Buona domenica! Come va questo week end?
Siete in uno stato di estrema afa o il freschetto vi ha riportato un’influenza degna dell’inverno più freddo?
Torna l’appuntamento con le cose del mese, finalmente, maggio è saltato ma non è stato un granché quindi non vi siete persi/e nulla di sicuro.
Però oggi parleremo di giugno e di varie cose che hanno costellato il mese per me, come i film, le serie e insomma un piccolo recap, come sempre sono curiosa di sapere come è andato il vostro giugno!
Iniziamo!
Film del Mese
Allora, io non so cosa sia successo perché questi non sono in generale i film che guarderei (a parte quello centrale), non sono una fan dei film apocalittici o di generi affini a questo.
Quindi inizierei da quello che è più nelle mie corde, ovvero Suzzanna Buried Alive, pellicola originale Netflix di genere thriller diretto da Rocky Soraya e Anggy Umbara.
E’ in indonesiano quindi a meno che voi non conosciate questa lingua i sottotitoli sono fondamentali.
Come definire questo film? Allora è appunto un thriller che segue una specie di leggenda, Suzzanna è la moglie di un uomo benestante ovvero Satria che è il boss di un azienda, alcuni dipendenti di questa azienda si mettono d’accordo per rubare in casa di Satria quando lui è assente, quella sera però Suzzanna rientra prima a casa e da lì ci saranno eventi confusi che sfoceranno in un epilogo terribile.
Spoiler non spoiler Suzzanna muore, viene letteralmente sepolta viva da questi malviventi, ma la donna al momento della morte e della sepoltura era incinta e diventa una sundel bolong, uno spirito molto vendicativo dai lunghi capelli neri e vestita di bianco, di solito questa figura ha un grosso buco nella schiena, vengono associati alle prostitute ma nel film è un stata leggermente modificata questa leggenda.
Infatti si dice che Suzzanna sia diventata questo spirito per il fatto che ospitava dentro di lei un’altra vita ed è come se fosse morta due volte, in più diciamo che ha subìto una morte piuttosto violenta.
Il film non è sinceramente nulla di speciale, è una visione piacevole per chi ama i thriller ma non è nulla di sconvolgente, la cosa più positiva è il fatto che non ha sempre un’atmosfera pesante, non si prende troppo sul serio ed è un bene.
Il finale mi ha sorpresa.
Vado veloce perché questa volta abbiamo ben 4 film di cui parlare ma nessuno che mi sia piaciuto più del normale, infatti du tutti salvo solo Suzzanna, gli altri no.
Il prossimo è La Fine, film originale Netflix, diretto da David M. Rosenthal, fra gli attori principali troviamo Theo James e Forest Whitaker.
E’ un film apocalittico, quindi non il mio genere, tutto il film ruota attorno al fatto che all’improvviso tutte le comunicazioni con la costa sud degli Stati Uniti vengono interrotte per un fatto “sismico” non identificato. Quindi il mistero è, ma cosa è successo?
Perché non si hanno notizie, le strade sono chiuse dall’esercito, non è possibile raggiungere il luogo e nessuno sembra voler dire quello che è successo?
Seguiamo Will e Tom che per tutto il film cercano di raggiungerE’e la figlia per uno e la fidanzata per l’altro appunto nella costa sud.
Andranno contro diversi pericoli, personaggi ambigui e situazioni pericolose.
Ci sono diversi problemi in questo film, certe volte ho avuto l’impressione che mancassero i dialoghi, i personaggi quando devono parlare non parlano, lo fanno tutto assieme in determinati momenti ma tacciono per parecchi minuti guardando l’orizzonte.
Altro problema sono i personaggi che entrano di prepotenza nella storia, c’è un personaggio in particolare, una donna che viaggia con i due per parecchi chilometri, ad un certo punto (per un fatto per me un po’ superficiale) sparisce e non si vede più in tutto il film, speravo di incontrarla di nuovo prima o poi ma niente.
Il film è tutto lì alla fine, loro due che viaggiano, incontrano gente, rubano benzina, rompono la macchina, fanno discorsi drammatici e nostalgici…
E’ un film che proprio non mi ha convinta, nemmeno il fulcro, il motivo ambiguo legato all’interruzione dei contatti, pensavo ad un twist supernaturale come gli alieni, delle creature marine feroci, un buco enorme nel terreno che ha ingurgitato tutto, o anche delle fate arrabbiate che hanno dato fuoco a tutto, e invece no, il motivo di tutto ciò è molto più “naturale”.
Non capisco perchè nessuno dica nulla, sembra che non possano dire niente ma voglio dire cosa c’è di male, le persone che sono dentro la città capisco che non possano comunicare perché magari dopo il fenomeno si è rotta la linea o ci sono stati guasti importanti, va bene.
Ma qualcuno che abita vicino alla costa avrà sentito o visto qualcosa, se l’esercito poi sa quello che è accaduto perchè è così misterioso a riguardo?
