10 Libri Adatti al Natale

Buon mercoledì gente!

L’articolo di oggi è pensato per chi, sentendo nell’aria la dolce atmosfera del Natale che c’è una volta solo all’anno, ha voglia di leggere un titolo sull’argomento.

Insomma una lista di suggerimenti per chi ha voglia di libri sul Natale da leggere in questi giorni per gustarsi a pieno questo magico periodo dell’anno.

Alcuni titoli li ho letti, quindi posso dirvi qualcosa in più sempre in breve ma riesco a darvi un riscontro più ampio mentre invece altri desidero leggerli e due li ho già recuperati, ma vi svelerò questi titoli durante l’articolo!

Sono libri piuttosto interessanti secondo me, che o sono ambientati a Natale o parlano di questa festività, potrebbero anche essere degli ottimi regali per chi è amante di questo periodo dell’anno.

Se volete immergervi ancora di più nel profumo di decorazioni riesumate ogni anno in questo periodo, nel profumo di cibo appena preparato che riscalda la casa, nelle chiacchiere che accompagnano i pranzi e le cene, beh date un’occhiata a questi titoli.

Prima di iniziare una piccola premessa, non inserirò titoli classici come per esempio “Il Canto di Natale” perché appunto sono classici quindi penso li conosciate tutti e poi mi sembra di avervene parlato anche l’anno scorso (qui) quindi cercherò di inserire titoli poco conosciuti.

Comunque tenete conto del fatto che per me Dickens è sempre una garanzia!

Iniziamo!

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Uno Stupido Angelo. Storia Commovente di un Natale di Terrore – Christopher Moore

Edito da: Elliot

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Trama

Natale sta arrivando e gli abitanti del piccolo villaggio di Pine Cove in California sono impegnatissimi a far acquisti, impacchettare regali, decorare la casa e inghirlandare alberi, immersi nello spirito gioioso della festa. Ma non tutti hanno il cuore lieto e, fra questi, c’è il piccolo Joshua. A rattristare il bambino è la convinzione che quest’anno non riceverà regali, dal momento che ha visto con i suoi occhi Babbo Natale ricevere un colpo di pala e stramazzare a terra. Per questo, da quel momento, la sua unica preghiera è: “Ti prego, Babbo Natale, torna dal regno dei morti!”. E si sa, per quanto impossibili, a volte i desideri dei bambini vengono accolti in paradiso; in questo caso quello di Joshua viene intercettato dall’arcangelo Raziel, che non è certo l’angelo più sveglio nel regno dei cieli. Spinto dall’euforia per la missione che deve compiere, l’arcangelo dà inizio a una serie di eventi che getteranno i residenti di Pine Cove dritti nel caos, culminante nella festa di Natale più esilarante e terrorizzante che la città abbia mai visto.

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Dunque, Moore è un autore e un blogger piuttosto famoso. Scrittore noto sopratutto per  “Il Vangelo Secondo Biff” libro che ha ricevuto un gran successo negli anni. Ha uno stile di scrittura piuttosto scorrevole e irriverente, il titolo sopra dal titolo e dalla trama sembra proprio adatto al suo stile, associa temi che sembrano distanti tra loro e li rende simili creando un cocktail che si beve (in questo caso legge) tutto d’un fiato.

 

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Il Libro di Natale – Selma Lagerlof

Edito da: Iperborea

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Il Natale con le sue leggende, il buio dell’inverno svedese, il calore delle storie accanto al fuoco, la nostalgia di antichi ricordi, l’immensità della natura, ma anche la piccola dose di crudeltà tipica della tradizione delle fiabe popolari sono le atmosfere che si respirano negli otto magistrali racconti della narratrice svedese Selma Lagerlöf, “la più grande scrittrice dell’Ottocento”, secondo Marguerite Yourcenar. L’incipit da C’era una volta risveglia l’incanto delle storie dell’infanzia, ma basta un incontro inatteso, un gesto, una parola perché ci sia un piccolo scatto, una deviazione: dal mondo delle fiabe si passa a quello degli uomini, resi più umani da quel lampo d’illuminazione. Un regalo sbagliato che apre le porte a una nuova conoscenza, un’intuizione metafisica evocata da una modesta trappola per topi, un segno divino custodito nel foro di un proiettile in un teschio: c’è sempre una fede che fa da leva all’immaginazione, e questa, spesso, a una redenzione. Il tono è solo apparentemente ingenuo, è un trucco del mestiere di un’artista che sa trasformare il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo di grande e semplice profondità. Perché è la complessità che si nasconde dietro la normalità a interessarle, la ricca varietà della vita, e la buona novella che c’è sempre un destino diverso che aspetta chi lo vuole cercare. Anche in un libro regalato a Natale.

