Per come intendo io questo famoso modo di dire, credo sia molto importante non avere persone o cose che ti ostacolano e ti danno fastidio sul cammino della vita.

Vi parlo di questo oggi, perché i progetti che avevo per la mia vita sono cambiati molto e per me è come se dopo mesi di incertezza finalmente io tornassi a prendere in mano la mia vita.

Ci sono state persone sopratutto che non mi hanno permesso di essere libera in questo tempo, tra l’altro queste persone erano molto care a me e credevo davvero tanto in loro.

Queste persone erano i sassolini, sassi che negli ultimi tempi erano diventati pesanti da trascinare ogni giorno ecco perché oggi mi trovo a sostenere così tanto questo modo di dire.

Non credo di aver mai scritto un articolo di questo tipo e non sono nemmeno brava a farlo con tutta probabilità, ma essendo appena uscita da una situazione difficile che durava da troppo tempo, oggi non mi è rimasto più nulla di quei vecchi progetti.

E’ successa una cosa molto strana in questi mesi, anni anzi.

Io ho coltivato un progetto che ho condiviso con persone diverse, non ho avuto molta fortuna con nessuna di queste persone, un progetto a cui io tenevo davvero molto perché si trattava del mio futuro e forse per indole sono una persona che guarda molto al futuro.

Ho continuato a portare avanti questo piano per anni poi è successo qualcosa di davvero strano.

Ho sentito che giorno dopo giorno il mio entusiasmo, che era sempre stato al massimo, si affievoliva sempre di più fino a costringermi a cancellare questo progetto.

Non andrò nei particolari di quello che era oramai il mio sogno perché non importa più di tanto, importa quello che ho imparato da questa vicenda così intensa per me e che oggi voglio raccontarvi.

Ho imparato che avere accanto a se persone “non buone” per noi ci danneggia da vicino e che a volte non ci rendiamo conto di quanto saremmo forti se solo decidessimo di lasciar andare queste persone.

Ho lottato per anni per difendere questo sogno, ho sacrificato tempo, denaro, speranze, e un bel giorno mi sono svegliata e ho pensato “aspetta, ma è davvero questo quello che voglio fare?“.

Certe volte si porta avanti qualcosa per routine o perchè ci si sente obbligati nei confronti di qualcuno e io stavo trascinando un qualcosa di vuoto oramai perché mi sentivo obbligata nei miei confronti.

Non volevo tradire quello che ero stata per sei/sette anni e anche se in fondo sentivo che non c’era più nulla da fare con questo involucro spento e continuavo ogni giorno a lottare come se fosse ancora una mia priorità.

Forse ho mentito a me stessa e ho sicuramente lasciato che certi sassolini stessero nelle mie scarpe per troppo tempo.

Da qualche giorno posso dire di essere tornata a sentirmi libera, da tutto e da tutti.

E’ arrivato il momento di voltare pagina e anche se non ho la minima idea di cosa farò ora non mi importa perché sono libera e non sento più il peso di macigno che mi trascinavo stancamente ogni giorno.

Non ho fallito, semplicemente ho capito che il mio sogno era un altro e stavo lottando per qualcosa che non mi apparteneva più.

Sicuramente da questa esperienza ho avuto modo di trarre molto e farò di tutto per non ripetere lo stesso errore.

La libertà è un dono da proteggere e vivere ogni giorno e finalmente sento di aver riacquistato quel dono.

Da oggi si volta pagina, è arrivato il momento di piantare qualcosa di nuovo.

Mi rendo conto che questo è stato un articolo serioso e anche leggermente depressivo, ma quello che è successo mi ha portata a riflettere molto e volevo parlarne con voi un po’.

Non vi preoccupate, dal prossimo articolo tornerò la stessa di sempre, quella che fa battute improbabili e ride da sola…

A presto!

Elisa

On Writing Tag! – Il Tag degli Scrittori

Salve ragazzi!

Come state? In questi giorni sono stata poco presente e mi dispiace, ma è proprio vero, o le cose non succedono o succedono tutte assieme e in questi giorni i miei impegni si sono accavallati impedendomi di scrivere anche solo una parola.