Arriviamo poi a due film dello stesso franchise ovvero La Notte del Giudizio (o The Purge) e La Prima notte del Giudizio.
Io non so… sinceramente non sapevo nemmeno se citarli o no, so che molte persone amano questa saga diciamo e io non avevo mai visto un capitolo di questa, ho voluto rimediare, ne ho visti due e mi bastano.
E’ stato un fatto casuale anche, La Prima Notte del Giudizio l’ho visto per caso, alle due di notte, stavo facendo zapping e l’ho beccato, era iniziato da poco e mi sono detta “ma perché no?”.
Beh la faccio corta, di cosa parla? Sappiamo più o meno tutti su quale idea si basa questa serie, ovvero i padri fondatori d’America decidono di inaugurare una notte appunto del giudizio, chiamato anche “lo sfogo”, notte in cui tutti i crimini di questo mondo sono in un certo senso legali, non ci sono ripercussioni.
Allora, senza offendere nessuno, se vi piace questa serie non prendetevela, ma personalmente l’idea di base non la trovo un granché, ne capisco la base ma non mi piace come idea.
So che è anche un idea se vogliamo molto psicologica, ovvero, quanto in là si può spingere la moralità di un essere umano? Sopratutto sapendo di non essere perseguito. Chi commetterà un crimine e chi no?
Questo film dovrebbe essere la base per gli altri anche se viene dopo, perché parla delle origini di questa idea dello sfogo, diretto da Gerard McCurray, fra gli attori principali troviamo Y’Lan Noel e Lex Scott Davis.
Credo sia nella mia top five di film peggiori visti quest’anno, non per la qualità tecnica del film che non è malaccio tutto sommato, ma lo svolgimento, il fatti che accadono, dovrebbe essere un thriller ma a volte fa davvero ridere e non come Suzzanna che lo intenzionalmente, questo fa ridere per sbaglio che è peggio.
Quali sono i problemi?
Non so a chi è venuta questa idea ma chi partecipa allo sfogo deve indossare delle lenti a contatto neon per registrare e monitorare i crimini, a me è sembrata una cosa pseudo-“wow gli occhi luminosi, roba da giovani, che figaggine”.
Un altro problema è il pezzo finale, ora io non vorrei spoilerare ma farò un eccezione, il protagonista entra in un condominio per salvare delle persone dall’aggressione di una banda di russi addestrati e davvero efficienti, lui entra con una specie di canotta della salute, da solo, con una o due borse (non mi ricordo) piene di armi e munizioni che sposta da una parte all’altra e li uccide ovviamente tutti.
Non credo esista sul pianeta Terra un uomo Dmitri ovvero il protagonista, io… preferisco non commentare.
Ci hanno voluto buttare dentro anche guerre fra i gang, spacciatori di droga, un pazzo a caso che sbuca nel finale e salva la situazione, non mi è piaciuto nulla.
Parliamo ora dell’ultimo film ovvero “La Notte del Giudizio“, quello più famoso della serie, del 2013, credo sia il primo uscito.
Diretto da James DeMonaco, fra gli attori principali troviamo Lena Headley e Ethan Hawke.
Questo l’ho voluto vedere su Netflix, perché effettivamente ho sempre sentito parlare di questo film in particolare non degli altri della serie, allora ho detto, prima di bocciare nella mia mente una saga/serie voglio vedere quello più famoso.
Stesso concept, solo che qui seguiamo le vicende di un venditore di allarmi che nella notte dello sfogo si barrica in casa con la famiglia, la moglie e i due figli. L’allarme che hanno è davvero avanzato e loro tramite delle telecamere riescono anche a vedere la situazione al di fuori della casa, all’improvviso il bambino vede un uomo disperato in ricerca di aiuto, così senza dire nulla apre la porta e lo fa entrare. Da lì in poi la casa viene assediata da una banda, questi li minacciano, o l’uomo o loro.
Questo è più carino da vedere, l’idea di base per me rimane sempre poco convincente ma almeno qui il film segue un senso logico e non fa ridere quando non deve.
Non è male questo, anche il finale mi è piaciuto, se volete un qualcosa di thriller e di leggero non è un cattiva scelta.
C’è di meglio ma c’è anche di peggio.
Serie tv del Mese
Entrambe provenienti da Netflix, ho iniziato a vedere la Casa di Carta (finalmente) e Alto Mare.
Sono entrambe serie tv spagnole tra l’altro, vorrei specificare il fatto che non ho terminato la prima stagione di nessuna di queste due quindi non conosco ancora il finale e non posso esprimermi del tutto.
La Casa di Carta è una serie famosissima, ideata da Alex Pina, fra gli attori principale troviamo Ursula Corberò, Itziar Ituno, Alvaro Morte, Paco Tous, Pedro Alonso, Alba Flores, Miguel Herran, Jaime Lorente e Esther Acebo.