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Questo titolo al momento lo sto leggendo. Anche l’anno scorso in questo periodo lessi un titolo edito Iperborea ovvero “Il Libro dell’inverno” che però i deluse moltissimo. Per il momento mi sta piacendo però, è una breve raccolta di racconti della Lagerlof, autrice svedese conosciuta anche per un altro titolo sul tema natalizio ovvero “La Leggenda della Rosa di Natale”.

 

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Che Palle il Natale! – Rossella Calabrò

Edito da: Sperling & Kupfer

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Che palle, ogni anno è la stessa storia: non si fa in tempo ad archiviare le foto delle vacanze estive e dire mestamente ciao all’abbronzatura, che comincia ad affacciarsi, strisciante e insidioso, il conto alla rovescia per il Natale. Basta distrarsi un attimo, e ci si ritrova invischiati tra luminarie e lieve panico, tra cene aziendali e intolleranze relazionali, tra regali da acquistare e altri da riciclare senza farsi beccare, tra tacchini e capitoni e tutta quella pletora di riti un filino molesti a cui è impossibile sottrarsi. Quest’anno, però, in aiuto della popolazione accorre un team di esimi studiosi – capitanati dall’impavida Rossella Calabro – per analizzare e sdrammatizzare l’odierno concetto di festività natalizie. I piccoli orrori, le frasi fatte, le famigerate riunioni di famiglia, gli eccessi culinari, la retorica buonista: questo pamphlet non risparmia niente e nessuno. E dispensa una serie di impagabili consigli pratici per gestire il trauma natalizio e uscirne con le palle, sì, incrinate, ma non frantumate del tutto. Perché in fondo il Natale non è cattivo: è solo che lo disegnano così.

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Ci sarà pur qualcuno a cui il Natale non piace, vero? Beh questo libro fa per voi, se volete leggere un libro che si addice al vostro spirito anti-natale questo può essere una buona scelta!

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Aspettando il Natale. 25 Racconti per la Viglia – a cura di F. Massimi

Edito da: Einaudi

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Una raccolta di racconti in attesa del giorno più speciale dell’anno, Natale, argomento per una storia, ma anche semplicemente sfondo, ispirazione o morale. De Marchi, la Deledda, la sorprendente Haydée, Bianciardi, l’anderseniana Contessa Lara, Verga, Buzzati, Bedeschi, Pirandello, D’Annunzio, Guareschi, Zavattini, ma anche Mozzi e Lodoli, sono solo alcuni tra i venticinque scrittori italiani dell’Otto e Novecento presenti in questo volume. Ci narrano la solitudine nel giorno che più accomuna, la povertà tra l’abbondanza più sfacciata. Rammentano, a chi l’avesse scordata, l’origine della festa, ammoniscono chi dà per scontati la gioia, il calore, la famiglia. Per una volta, infatti, lo scopo dello scrittore non è intrattenere la compagnia, ma ricordarle perché si è riunita; il suo compito, solenne e sentito, è spiegarci che cos’è veramente il Natale.

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Non c’è nulla da fare, le raccolte di racconti natalizi vanno forte, a molte persone i racconti non piacciono e preferiscono i romanzi. A me lo stile delle raccolte di racconti piace molto, anche se per quanto riguarda i racconti natalizi secondo me bisogna parlare di un mondo a sè. Perché leggere racconti di Natale è sempre gratificante per chi magari deve finire altre letture e non ha tempo di iniziare un nuovo romanzo, niente paura ci sono i racconti!