Comunque finalmente sono riuscita ad uscire da questo tornado di cose da fare e la situazione si è tranquillizzata quindi posso tornare attivamente sul blog, yuppi, yuppi ye.

E cosa non da meno, sono riuscita a sopravvivere al diluvio universale che in questi giorni sta colpendo in modo piuttosto rude il mio territorio.

Ho deciso di tornare con un tag molto carino che ho visto da un canale Youtube che apprezzo particolarmente.

Il tag si chiama On Writing, (come l’omonimo libro di Stephen King) e la creatrice di questo tag si chiama Paola e ha un canale su Youtube di nome Inchiostro e Vinile.

Io ho avuto modo di vedere però questo tag da Giulia di M’hanno detto di Fare un blog, canale/blog che seguo con molto affetto.

Dopo questa introduzione direi che possiamo iniziare!

Io ringrazio Paola per aver inventato questo tag davvero carino e invito tutti quelli che hanno la passione della scrittura, sia che lo facciate per lavoro o per passione a partecipare!

Il tag è aperto a tutti!

Iniziamo!

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Quando hai cominciato a scrivere?

Dunque, ho iniziato a scrivere per passione all’età di 15 anni. Era un momento particolare e sinceramente non è che la mia vita sociale all’epoca andasse particolarmente bene, quindi un giorno ho preso in mano un vecchio quaderno e ho iniziato a scrivere, semplicemente.

Ho sempre tenuto vari diari personali su cui scrivevo con frequenza ma quel giorno non ho scritto le mi vicende personali, ho creato per la prima volta una storia.

Prima di quell’età ho sempre provato un senso di ammirazione per le persone che scrivevano, le consideravo quasi irraggiungibili, come se grazie alle parole riuscissero a creare qualcosa di unico, qualcosa di mai esistito.

Penso ancora che lo scrittore abbia il potere di andare oltre, di creare “la meraviglia”.

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Lo fai per lavoro o per hobby?

Ad ora per hobby, ma spero di trasformarlo in un lavoro in un ipotetico futuro prossimo.

Sento però che ora sono troppo poco “maturata” per farlo diventare un lavoro, amo scrivere ma se mi dovessero dire, in questo momento, di scrivere un libro che poi verrebbe pubblicato direi “no, non sono pronta, non ho ancora tutte le abilità e le esperienze necessarie”.

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Hai mai pubblicato qualcosa?

A livello editoriale no, non ancora anche per il discorso che ho fatto nel precedente punto.

Ho scritto una storia che tempo fa decisi di pubblicare online ma ora ho deciso di ritirarla perché avevo scritto quella storia in un momento delicato e avevo bisogno di condividerla con il mondo ma qualche tempo fa mi sono resa conto che non aveva più senso tenere online una storia che non mi rappresentava più.

(Era autobiografica, anche se lo sapevo solo io…)

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Hai mai pubblicato a pagamento?

No.

Ho scritto e scrivo tutt’ora online ma per blog e non sono mai stata retribuita.

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Scrivi a mano o al computer?

A mano…

So cosa stanno pensando quelli più tecnologici di voi ma gente, io ovviamente per i blogs scrivo a pc (sono costretta) ma scrivere al computer non mi soddisfa, è come se le mie parole, la mia scrittura non esistesse.

Non prendetemi per pazza, scrivendo a mano sento che la mia scrittura è qualcosa di tangibile qualcosa di mio, esiste, mentre scrivendo in digitale la sento quasi estranea.

Quando scrivo storie, scritti personali li scrivo a mano poi se mi aggradano li copio sul pc, questa ricopia mi serve anche a correggere eventuali errori quindi alla fine i tremila passaggi che faccio non sono inutili.

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In che momento della giornata preferisci scrivere?

Alla mattina presto, molto presto, verso le cinque o le sei, se non ho gli occhi iniettati di sangue e riesco a tenere in mano la penna.

Anche nel tardo pomeriggio però, verso il tramonto, magari fuori in giardino con una bella tazza di tè fumante una coperta di pile sulle e spalle e uno spray per le zanzare.

