LiberTiAmo di Aprile (2023)

Buon sabato e buon primo di aprile!

Rieccomi su questi schermi dopo la sparizione del mese di marzo, ma come avevo un poco fatto intuire tra un’articolo e l’altro marzo è stato un mese assolutamente frenetico e interminabile, quindi alla fine ho deciso di seguire la corrente di impegni e prepararmi per un gran ritorno qui ad aprile.

Esatto, voglio recuperare questo mese, sappiate che mancano pochi giorni alla pubblicazione (finalmente, sono passati 84 anni) della seconda parte dell’articolo #PoetProfile su Sylvia Plath e in più ovviamente parleremo di libri e poesia, aprile sarà il mese giusto per rimettersi in carreggiata.

Nel frattempo dato che oggi è il primo del mese celebriamo la nuova lettura del gruppo (LiberTiAmo, che trovate come sempre qui su Goodreads), ad aprile leggeremo “Racconti di Pietroburgo” di N. Gogol.

Racconti di Pietroburgo – Nikolaj Gogol’

Casa editrice: Feltrinelli

Link all’acquisto: QUI

Trama

“Siamo tutti usciti da ‘Il cappotto’ di Gogol’” Fëdor Dostoevskij Pietroburgo non è una città: è un progetto, un sogno, un miraggio, un’allucinazione, o un incubo, se volete, ma non è una città. E non c’è un autore che meglio di Gogol’ abbia visto e reso tangibile la sua realtà. I suoi “Racconti di Pietroburgo” ci restituiscono l’essenza di questa città, che è la cultura che vi è germinata. Leggendo questi cinque smilzi racconti sarete in un attimo gogolianamente proiettati nel mondo di Puskin, di Dostoevskij, di Andrej Belyj, di Anna Achmatova e Andrej Bitov; grazie a queste cinque capriole gogoliane vi troverete in un istante imbevuti di cultura pietroburghese. E dunque: non mettete piede a Pietroburgo senza prima aver letto i racconti di Gogol’… non vedreste nulla, non capireste nulla… Restituiti al lettore italiano nella traduzione di Damiano Rebecchini, questi racconti iniziano oggi una nuova vita, vestiti di tutto punto, con un nuovo cappotto tagliato a meraviglia, pronti a popolare i sogni pietroburghesi dei loro futuri lettori.

La raccolta venne realizzata dopo la morte di Gogol’, unendo tre racconti precedentemente pubblicati nella raccolta Arabeschi (1835) e due immediatamente successivi.

Gogol’ è considerato uno dei grandi della letteratura russa. Già maestro del realismo, si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico tanto da essere definito da molti critici un precursore del realismo magico.

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di aprile.

E voi? Avete mai letto “Racconti di Pietroburgo”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

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LiberTiAmo di Marzo (2023)

Buon mercoledì e buon primo di marzo!

Come state? Come vi sentite per questo nuovo mese?

Mese nuovo, lettura del gruppo bella nuova, infatti oggi parliamo un poco del libro che sarà in lettura per tutto il mese di marzo sul gruppo di lettura LiberTiAmo (che trovate esattamente qui, su Goodreads).

Ogni mese, o quasi se la lettura è bimestrale, da un sondaggio incoroniamo un libro vincitore che leggeremo nel corso del mese senza tappe, nel senso che ognuno può iniziare la lettura nel momento/giorno favorito e a fine mese, o anche nel corso del mese a piacimento, nell’apposita discussione parliamo un poco delle varie impressioni.

A marzo leggeremo Appartamento 401 di Shūichi Yoshida.

Appartamento 401 – Shūichi Yoshida

Casa editrice: Feltrinelli

Link all’acquisto: QUI

Trama

Ryosuke, Kotomi, Mirai, Naoki condividono un appartamento nel quartiere di Setagaya di Tokyo. La vita scorre tranquilla, senza incidenti né particolari conflitti, come le auto che si inseguono sulla tangenziale e non si scontrano mai. Ma fuori dall’appartamento 401 i quattro giovani si confrontano con le difficoltà del vivere, del comprendere se stessi e individuare il proprio posto nel mondo. Proprio quando un quinto ragazzo, Satoru, va a vivere con loro, nel quartiere iniziano a verificarsi strane aggressioni a giovani donne. Tra forzata intimità e apatica estraneità, la tensione è palpabile, persistente, e si fa strada nel lettore il sospetto che uno dei ragazzi sia coinvolto. Ma la domanda più inquietante è: la vita vera è dentro o fuori dalle mura dell’appartamento?