 

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Un Natale Tutto per Sè – a cura di Sara De Simone

Edito da: Croce Libreria

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I racconti di “Un Natale tutto per sé” attraversano l’intera Europa per arrivare fino agli Stati Uniti. Dieci scrittrici raccontano il loro Natale, quello passato su un marciapiede innevato o quello al caldo di un camino scoppiettante, quello trascorso nella solitudine austera di un convento o quello a una tavola imbandita a festa. Natali tutti diversi, ognuno con le sue tradizioni, le sue leggende, i suoi misteri che invitano i lettori a immergersi nell’atmosfera, ora sacra ora profana del giorno più importante dell’anno. Una raccolta, che si pregia di alcuni inediti, in cui le voci più importanti della letteratura mondiale – Alcott, Gaskell, Pardo Bazàn, Colette, Mansfield – e quelle di alcune grandi protagoniste della letteratura italiana – Cordelia, Haydée, Messina, Serao, Deledda – si alternano per commuovere, emozionare, divertire e far riflettere. Un regalo da mettere sotto l’albero di Natale, sì, ma anche un piccolo “albero genealogico” della letteratura delle donne in cui le parole e le storie di scrittrici molto diverse fra loro s’incontrano e intrecciano in una fantasmagoria di punti di vista. Un coro polifonico di voci eccezionali in visita a chi legge… perché durante la notte di Natale tutto può succedere.

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Non potevo non inserire questo libro, anche solo per la meraviglia del titolo e lo stile. Raccolta di racconti di grandi scrittrici donne che raccontano il loro di Natale.

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Dodici Racconti di Natale – Jeanette Winterson

Edito da: Mondadori

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Fantasmi irriverenti e spiriti del Natale; incontri d’amore e trabocchetti; ghiaccioli e slitte e rane d’argento; case stregate e mamme di neve; zuppa inglese allo sherry di papà Winterson e ravioli della «Shakespeare and Company». Dodici racconti e dodici ricette natalizie di Jeanette Winterson.

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Ho letto il primo racconto di questa raccolta e me ne sono innamorata, poi all’interno ci sono anche delle adorabili ricette con delle ancora più adorabili illustrazioni. E’ un edizione che costicchia perché parliamo di €17 per 12 racconti e mi sembra 293 pagine ma è curata alla perfezione.

 

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La Magia della Neve – Phyllis Theroux

Edito da: Sperling Paperback

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Natale si avvicina e nella tranquilla cittadina di Ryland Falls i bambini sono pieni di aspettativa per le feste imminenti. Ma quest’anno c’è qualcosa di strano nell’aria: gli adulti, tutti presi dalle loro preoccupazioni, non sembrano avere voglia di festeggiare. Per fortuna arriva talmente tanta neve che la città si blocca. Chiusi in casa, senza poter andare a lavorare, gli abitanti di Ryland Falls riscoprono i piaceri a lungo dimenticati: c’è chi insegna al nipotino ad andare in slitta, chi racconta ai figli le storie di Natale della propria infanzia.

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Questa è una favola adorabile, si legge molto velocemente, ho avuto la fortuna di riceverla grazie ad uno scambio. Comunque potete trovare ancora qualche copia su Amazon al link sopra, è stato pubblicato qualche anno fa questo libro, nel 2009. Mi è piaciuto molto, una storia che fa riflettere sulla vita e non è mai troppo sdolcinato anzi a tratti è perfino malinconico.

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Poesie di Natale – Iosif Brodskij

Edito da: Adelphi

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Diciotto poesie, scritte nell’arco di trentatrè anni, fra il 1962 e il 1995. Negli anni Sessanta e Settanta le poesie o i poemetti natalizi sono variazioni via via fantastiche, rabbiosamente amare, malinconiche, scherzose, ispirate dalla festività, ma quasi svincolate dalla ricorrenza concreta. Negli anni Ottanta la svolta, che è insieme tematica e stilistica: proprio l’evento della Natività, un miracolo che puntuale si ripete e illumina il nostro destino, si fa specchio di una riflessione sul tempo, la solitudine e l’amore che ha la levità ironica di una sonata mozartiana.

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Come potevo non inserire una raccolta di poesie sul Natale? Bodskij poeta russo è noto sopratutto per la sua opera “Fondamenta degli Incurabili”. Queste sono poesie su Natale appunto ma alcune dai toni amari, acide, insomma racchiudono molte emozioni che il poeta provava verso il Natale e verso questo periodo dell’anno.