L’importante quando scrivo è che ci sia silenzio, io non ascolto nemmeno la musica a volume uno quando scrivo perchè ho bisogno di molto silenzio altrimenti mi distraggo.

Mi piace scrivere anche alla notte (a meno che non crolli appena toccato il letto), per qualche strano motivo le mie storie scritte di notte convergono in finali cupi e inquietanti.

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Scrivi su “ispirazione” o commissione?

Generalmente su ispirazione ma mi è capitato di dover scrivere su commissione, non per lavoro perché non vengo retribuita come ho detto prima, ma scrivendo per un altro blog non mio scrivo articoli (in questo caso) su commissione.

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Che genere scrivi?

Bhe scrivo un po’ di tutto, racconti thriller, storie sentimentali, storie introspettive ( uno dei miei generi preferiti), storie d’avventura, un po’ di tutto ma devo essere ispirata per scrivere un determinato genere.

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9

Ultimo lavoro terminato e quello a cui stai lavorando.

Ultimamente non scrivo molto, mi sono presa una pausa dal mondo della scrittura, ho deciso di focalizzarmi per ora di più sull’apprendere leggendo opere altrui.

Quindi ho sospeso i miei lavori, l’ultimo testo terminato risale a qualche mese fa ed è un racconto del mistero.

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Scrivi anche più cose contemporaneamente?

E’ capitato, ma generalmente mi concentro su un solo lavoro per potermi dedicare solo a quello e scriverlo in meglio possibile evitando errori di distrazione o errori di confusione.

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Cosa fai quando le idee vengono meno?

Mi pare di avervene parlato in una chiacchierata un bel po’ di articoli fa ormai.

Io sono una di quelle persone fortemente convinte che le idee siano ovunque, si può prendere spunto da tutto, da una foglia che cade, da un sogno fatto, da una goccia di pioggia che vi cade sul naso, da qualsiasi cosa anche aprendo a caso un libro e puntando un dito su una parola.

Quindi è questo quello che faccio, mi guardo attorno e per esempio trascrivo una discussione fra due persone e da li ci costruisco una storia accendendo la fantasia.

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Il momento più bello dell’iter di un libro?

Secondo me l’inizio e la fine, l’inizio quando l’autore fa un recap dei personaggi cercando di buttare giù le descrizioni iniziali e la prima parte del libro e la parte finale del lavoro, quando ti senti soddisfatto della tua opera e guardandola tra le mani dici “Oh sì, ho fatto proprio un bel lavoro” *pacca sulla spalla*.

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Il libro che vorresti aver scritto tu.

Ce ne sono parecchi, per esempio Dieci Piccoli Indiani della Christie uno dei gialli più belli di sempre, Notti Bianche di Dostoevskij e in generale più o meno tutte le opere di Poe.

Mi fermo qui altrimenti non la finisco più.

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Hai qualche mania/rito/abitudine mentre scrivi?

In generale devo avere sempre qualcosa da bere, che sia acqua o tè o latte ma qualcosa ci deve sempre essere.

Un ‘altra cosa che faccio spesso mentre scrivo e cambiare continuamente posizione, che io sia su una sedia, su una poltrona o un divano, non riesco a stare ferma e ogni due minuti devo mettermi seduta in un modo diverso.

Come ho detto anche su, quando scrivo ho bisogno di concentrazione quindi non devo avere nessuno che mi parla, può anche esserci qualcun’altro nella stanza, l’importante è che non mi parli e non mi guardi possibilmente.

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Il look ideale per scrivere.

Vestiti comodi, cose di casa.

In autunno e in inverno pigiami in pile inguardabili tra l’altro, il massimo dell’antisesso proprio e d’estate pantaloncini o pantaloni leggeri e t-shirt/top.

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Ti dai degli orari di lavoro o scrivi quando ne hai voglia?

Ho provato a darmi degli orari ma il piano è fallito miseramente, sono una persona che vive nel ritardo quindi scrivo quando ne ho voglia o quando sento l’urgente bisogno di farlo.

