Buon venerdì e buon quasi inizio weekend!
Come state? Come avete trascorso la settimana? Spero come sempre nel migliore dei modi!
Oggi, oltre a parlare del libro citato nel titolo (anche qui sono in ritardo di circa 6/7 ere geologiche), devo fare un pubblico annuncio che riguarda l’amata maratona natalizia, che si tiene ogni anno qui sul blog dal 01/12 al 24/12.
Si sta avvicinando il periodo oramai, ma purtroppo quest’anno non ci sarà sul blog, non temete, sarò comunque più attiva il mese prossimo e come ogni fine dell’anno parleremo delle letture e di propositi futuri, insomma parleremo come sempre dei temi cari discussi solitamente ogni dicembre, ma quest’anno è stato molto complicato e devo ancora rimettermi in sesto quindi so di non riuscire nella missione di pubblicare un articolo al giorno per 24 giorni.
Quindi anche se con profondo rammarico mi sento costretta ad annunciare che questo dicembre non ci sarà la maratona, ma ripeto cercherò comunque di essere il più attiva possibile e dell’anno prossimo di tornare del tutto in pista.
Ci tengo sempre molto alla maratona e spero, l’anno prossimo, di riuscire a tornare con questa tradizione che amo molto, oppure potremmo fare un mese/maratona nel 2022 per recuperare quella saltata del mese prossimo… Vedremo, vedremo…
Piano piano mi sto mettendo in carreggiata e ad andare al gennaio 2022 mi sento già piena di entusiasmo per un anno nuovo, e si spera migliore, qui sul blog.
Quindi, scusatemi per questo cambio di programma, e come dicevo prima cercherò comunque di essere il più presente possibile a partire da dicembre e a tornare a pieno ritmo!
Ora, parliamo dell’articolo di oggi, ebbene dopo mesi dalla lettura sul gruppo di questo libro, eccomi qui con la recensione.
Avrei dovuto pubblicare prima questa recensione anche perché “Nella Casa dei tuoi Sogni” l’ho letteralmente letto nel mese di lettura e terminato il mese stesso, anche quando sono puntuale riesco ad essere in ritardo.
Iniziamo!

Nella Casa dei Tuoi Sogni – Carmen Maria Machado
Casa Editrice: Codice Edizioni
Genere: biografia, autobiografia, memoir
Pagine: 344
Prezzo di Copertina: € 17,00
Prezzo ebook: € 7,99
Anno di P. Pubblicazione: 2019 (USA)
Link all’acquisto: QUI
Incipit
Non leggo mai i prologhi. Li trovo noiosi. Se quello che l’autore ha da dire è così importante, perché relegarlo nel paratesto? Cosa si cerca di nascondere?
Trama
Carmen Maria Machado racconta lo smarrimento e la solitudine di trovarsi in una relazione segnata dall’abuso psicologico, e allo stesso tempo ci consegna, oltre a una toccante autobiografia, una profonda riflessione sulla scrittura e sulla natura stessa del memoir. Per analizzare il suo rapporto con una donna bella e carismatica, ma anche instabile e violenta, e capire come quello che le è successo l’abbia plasmata nella persona che è ora, Machado attinge a piene mani da numerosi generi letterari e dalla cultura pop. Capitolo dopo capitolo siamo trasportati dalla casa stregata al bildungsroman, dal noir alla novella picaresca, da Cechov alle fiabe, da Star Trek ai cattivi della Disney, in un tour de force sul trauma e sulla sua elaborazione che smantella lo stereotipo dell’idilliaca relazione tra donne. Al centro di tutto la casa dei sogni, il simbolo di ciò che poteva essere e non è stato.
Non possiamo smettere di vivere. Che significa dobbiamo vivere, che significa siamo vivi, che significa siamo esseri umani e quindi siamo umani: alcuni di noi sono cattivi, alcuni di noi sono confusi, alcuni di noi vanno a letto con le persone sbagliate, alcuni di noi prendono decisioni pessime e alcuni di noi sono degli assassini.