Shūichi Yoshida è uno scrittore giapponese, autore anche de “L’uomo che Voleva uccidermi”.

Il libro sarà in lettura dal 01/03 al 31/03, per tutto il mese di marzo.

E voi? Avete mai letto “Appartamento 401”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Gennaio e Febbraio (2023)

Buona domenica e buon primo dell’anno!

Possiamo finalmente dare il benvenuto a questo 2023! Spero che il vostro ultimo dell’anno sia stato da ricordare, in modo positivo si spera… Avete festeggiato? Avete assaporato il dolce sapore dell’anno maledetto che se ne va?

Ora, una volta salutato il 2022 e guardato al 2023 possiamo iniziare a parlare della prima lettura dell’anno per il gruppo di lettura, LiberTiAmo, in cui ogni mese leggiamo assieme un libro in massima libertà, ci trovate come sempre su Goodreads.

In questo caso il libro di gennaio sarà anche quello di febbraio, perché parliamo di un mattone russo, “Vita e Destino” di V. Grossman.

Vita e Destino – V. Grossman

Casa editrice: Adelphi

Link all’acquisto: QUI

Trama

«Ho appena terminato un grande romanzo a cui ho lavorato per quasi dieci anni…» scriveva nel 1960 Vasilij Grossman, scrittore noto in patria sin dagli anni Trenta (e fra i primi corrispondenti di guerra a entrare, al seguito dell’Armata Rossa, nell’inferno di Treblinka). Non sapeva, Grossman, che in quel momento il manoscritto della sua immensa epopea (che aveva la dichiarata ambizione di essere il Guerra e pace del Novecento) era già all’esame del Comitato centrale. Tant’è che nel febbraio del 1961 due agenti del KGB confischeranno non solo il manoscritto, ma anche le carte carbone e le minute, e perfino i nastri della macchina per scrivere: del «grande romanzo» non deve rimanere traccia. Gli occhiuti burocrati sovietici hanno intuito subito quanto fosse temibile per il regime un libro come Vita e destino: forse più ancora del Dottor Živago. Quello che può sembrare solo un vasto, appassionante affresco storico si rivela infatti, ben presto, per ciò che è: una bruciante riflessione sul male. Del male (attraverso le vicende di un gran numero di personaggi in un modo o nell’altro collegati fra loro, e in mezzo ai quali incontriamo vittime e carnefici, eroi e traditori, idealisti e leccapiedi – fino ai due massimi protagonisti storici, Hitler e Stalin) Vasilij Grossman svela con implacabile acutezza la natura, che è menzogna e cancellazione della verità mediante la mistificazione più abietta: quella di ammantarsi di bene, un bene astratto e universale nel cui nome si compie ogni atrocità e ogni bassezza, e che induce a piegare il capo davanti alle sue sublimi esigenze. «Libri come Vita e destino» ha scritto George Steiner «eclissano quasi tutti i romanzi che oggi, in Occidente, vengono presi sul serio».

Inizialmente fu concepito dall’autore come la seconda parte di un grande libro sulla Seconda Guerra Mondiale, seguendo, con l’ampiezza e la generosità tipica del romanzo ottocentesco, molti destini individuali che si intrecciano con le vicende del tremendo conflitto tra l’URSS e la Germania nazista. Come corrispondente di guerra per quasi tre anni, egli seguì tutte le fasi del conflitto fra Tedeschi e Sovietici, raccontando per primo il genocidio degli Ebrei nell’Europa Orientale e fu presente a molte famose battaglie. La scrittura di Vita e destino fu motivata in parte dal senso di colpa che provava per la morte della madre, Ekaterina Savel’evna, assassinata nei massacri di Berdychiv, città natale dello scrittore, compiuti dai tedeschi, che gettarono trentamila corpi in un’enorme fossa comune nel settembre 1941.

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di gennaio e tutto il mese di febbraio.

E voi? Avete mai letto “Vita e Destino”? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Ottobre e Novembre (2022)

Buon primo di ottobre e buon sabato!

Rieccomi oggi su questi schermi per parlare del libro che leggeremo assieme per i prossimi due mesi sul gruppo di lettura, LiberTiAmo, che trovate su Goodreads (qui), infatti questa volta il libro in questione è un bel mattoncino e per questo i tempi di lettura sono stati prolungati a due mesi, ma parliamone!

Vi ricordo come sempre che ogni mese sul gruppo leggiamo assieme un libro, senza tappe o obbiettivi, andiamo semplicemente avanti in libertà e verso fine mese o al momento preferito ne parliamo un poco assieme.