 

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Natale con Delitto – Mavis Doriel Hay

Edito da: Lindau

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Sir Osmond Melbury, un ricco aristocratico inglese, è una persona difficile. Nelle sue relazioni sembra apprezzare solo l’efficienza, la lealtà e l’obbedienza. Lo sanno bene i suoi figli, un maschio e quattro femmine, ognuno dei quali ha un conflitto irrisolto con lui. Eppure, ogni Natale, si piegano al suo volere tirannico e, accompagnati dalle rispettive famiglie, trascorrono le vacanze a Flaxmere, la dimora avita. La convivenza esaspera gelosie, rancori e paure, e man mano che la festa si avvicina la tensione si fa sempre più palpabile. Come se non bastasse, quest’anno l’invito al pranzo natalizio è stato esteso a Miss Portisham, la giovane e bella segretaria di Sir Osmond, ed è difficile non sospettare che la donna stia studiando un modo per mettere le mani sul patrimonio del vecchio. Proprio quando sembra che i festeggiamenti si stiano per concludere senza intoppi, Sir Osmond viene trovato morto nel suo studio, ucciso da un colpo di pistola. Si tratta di suicidio o di omicidio? E com’è possibile che nessuno dei tanti ospiti abbia visto o sentito niente? Forse perché quasi tutti hanno qualcosa da guadagnare da quella morte? Queste sono le domande che si pone il colonnello Halstock, commissario capo della contea, che dovrà far breccia nel muro di omertà che circonda segreti vecchi e nuovi. Esaurite le bugie e le false piste, emergerà il ritratto sconcertante di un assassino freddo e ingegnoso.

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Di questo titolo non ho mai sentito parlare ma è promettente secondo me, l’ho scelto per chi ama i gialli perchè sembra il classico giallo ma ambientato a Natale. E’ uscito da pochi giorni edito dalla casa editrice indipendente Lindau, l’autrice Mavis Doriel Hay era una scrittrice inglese deceduta nel 1979. “Natale con Delitto” sembra un titolo piuttosto interessante, fu pubblicato per la prima volta nel 1936 nell’età d’oro della narrativa poliziesca.

 

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Neve, Strenne e Storie di Natale – a cura di M. Barbuni

Edito da: Croce Libreria

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Le maggiori firme della letteratura mondiale vengono qui raccolte in un ricco volume a cura di Mara Barbuni. Dieci scrittori raccontano la loro storia: dagli affetti del focolare domestico alla solitudine di una stanza vuota, dalla mondanità degli studi cinematografici al profondo e riflessivo rispetto della tradizione. Un’antologia che si pregia di numerosi inediti, in cui i nomi più importanti della letteratura mondiale – Grazia Deledda, Emilia Pardo Bazán, Maria Messina, Ralph Henry Barbour, Francis Scott Fitzgerald, Mary Elizabeth Braddon, Beatrix Potter, Anthony Trollope, Luisa May Alcott, John K. Bangs ed Edith Wharton – si rincorrono per intrattenere il lettore senza mai smettere di commuoverlo e di emozionarlo. Insomma, una galleria narrativa di grande valore, che intende non solo toccare il cuore di chi legge, ma anche rendere il Natale un giorno ancora più magico.

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Infine parliamo di questo titolo sempre edito Croce Libreria, casa editrice indipendente nata nel 1998, uscito anche questo qualche giorno fa. Simile (essendo sempre edito da Croce) a Una Natale Tutto per Sè, con più o meno lo stesso concept ma stavolta non sono solo donne a raccontare il loro Natale ma anche autori. I più famosi ma non solo.

 

PS: Tornando a parlare un attimo de “Il Canto di Natale” che tra l’altro è uno dei miei libri preferiti, se lo volete recuperare vi consiglio questa edizione che costa davvero poco e ha delle illustrazioni molto belle, antiche e ben curate.

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Edito da: Gribaudo

Link all’Acquisto: QUI

Bene gente, per oggi era tutto!

Avete trovato qualcosa di vostro gradimento? Sì? Quale titolo? Fatemi sapere!