Recensione
Questo libro è stato il testo di aprile per il gruppo di lettura e sono stata decisamente felice della vincita e dell’arrivo di questo libro in Italia, dopo averlo visto per mesi da bookbloggers e booktubers americani. Infatti il testo ha riscosso un grande successo negli USA e anche in Italia è stato accolto abbastanza bene.
“Nella Casa dei Tuoi Sogni” è un memoir molto particolare che non segue le regole del genere, rimane alla base un memoir, ma lo stile con cui è scritto e la suddivisione dei capitoli è senza dubbio originale.
L’autrice è arrivata qui da noi anche con la pubblicazione de “Il suo Corpo e altre Feste” nel 2017 sempre edito dalla Codice Edizioni.
Stile, Ritmo e Atmosfere
Lo stile della Machado è, secondo la mia modesta opinione, piuttosto particolare, essendo questo libro originale nella sua suddivisione c’è anche un cambio di stile, non proprio da capitolo a capitolo, ma di certo ci sono capitoli in cui lo stile si “allunga e restringe” ovvero diventa sintetico e secco o più descrittivo.
Io personalmente non ho amato molto lo stile dell’autrice, e questo è per me forse il lato più negativo della mia esperienza di lettura, non sono riuscita a farmi trasportare dalla sua voce, anche se mi sono comunque sentita trasportata nelle vicende raccontate dall’autrice e ho letto di queste sue esperienze con curiosità ed estremo rispetto, ma c’è qualcosa nella voce della Machado che io (e qui mi ripeto, ma ci tengo a sottolinearlo), secondo la mia esperienza di lettura non ho del tutto gradito.
Lo stile di scrittura è uno degli aspetti su cui mi piace molto concentrarmi e qui non ho sentito il suo stile a pieno, sarà forse anche il salto da un tipo di narrazione ad un’altra, ma non mi sono sentita al 100% connessa con l’autrice.
Il ritmo è costante, essendo un memoir l’autrice ci racconta di una serie di suoi ricordi, alcuni d’infanzia, altri dell’adolescenza, altri ancora che risalgono al periodo in cui ha conosciuto una donna con cui è andata a convivere, e del momento in cui si è ritrovata intrappolata in una relazione tossica con questa donna.
Il tema principale del memoir rimane la relazione con questa e le relazioni che sono state importanti per la Machado e l’hanno segnata in un modo o nell’altro.
Le atmosfere variano molto, ci sono momenti di estrema tensione, altri di disagio, altri ancora di ritrovata pace, insomma è un testo che ti butta in episodi di vita dell’autrice parecchio sfaccettati e macchiati da molte atmosfere e emozioni diverse.
Un Amore Tossico
Come dicevamo la tematica principale di questo libro è il rapporto dell’autrice con questa donna e direi anche il voler sottoporre al lettore una realtà che viene sempre messa da parte e mai considerata, ovvero quella della violenza nei rapporti queer.
L’autrice nel libro cita anche vari esempi storici riguardanti condanne e processi inerenti a atti di violenza e omicidio fra coppie omosessuali e tra l’altro usa anche la sua grande conoscenza nel campo cinematografico per citare esempi, anche non di questo tipo.
L’amore che ci mostra con questa donna viene distrutto da un comportamento violento, dispotico e problematico di questa figura, e l’autrice parla di questa sua amata, ci fa capire che la donna in questione aveva senza dubbio la necessità di un aiuto psicologico, ma ho sempre avuto l’impressione che la Machado più che focalizzarsi su di lei volesse sempre esaltare la tematica precedente, quella della violenza in coppie queer.
Quindi noi conosciamo fino ad un certo punto la donna di cui ci parla, rimane sempre una figura secondaria e oltre al desiderio di esaltare altre tematiche, credo ci sia in questo la voglia della Machado di non rendere questa donna la protagonista, ma rimanere lei al centro della vicenda con le tematiche che vuole affrontare.