L’Armata dei Sonnambuli – Wu Ming

Casa editrice: Einaudi

Link all’acquisto: QUI

Trama

1794. Parigi ha solo notti senza luna. Marat, Robespierre e Saint-Just sono morti, ma qualcuno giura di averli visti all’ospedale di Bicêtre. Un uomo in maschera si aggira sui tetti: è l’Ammazzaincredibili, eroe dei quartieri popolari, difensore della plebe rivoluzionaria. Dicono che sia un italiano. Orde di uomini bizzarri riempiono le strade, scritte enigmatiche compaiono sui muri e una forza invisibile condiziona i destini. Qualcuno la chiama «fluido», qualcun altro Volontà. Ma è meglio cominciare dall’inizio. Anzi: dal giorno in cui Luigi Capeto incontrò Madama Ghigliottina.

L’armata dei sonnambuli è un romanzo del collettivo di scrittori italiani Wu Ming. 

È il secondo romanzo di quello che i Wu Ming chiamano il “Trittico Atlantico”, progetto che prevede la realizzazione di tre libri, tutti ambientati negli ultimi trent’anni del XVIII secolo, su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. 

Il testo sarà in lettura per tutto il mese di ottobre e novembre.

Bene, e voi? Avete mai letto “L’Armata dei Sonnambuli”? Vi è piaciuto? Sì? No? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Luglio (2022)

Buon venerdì, ben ritrovatə!

Come è iniziato questo luglio?

Oggi, come ogni primo del mese, diamo il via sul gruppo alla lettura del libro del mese e ne parliamo un poco anche qui sul blog.

Quindi il titolo in questione sarà in lettura per tutto il mese di luglio a partire da oggi e potrete unirvi in ogni momento alla lettura sul gruppo.

Buttiamo un occhio al libro di luglio!

Il Dio delle Piccole Cose – Arundhati Roy

Casa editrice: TEA

Link all’acquisto: QUI

Trama

India, fine anni Sessanta: Ammu, figlia di un alto funzionario, lascia il marito, alcolizzato e violento, per tornarsene a casa con i suoi due figli. Ma, secondo la tradizione indiana, una donna divorziata è priva di qualsiasi posizione riconosciuta. Se poi questa donna commette l’inaccettabile errore di innamorarsi di un paria, un «intoccabile», per lei non vi sarà più comprensione, né perdono. Attraverso gli occhi dei due bambini, Estha e Rahel,  “Il dio delle piccole cose” ci racconta una grande storia d’amore che entra in conflitto con le convenzioni; ci mostra un Paese, dilaniato fra tradizione e modernità, dove esistono ancora gli intoccabili e leggi non scritte continuano a governare la vita di una donna; ci fa entrare in un mondo fatto di piccoli eventi, di cose ordinarie che sembrano di nessuna importanza, ma che sono cariche di un significato più profondo e in cui sembra rispecchiarsi una verità universale.

Il dio delle piccole cose è il primo romanzo di Arundhati Roy, pubblicato nel 1997.

Il libro, acclamato bestseller a lungo ai vertici delle classifiche di vendita internazionali, ha vinto il Booker Prize nel 1997.

Bene, e voi? Avete mai letto “Il Dio delle Piccole Cose”? Sì? No? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Aprile (2022)

Buon venerdì e buon quasi weekend!

Rieccoci con un nuovo libro del mese per il gruppo di lettura, diamo il via al mese di aprile con una nuova lettura infatti, ma prima come sempre vi ricordo che potete trovare il gruppo su Goodreads e Telegram.

Il libro sarà in lettura per tutto aprile e potete unirvi alla lettura in qualunque momento, aggiornando e parlando dei vostri progressi sul gruppo.

Scopriamo il libro di aprile!

