Scrivere di Ciò che Si E’ Letto

Buongiorno, buon lunedì ma soprattutto buon inizio giugno (in ritardo) people!

Finalmente torno sul blog, non vedevo l’ora di poter scrivere questo articolo!

Oggi non parliamo di un libro in particolare, né di nuove uscite letterarie, né di poesia, parliamo però di un argomento sempre legato ai libri, una questione piuttosto importante su cui da qualche mese mi ritrovo a pensare.

Per la serie “parliamone” oggi ci facciamo quattro chiacchiere tranquille per ragionare sulla questione “scrivere di ciò che si è letto”.

Come ai vecchi tempi oggi con un bel bicchiere di té freddo ci mettiamo a parlare di svariati punti, io mi sa che ci vado piano col té però dato che il grande alleato ventilatore mi ha tradita facendomi prendere un raffreddore di quelli potenti, proprio a giugno.

Mi è capitato qualche volta, ma neanche tanto spesso, di entrare in quello che significa essere una bookblogger o una blogger più in generale.

Oggi vorrei soffermarmi su un dilemma che può attanagliare chi scrive di libri ovvero chi recensisce, chi ne parla, chi li racconta, insomma chi gestisce un blog che parla di libri.

Questo dilemma come vi dicevo mi attanagliava da qualche tempo, prima in maniera lieve poi con il passare delle settimane un grande interrogativo è cresciuto in me alimentato da quel dilemma iniziale, l’interrogativo in questione è:

Qual’è il modo migliore per scrivere di un libro che si è letto?

Una risposta a questa domanda (e un ulteriore conferma del fatto che non sono l’unica ad avere dubbi su ciò che scrivo) è arrivata nelle scorse settimane da Chiara del blog IlMioMondoInventato.

Chiara in un articolo racconta appunto quali sono i criteri utilizzati da lei per scrivere le recensioni che porta sul suo blog, io leggendo questo articolo mi sono posta la stessa domanda che si pone Chiara (oltre a quella di prima) “le mie sono buone recensioni?”

Ovviamente a questa seconda domanda io non posso rispondere, non sono io a poterlo dire.

Questo blog è aperto da un anno e mezzo quindi non da varie ere geologiche ma nemmeno da ieri insomma, le mie recensioni sono cambiate dall’inizio e questo penso sia evidente dando un’occhiata a quelle risalenti ai primi tempi, non sono cambiate solo le recensioni, è cambiato il mio stile di scrittura e la mia concezione riguardo al scrivere un buon articolo, o post.

Andando a guardare sul calendario non è passato molto tempo dal primo post ma il mio approccio è cambiato, si è evoluto.

Quindi mi è venuto spontaneo chiedermi quali sono gli ingredienti necessari per scrivere una buona recensione, le recensioni sono importanti per un blog che parla di libri, molto importanti e si cerca di descrivere un quadro a qualcuno che non lo ha ancora visto, oppure l’ha visto e vuole sentire l’opinione di qualcun’altro.

Trovo che una recensione scritta da qualcuno che si segue influenzi, positivamente o negativamente, un possibile lettore di un determinato titolo quindi una recensione ha il suo peso.

Almeno questo è quello che succede a me, mi è capitato ovviamente anche di acquistare e leggere titoli criticati che a me sono piaciuti, quindi bene o male che se ne parli le recensioni hanno una ripercussione secondo me sulla persona che ti segue e le legge.

Per quanto mi riguarda un buon 35% se non di più nelle mie recensioni rappresenta l’opinione personale, un 20% la scrittura o lo stile di scrittura che ritengo piuttosto importante e il resto la storia di per sè, quindi la trama, i fatti narrati e il resto.

La scrittura dipende sempre anche dal gusto personale, per esempio uno stile come quello di Simenon a me non entusiasma, è troppo coinciso e poco esaustivo dal punto di vista delle descrizioni, mi rendo anche conto però che a qualcun’altro una scrittura simile potrebbe piacere quindi l’opinione personale spalleggia l’intera recensione.