Ho visto solo metà della prima stagione, almeno per me è una di quelle serie che non riesco a guardare stile binge watching, dopo aver visto un esempio o massimo due non riesco a proseguire.
E’ comunque una bella serie, realizzata bene, la trama è interessante, trovo incredibile il fatto che questi rapinatori riescano a stare nella zecca di stato per così tanto tempo ma nella serie sono ore, mentre per noi sono episodi anche abbastanza lunghi quindi insomma il tempo è diverso. Solo non credevo che la serie si basasse su di loro che per tutto il tempo sono dentro la zecca di stato.
Di cosa parla? Parla di un gruppo di rapinatori che entra appunto nella zecca di stato spagnola per stampare 2 miliardi e 400 milioni di euro ovviamente legali, la squadra è coordinata da “Il Professore”, un uomo enigmatico e direi affascinante, dopo essere entrati con successo all’interno della struttura, tutto procederà come deciso in precedenza ma la storia prenderà degli sviluppi davvero sorprendenti e inattesi.
Capisco perché piaccia così tanto, l’idea di base è interessante, la recitazione mi piace, la sequenza degli eventi è ottima, mi piace anche la narrazione.
A volte è un tantino lenta, questo è l’unico appunto che ho da fare.
Altra serie del mese è stata Alto Mare, sempre distribuita da Netflix, è diretta da Carlos Sedes e Lino Escalera.
E’ di genere thriller, si basa su una vicenda che accade appunto in alto mare, è ambientata negli anni 40′, le protagoniste sono due sorelle Carolina e Eva, entrambe salgono a bordo di questa enorme nave, Carolina si deve sposare con un uomo di rilievo sulla nave (non ricordo la sua posizione ma ha una carica alta sulla nave), mentre Eva è una scrittrice e segue la sorella per andare in Argentina. Sono comunque ragazze benestanti.
Ad un certo punto ci sarà un omicidio sulla nave e da lì inizieranno una serie di eventi molto ambigui.
La serie è carina, nulla di troppo serioso ma è comunque thriller solo che ha un’atmosfera più rilassata certe volte, non persiste sempre quell’alone di ansia.
Ci sono in mezzo anche storie d’amore, vicende famigliari, misteri, ve la consiglio.
Canzoni del Mese
Cosmetico del Mese
Questo è lo Shimmering Skin Perfector Highlighter di Becca, a dire il vero lo uso da qualche mese e non so perché non l’ho mai citato qui.
Questo è un illuminante liquido che trovate o in questo formato da 30 ml quindi in full size o in un set in cui c’è un illuminante in polvere in travel size e un illuminante liquido sempre in travel size, io quasi quasi vi consiglio di più questo kit perché costa un po’ di meno, avete due prodotti in due formulazioni e vi garantisco che durano all’infinito, infatti quello in full size credo duri 20 anni più o meno mentre quello in travel size dura il giusto.
Ci sono diverse colorazioni tutte sul dorato, oro rosa, oro più classico, trovate sia il full size che il kit da Sephora o sul sito.
E’ il mio illuminante liquido preferito, la durata è fenomenale, ha un effetto naturale bellissimo, io di solito lo applico con le dita leggermente sul viso e credo sia l’illuminante perfetto per me, non è troppo leggero nè troppo presente, sembra la luminosità naturale della pelle.
App del Mese
E’ un’app super carina, un simulatore di vita, la classica app/giochino insomma, si deve gestire la vita di una personalità a caso creata randomicamente dall’app, per qualche giorno è stato il mio passatempo per quando si hanno quei momenti di attesa.
E’ semplice comunque, non ci sono animazioni, c’è una specie di resoconto della vita del personaggino per man mano avanza con gli anni fino alla morte.
Scoperta del Mese
Niente di che, c’è un sacco di roba nelle altre sezioni ma non in questa, lo so, è triste.
Citazione del Mese
La nostalgia per quello che abbiamo perso è più sopportabile della nostalgia per quello che non abbiamo mai avuto.
– Mignon McLaughlin
Obbiettivi per ciò che rimane di Luglio
Allora vediamo, sto lavorando a diverse storie e progetti quindi direi proseguire certamente con questi, questa tra l’altro è l’unica sezione dell’articolo in cui posso parlarvi a mò di me del presente, quindi vi dico che in questo momento ho quasi la sensazione che tutto stia rallentando.
Sapete quando passate un periodo pieno e man mano c’è quel calo dopo? Ecco, in questi mesi sono stata occupata anche con il conseguimento della patente che fino a settembre posso momentaneamente salutare, infatti mi attende l’esame a settembre ma prima ho le ferie di agosto e sono felice così.
Ho la sensazione che le cose stiano per spegnersi, nel senso, tra poco ci saranno le vacanze, la pausa, tutto sta per fermarsi e va bene così.
Bene!
E voi? Come avete passato il vostro giugno ma sopratutto come state ora in questa calda domenica di luglio? Fatemi sapere!
A presto!