Le ricette della Signora Tokue – D. Sukegawa

Casa editrice: Einuadi

Link all’acquisto: QUI

Trama

Sentaro è un uomo di mezza età, ombroso e solitario. Pasticciere senza vocazione, è costretto a lavorare da Doraharu, una piccola bottega di dolciumi nei sobborghi di Tokyo, per ripagare un debito contratto anni prima con il proprietario. Da mattina a sera Sentaro confeziona dorayaki – dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e an, una confettura di fagioli azuki – e li serve a una clientela modesta ma fedele, composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano lì dopo la scuola. Da loro si discosta Wakana, un’adolescente introversa, vittima di un contesto familiare complicato. Il pasticciere infelice lavora solo il minimo indispensabile: appena può abbassa la saracinesca e affoga i suoi dispiaceri nel sakè, contando i giorni che lo separano dal momento in cui salderà il suo debito e riacquisterà la libertà. Finché all’improvviso tutto cambia: sotto il ciliegio in fiore davanti a Doraharu compare un’anziana signora dai capelli bianchi e dalle mani nodose e deformi. La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera a fronte di una paga ridicola. Inizialmente riluttante, Sentaro si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua confettura an. Sublime. Niente a che vedere con il preparato industriale che ha sempre utilizzato. Nel giro di poco tempo, le vendite raddoppiano e Doraharu vive la stagione più gloriosa che Sentaro ricordi. Ma qual è la ricetta segreta della signora Tokue? Con amorevole perseveranza, l’anziana signora insegna a Sentaro i lenti e minuziosi passaggi grazie ai quali si compie la magià: «Si tratta di osservare bene l’aspetto degli azuki. Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Come madeleine proustiane, i dolcetti giapponesi diventano un pretesto per i viaggi interiori di Sentaro e Tokue, fra i quali si instaura un legame profondo che lascia emergere segreti ben più nascosti e ferite insanabili. Con l’autunno, però, un’ombra cala sulla piccola bottega sotto al ciliegio: quando il segreto di Tokue viene alla luce, la clientela del negozio si dirada e la donna, costretta a misurarsi di nuovo con il pregiudizio e l’ostracismo sociale che l’ha perseguitata per tutta la vita, impartirà a Sentaro e Wakana la lezione più preziosa di tutte.

Le ricette della Signora Tokue è stato pubblicato nel 2013.

Il libro sarà in lettura dal 01/04 al 30/04, per tutto il mese di aprile.

Bene, e voi? Avete mai letto questo testo? Sì? No? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Marzo (2022)

Buon martedì e buon primo di marzo!

Come state? Com’è iniziato questo mese?

Oggi, primo del mese, parliamo del libro che leggeremo assieme per tutto il corso di marzo sul gruppo di lettura, LiberTiAmo, che trovate su Goodreads e Telegram.

Il libro sarà come sempre in lettura per tutto il mese di marzo e sarà possibile partecipare alla lettura in qualunque momento, quindi che dire, scopriamo il libro di marzo!

La Casa delle Belle Addormentate – Yasunari Kawabata

Casa Editrice: Mondadori

Link all’acquisto: QUI

Trama

“La casa delle belle addormentate” (seguito in questo volume dai romanzi brevi “Uccelli e altri animali” e “Il braccio”) è un raffinato racconto erotico centrato sulle visite del vecchio Eguchi a un inconsueto postribolo in cui gli ospiti possono passare la notte con giovanissime donne addormentate da un narcotico. Il regolamento vieta di svegliarle, esaltando il fascino quasi magico emanato dalle fanciulle, e permette a Eguchi, attraverso una delicata rapsodia di sensazioni e di ricordi, di riappacificarsi con se stesso in un viaggio tra i più misteriosi recessi della psiche, evocati con segni incredibilmente semplici, rarefatti e luminosi.

Yasunari Kawabata è stato Premio Nobel per la Letteratura nel 1968.

La casa delle belle addormentate trasporta il lettore in dimensioni distanti dall’esperienza comune, che inducono a una inquietudine senza scampo: definito da Goffredo Parise “capolavoro della vecchiaia”, si potrebbe anche interpretare come capolavoro della morte, dell’amore, della sessualità, della memoria.

Il libro sarà in lettura dal 01/03 al 31/03, quindi per tutto il mese di marzo.

Vi unirete a noi nella lettura? Avete mai letto “La Casa delle Belle Addormentate” di Kawabata? Sì? No? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Febbraio (2022)

Buon martedì e buon primo di febbraio!

Oggi, come ogni primo giorno del mese, sono qui per annunciare e parlare un poco del libro che leggeremo nel corso del mese sul gruppo di lettura, LiberTiAmo, che vi ricordo potete trovare su Goodreads e Telegram.

Il libro scelto per essere la nostra lettura di febbraio è “Al Faro” di Virginia Woolf, parliamone assieme!

