CitaTime

Se sei un uomo in un qualsiasi tempo futuro, e ce l’hai fatta sin qui, ti prego ricorda: non sarai mai soggetto alla tentazione del perdono, tu uomo, come lo sarà una donna. È difficile resistere, credimi. Ricorda, però, che anche il perdono è un potere. Chiederlo è un potere, e negarlo o concederlo è un potere, forse il più grande.
Non si tratta del controllo di una persona sull’altra. Forse non si tratta di chi può stare seduto e di chi deve invece inginocchiarsi, alzarsi o sdraiarsi, a gambe divaricate. Forse si tratta del potere di fare qualcosa e poi essere perdonato.

Mi piacerebbe credere che sto raccontando una storia. Ho bisogno di crederci. Devo crederci. Coloro che possono crederlo hanno migliori possibilità. Se è una storia che sto raccontando, posso scegliere il finale. Ci sarà un finale, alla storia, e poi seguirà la vita vera. Posso continuare da dove ho smesso. Non è una storia che sto raccontando. E’ anche una storia che ripeto nella mia testa. Non la scrivo perché non ho nulla con cui scrivere e lo scrivere è comunque proibito. Ma se è una storia, anche solo nella mia testa, dovrò pur raccontarla a qualcuno. Non racconti una storia solo a te stesso. C’è sempre qualcun altro. Anche quando non c’è nessuno. 

– Il Racconto dell’Ancella – Margaret Atwood

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“E poi, non importa dove sarete, in un ristorante affollato, in una strada desolata o magari anche comodi a casa vostra, vi vedrete smantellare da soli tutte le certezze su cui avete sempre fondato la vostra vita. Ve ne starete in un angolo mentre un’immensa complessità vi invaderà, distruggendo pezzo dopo pezzo tutte le vostre elaborate negazioni, siano esse consce o inconsce. Vada come vada, incapaci di opporre resistenza, lotterete comunque con tutte le vostre forze per non dover affrontare la cosa che vi spaventa di più, e che è, sarà ed è sempre stata là, dinanzi a voi, la creatura che voi stessi siete realmente, la creatura che noi tutti siamo, sepolta nell’oscurità anonima di un nome.

E allora inizieranno gli incubi.”

– Casa di Foglie – Mark Danielewski

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” L’adolescente si lascia a poco a poco alle spalle il pensiero magico e onnipotente del bambino, la fantasia non lo difende più, la vita entra dentro di lui in modo nuovo e più pieno, ferendolo.”

 L’Arte di Essere Fragili – Alessandro D’Avenia

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Si può chiudere fuori pressoché tutto se qualcosa è abbastanza importante. E’ facilissimo. Ci si rannicchia dentro di sé, si chiudono gli occhi e si ripete ininterrottamente una parola grossa finché non si è al sicuro.

Il Libro dell’Inverno – Tove Jansson

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“E’ richiesto ad ogni uomo, che lo spirito che è dentro di lui si aggiri tra i suoi simili e viaggi in terre lontane; e, se quello spirito non lo fa in vita, è condannato a farlo dopo morto. 

E’ condannato a errare per il mondo – misero me! – e ad assistere alle cose alle quali non può partecipare, ma a cui avrebbe potuto partecipare sulla terra, e trarne felicità!”

– Canto di Natale – C. Dickens

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“La capacità di provare sentimenti e quella di afferrare al volo i sentimenti altrui sono doti separate.”

Villette, Charlotte B.

Salve, oggi volevo iniziare assieme a voi una piccola nuova rubrica.

Visto che sono una patita di citazioni sarebbe bello portare ancora più citazioni su questo blog così ho pensato di creare CitaTime.

Vi spiego brevemente in cosa consiste.

Quando, all’interno di un libro che sto leggendo, scoverò una citazione che io trovo illuminante e “da condividere” la scriverò qui creando un nuovo appuntamento di questa rubrica.

Che devo farci? Mi piace creare nuove rubriche cercando di aggiungere e migliorare dove si può.

Detto ciò, a domani guys!

Elisa

Pillole Letterarie #11

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“Ciò che dura si sciupa e finisce per marcire, ci annoia, si rivolta contro di noi, ci satura, ci stanca.”

“Tutto si attenua, ma niente sparisce né se ne va mai del tutto.” 

