Cose del Mese – Maggio!

Buon martedì compari e buon quasi inizio settimana!

Com’è stato il weekend, positivo? Bene, perché adesso si ricomincia con 4/5 giorni di calura opprimente e sudori facili.

Visto che sono una persona ottimista però non mi sento di lasciare l’ultima frase così senza una anche blanda rassicurazione quindi, completando la frase, tenete duro che tra poco c’è agosto, anche se mancano circa due mesi ma non importa!

E’ arrivato quel momento, sapete di cosa sto parlando, il momento in cui con tutta tranquillità vi racconto un po’ quelle che sono state le mie “cose” del mese di maggio, ovviamente sono curiosa di conoscere anche le vostre di “cose”.

Un articolo leggero e senza pretese, un luogo di incontro alla fine del mese per parlare un po’ di ciò che è stato.

Iniziamo subito perché maggio è stato un mese decisamente pieno di cui conserverò un bel ricordo!

Film del Mese

Quando dico che maggio è stato un mese positivo per la sottoscritta intendo anche strano, non so in quale modo mi sono ritrovata a guardare film vintage a maggio ma è successo.

Di quelli che ho visto mi sento di inserirne in particolare due, il primo a partire da sinistra che è un mega classicone del cinema che io non avevo mai visto ed il secondo a destra più recente rispetto al primo ma comunque con i suoi annetti sulle spalle.

A qualcuno Piace Caldo è un pilastro della commedia americana, un caposaldo del cinema datato 1959, vincitore di un Oscar e di ben tre Golden Globe.

Sinceramente nel corso degli anni migliaia di persone hanno parlato di questa pellicola e non sono un’esperta quindi non sono la persona più adatta per parlarne ma è un film che mi è piaciuto molto per tutto il tempo la mia vista era rapita da Marilyn Monroe non per la sua bellezza che è sicuramente apprezzata e riconosciuta a livello mondiale ma dal suo potere di attrarre l’attenzione.

E’ pazzesco il modo in cui in ogni scena lei ruba l’attenzione all’ambiente, alla storia, agli altri attori principali no perchè sono anche loro due grandi professionisti che riescono a calamitare l’occhio ma per non rischiare di passare in secondo piano con un attrice come Marilyn M. il trucco secondo me è essere incredibilmente talentuosi e perfetti nel ruolo che si interpreta altrimenti si diventa parte del mobilio perché è di una potenza fuori dal comune.

Non credo ci sia bisogno di raccontare la trama, sappiate solo che è una commedia romantica di quelle classiche con alcuni punti straordinari (e in questo caso intendo letteralmente “fuori dall’ordinario”).

Ci sono delle frasi che colpiscono dritte al centro in questo film, al giorno d’oggi queste battute possono non sembrare così originali anche perché sono state utilizzate e scimmiottate talmente tante volte da suonare ordinarie quasi, ma nel 59′ frasi simili erano da medaglia d’oro decisamente.

Battute del tipo:

« – Aspetta da molto?

– Non importa quanto si aspetta, ma chi si aspetta. »

Sono frasi che senza dubbio non si possono dimenticare.

Ora, c’è un fatto da tenere presente durante tutta la visione della pellicola, bisogna imprimersi nella mente la data in cui è ufficialmente stata lanciata perché per alcuni concetti è inevitabile dire che risulta datata.

Ci sono aspetti, dalla figura femminile, ai vari luoghi comuni che se vengono analizzati oggi potrebbero risultare poco apprezzabili da qualcuno.

Questo però non toglie il fatto che per l’epoca fosse una grande produzione.

Sicuramente da vedere, consigliato ma ricordatevi sempre in loup durante la visione l’anno di pubblicazione.

Voto: 8

Altro film di cui vi parlo è Il castello, produzione del 2001 del regista Rod Lurie.

Qui incontriamo attori universalmente conosciuti direi come Mark Ruffalo, Robert Redford e James Gandolfini.

La trama brevemente è questa:

Eugene Irwin, generale dell’Esercito degli Stati Uniti viene condannato a scontare una pena di 10 anni in un carcere di massima sicurezza per l’accusa di aver ucciso 8 uomini. Per vari motivi il direttore del carcere, il colonnello Winter un despotico rabbioso e spregevole uomo ubriaco di potere, di giorno in giorno accrescerà il suo odio verso Eugene e gli altri detenuti che faranno squadra con il generale per far crollare questa situazione di odio e ingiustizie che i detenuti sopportano a fatica.

