
“Ciò che è vivo non ha copie. Due persone, due arbusti di rosa canina, non possono essere uguali, è impensabile… E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne.”
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“La vita che centinaia di milioni di anni prima aveva conquistato la Terra, la vita rozza e terrificante dei mostri primigeni, si era strappata dalle profondità della sua tomba ed era tornata a mugghiare, a calpestare il suolo, ululando e divorando ogni cosa sul suo cammino.”
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“La percezione dell’esito finale di una battaglia da parte di un uomo tramortito dai boati, e che il fumo e il fuoco isolano dai compagni, è spesso più precisa del giudizio espresso intorno a una mappa dello Stato maggiore. In una battaglia l’attimo della svolta si deve, talora, a un mutamento che ha dello strabiliante. […] l’intrepido e razionale “noi” diventa un “io” timoroso e fragile, mentre da preda singola il nemico in difficoltà si trasforma in “loro”, plurale tremendo e minaccioso. […] C’è qualcosa, invece, che chi partecipa a uno scontro perde quasi del tutto: la percezione del tempo. Colei che a Capodanno danza fino a mattina non saprà dirvi se il tempo è trascorso veloce o lento. “Sono qui da un’eternità, eppure sono sembrate poche settimane” vi dirà, invece, un prigioniero dello Schlisselburg con venticinque anni di carcere alle spalle. La notte della ragazza è un tripudio di avvenimenti effimeri – sguardi, musica, sorrisi, corpi che si sfiorano – tutti talmente impetuosi da non lasciarle alcuna percezione della durata. Eppure la somma di quei brevi attimi genera la sensazione di un tempo lungo in grado di contenere tutta la gioia di una vita umana.”
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“Il tempo è lo spazio trasparente in cui gli uomini nascono, si muovono, e scompaiono senza lasciare traccia…[…] Il tempo confluisce nell’uomo e nel suo regno, vi si annida, e poi passa, si dilegua, ma l’uomo e il regno restano… Il regno c’è ancora, il suo tempo è passato… L’uomo c’è ancora, il suo tempo è svanito. Ma dove? C’è un uomo che respira, che pensa e piange, ma il suo tempo, quel tempo che apparteneva solo a lui se n’è andato, è volato via, scivolato via. Mentre l’uomo resta. […] Così è il tempo: tutto passa, lui resta. Tutto resta, il tempo passa. E com’è lieve, silenzioso il suo fluire. Ieri eri ancora sicuro, allegro, forte, figlio del tempo. Oggi un altro tempo è arrivato, ma tu non lo sai ancora.”
Vasilij Grossman