“L’errore di credere che il presente sia per sempre, che quel che c’è in ogni istante sia definitivo, quando tutti dovremmo sapere che niente lo è, fino a che ci resta un po’ di tempo. Ci trasciniamo dietro abbastanza capovolgimenti e giri, non soltanto della sorte ma del nostro animo. Impariamo a poco a poco che quanto ci era apparso gravissimo un bel giorno ci sembrerà neutro, soltanto un fatto, soltanto un dato.”

#piccolistralciletterari#

Pillole Letterarie #10

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L’odio contro le donne non l’hanno inventato loro, l’hanno respirato a scuola, nei libri, in chiesa, nei campi sportivi… E se la loro malattia prende la forma dell’aggressione contro le donne, è una malattia che fa la spia alle idee di un’epoca.

#piccolistralciletterari#

Harry Potter e La Pietra Filosofale – J.K. Rowling

Salve amici, come state?

Buon ottobre a tutti e buon inizio settimana!

Oggi parleremo di un libro (e una saga) simbolo del genere fantasy, come avrete capito dal titolo, parleremo di Harry Potter.

Io non ho mai letto la saga del piccolo mago e ho deciso di fare una cosa un po’ speciale in occasione del periodo, insomma ho deciso di prendere i classici due piccioni con una fava, in questo caso due gufi.

Va bene adesso sparisco.

In questo periodo infatti è un uscito in Italia l’ottavo libro appartenente alle vicende di Harry e tre ebook “spinoff“.

Ho deciso di leggere tutti i sette capitoli della saga e recensirli ovviamente, quindi al termine della lettura vi parlerò del capitolo da me letto, ma non leggerò Harry Potter e La Maledizione Dell’Erede semplicemente perché non è un vero e proprio capitolo della saga ma è un testo teatrale tradotto a romanzo e per me i capitoli di Harry Potter rimangono sette.

Forse leggerò i tre ebook che si prospettano molto interessanti essendo delle specificazioni di certi luoghi o rapporti dei personaggi della saga.

Ma vedremo, vedremo cosa succederà…

E con questo pseudo-alone di mistero direi di iniziare ad addentrarci nell’universo Potteriano, pronti?

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Editore: Salani

Pagine: 293

Prezzo di Copertina (Prima Edizione): € 16,80

Prezzo di Copertina (Quarta Edizione: € 10,00

Prezzo ebook: € 8,99

Anno della Prima Pubblicazione: 2001 (In Italia)

Link all’acquisto: QUI

Trama

Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavoletti di Bruxelles, ritratti che scappano.

“Affiderei ad Hagrid la mia stessa vita” – Disse Silente.

Recensione

Come ho detto prima, pensavo fosse un’ idea piuttosto buona leggermi tutti i sette capitoli dell’amato maghetto, anche perchè non avevo mai avuto l’occasione di leggere la saga prima d’ora e ahimè ho una grossa lacuna da colmare, ne sono consapevole.

Inizio con il dire che io ho un rapporto piuttosto conflittuale con Harry Potter, infatti negli anni della mia infanzia ero molto diffidente verso questa saga, ho sempre visto solo il primo film e leggiucchiato il primo libro.

Non sono un’amante del genere fantasy e non lo sono mai stata e nonostante gli innumerevoli tentativi da parte di amici e parenti, non mi sono mai avvicinata più di tanto a questa serie.

All’età di 15/16 anni però qualcosa è cambiato.

In un freddo e cupo pomeriggio di metà novembre, vagando per l’internet vidi una foto del mitico maghetto e da lì mi saltò in mente una piccola postilla (ferma lì dagli anni dell’infanzia probabilmente), ovvero mi ricordai quasi nostalgicamente che non avevo mai né letto né guardato Harry Potter.

Starete pensando “ma Elisa, ci stai dicendo che in tutti quegli anni Harry Potter non ti è più venuto in mente e non ti è mai venuta voglia di approfondire una serie così famosa?“, bhe… no.

Quel pomeriggio, rendendomi conto di ciò, feci una promessa a me stessa, avrei letto e guardato Harry Potter perdonando la bambina testarda che ero che insisteva per non guardare il coraggioso maghetto.

Ad oggi ho rispettato metà di questo patto, ho visto tutti i film e finalmente sto per compiere il passo decisivo per rispettare pienamente la promessa, ovvero leggere tutti i libri.

Oggi sono qui per parlarvi del primo libro della serie, “Harry Potter e La Pietra Filosofale“.

Ho terminato questo libro nel giro di pochi giorni grazie alla fruibilità e all’armonia di parole della Rowling.

Credo che sia stato detto più o meno tutto su questo libro e su questa saga ma voglio esprimere ugualmente la mia personalissima opinione.

