Editore: Elliot
Pagine: 128
Prezzo di Copertina: € 24,90
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Buongiorno!
Ammetto di essere un tantino emozionata per la mia prima recensione, ma lasciamo da parte tutto questa mielosità e iniziamo!
Oggi vi voglio parlare di una Graphic Novel che ho “letto” qualche settimana fa.
Solitamente non sono una grande amante delle Graphic Novel o dei fumetti ma questa opera mi ha attratta molto fin dall’inizio e non sono riuscita a resistere.
L’approdo è un opera di Shaun Tan, un artista in tutti in campi dalla fotografia al cinema, famoso anche per opere come The Rabbits e Oggetti Smarriti (premiato nel 2011 con un premio Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione).
Insomma ci sono tutte le buone basi per un ottima “lettura”!
La trama dell’opera a mio avviso è molto interessante e semplice, si parla di quest’uomo che per problemi di lavoro è costretto a trasferirsi in un altro paese e quindi ad emigrare lontano lasciando la moglie e la figlia piccola.
Quest’uomo si ritroverà proiettato in quello che ai nostri occhi appare un mondo fantastico con creature bizzarre ma allo stesso tempo simpatiche e divertenti.
Visionando questo libro viene spontaneo viaggiare con la fantasia quasi automatico, immergendosi in quelle tavole realizzate in modo talmente assurdo ma allo stesso tempo realistico da risultare magnifico.
Personalmente è stato abbastanza facile riuscire a seguire la storia in modo lineare nonostante alcune volte ci si perde in piccoli dettagli.
Le tavole sono realizzate a mio modesto parere con molta cura per i particolari e attenzione verso la struttura della storia.
Seguire le vicende di quest’uomo in questa nuove terra risulterà un’avventura sorprendente e piena di meraviglia.
Tirando le somme direi che questo libro è meritevole per quanto riguarda le illustrazioni, forse dovrei però avvisarvi per quanto riguarda la trama che in alcuni momenti è leggermente calante e lenta ma come ho detto le tavole ricompensano ogni piccolo disturbo.
Se dovessi dare un voto darei tranquillamente un sette pieno perchè devo dire che come compagno in una giornata di inverno o d’autunno con una bella tazza di thè caldo è perfetto.
Le emozioni che mi ha lasciato questo libro sono sicuramente una leggera malinconia che penso sia inevitabile guardando quest’uomo solo e sperduto in luoghi sconosciuti e una leggera commozione (sì ammetto di aver versato una lacrimuccia…)
Voto: 7
Bene! Ora l’ansia da prima recensione sta scomparendo piano piano, capitemi.
Spero avervi tenuto compagnia e di essere riuscita ad esprimervi le mie più sincere impressioni!
A prestissimo con un nuovo articolo appena scritto!
Elisa