E’ una pellicola che galleggia fra il genere thriller e quello drammatico, fra i personaggi ci sarà quello classico per cui gli spettatori soffrono ovvero quello buono che muore, ci tenevo a scriverlo perché non è stata una gran scelta farlo morire secondo me.

Inutile dire che alla fine scoppierà una vera rivolta, tutta la tensione e la rabbia accumulata dai carcerati e dalle guardie istigate dal direttore esploderà in un misto di azione, esplosioni, battaglie varie.

L’inizio del film e la parte centrale tutto sommato, tranne qualche particolare, mi sono piaciute la parte finale meno.

Tutto sommato non è un film da bocciare in pieno, sicuramente esistono film di questo genere decisamente peggiori, nonostante non sia entrato nella mia top ten dei film preferiti mi è rimasto talmente impresso da volerne parlare qui, quindi ha decisamente dei punti positivi.

Voto: 6/7

 

Serie tv del Mese

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Ok, su questa non ho nessun dubbio.

La serie, o mini-serie in questo caso, del mese di maggio per me è stata Dieci Piccoli Indiani.

E’ una mini-serie del 2015 composta da tre episodi, questa produzione è stata commissionata da Ben Stephenson e Charlotte Moore per la BBC in occasione del 125º anniversario della nascita di Agatha Christie.

L’adattamento è stato prodotto da Screen Mammoth, in collaborazione con Agatha Christie Productions.

Erano già stati fatti degli adattamenti per questo meraviglioso classico del genere giallo, uno dei miei gialli preferiti, questo secondo è riuscito particolarmente bene.

E’ anche piuttosto gotico in alcune parti, quasi noir, mi è piaciuto lo stile della regia, le inquadrature, la precisione delle ambientazioni.

C’è qualche differenza con il libro, è stato apportato qualche cambiamento che comunque non ha sminuito in nessun modo l’opera originale secondo la mia modesta opinione.

Il cast qui secondo me è quasi eccellente, c’è stato qualcuno che non mi ha convinta ma in linea di massima è un cast eccezionale, ho scoperto uno dei miei possibili autori preferiti ovvero Aidan Turner (che qui interpreta Philip Lombard).

Non vedo l’ora di iniziare Poldark, serie in cui c’è questo attore appunto, è una serie che volevo vedere da tempo, molto talentuoso da quello che ho visto.

Per qualche motivo l’attore che nel suo ruolo mi ha convinta di meno è Burn Gorman, interpreta l’investigatore e fra tutti è quello che mi ha lasciato qualche dubbio, ho già visto Gorman in altre produzioni e generalmente mi piace come attore ma qui l’ho visto titubante in alcune parti.

Non riesco ancora invece a dare un giudizio definitivo per quanto riguarda l’interpretazione di Maeve Dermody nel ruolo di Vera Claythorne, perchè in alcuni momenti l’ho trovata prima di carisma.

Comunque questa mini-serie rientrerà alla fine dell’anno facendo le somme tra le serie più belle che ho visto durante l’anno, una gran produzione che sono felice di aver visto.

Mi pare di averla addocchiata nel 2015/2016, all’epoca dell’uscita ma ci avevo solo buttato un’occhio senza dargli lo spazio giusto, finalmente ho rimediato!

Se siete fan della Christie (come me) e 10 piccoli indiani e tra i vostri gialli preferiti (come me) dategli una possibilità, ma anche se non avete mai letto la cara Agata o avete disprezzato quest’opera, comunque dategli una possibilità perché se la merita.

Io non do voti alle serie tv perché quelle di cui vi parlo di solito non le ho concluse, questa però l’ho conclusa quindi posso dare un voto, piuttosto positivo anche.

Voto: 9

 

Canzoni del Mese

Ah lo spazio della musica che invece di essere al singolare è diventato plurale perché non so scegliere nella vita, ah!

Dihaj – Skeletons

Lady Gaga – Million Reasons

Michael Jackson – Slave to The Rhythm

 

Cosmetico del Mese

Dunque, sempre sulla scia dell’estate (non ancora) quindi fa troppo caldo per truccarsi gli unici prodotti che ho utilizzato per buona parte di maggio erano il mascara e un rossetto (nude tendenzialmente).

