Buon mercoledì e ben ritrovati/e!
Come state? Procede bene la settimana? Vi sentite già pronti per la fine di gennaio?
Oggi parliamo di un libro che ho letto qualche mese fa, siamo ancora immersi nell’operazione di recupero delle recensioni arretrate, meno una, tra l’altro abbiamo parlato un poco di questo libro nell’articolo dei libri top del 2021, quindi la rivelazione del voto finale non sarà una sorpresa, ma prima di quello ci dobbiamo addentrare nei meandri di questo testo.
Iniziamo!

Incendi – Richard Ford
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 165
Prezzo di Copertina: € 7,50
Ebook non disponibile
P. Pubblicazione: 1990
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Incipit
Nell’autunno del 1960, quando io avevo sedici anni e mio padre era momentaneamente disoccupato, mia madre conobbe un certo Warren Miller e si innamorò di lui.
Trama
Nell’estate del I960 la città di Great Falls, Montana, fu circondata dal fuoco. Il fumo proveniente dalla foresta in fiamme coprì le montagne a sud, ovest e a est. Fu l’estate in cui il padre di Joe trasferì la famiglia nel Montana per non perdere l’occasione del boom petrolifero. Fu l’estate in cui il padre perse il lavoro al golf club e andò a combattere l’incendio. Fu l’estate in cui la madre di Joe incontrò Warren Miller e s’innamorò di lui. Fu l’estate in cui Joe si accorse che i genitori erano qualcosa di inesplicabile, come tutti. Nessuno di questi personaggi ritiene che la felicità gli sia dovuta. Tutti devono fare degli aggiustamenti nei confronti degli altri. Tutti, quando è in gioco la propria sopravvivenza, richiedono innocentemente che il proprio interesse prevalga, anche su quello delle persone che amano. Nessuno, dice Ford, conosce il perchè delle proprie azioni. Semplicemente le compiono. Sdradicano le proprie esigenze, abbandonano i figli, cambiano compagni di vita: tutto nel vago perseguimento della felicità.
Recensione
Dunque, ci tengo a dire che questa è stata la mia prima esperienza con Richard Ford, un autore che ho sicuramente intenzione di approfondire perché questo primo testo mi ha stupita e altre pubblicazioni dell’autore, se non la maggior parte, mi sembrano parecchio interessanti.
Richard Ford è un autore americano, ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti, l’ultima è stata “Scusate il Disturbo“, raccolta di racconti edita Feltrinelli pubblicata nel 2021.
Fra i suoi testi più famosi è giusto citare: “Canada“, “Tutto Potrebbe Andare Molto Peggio” e “Sportswriter“, tutti editi Feltrinelli.
Stile, Ritmo e Atmosfere
Per me lo stile di Ford è assolutamente godibile, trovo riesca a penetrare nelle emozioni dei personaggi e a farle arrivare moltiplicate al lettore, usando uno stile tutto sommato equilibrato e sempre con una punta di nostalgia.
I personaggi si guardano spesso alle spalle pensando al passato e nelle loro espressioni regna sempre una sorta di infelicità latente, il modo in cui si muovono, reagiscono, vivono, nasconde una specie di malinconica tristezza.
Il ritmo di Ford in “Incendi” è costante, medio, l’autore si prende il tempo per rappresentare al meglio i personaggi senza essere né troppo sfuggente, né troppo perso ad adagiarsi sugli allori.
La vicenda di per sé è semplice, parliamo di un ragazzo che durante l’assenza del padre vede la madre frequentare un altro uomo, va addirittura a cena a casa di questo con la madre ed è costretto ad assistere alla caduta del matrimonio fra i genitori, un’esperienza dolorosa che anche nei momenti di narrazione più innocenti, mi ha fatto soffrire non poco.
Infatti questo libro all’apparenza è innocente, lo stile dell’autore lo è perché rappresenta fatti che migliaia di persone vivono o hanno vissuto nella loro adolescenza/infanzia e lo fa con fatti semplici, eventi di tutti i giorni, racconta ciò come se non stesse succedendo qualcosa di grave, come se la famiglia del protagonista non si stesse sfasciando.
E’ un libro che fa vivere o rivivere al lettore esperienze legate all’infanzia o adolescenza, riporta il lettore stesso a quel tempo e lo fa assistere inerme a fatti che sono dolorosi per il protagonista.