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Qual’è la tua posizione preferita per scrivere?

Seduta su una sedia o una poltrona con una gamba inserita sotto l’altra fino a quando non mi si addormenta e passo 5 minuti di dolore acuto per poi rimetterla sotto.

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Leggi manuali di scrittura?

Yes, ora ne sto leggendo uno che s’intitola Lezioni di Scrittura Creativa della Gotham Writer’s Workshop, una scuola molto famosa e importante americana di scrittura creativa.

E’ un manuale con esercizi e consigli molto utili, in futuro vorrei fare un corso di scrittura creativa.

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La casa editrice con cui vorresti pubblicare?

Mi piacerebbe l’Einaudi ma sinceramente non se mai ci arriverò a pubblicare con questa casa editrice, mai dire mai nella vita no? Fa bene sognare in grande!

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Il tuo sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe scrivere un libro che voglia dire qualcosa, sembra una considerazione stupida forse ma secondo me non lo è.

Ho letto libri che una volta terminati invece che lasciarmi qualcosa mi hanno tolto qualcosa (a parte i soldi in tasca), quindi già scrivere un libro che abbia un significato per qualcuno, che faccia capire qualcosa a qualcuno sarebbe un traguardo per me.

Non punto a scrivere un bestseller di quelli che stanno in classifica al primo posto due settimane e poi nessuno se li ricorda, vorrei scrivere qualcosa che rimanga alle persone.

Sia chiaro che con questo non voglio svelare il segreto dell’universo o altro, semplicemente vorrei che una volta terminato il mio libro il lettore dica “questo lo rimetto in libreria e lo lascerò a lungo lì perchè mi è rimasto dentro”.

Bene gente!

Spero che vi abbia fatto piacere leggere le mie abitudini e le mie idee per quanto riguarda la scrittura, se anche voi amate scrivere sarei interessata a leggere le vostre risposte!

A presto ragazzi!

Elisa

Cose del Mese – Settembre!

Salve gente!

E’ arrivato quel fatidico momento, sì, il momento in cui lascio vagare la mia mente al mese appena trascorso e ripenso ad alcuni piccoli particolari che mi hanno accompagnato durante (in questo caso) settembre.

Questo mese sono anche in ritardo sulla tabella di marcia quindi direi di procedere subito, parleremo di avventure e aneddoti durante l’articolo.

Iniziamo!

Film del Mese

Allora, so già che il film di cui sto per parlarvi l’hanno visto tutti quanti ma io non avevo avuto l’occasione di guardarlo quindi questo mese ho rimediato e finalmente mi posso aggiungere a quella colonna di persone che l’ha visto e l’ha amato.

Il film di cui sto parlando è Inside Out.

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Visto che è molto conosciuto non mi dilungherò più di tanto, almeno spero.

Quando uscì ricordo che ci fu una grande pubblicità, ovunque andavi ti ritrovavi davanti ad una locandina o a qualche personaggio della pellicola per capirci, i film che vengono così “spinti” dai media mi danno un po’ fastidio perché va bene la pubblicità anzi, per fortuna che esiste certe volte, però quando diventa così insistente mi infastidisce.

Ho preferito quindi aspettare un po’ per recuperarlo.

E’ realizzato dai produttori di Up, pellicola amata dalla sottoscritta, quindi avevo alte aspettative e devo confessarvi dopo averlo visto che queste aspettative sono state esaudite.

Mi è piaciuto molto, il punto forte di questo film è senza dubbio il modo in cui vengono trattate le emozioni: tristezza, gioia, disgusto, rabbia, paura.

L’emozione/personaggio che mi ha intenerito maggiormente è tristezza un’adorabile essere blu insicuro e con mio stupore triste (sono sarcastica).

Un’altra emozione/sentimento che mi ha fatto divertire è paura un’essere che si affretta a correre in giro freneticamente scosso da un’ansia continua, perché è così familiare questa descrizione?

Comunque, film assolutamente consigliato, davvero bello, commovente, divertente, introspettivo… guardatelo.