Spero di esservi stata utile e di avervi dato qualche spunto interessante, noi ci leggiamo domani!

Elisa

 

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Canto di Natale – Charles Dickens + LiberTiAmo Gennaio 2017

Salve!

Come state? E’ la prima volta che ci leggiamo nel 2017, tutto ciò merita un applauso.

Ancora auguri, vi auguro felici aspettative per quest’anno (visto che ancora se ne sa poco).

Nel caso siate disorientati ritrovandomi sotto un altro nome, ebbene sì, come avevo precedentemente annunciato anche se ero parecchio titubante, il blog ha cambiato di nuovo nome.

Come avrete letto infatti il nome attuale del blog è WriThings.

Sono quasi sicura del fatto che questo nome sarà quello definitivo, scusatemi per tutti questi cambi ma non mi piace conservare qualcosa che non mi convince più.

Comunque passiamo avanti, oggi torna sui nostri blog ovvero il mio e quello di Tiziana un articolo inerente al gruppo di lettura.

E’ da qualche settimana che il gruppo non compare fra gli argomenti del blog ma non temete, LiberTiamo sta procedendo alla grande.

Infatti è tempo di recensioni, nel mese di dicembre o per meglio dire dal 16 al 31 dicembre sul gruppo ci siamo dedicati/e alla lettura di un vero classico.

Canto di Natale di Charles Dickens.

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Editore: Giunti

Pagine: 141

Prezzo di Copertina (Ed. Cartacea): € 6,00

Prezzo ebook: € 0,49

Anno di Pubblicazione: 1843

Mi sarebbe piaciuto godere delle licenze concesse ai bimbi, e allo stesso tempo essere abbastanza cresciuto da apprezzarne pienamente il valore.

Trama

Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per
trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?

Recensione

Vorrei iniziare dicendo che per me il Canto di Natale è il classico natalizio per eccellenza e inoltre adoro Dickens, quindi farò di tutto per non essere di parte.

Facendo tesoro di questo buon proposito direi che possiamo andare avanti.

Non mi soffermerò più di tanto sulla trama essendo già comunque ampiamente conosciuta, sicuramente infatti nell’ultimo periodo l’avrete vista o sentita ovunque.

Io non mi stanco mai di rileggere questo libro, il significato in se continua ad affascinarmi ancora adesso.

Direi di parlare un po’ dei personaggi, ognuno unico e con le proprie distinte caratteristiche.

Il personaggio principale Ebenezeer Scrooge è un uomo freddo, cupo, con un cuore di pietra all’apparenza impenetrabile.

Il talento di Dickens nello scegliere i nomi è qualcosa di magico, infatti il significato di Ebenezeer è proprio cuore di pietra così come Scrooge significa villano, dai modi villani.

Un altro personaggio importante è Bob, Bob Cratchit l’impiegato di Scrooge, un uomo ricompensato miseramente per il lavoro che svolge anche alla Vigilia di Natale per un vecchio e avaro finanziere.

Bob possiede una famiglia numerosa e una modesta abitazione, fra i figli di Bob nel corso della storia possiamo arrivare a conoscere Tim, un bambino malato che senza i farmaci adatti a lui potrebbe non sopravvivere.

La figura di Tim ha un qualcosa di mistico, quasi soprannaturale, infatti questo bambino avrà un ruolo importante nel pentimento e nella redenzione di Scrooge.

Altri tre personaggi molto importanti sono gli spiriti, quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro.

Lo spirito del Natale passato è rappresentato quasi come una candela, è un misto fra un bambino ed un anziano.

Ha una voce suadente e in entrambe le mani stringe qualcosa, in una un rametto di agrifoglio e nell’altra una specie di cappello a stoppino.

L’agrifoglio è una pianta Natalizia, sembra che avesse proprietà magiche, che scacciasse i demoni e donasse fortuna.

Lo spirito del Natale presente è un omone con una lunga veste verde che gli lascia scoperti i piedi ed il petto. Anche lui ha un rametto di agrifoglio in testa, ha in mano un cono magico che sembra doni la felicità e il candore natalizio al passaggio.

E’ un uomo con una profonda risata, un uomo allegro con una vita breve che termina alla mezzanotte di Natale.