In questo primo capitolo conosciamo il nostro protagonista, Harry, un ragazzino umile e destinato a grandi cose.

All’inizio del libro facciamo una piccola conoscenza con alcuni personaggi che si riveleranno molto importanti quali ad esempio il professor Albus Silente, la professoressa McGrannitt, Rubeus Hagrid e altri.

A poco a poco la Rowling ci racconterà le origini di Harry e per quale motivo il suo nome è destinato ad entrare nella storia.

E’ stata una lettura molto piacevole ed ho capito una cosa fondamentale, leggere Harry Potter dona al lettore una sensazione magnifica, ci si sente protetti, ci si sente a casa.

In ogni pagina di questo libro ho avvertito moto di amore, sicurezza e dolcezza che la Rowling ha utilizzato per scrivere questa saga e ho capito che questa serie ha riscosso così tanto successo perché, oltre ad essere scritta con una fantasia e una bravura invidiabile, è anche piena di amore, verso i personaggi e verso il lettore.

Mi sono resa conto di aver un errore però, come più o meno sempre accade avrei dovuto leggere prima i libri invece di dare la precedenza ai film perché ogni volta che leggevo una determinata parte mi tornava sempre alla mente la scena del film dedicata a quel momento.

Non so se sia una cosa negativa comunque visto che personalmente ho apprezzato moltissimo i film.

Sicuramente però una cosa la devo dire.

Questo primo capitolo mi è piaciuto ma sono convinta che non sia il punto più alto della saga.

E’ un inizio scoppiettante non c’è che dire, c’è l’avventura, c’è l’amicizia, c’è il coraggio, l’umiltà, la curiosità ma non credo sia l’apice della serie.

Io ora procederò con il secondo capitolo, ovvero “Harry Potter e La Camera dei Segreti” e non vedo l’ora di ritornare fedelmente dall’amato Harry che attende trepidante di iniziare un nuovo anno ad Hogwarts.

L’Harry che conosciamo in questo primo volume è molto giovane anzi all’inizio è in ancora in fasce a voler essere precisi, è un Harry che deve ancora maturare, capire cosa lo aspetta, capire quale sarà il suo scopo.

Insomma è il primo capitolo ed è giusto che il personaggio principale sia ancora “acerbo”.

Sicuramente una saga come questa non è diventata così famosa perché già dal primo volume era qualcosa di perfetto, è diventata famosa per l’ambientazione, per la magia che la Rowling è riuscita a creare e a mantenere nel corso della saga.

Non ricordo l’ultima volta in cui mi sono sentita così protetta e a mio agio durante la lettura di un libro, è come se il mondo di Harry fosse un mondo in cui forse tutti siamo già stati almeno una volta e tornarci è un piacere.

Insomma, questo primo capitolo mi è piaciuto ma come ho scritto non siamo ancora arrivati al punto più alto della serie quindi confido sul fatto che la bravura della Rowling sia maggiore rispetto a quella che ritroviamo qui (non che questa sia da buttare via, anzi!).

Ho deciso quindi di non dare il massimo del voto a questo primo libro, infatti ho dato quattro stelline (anche su Goodreads).

Voto:

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Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.

Sarà un piacere per me leggere il secondo volume, non vedo l’ora di iniziare!

E voi ragazzi? Cosa ne pensate di questo primo volume? Qual’è il vostro preferito?

A presto!

Elisa

Pillole Letterarie #1

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Una tigre aveva due seguaci: un leopardo e uno sciacallo. Ogni volta che la tigre azzannava una preda, lei mangiava quel che poteva e lasciava i resti al leopardo e allo sciacallo. Un giorno successe però che la tigre uccise tre animali: uno grosso, uno medio e uno piccolo. “E ora come li dividiamo?” chiese la tigre ai suoi due seguaci. “Semplice, – rispose il leopardo, – tu prendi il più grande, io prendo il medio e quello piccolo lo diamo allo sciacallo“. La tigre non disse nulla, ma con una zampata sbranò il leopardo. “Allora, come li dividiamo?” Chiese di nuovo la tigre. “Oh, Maestà – rispose lo sciacallo, – Il pezzo piccolo lo prendi tu per colazione, quello grande lo tieni per pranzo e quello medio lo mangi a cena“. La tigre era sorpresa. “Dimmi, sciacallo, da chi hai imparato tanta saggezza?” Lo sciacallo per un po’ esitò, poi con l’aria più umile che riuscì a metter su rispose: “Dal leopardo, Maestà“.

#Piccoli stralci letterari#