Ovviamente Up per me rimane in assoluto uno delle migliori pellicole animate di sempre e sarà difficile spodestarla dal trono.

Voto: 8/9

Serie Tv del Mese 

Ve ne ho già parlato in un’articolo dedicato quindi sarò brevissima.

La serie del mese è senza dubbio Stranger Things.

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Vi indirizzo all’articolo in cui ne parlo meglio, ovvero QUI.

Comunque sappiatelo voto 9/10.

Canzone del mese

Questo mese signori e signore ne ho più di una, ne ho udite udite tre.

La prima l’ho scoperta negli ultimi giorni di settembre o meglio, ne avevo sentito parlare molto ma non ci avevo mai dedicato un’ ascolto.

La prima canzone di questo mese è stata:

We Don’t Talk Anymore – Selena Gomez e Charlie Puth

Di solito non è il propriamente il mio genere di canzone ma dopo averla ascoltata più di una volta me ne sono innamorata.

Seconda canzone del mese è:

I’ll Be Good – James Young

Forse ne ho già parlato, non ne sono sicura, non l’ho scoperta questo mese ma a settembre l’ho ascoltata talmente tanto che non potevo non inserirla.

Se ne ho già parlato scrivetemi nei commenti “Elisa, stai perdendo colpi.

Terza canzone del mese è:

Walk – Kwabs

Anche questa non è proprio il mio genere ma questo mese ho voluto dedicarmi ad altri generi.

Cosmetico del Mese

Non vi aspettereste mai il cosmetico che sto per mostrarvi, pronti?

Aggrappatevi alla poltrona mi raccomando.

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Il cosmetico del mese è una palette di ombretti, per l’esattezza l’Arabian Nights (Smoke and Shadows 320) di Sleek.

Ho acquistato questa palette un mesetto fa e da quando ho iniziato ad usarla riesco a creare trucchi che sembrano quasi accettabili il che è fantastico!

L’ho acquistata sul sito Maquillaia, un sito spagnolo di cosmetici che vende molte marche low cost e non, se siete interessati a questa palette vi consiglio di affrettarvi perché credo sia un edizione limitata.

App del Mese

Mi dispiace ma questo mese non ho nulla si pseudo-utile o intelligente da consigliare per quanto riguarda il reparto app, infatti per me l’applicazione del mese è stata YouCam Fun.

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Dalla scritta FUN scritta a caratteri cubitali, potrete intuire che dovrebbe essere un app divertente per scattare foto.

Infatti lo è, ci sono molti filtri divertenti, dai musetti degli animali alle corone con i fiori lle torte in  faccia  e molto altro…

Scoperta del Mese

Ho scoperto un pittore favoloso, che prima non conoscevo e mi vergogno molto per questo.

Il pittore in questione è Ricardo Fernandez Ortega ed è un pittore messicano pieno di talento secondo me.

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Questo quadro è da lasciare senza parole, me ne sono totalmente innamorata.

Voi conoscevate già per caso questo artista? 

Citazione del Mese

Sei più coraggioso di quanto credi,

più forte di quanto sembri,

più intelligente di quanto pensi.

A.A. Milne

Cosa Brutta del Mese

A parte qualche piccolo inconveniente privato niente di grave.

Finché non succedono tragedie io sono una continua a dire che le cose vanno bene anche perché non trovo sia giusto drammatizzare.

Un’altra cosa che sta succedendo, ora però non a settembre è che mi sta venendo l’influenza, anche io sto per far parte di quel gruppo di persone che in questo periodo dell’anno si ammalano.

Cosa Bella del Mese

Non è successo niente di eccezionale a settembre sinceramente, sono noiosa lo so ma la vita sta proseguendo normalmente, lavoro, progetti, cose!

Aspettate parlando di progetti c’è una cosa bella, il gruppo di lettura ovviamente!

Riguardo questo progetto ci ho fatto un’articolo dedicato, QUI.

Mi sta piacendo molto il gruppo e sono anche parecchio esaltata, era da molto tempo che volevo realizzare nella realtà questa idea che mi gironzolava in testa.