I rossetti sono piuttosto simili a quelli che vi ho mostrato nell’articolo di aprile, magari ve ne parlerò in futuro ma non sono niente di speciale.

Il mascara invece mi è piaciuto abbastanza ed è il Wonder’Full con olio di Argan della Rimmel.

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L’effetto è molto naturale, niente di grandioso o esageratamente visibile, quindi se amate l’effetto ciglia finte questo potrebbe non essere il prodotto per voi.

Io vado a periodi, a volte preferisco l’effetto naturale mentre altre volte punto su un look più forte.

In questo momento non sono in vena di trucchi troppo pesanti o inutilmente esagerati data la calura, se utilizzo il fondotinta è quello più leggero e non sto a perfezionare ogni centimetro del mio viso.

Comunque tornando al mascara, lo scovolino non è particolare come vedete ha una forma piuttosto comune, la formula non è pesante e appiccicaticcia quindi non crea quell’effetto occhio da teatro con le ciglia incollate assieme a ciuffetti.

Dura mediamente dalle 4 alle 5 ore, se voglio che duri fino a sera lo devo ritoccare altrimenti arrivata a casa quando mi strucco vedo che non c’è più traccia di nulla sulle ciglia.

Dipende tutto dai vostri gusti, se non volete sovraccaricare troppo le ciglia questo ve lo consiglio assolutamente, quando io l’ho acquistato era in questa confezione con la parte inferiore più scura rispetto al tappo, ora ne hanno fatta una nuova tutta della stessa colorazione anche se non penso abbiano apportato modifiche esagerate alla formulazione.

App del Mese

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L’app del mio mese di maggio è stata Lumosity, un’applicazione simpatica ed intelligente.

E’ una di quelle applicazioni che tramite alcuni intelligenti giochini testa la tua attenzione, la tua velocità di ragionamento insomma quei giochi simpatici che ti intrattengono quando non hai voglia di fare nulla in particolare.

Come quasi tutte app se sganci i dobloni avrai accesso a tutti i giochi come e quando vorrai se non lo fai, potrai giocare solo ad un tot di giochi al giorno.

Io in generale quando si parla dopo poco mi annoio, passo un periodo in cui sono molto appassionata per un app poi quel momento passa e la lascio definitivamente perdere.

Il fatto dei giochini limitati può dar fastidio ma per quanto mi riguarda non mi disturba questo fatto, ci faccio qualche giochetto e poi la spengo.

L’app è fatta molto bene, i giochi sono ben costruiti, variano da genere a genere, sempre simpatici e carini insomma niente di speciale ma questa applicazione mi ha salvata da qualche momento di noia profonda.

 

Scoperta del Mese

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Ho scoperto un programma non proprio recentissimo, è stato tramesso per la prima volta nel 2015, è stata fatta anche una seconda stagione e viene trasmesso attualmente su Sky Arte.

Questo fantastico programma, da come avrete intuito dall’immagine, s’intitola BookLovers ed è condotto da Giorgio Porrà.

Penso siano repliche quelle che ho visto su Sky Arte negli ultimi giorni di maggio, è un programma che parla di molti titoli dai più famosi a quelli più nascosti, in ogni puntata si prende in analisi un determinato argomento e lo si affronta tramite l’aiuto dei libri.

Un’idea interessante e realizzata decisamente bene, mi piace il modo di Porrà di leggere stralci di vari titoli con quel modo di fare indaffarato.

Ho visto solo alcune puntate quindi non posso parlarvi dell’intera prima stagione ma meritava di essere inserito tra le scoperte del mese.

Ovviamente ogni titolo citato viene inserito in whishlist quindi non mai fine, si dice che per tutto c’è un’inizio e una fine beh per le wishlist che un’inizio ma non c’è una fine.

Citazione del Mese

“Colei che brucia di gioventù e non conosce sorte decisa, è legata a chi detesta.”

– William Blake

Cosa Negativa/Positiva del Mese

A dire il vero maggio è stato un bel mese, in linea di massima almeno.

Sono successe piccole cose positive nella mia vita personale, sul blog insomma è nata una nuova rubrica, non ho fatto molte letture a maggio e soffro per questo me escludendo la lettura è stato un mese positivo.

