Canto di Natale – Charles Dickens + LiberTiAmo Gennaio 2017

Salve!

Come state? E’ la prima volta che ci leggiamo nel 2017, tutto ciò merita un applauso.

Ancora auguri, vi auguro felici aspettative per quest’anno (visto che ancora se ne sa poco).

Nel caso siate disorientati ritrovandomi sotto un altro nome, ebbene sì, come avevo precedentemente annunciato anche se ero parecchio titubante, il blog ha cambiato di nuovo nome.

Come avrete letto infatti il nome attuale del blog è WriThings.

Sono quasi sicura del fatto che questo nome sarà quello definitivo, scusatemi per tutti questi cambi ma non mi piace conservare qualcosa che non mi convince più.

Comunque passiamo avanti, oggi torna sui nostri blog ovvero il mio e quello di Tiziana un articolo inerente al gruppo di lettura.

E’ da qualche settimana che il gruppo non compare fra gli argomenti del blog ma non temete, LiberTiamo sta procedendo alla grande.

Infatti è tempo di recensioni, nel mese di dicembre o per meglio dire dal 16 al 31 dicembre sul gruppo ci siamo dedicati/e alla lettura di un vero classico.

Canto di Natale di Charles Dickens.

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Editore: Giunti

Pagine: 141

Prezzo di Copertina (Ed. Cartacea): € 6,00

Prezzo ebook: € 0,49

Anno di Pubblicazione: 1843

Mi sarebbe piaciuto godere delle licenze concesse ai bimbi, e allo stesso tempo essere abbastanza cresciuto da apprezzarne pienamente il valore.

Trama

Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per
trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?

Recensione

Vorrei iniziare dicendo che per me il Canto di Natale è il classico natalizio per eccellenza e inoltre adoro Dickens, quindi farò di tutto per non essere di parte.

Facendo tesoro di questo buon proposito direi che possiamo andare avanti.

Non mi soffermerò più di tanto sulla trama essendo già comunque ampiamente conosciuta, sicuramente infatti nell’ultimo periodo l’avrete vista o sentita ovunque.

Io non mi stanco mai di rileggere questo libro, il significato in se continua ad affascinarmi ancora adesso.

Direi di parlare un po’ dei personaggi, ognuno unico e con le proprie distinte caratteristiche.

Il personaggio principale Ebenezeer Scrooge è un uomo freddo, cupo, con un cuore di pietra all’apparenza impenetrabile.

Il talento di Dickens nello scegliere i nomi è qualcosa di magico, infatti il significato di Ebenezeer è proprio cuore di pietra così come Scrooge significa villano, dai modi villani.

Un altro personaggio importante è Bob, Bob Cratchit l’impiegato di Scrooge, un uomo ricompensato miseramente per il lavoro che svolge anche alla Vigilia di Natale per un vecchio e avaro finanziere.

Bob possiede una famiglia numerosa e una modesta abitazione, fra i figli di Bob nel corso della storia possiamo arrivare a conoscere Tim, un bambino malato che senza i farmaci adatti a lui potrebbe non sopravvivere.

La figura di Tim ha un qualcosa di mistico, quasi soprannaturale, infatti questo bambino avrà un ruolo importante nel pentimento e nella redenzione di Scrooge.

Altri tre personaggi molto importanti sono gli spiriti, quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro.

Lo spirito del Natale passato è rappresentato quasi come una candela, è un misto fra un bambino ed un anziano.

Ha una voce suadente e in entrambe le mani stringe qualcosa, in una un rametto di agrifoglio e nell’altra una specie di cappello a stoppino.

L’agrifoglio è una pianta Natalizia, sembra che avesse proprietà magiche, che scacciasse i demoni e donasse fortuna.

Lo spirito del Natale presente è un omone con una lunga veste verde che gli lascia scoperti i piedi ed il petto. Anche lui ha un rametto di agrifoglio in testa, ha in mano un cono magico che sembra doni la felicità e il candore natalizio al passaggio.

E’ un uomo con una profonda risata, un uomo allegro con una vita breve che termina alla mezzanotte di Natale.

L’ultimo spirito, quello del Natale futuro è circondato da un alone di mistero.

E’ raffigurato con le stesse sembianze della morte, ha una lunga veste nera e un corpo scheletrico.

La rappresentazione dello spirito del Natale futuro è la più affascinante secondo me.

Terrorizza Scrooge, come terrorizzerebbe tutti noi.

Forse io mi ostino a dare troppi significati a questo libro ma è un opera da analizzare sotto tutti i punti di vista per quanto è affascinante.

La critica che Dickens fa alla società londinese dell’epoca che toglie ai poveri per dare ai ricchi, ignorando i bisogni di un ceto sprofondato nella miseria è illuminante.