E’ un argomento interessante perché tutti (mi rivolgo ai bookblogger) scrivono le proprie recensioni in modo diverso ed è giusto sia così, in questo modo si ha un ritratto dello stesso titolo sotto punti di vista diversi, questo è un bene ma stando a questa considerazione non esiste un prototipo di recensione ideale ogni recensione è personale e ideale a modo suo.

Nelle mie recensioni di solito tendo a citare i punti positivi e negativi di un libro per poi analizzarli, a me sembra un buon modo per strutturare una recensione ma ci sono moltissimi altri modi per parlare di un libro.

Come scrive sempre Chiara la ricerca è molto importante, necessaria per parlare di un libro nel migliore dei modi è sempre utile sapere qualcosa dell’autore, qualche curiosità sulla pubblicazione insomma senza informazione non si può scrivere una buona recensione.

Ogni volta che mi siedo per scrivere una recensione al pc mi viene spontaneo domandarmi “sto facendo un buon lavoro?” e questo interrogativo persiste anche dopo averlo terminato “ho scritto una buona recensione?”, penso sia comune farsi queste domande.

Quando parlo di un libro non faccio mai spoiler, per il discorso di prima ovvero non importa come ne parli di un determinato titolo la persona che legge l’articolo potrà in futuro leggere quel libro quindi ritengo sia meglio non rivelare particolari che devono rimanere nascosti.

Di solito nelle recensioni non descrivo lo svolgimento della storia a causa spoiler appunto e anche perché quello che un potenziale lettore conosce della storia è scritto nella trama quindi io parlo solitamente della scrittura, dei punti salienti della storia (non tutta) senza entrare nei particolari, delle caratteristiche dell’opera, gli argomenti che tratta e ovviamente racconto le mie opinioni personali.

Magari per un lettore che segue determinati bookblogger penso che la cosa migliore da fare sia trovare il blogger che ha i gusti più simili ai suoi, non è la scoperta della’acqua calda quello che sto dicendo ma la ritengo una considerazione maturata nel tempo.

Bene, questo è quello che è emerso dalle mie personali considerazioni sulle recensioni e sui dilemmi legati a queste.

Ci tengo a dire che ognuno sul proprio blog scrive le recensioni come vuole sempre e solo lui (o lei), non voglio assolutamente insinuare il fatto che è meglio scrivere le recensioni in un determinato modo rispetto ad un altro, non fraintendetemi.

In questo articolo voglio solo parlare sinceramente con voi e dirvi un po’ come scrivo personalmente le mie recensioni, su quali criteri mi appoggio e aprire un sereno dibattito su cosa significa scrivere una recensione.

Voi cosa ne pensate? Ditemi la vostra ragazzi, vi aspetto!

A prestissimo!

Elisa

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10 pensieri riguardo “Scrivere di Ciò che Si E’ Letto

  1. (mi è partito per sbaglio 😂) dicevo il bello dei blog è l’eterogeneità del pensiero, del modo di scrivere ed impostare la recensione. Eppure il libro è lo stesso ma le idee sono diverse. In non so quale blog lessi che non si dovrebbe, per esempio, scrivere una recensione negativa di un libro che non ci è piaciuto, perché non ha senso dal momento che se dici che non ti piace il lettore non lo compra e dunque tutto si esaurisce in un post. Lo trovo sbagliato perché a me non può piacere il libro x, ma magari altri apprezzano il genere, lo scrittore ecc. Condivido anche la parte in cui dici che le recensioni rispetto alle prime pubblicate siano cambiate. Ma è normale. Come qualunque lavoro o passione l’esperienza affina anche la tecnica. Si notano cose diverse nei libri, anche noi bookblogger (almeno a me é capitato) ci approcciamo in maniera diversa ai libri stessi.
    Per cui viva la personalità e le recensioni che rispecchiano i nostri gusti e le nostre passioni 😙