Ho fatto delle interessanti scoperte, la scrittura è andata avanti abbastanza bene nonostante io ad oggi non abbia ancora finito la storia perché maggio sarà anche stata un bel mese ma è stato troppo pieno, quindi ho richiesto una proroga e nei prossimi giorni la terminerò definitivamente.

A maggio sono quasi sparita dai social, in generale più o meno da internet non sono riuscita a partecipare attivamente alla vita social, tornerò al più presto però!

Uh a maggio ho riattivato Netflix visto che mi è presa la voglia di guardare serie e film fino a stancarmi gli occhi, sto guardando diverse serie come Death Note (che non è proprio una serie tv), Una Serie di Sfortunati Eventi e altre, vorrei iniziare Dexter (magari è la volta buona), vorrei riprendere Penny Dreadful che non ho mai concluso, Orange is The New Black, insomma ho troppe serie in sospeso!

Tra l’altro Penny Dreadful è stato cancellato, essenzialmente perché il regista e gli sceneggiatori non avevano più idee per mandarlo avanti dopo aver ucciso la protagonista (ops spoiler), che spreco.

Obbiettivi per Il Prossimo (Fingiamo sia Maggio) Mese

Quando arriviamo a questo punto dell’articolo la mia espressione è sempre questa:

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Voi penserete “ma scusa toglila questa specie di domanda”, pensiero giusto e lecito ma la mia risposta è “no, perché sono quasi sicura che un giorno avrò qualcosa di preciso da dire per rispondere a questa domanda”.

Sono un tipo quel tipo di persona che non si fa tanti programmi, guardo un po’ come va la situazione e agisco, mi piace pensare in modo finto e distorcendo questo modo di dire di vivere un po’ alla giornata in questo giovane periodo della mia vita.

Nulla è deciso e nulla è certo fino a quando non accade.

Bene ragazzi, questo era tutto!

Com’è stato il vostro maggio? Fatemi sapere!

A prestissimo!

Elisa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scrivere di Ciò che Si E’ Letto

Buongiorno, buon lunedì ma soprattutto buon inizio giugno (in ritardo) people!

Finalmente torno sul blog, non vedevo l’ora di poter scrivere questo articolo!

Oggi non parliamo di un libro in particolare, né di nuove uscite letterarie, né di poesia, parliamo però di un argomento sempre legato ai libri, una questione piuttosto importante su cui da qualche mese mi ritrovo a pensare.

Per la serie “parliamone” oggi ci facciamo quattro chiacchiere tranquille per ragionare sulla questione “scrivere di ciò che si è letto”.

Come ai vecchi tempi oggi con un bel bicchiere di té freddo ci mettiamo a parlare di svariati punti, io mi sa che ci vado piano col té però dato che il grande alleato ventilatore mi ha tradita facendomi prendere un raffreddore di quelli potenti, proprio a giugno.

Mi è capitato qualche volta, ma neanche tanto spesso, di entrare in quello che significa essere una bookblogger o una blogger più in generale.

Oggi vorrei soffermarmi su un dilemma che può attanagliare chi scrive di libri ovvero chi recensisce, chi ne parla, chi li racconta, insomma chi gestisce un blog che parla di libri.

Questo dilemma come vi dicevo mi attanagliava da qualche tempo, prima in maniera lieve poi con il passare delle settimane un grande interrogativo è cresciuto in me alimentato da quel dilemma iniziale, l’interrogativo in questione è:

Qual’è il modo migliore per scrivere di un libro che si è letto?

Una risposta a questa domanda (e un ulteriore conferma del fatto che non sono l’unica ad avere dubbi su ciò che scrivo) è arrivata nelle scorse settimane da Chiara del blog IlMioMondoInventato.

Chiara in un articolo racconta appunto quali sono i criteri utilizzati da lei per scrivere le recensioni che porta sul suo blog, io leggendo questo articolo mi sono posta la stessa domanda che si pone Chiara (oltre a quella di prima) “le mie sono buone recensioni?”

Ovviamente a questa seconda domanda io non posso rispondere, non sono io a poterlo dire.

Questo blog è aperto da un anno e mezzo quindi non da varie ere geologiche ma nemmeno da ieri insomma, le mie recensioni sono cambiate dall’inizio e questo penso sia evidente dando un’occhiata a quelle risalenti ai primi tempi, non sono cambiate solo le recensioni, è cambiato il mio stile di scrittura e la mia concezione riguardo al scrivere un buon articolo, o post.