Aspettative per il Prossimo (Ormai questo) Mese

La dicitura “ormai questo” ricorre spesso, chissà perché, forse perché sono sempre in ritardo?

Bhe ve l’ho detto non ho grandissime aspettative anche perché sono in un momento transitorio della mia vita quindi sto cercando di capire cosa voglio fare, come voglio realizzarmi quindi devo riordinare i piani e le idee.

Per questo mese spero che (l’oramai già citato) gruppo di lettura cresca, si espanda e ci siano tante belle novità.

Ottobre è un mese che mi piace molto, tantissime persone a me care compiono gli anni in questo mese e poi c’è Halloween, insomma un mese da festeggiare e da passare con un sorriso sulle labbra aspettando l’inverno.

E voi giovanotti? Cosa avete combinato di bello a settembre?

Ci vediamo presto gente!

Elisa

Harry Potter e La Pietra Filosofale – J.K. Rowling

Salve amici, come state?

Buon ottobre a tutti e buon inizio settimana!

Oggi parleremo di un libro (e una saga) simbolo del genere fantasy, come avrete capito dal titolo, parleremo di Harry Potter.

Io non ho mai letto la saga del piccolo mago e ho deciso di fare una cosa un po’ speciale in occasione del periodo, insomma ho deciso di prendere i classici due piccioni con una fava, in questo caso due gufi.

Va bene adesso sparisco.

In questo periodo infatti è un uscito in Italia l’ottavo libro appartenente alle vicende di Harry e tre ebook “spinoff“.

Ho deciso di leggere tutti i sette capitoli della saga e recensirli ovviamente, quindi al termine della lettura vi parlerò del capitolo da me letto, ma non leggerò Harry Potter e La Maledizione Dell’Erede semplicemente perché non è un vero e proprio capitolo della saga ma è un testo teatrale tradotto a romanzo e per me i capitoli di Harry Potter rimangono sette.

Forse leggerò i tre ebook che si prospettano molto interessanti essendo delle specificazioni di certi luoghi o rapporti dei personaggi della saga.

Ma vedremo, vedremo cosa succederà…

E con questo pseudo-alone di mistero direi di iniziare ad addentrarci nell’universo Potteriano, pronti?

harry-potter-e-la-pietra-filosofale

Editore: Salani

Pagine: 293

Prezzo di Copertina (Prima Edizione): € 16,80

Prezzo di Copertina (Quarta Edizione: € 10,00

Prezzo ebook: € 8,99

Anno della Prima Pubblicazione: 2001 (In Italia)

Link all’acquisto: QUI

Trama

Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavoletti di Bruxelles, ritratti che scappano.

“Affiderei ad Hagrid la mia stessa vita” – Disse Silente.

Recensione

Come ho detto prima, pensavo fosse un’ idea piuttosto buona leggermi tutti i sette capitoli dell’amato maghetto, anche perchè non avevo mai avuto l’occasione di leggere la saga prima d’ora e ahimè ho una grossa lacuna da colmare, ne sono consapevole.

Inizio con il dire che io ho un rapporto piuttosto conflittuale con Harry Potter, infatti negli anni della mia infanzia ero molto diffidente verso questa saga, ho sempre visto solo il primo film e leggiucchiato il primo libro.

Non sono un’amante del genere fantasy e non lo sono mai stata e nonostante gli innumerevoli tentativi da parte di amici e parenti, non mi sono mai avvicinata più di tanto a questa serie.

All’età di 15/16 anni però qualcosa è cambiato.

In un freddo e cupo pomeriggio di metà novembre, vagando per l’internet vidi una foto del mitico maghetto e da lì mi saltò in mente una piccola postilla (ferma lì dagli anni dell’infanzia probabilmente), ovvero mi ricordai quasi nostalgicamente che non avevo mai né letto né guardato Harry Potter.

Starete pensando “ma Elisa, ci stai dicendo che in tutti quegli anni Harry Potter non ti è più venuto in mente e non ti è mai venuta voglia di approfondire una serie così famosa?“, bhe… no.