La redenzione di Scrooge arriva come una cosa certa ma d’altronde non poteva essere altrimenti dopo un’esperienza simile, è interessante vedere il modo in cui il suo personaggio cambia, dialogo dopo dialogo, si risveglia e riscopre il suo lato umano.

Gli era tanto vicino quanto lo sono io a voi in questo momento.

Rimarrei qui ore ad analizzare le parole di Dickens, durante il corso dell’anno ogni tanto sento che mi ronzano nel cervello e mi riportano al Natale.

C’è anche un altra critica che Dickens smuove verso la società, una critica abbastanza evidente contro l’ignoranza e l’avarizia.

Un opera da leggere assolutamente anche più di una volta, una storia affascinate che fa riflettere, intelligente, a volte inquietante, disarmante, un vero classico.

Voto:

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Non potrebbe essere altrimenti per quanto mi riguarda.

Ho sentito smuovere spesso a Dickens una critica piuttosto schietta ovvero la “pecca” dei finali, il fatto che il finale nella maggior parte delle volte è felice al pari di una favola, io sono suscettibile quando si parla di finali ma secondo la mia modesta opinione questa storia non avrebbe potuto avere un altro finale.

Bene ragazzi questa era la mia opinione per quanto riguarda il Canto di Natale, uno dei miei libri preferiti in assoluto.

Ora parliamo di altro.

Infatti parliamo del libro di gennaio del gruppo di lettura, come ogni mese sul gruppo abbiamo votato e il titolo vincitore per quanto riguarda il primo mese del 2017 è:

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Tutto il Nostro Sangue – Sara Taylor

Trama

In un arcipelago al largo delle coste della Virginia, lungo un arco di tempo che va dal 1855 a un postapocalittico e distopico 3143, si intrecciano le storie di due famiglie. Queste isole – per alcuni un santuario, per altri una terra di incubi – avvolgono le esistenze dei personaggi in una rete di miserie e piccoli miracoli. La determinazione di due sorelle che si stringono l’una all’altra in una famiglia devastata dalle metanfetamine; una ragazza che lotta per emanciparsi da un padre alcolizzato; una donna che decide di fuggire da una famiglia violenta per ritrovarsi tra le braccia di un uomo forse peggiore: relazioni tumultuose che scorrono lungo i rami di un albero genealogico, sullo sfondo di un paesaggio pericoloso e ammaliante. Un turbinio di vicende che trascina il lettore in un’esperienza estrema di nascita e morte, di giuramenti e di istinti primitivi e vili. La voce di Sara Taylor, avvicinata dalla critica a quella di Flannery O’Connor, è intrigante e selvaggia. “Tutto il nostro sangue” è un romanzo abitato da storie e personaggi ambigui, colmo di situazioni grottesche e pervaso dal soffio della letteratura gotica del sud degli Stati Uniti.

Questo libro è in lettura sul gruppo dal 01/01/2017 al 31/01/2017.

 E’ stato pubblicato nel settembre 2016 da Minimum Fax.

Se volete leggerlo assieme a noi vi ricordo che non dovete fare altro che cliccare QUI e sarete reindirizzati al gruppo su Goodreads, lì dovrete cliccare sulla dicitura Join  Group ed il gioco è fatto, sarete dei nostri!

Vi ricordo che al termine del periodo di lettura troverete le nostre recensioni sul libro letto nei rispettivi blog.

Detto questo, gente io vi saluto!

Ci vediamo presto perché nei prossimi giorni ci leggeremo spesso!

Elisa

7 pensieri riguardo “Canto di Natale – Charles Dickens + LiberTiAmo Gennaio 2017

  1. Bentornata con il nuovo nome! ^^ Mi sa che nella stanza dei bottoni è successo qualcosa, però, perché cliccando su “home” rimanda al vecchio dominio (che non esiste più)…
    Io devo ancora postarla la recensione di “Canto di Natale”, anche se l’ho già scritta… sta aspettando il suo momento! 🙂
    Per il GdL, sono dei vostri! 😀 L’ho iniziato oggi e l’incipit promette bene!

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    1. Uh grazie mille per l’informazione!! Risolvo subito, mi sono completamente dimenticata grazie ancora! La promessa poco sicura di cambiare nome si avverata misteriosamente. Perfetto, io lo inizio stasera non vedo l’ora mi ispira molto, in genere non mi fanno impazzire le saghe familiari ma questa sembra particolare..

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  2. Beh a volte i cambiamenti sono necessari, a maggior ragione su ciò che non ci fa “essere tranquilli e felici” del tutto….
    Che dire, Dickens ha fatto centro con il canto di natale, ogni anno non perdo occasione di ricordarlo viste anche le mille e più vesti cinematografiche che questo intramontabile classico ha ispirato!

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    1. Giusto! Assolutamente sì, è imperdibile ogni anno, rileggerlo o riguardarlo ogni Natale mi fa sempre tornare piccola quando davanti al camino scoppiettante guardavo il cartone, fantastico!

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