Andando a guardare sul calendario non è passato molto tempo dal primo post ma il mio approccio è cambiato, si è evoluto.

Quindi mi è venuto spontaneo chiedermi quali sono gli ingredienti necessari per scrivere una buona recensione, le recensioni sono importanti per un blog che parla di libri, molto importanti e si cerca di descrivere un quadro a qualcuno che non lo ha ancora visto, oppure l’ha visto e vuole sentire l’opinione di qualcun’altro.

Trovo che una recensione scritta da qualcuno che si segue influenzi, positivamente o negativamente, un possibile lettore di un determinato titolo quindi una recensione ha il suo peso.

Almeno questo è quello che succede a me, mi è capitato ovviamente anche di acquistare e leggere titoli criticati che a me sono piaciuti, quindi bene o male che se ne parli le recensioni hanno una ripercussione secondo me sulla persona che ti segue e le legge.

Per quanto mi riguarda un buon 35% se non di più nelle mie recensioni rappresenta l’opinione personale, un 20% la scrittura o lo stile di scrittura che ritengo piuttosto importante e il resto la storia di per sè, quindi la trama, i fatti narrati e il resto.

La scrittura dipende sempre anche dal gusto personale, per esempio uno stile come quello di Simenon a me non entusiasma, è troppo coinciso e poco esaustivo dal punto di vista delle descrizioni, mi rendo anche conto però che a qualcun’altro una scrittura simile potrebbe piacere quindi l’opinione personale spalleggia l’intera recensione.

E’ un argomento interessante perché tutti (mi rivolgo ai bookblogger) scrivono le proprie recensioni in modo diverso ed è giusto sia così, in questo modo si ha un ritratto dello stesso titolo sotto punti di vista diversi, questo è un bene ma stando a questa considerazione non esiste un prototipo di recensione ideale ogni recensione è personale e ideale a modo suo.

Nelle mie recensioni di solito tendo a citare i punti positivi e negativi di un libro per poi analizzarli, a me sembra un buon modo per strutturare una recensione ma ci sono moltissimi altri modi per parlare di un libro.

Come scrive sempre Chiara la ricerca è molto importante, necessaria per parlare di un libro nel migliore dei modi è sempre utile sapere qualcosa dell’autore, qualche curiosità sulla pubblicazione insomma senza informazione non si può scrivere una buona recensione.

Ogni volta che mi siedo per scrivere una recensione al pc mi viene spontaneo domandarmi “sto facendo un buon lavoro?” e questo interrogativo persiste anche dopo averlo terminato “ho scritto una buona recensione?”, penso sia comune farsi queste domande.

Quando parlo di un libro non faccio mai spoiler, per il discorso di prima ovvero non importa come ne parli di un determinato titolo la persona che legge l’articolo potrà in futuro leggere quel libro quindi ritengo sia meglio non rivelare particolari che devono rimanere nascosti.

Di solito nelle recensioni non descrivo lo svolgimento della storia a causa spoiler appunto e anche perché quello che un potenziale lettore conosce della storia è scritto nella trama quindi io parlo solitamente della scrittura, dei punti salienti della storia (non tutta) senza entrare nei particolari, delle caratteristiche dell’opera, gli argomenti che tratta e ovviamente racconto le mie opinioni personali.

Magari per un lettore che segue determinati bookblogger penso che la cosa migliore da fare sia trovare il blogger che ha i gusti più simili ai suoi, non è la scoperta della’acqua calda quello che sto dicendo ma la ritengo una considerazione maturata nel tempo.

Bene, questo è quello che è emerso dalle mie personali considerazioni sulle recensioni e sui dilemmi legati a queste.

Ci tengo a dire che ognuno sul proprio blog scrive le recensioni come vuole sempre e solo lui (o lei), non voglio assolutamente insinuare il fatto che è meglio scrivere le recensioni in un determinato modo rispetto ad un altro, non fraintendetemi.

In questo articolo voglio solo parlare sinceramente con voi e dirvi un po’ come scrivo personalmente le mie recensioni, su quali criteri mi appoggio e aprire un sereno dibattito su cosa significa scrivere una recensione.

Voi cosa ne pensate? Ditemi la vostra ragazzi, vi aspetto!

A prestissimo!

Elisa