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    1. Ciao! ;)) Condivido assolutamente, il mio intento con questo articolo era proprio sentire un po’ di opinioni diverse su un argomento comunque che mi e ci riguarda da vicino, mi piace leggere diversi punti di vista sull’argomento! Sinceramente sono dell’idea che tutte le recensioni servano, che siano negative o positive, non si può parlare solo di libri che ci sono piaciuti, penso che una recensione negativa riguardo un titolo sia utile quanto una negativa, poi in questo caso ogni parare è utile ma nessuno è imprescindibile perché ognuno di noi smuove il proprio giudizio tramite i propri gusti personali e nessuno è uguale ad un altro. Sì assolutamente, con il tempo si affina la tecnica e si studia diciamo il modo migliore per parlare di un determinato libro, concordo al 100% su questo si notano caratteristiche diverse e sicuramente anche i nostri gusti letterari con il tempo maturano, ed è giusto così! L’argomento “recensioni” mi ha sempre fatto sorgere dei quesiti, ma alla fine penso che come dici tu la risposta che va per la maggiore a questi dubbi è che ogni recensione è personale e va bene così ;)))

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  2. Io sono poco costante nello stile delle mie recensioni, per così dire, nel senso che come parlo di un libro dipende molto dal libro stesso: a volte nemmeno parlo del libro, ma solo di quello che mi ha lasciato! 😀
    Anch’io ho notato un grande cambiamento tra le mie prime recensioni e le ultime (e meno male!): penso di essere migliorata molto e questa evoluzione è andata di pari passo con la mia evoluzione come persona. Guardandomi indietro vedo un percorso che mi piace e, anche se alle volte inorridisco davanti a ciò che ho scritto un tempo, mi consola pensare che oggi mi esprimerei in maniera diversa! 🙂

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    1. Si, sai magari con il tempo e con l’esperienza che piano piano ci si fa si capisce in quale modo viene meglio impostare le recensioni o anche solo come ci si trova meglio a parlare di un libro.. Quando mi capita di scrivere una recensione durante la stesura mi viene spontaneo chiedermi “sto scrivendo qualcosa di buono?”, a volte è un si mentre a volte é un “forse dovrei scriverla diversamente ma è questo che mi sento di dire/scrivere”. Anche io sento una certa ansia quando vado a rileggermi le prime recensioni, in confronto a tanti blogger non è da tanto che sono qui ma quando mi capita di andare a rileggere i vecchi articoli dico “ok, cosa mi passava per l’anticamera del cervello quando ho scritto questo?” Penso sia normale e positivo accorgersi dei propri progressi, insomma ci si migliora sempre ed è giusto così!

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      1. Ahah, sì, penso succeda un po’ a tutte di inorridire di fronte a ciò che si è scritto in passato… soprattutto se è passato tanto tempo! 😛 Sai, anche le opinioni su un libro cambiano se lo leggi oggi o tra un anno, semplicemente perché sei una persona diversa, quindi finisce anche che ne parli in maniera diversa… a volte, l’impressione di aver scritto una brutta recensione dipende anche dal cambiamento delle nostre opinioni su un argomento…
        Sullo scrivere qualcosa di buono, all’inizio ci pensavo molto di più, poi boh, butto giù quello che penso e basta. Alle volte escono delle belle recensioni, altre volte no, ma non curarmi troppo di raggiungere un certo livello di qualità mi ha aiutato a migliorarmi a forza di errori e “sbandate”. Sai, io sono più il tipo che impara facendo, quindi elaborare una teoria su come scrivere una buona recensione non mi aiuta granché… Ognuno ha il suo percorso e il suo modo personale di trovare lo stile con il quale si trova più a suo agio! 🙂

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      2. Si, sono d’accordo! Pensavo fosse interessante sentire varie opinioni riguardo questo argomento perché ora se ne parla decisamente di più ma non è sempre stato così e ritengo sia un argomento interessante, questi dubbi amletici mi stavano mandando in confusione quindi ho detto “ehi, voglio provare a sentire altre opinioni sull’argomento”. Sono felice di averlo fatto, ora la situazione è decisamente più chiara e i dubbi amletici che mi assillavano se ne sono andati 😇☺🙂

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