L’atmosfera generale del libro mi ha ricordato quelle mattine estive in cui ci si sveglia presto e si ha il tempo di vedere l’alba, ci si perde ad ammirarla cercando di non pensare alla giornata che ci aspetta perché sappiamo di dover affrontare tanti problemi che vorremmo evitare, ecco quando ripenso ad “Incendi” penso a questa immagine.
Noi seguiamo il protagonista sedicenne e ci identifichiamo con lui, un giovane che si ritrova in un periodo delicato della propria crescita e deve fare i conti con tutto quello che sta accadendo, questo romanzo fa rivivere quelle tipiche emozioni di frustrazione mista a speranza disillusa e non che sono tipiche dell’adolescenza.
Il Crollo di un Matrimonio
Il tema principale del libro, oltre alla crescita del protagonista, è come dicevamo prima il tradimento di questa donna nei confronti del marito e il crollo di questo amore, matrimonio, famiglia.
Trovo che questa sia una tematica molto delicata che certe volte non viene rappresentata al meglio, quella del tradimento matrimoniale, c’è da dire che secondo me negli anni è stata bistrattata, dal cinema, dallo spettacolo, in generale un po’ ovunque, ho sempre avuto l’impressione di vederla rappresentata come un fatto di poco conto, viene spesso sminuita e non approfondita, mentre invece un tradimento, come quello a cui assistiamo in “Incendi“, è un evento che segna profondamente una famiglia e una coppia, ovviamente con tutte le eccezioni del caso.
In questo libro invece Ford ci fa provare il dolore e la frustrazione di un ragazzo che sente di non poter fare nulla, di un uomo, il padre, che realizza di non essere più ricambiato nel suo amore dalla moglie, di una donna, la madre, che si sente prigioniera di una vita che non vuole più.
Siamo assieme al protagonista catapultati in un clima di disagio e distacco, improvvisamente la madre diventa per lui una sconosciuta, una figura che sente di non aver forse mai capito e il padre quell’individuo lontano a cui vorrebbe urlare di tornare a casa e pregarlo di fare qualcosa.
“Avrei voluto risponderle qualcosa, anche se non stava neanche parlando con me ma solo con se stessa o con nessuno in particolare. Io non pensavo di raccontare tutto questo a mio padre e avrei voluto rassicurarla in proposito. Ma non volevo essere l’ultimo a parlare. Perché se anche avessi detto qualcosa, sapevo che la mamma sarebbe rimasta in silenzio come se non m’avesse sentito e io sarei rimasto lì con le mie parole – qualunque fossero state – a ricordarle per il resto della mia vita.”
E’ sempre Colpa dell’altro
Per Joe, il protagonista, è facile odiare l’amante della madre che viene additato per tutto il romanzo come un uomo quasi senza scrupoli, sulle prime sembra impacciato e piuttosto timido, ma successivamente viene alla luce una sua parte di personalità più ispida e viscida.
Non è un uomo cattivo, anche se noi vediamo tutto dagli occhi di Joe e ci sembra un mostro, perché in queste situazioni la colpa sembra sempre essere dell’altro, di quello/a che porta via la madre o il padre, Joe inizierà a capire piano piano che non è l’altro ad essere un mostro, ma in queste situazioni la colpa non è di nessuno e di tutti, anche qui ci sono casi e casi ovviamente.
Anche noi finiamo per odiare l’amante e per vedere il padre come una vittima, la situazione è molto più complicata così e alla fine comprendiamo meglio la vera natura dei personaggi e le loro motivazioni.
Conclusioni
“Incendi” è un libro che mi ha fatto versare lacrime amare, anche se non è all’apparenza il libro più strappalacrime che esista, forse ha solo toccato, nel mio caso, delle corde particolari e per questo mi è piaciuto molto.
E’ una storia all’apparenza semplice, ma decisamente complessa, i cui non ci sono veri colpevoli, persone perse forse, è un libro che ricorda ai figli che anche i genitori sono esseri umani e come tutti sbagliano e cadono.
Anche se mi è piaciuto devo ammettere di non aver apprezzato del tutto il finale, per me unico neo del libro, mi è sembrato affrettato e sforzato.
Voto:

E voi? Avete mai letto qualcosa di Ford? Sì? No? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!
A presto!