Quel pomeriggio, rendendomi conto di ciò, feci una promessa a me stessa, avrei letto e guardato Harry Potter perdonando la bambina testarda che ero che insisteva per non guardare il coraggioso maghetto.

Ad oggi ho rispettato metà di questo patto, ho visto tutti i film e finalmente sto per compiere il passo decisivo per rispettare pienamente la promessa, ovvero leggere tutti i libri.

Oggi sono qui per parlarvi del primo libro della serie, “Harry Potter e La Pietra Filosofale“.

Ho terminato questo libro nel giro di pochi giorni grazie alla fruibilità e all’armonia di parole della Rowling.

Credo che sia stato detto più o meno tutto su questo libro e su questa saga ma voglio esprimere ugualmente la mia personalissima opinione.

In questo primo capitolo conosciamo il nostro protagonista, Harry, un ragazzino umile e destinato a grandi cose.

All’inizio del libro facciamo una piccola conoscenza con alcuni personaggi che si riveleranno molto importanti quali ad esempio il professor Albus Silente, la professoressa McGrannitt, Rubeus Hagrid e altri.

A poco a poco la Rowling ci racconterà le origini di Harry e per quale motivo il suo nome è destinato ad entrare nella storia.

E’ stata una lettura molto piacevole ed ho capito una cosa fondamentale, leggere Harry Potter dona al lettore una sensazione magnifica, ci si sente protetti, ci si sente a casa.

In ogni pagina di questo libro ho avvertito moto di amore, sicurezza e dolcezza che la Rowling ha utilizzato per scrivere questa saga e ho capito che questa serie ha riscosso così tanto successo perché, oltre ad essere scritta con una fantasia e una bravura invidiabile, è anche piena di amore, verso i personaggi e verso il lettore.

Mi sono resa conto di aver un errore però, come più o meno sempre accade avrei dovuto leggere prima i libri invece di dare la precedenza ai film perché ogni volta che leggevo una determinata parte mi tornava sempre alla mente la scena del film dedicata a quel momento.

Non so se sia una cosa negativa comunque visto che personalmente ho apprezzato moltissimo i film.

Sicuramente però una cosa la devo dire.

Questo primo capitolo mi è piaciuto ma sono convinta che non sia il punto più alto della saga.

E’ un inizio scoppiettante non c’è che dire, c’è l’avventura, c’è l’amicizia, c’è il coraggio, l’umiltà, la curiosità ma non credo sia l’apice della serie.

Io ora procederò con il secondo capitolo, ovvero “Harry Potter e La Camera dei Segreti” e non vedo l’ora di ritornare fedelmente dall’amato Harry che attende trepidante di iniziare un nuovo anno ad Hogwarts.

L’Harry che conosciamo in questo primo volume è molto giovane anzi all’inizio è in ancora in fasce a voler essere precisi, è un Harry che deve ancora maturare, capire cosa lo aspetta, capire quale sarà il suo scopo.

Insomma è il primo capitolo ed è giusto che il personaggio principale sia ancora “acerbo”.

Sicuramente una saga come questa non è diventata così famosa perché già dal primo volume era qualcosa di perfetto, è diventata famosa per l’ambientazione, per la magia che la Rowling è riuscita a creare e a mantenere nel corso della saga.

Non ricordo l’ultima volta in cui mi sono sentita così protetta e a mio agio durante la lettura di un libro, è come se il mondo di Harry fosse un mondo in cui forse tutti siamo già stati almeno una volta e tornarci è un piacere.

Insomma, questo primo capitolo mi è piaciuto ma come ho scritto non siamo ancora arrivati al punto più alto della serie quindi confido sul fatto che la bravura della Rowling sia maggiore rispetto a quella che ritroviamo qui (non che questa sia da buttare via, anzi!).

Ho deciso quindi di non dare il massimo del voto a questo primo libro, infatti ho dato quattro stelline (anche su Goodreads).

Voto:

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Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.

Sarà un piacere per me leggere il secondo volume, non vedo l’ora di iniziare!

E voi ragazzi? Cosa ne pensate di questo primo volume? Qual’è il vostro preferito?

A presto!

Elisa