L’ultimo spirito, quello del Natale futuro è circondato da un alone di mistero.

E’ raffigurato con le stesse sembianze della morte, ha una lunga veste nera e un corpo scheletrico.

La rappresentazione dello spirito del Natale futuro è la più affascinante secondo me.

Terrorizza Scrooge, come terrorizzerebbe tutti noi.

Forse io mi ostino a dare troppi significati a questo libro ma è un opera da analizzare sotto tutti i punti di vista per quanto è affascinante.

La critica che Dickens fa alla società londinese dell’epoca che toglie ai poveri per dare ai ricchi, ignorando i bisogni di un ceto sprofondato nella miseria è illuminante.

La redenzione di Scrooge arriva come una cosa certa ma d’altronde non poteva essere altrimenti dopo un’esperienza simile, è interessante vedere il modo in cui il suo personaggio cambia, dialogo dopo dialogo, si risveglia e riscopre il suo lato umano.

Gli era tanto vicino quanto lo sono io a voi in questo momento.

Rimarrei qui ore ad analizzare le parole di Dickens, durante il corso dell’anno ogni tanto sento che mi ronzano nel cervello e mi riportano al Natale.

C’è anche un altra critica che Dickens smuove verso la società, una critica abbastanza evidente contro l’ignoranza e l’avarizia.

Un opera da leggere assolutamente anche più di una volta, una storia affascinate che fa riflettere, intelligente, a volte inquietante, disarmante, un vero classico.

Voto:

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Non potrebbe essere altrimenti per quanto mi riguarda.

Ho sentito smuovere spesso a Dickens una critica piuttosto schietta ovvero la “pecca” dei finali, il fatto che il finale nella maggior parte delle volte è felice al pari di una favola, io sono suscettibile quando si parla di finali ma secondo la mia modesta opinione questa storia non avrebbe potuto avere un altro finale.

Bene ragazzi questa era la mia opinione per quanto riguarda il Canto di Natale, uno dei miei libri preferiti in assoluto.

Ora parliamo di altro.

Infatti parliamo del libro di gennaio del gruppo di lettura, come ogni mese sul gruppo abbiamo votato e il titolo vincitore per quanto riguarda il primo mese del 2017 è:

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Tutto il Nostro Sangue – Sara Taylor

Trama

In un arcipelago al largo delle coste della Virginia, lungo un arco di tempo che va dal 1855 a un postapocalittico e distopico 3143, si intrecciano le storie di due famiglie. Queste isole – per alcuni un santuario, per altri una terra di incubi – avvolgono le esistenze dei personaggi in una rete di miserie e piccoli miracoli. La determinazione di due sorelle che si stringono l’una all’altra in una famiglia devastata dalle metanfetamine; una ragazza che lotta per emanciparsi da un padre alcolizzato; una donna che decide di fuggire da una famiglia violenta per ritrovarsi tra le braccia di un uomo forse peggiore: relazioni tumultuose che scorrono lungo i rami di un albero genealogico, sullo sfondo di un paesaggio pericoloso e ammaliante. Un turbinio di vicende che trascina il lettore in un’esperienza estrema di nascita e morte, di giuramenti e di istinti primitivi e vili. La voce di Sara Taylor, avvicinata dalla critica a quella di Flannery O’Connor, è intrigante e selvaggia. “Tutto il nostro sangue” è un romanzo abitato da storie e personaggi ambigui, colmo di situazioni grottesche e pervaso dal soffio della letteratura gotica del sud degli Stati Uniti.

Questo libro è in lettura sul gruppo dal 01/01/2017 al 31/01/2017.

 E’ stato pubblicato nel settembre 2016 da Minimum Fax.

Se volete leggerlo assieme a noi vi ricordo che non dovete fare altro che cliccare QUI e sarete reindirizzati al gruppo su Goodreads, lì dovrete cliccare sulla dicitura Join  Group ed il gioco è fatto, sarete dei nostri!

Vi ricordo che al termine del periodo di lettura troverete le nostre recensioni sul libro letto nei rispettivi blog.

Detto questo, gente io vi saluto!

Ci vediamo presto perché nei prossimi giorni ci leggeremo spesso!

Elisa