Ma quella persistente sensazione di dubbio era così profonda che alla fine le diedero un nome: nostalgia (sostantivo). La spiazzante sensazione che non si riesca mai ad accedere del tutto al passato; che una volta staccatisi da un evento, una qualità fondamentale di esso si perderà per sempre. Un promemoria per ricordare: solo perché la sofferenza causata dalla tristezza è svanita non significa che un tempo non sia stata terribile.
L’autrice rivive la sua storia di amore tossico e violenza con questa donna concentrandosi sulle sue riflessioni, reazioni, emozioni e sentimenti, guardando in faccia ciò che è stato, come forse non riuscì a fare all’epoca della violenza per la forza degli eventi vissuti e la distruzione di un amore.
Con la tematica della violenza arriva anche quella dell’omertà e del desiderio di nascondere la crescente violenza con l’impressione che, se questa non viene nominata non avrà lo stesso potere.
La Machado, nel suo racconto, sembra non riconoscere i campanelli d’allarme e tende a sminuirli, liquidandoli all’inizio come fatti di poco conto, con la speranza che il giorno dopo tutto andrà meglio e ciò che è accaduto, in un pensiero irrealistico e basato sui sentimenti che prova per questa donna, non avrà importanza.
Ma ha importanza, parecchia, e man mano che il tempo avanza ai suoi occhi questi campanelli diventano enormi e non più ignorabili, campanelli che messi tutti assieme presentano ai suoi occhi una relazione in disfatta totale.
Ci sono capitoli di estrema forza, la Machado prende per esempio anche la fiaba di Barbablù e ci mostra come il modus operandi di chi esercita violenza (psicologica e non) sia sempre lo stesso in fin dei conti.
Si isola la vittima, togliendole una fonte esterna alla relazione, un punto di riferimento, si porta in un contesto nuovo che la disorienta e si inizia a mettere in dubbio e minare la consapevolezza mentale e il suo equilibrio mentale, fino a quando questa inizia a mettere in dubbio tutta sé stessa affidandosi a chi esercita questa violenza.
Ciò accade anche grazie all’amore e alla fiducia che la vittima nutre nei confronti del suo aguzzino, nel caso della Machado sicuramente ha influito anche il contesto sociale e il fatto che nessuno (a parte qualche eccezione) ha mai dedicato più di tanta attenzione alla violenza nelle coppie queer, come dicevamo anche prima.
Cinema e Influenze Pop
Vorrei, prima delle conclusioni, dedicare un piccolo spazio ad una caratteristica del libro che ho gradito molto, ovvero le continue citazioni a cinema o serie tv, libri, insomma contenuti più contemporanei e pop.
La Machado dopo i suoi studi cinematografici è in grado di citare esempi, riportare alla luce pellicole, scene, dinamiche nel mondo del cinema per portarci esempi affascinanti che smuovono sempre il ritmo.
E’ un libro che oltre alla sue tematiche ci può insegnare qualcosa della cultura pop.
Conclusioni
Il testo della Machado è senza dubbio innovativo e originale per il modo in cui è scritto e per il focus su varie tematiche molto spesso oscurate, mi hanno colpito anche alcuni ricordi della Machado riguardanti la sua infanzia che si vanno ad incastrare alla perfezione con gli episodi della sua vita più recente, narrati nel libro.
Tutto ci aiuta a costruire un background, a comprendere il suo carattere e la sua psiche, ricostruendo anche il passato delle sue relazioni.
Mi è piaciuta questa lettura e di certo leggerò altro dell’autrice, il mio voto è il risultato del non aver apprezzato del tutto lo stile, ma per quanto riguarda il contenuto e la tecnica sperimentale instillata nel genere memoir dalla Machado, non posso che essere affascinata e toccata da questa lettura.
Voto:

E voi? Avete mai letto nulla della Machado? Sì? No? Fatemi sapere!
A presto!
