Pillole Letterarie (ed. Natalizia) #19

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“Non c’è nulla di più gravoso che starsene fermi e inattivi quando si sentono raccontare terribili disgrazie altrui.”

“Non c’è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro avuto in regalo, un libro nuovo che non si è ancora mai visto e che nessun altro in casa conosce, e sapere che si può leggere pagina dopo pagina finché si riesce a stare svegli.”

“La felicità più grande e la pace più dolce è donata a chiunque cerchi di portare, per quanto piccolo, il suo aiuto.”

#piccolistralciletterari#

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CitaTime

Dovunque, sempre, gli uomini avevano sognato isole galleggianti, le avevano trovate o costruite; la storia era attraversata da una miriade di migrazioni geologiche, isole mitologiche, letterarie, tecnologiche. Un’intera flotta. Mi sembrava di vederla, con Eolia in testa.

A breve sentirà la vita nei polmoni di lei, sotto la stoffa del vestito. Quel po’ d’aria di montagna che ha tenuto da parte per lui nelle ramificazioni sottili del tessuto polmonare. I capelli profumeranno di muschio e pietre lisciate dal vento, di quell’aria che gli manca tanto, fresca e limpida come una doccia.

Siri Ranva Hjelm Jacobsen

 

Salve ragazzi/e!

Ne approfitto brevemente di questo appuntamento con CitaTime per avvisarvi del fatto che ho deciso di unire l’appuntamento delle cose del mese di giugno a quello che uscirà nei prossimi giorni di luglio.

Perchè questa scelta? Per un motivo particolare, perché non avevo nulla di interessante o (almeno per me) stimolante da dirvi riguardo giugno, sopratutto per le categorie, serie tv, film, scoperta del mese, categorie che a me piacciono molto ma che ho trascurato nello scorso mese.

Quindi vi posso assicurare che le cose del mese usciranno nei prossimi giorni (verso la fine di luglio) in un mix fra questi due mesi.

Scusate per l’avviso, ci leggiamo presto!

Elisa

CitaTime

“Sentiva un’ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta.”

– Il Deserto dei Tartari, Dino Buzzati

CitaTime

“Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d’orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia.”

“No, non era felice. Non era felice. Si ripeté le parole mentalmente. Riconobbe che questa era veramente la situazione. Egli portava la sua felicità come una maschera e quella ragazza se n’era andata per il prato con la maschera e non c’era modo di andare a battere alla sua porta per riaverla.”

– Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

Pillole Letterarie #15

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Queste poche pagine sono destinate a un lettore a me sconosciuto e a una stirpe futura, che avrà il coraggio di guardare in faccia la verità e la forza di sopportarla. Gli spiriti deboli fuggano le mie parole come il fuoco, non ho nulla di piacevole da raccontare. Sarò breve, ché poco tempo mi resta ormai da vivere. Già soltanto la scrittura di una frase mi richiede uno sforzo che definirei sovrumano, e che non riuscirei a compiere se una pulsione interna non mi spingesse a trasmettere il mio sapere e quello che mi è stato dato di scoprire.

#piccolistralciletterari#

CitaTime

Se sei un uomo in un qualsiasi tempo futuro, e ce l’hai fatta sin qui, ti prego ricorda: non sarai mai soggetto alla tentazione del perdono, tu uomo, come lo sarà una donna. È difficile resistere, credimi. Ricorda, però, che anche il perdono è un potere. Chiederlo è un potere, e negarlo o concederlo è un potere, forse il più grande.
Non si tratta del controllo di una persona sull’altra. Forse non si tratta di chi può stare seduto e di chi deve invece inginocchiarsi, alzarsi o sdraiarsi, a gambe divaricate. Forse si tratta del potere di fare qualcosa e poi essere perdonato.

Mi piacerebbe credere che sto raccontando una storia. Ho bisogno di crederci. Devo crederci. Coloro che possono crederlo hanno migliori possibilità. Se è una storia che sto raccontando, posso scegliere il finale. Ci sarà un finale, alla storia, e poi seguirà la vita vera. Posso continuare da dove ho smesso. Non è una storia che sto raccontando. E’ anche una storia che ripeto nella mia testa. Non la scrivo perché non ho nulla con cui scrivere e lo scrivere è comunque proibito. Ma se è una storia, anche solo nella mia testa, dovrò pur raccontarla a qualcuno. Non racconti una storia solo a te stesso. C’è sempre qualcun altro. Anche quando non c’è nessuno. 

– Il Racconto dell’Ancella – Margaret Atwood

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Ma anche quell’orgoglio non poteva scalfire la sua voglia di viaggiare né farle desiderare di rimanere lì per sempre. Voleva che ci fosse un destino più grande, un ruolo più importante nel suo futuro del semplice ricalcare le orme lasciate dal nonno.

 Tutto il Nostro Sangue – Sara Taylor

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“E’ richiesto ad ogni uomo, che lo spirito che è dentro di lui si aggiri tra i suoi simili e viaggi in terre lontane; e, se quello spirito non lo fa in vita, è condannato a farlo dopo morto. 

E’ condannato a errare per il mondo – misero me! – e ad assistere alle cose alle quali non può partecipare, ma a cui avrebbe potuto partecipare sulla terra, e trarne felicità!”

– Canto di Natale – C. Dickens

Pillole Letterarie #11

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“Ciò che dura si sciupa e finisce per marcire, ci annoia, si rivolta contro di noi, ci satura, ci stanca.”

“Tutto si attenua, ma niente sparisce né se ne va mai del tutto.” 

“L’errore di credere che il presente sia per sempre, che quel che c’è in ogni istante sia definitivo, quando tutti dovremmo sapere che niente lo è, fino a che ci resta un po’ di tempo. Ci trasciniamo dietro abbastanza capovolgimenti e giri, non soltanto della sorte ma del nostro animo. Impariamo a poco a poco che quanto ci era apparso gravissimo un bel giorno ci sembrerà neutro, soltanto un fatto, soltanto un dato.”

#piccolistralciletterari#

Pillole Letterarie #10

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L’odio contro le donne non l’hanno inventato loro, l’hanno respirato a scuola, nei libri, in chiesa, nei campi sportivi… E se la loro malattia prende la forma dell’aggressione contro le donne, è una malattia che fa la spia alle idee di un’epoca.

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