Al Faro – Virginia Woolf

Casa Editrice: Feltrinelli

Link all’acquisto: QUI

Trama

“Al Faro”: questo il vero titolo del romanzo di Virginia Woolf che la nuova traduzione di Nadia Fusini riporta all’originaria bellezza. Romanzo sperimentale, intonato alla ricerca di libertà formale che accomuna i grandi scrittori di questo secolo, “Al Faro” è un libro sulla memoria e l’infanzia; un’elegia alla luce che ha illuminato le figure della madre e del padre reali, che nel romanzo diventano il signore e la signora Ramsay. A tema è lo scontro tra il sì materno (“sì, andremo al faro”) e il no paterno (“no, al faro non si può andare”), come esso risuona nel cuore del figlio James, e nella mente della figlia Virginia, che a distanza di anni si misura, scrivendo, con la potenza di quei fantasmi. L’effetto è liberatorio. Prima, confessa Virginia Woolf, “pensavo al babbo e alla mamma ogni giorno”. Ora “li depone”, li seppellisce. È la sua catarsi.

Al Faro è stato pubblicato per la prima volta nel 1927.

Il romanzo segue ed amplia la tradizione del romanzo modernista, in cui la trama ha un’importanza secondaria rispetto all’introspezione psicologica dei personaggi.

Il libro sarà in lettura dal 01/02 al 28/02, quindi per tutto il mese di febbraio.

Vi unirete a noi nella lettura? Avete mai letto “Al Faro” della Woolf? Sì? No? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

A presto!

LiberTiAmo di Gennaio (2022)

Buon primo dell’anno, buon inizio 2022!

Come state in questo giorno di festa? Avete ancora quella bella carica di entusiasmo da inizio anno?

Oggi, come annunciato nell’articolo del 2021, quello dell’altro ieri insomma, (sembra passato chissà quanto tempo, ma era davvero l’altro giorno), parliamo del libro di gennaio per il gruppo di lettura.

Libro che è stato votato a dicembre e che sarà il primo testo di questo 2022, che speriamo ci porterà grandi soddisfazioni a livello di letture e non!

Io direi di iniziare subito a parlare del titolo, ma prima vi ricordo che ci trovate su Goodreads e Telegram, ogni mese pronti/e per una nuova lettura.

Iniziamo!

Il Giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

Casa Editrice: Feltrinelli

Link all’acquisto: QUI

Trama

Pochi romanzi italiani del Novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come “Il giardino dei Finzi-Contini”, un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo. Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d’infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull’Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell’età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.

Il Giardino dei Finzi-Contini è un romanzo del 1962.
La prima stesura avvenne a Santa Marinella, all’Hotel Le Najadi.

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di gennaio, potete unirvi alla lettura in qualunque momento.

Vi unirete alla lettura? Sarete dei nostri? Fatemi sapere!

Rinnovo i miei auguri di inizio anno, buon 2022, noi ci leggiamo presto per dare il via a quest’anno di nuovi articoli!

LiberTiAmo di Dicembre (2021)

Buon mercoledì e buon primo dicembre, ben ritrovati/e!

Oggi, essendo il primo del mese, parliamo del libro che sarà il lettura sul gruppo per il mese appena iniziato, vi ricordo come sempre che il gruppo di lettura vi aspetta in qualunque momento sia su Goodreads che su Telegram.

Prima di parlare un poco del libro del mese, ci tengo a fare un piccolo reminder.

Ogni anno da oggi fino al 24/12 sul blog torna la “Maratona natalizia” per cui pubblico un articolo al giorno, ma quest’anno a causa di una serie di eventi, non riuscirò ad essere presente come gli altri anni, per cui la maratona salterà.

Ma ad ogni modo cercherò di essere presente il più possibile e ovviamente parleremo di tutti gli argomenti tipici dell’ultimo mese dell’anno, ovvero top, flop, obbiettivi di lettura ecc. ecc.

Spero inoltre di tornare l’anno prossimo con la maratona, speriamo in un 2022 fruttoso!

Detto ciò, parliamo del libro in lettura sul gruppo nel mese di dicembre!

I Leoni di Sicilia – Stefania Auci

Casa Editrice: Nord

Link all’acquisto: QUI

Trama

C’è stata una famiglia che ha sfidato il mondo. Una famiglia che ha conquistato tutto. Una famiglia che è diventata leggenda. Questa è la sua storia. Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile. Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.

I leoni di Sicilia è una pubblicazione del 2019, che ha riscosso un enorme successo e grazie a questo il testo è diventato il primo di una duologia, dato che nel 2021 è uscito L’inverno dei Leoni, il secondo capitolo.

Il libro è diventato un best-seller, raggiungendo numeri altissimi.

Il libro sarà in lettura per tutto il mese di dicembre, potete unirvi alla lettura in qualunque momento!

Vi unirete alla lettura? Sarete dei nostri? Fatemi sapere!

A prestissimo!