2024: Obbiettivi di Lettura, Reading Challenge e Recap 2023

Buon pomeriggio!

Come state? Come sono andate le feste natalizie? Avete trascorso un bel Natale? Festoso, emozionante, gradevole? Oppure no?

È arrivato quel momento dell’anno, quello in cui parliamo degli obbiettivi di lettura per l’anno prossimo, facciamo qualche considerazione sulle (povere) letture dell’anno che sta per finire e in generale discutiamo di varie challenge di lettura.

Come sempre adoro scrivere questo tipo di articolo anche se quest’anno non avremo molto da dire sulle letture fatte nel 2023, perché come già accennato quest’anno è stato poverissimo sotto questo punto di vista.

Quindi io direi di toglierci subito la parte legata al recap, confessando che quest’anno ho letto 14 libri che rispetto ai 65 dell’anno scorso hanno segnato un bel calo nelle mie letture.

Avevo impostato un obbiettivo di almeno 30 testi per il 2023 sapendo che con tutta probabilità sarebbe stato un anno pieno e impegnativo, ed infatti così stato, persino più del previsto.

L’anno è iniziato male con la lettura de “Il Cimitero di Praga” di Umberto Eco, libro che ho inserito a malincuore nei tre testi flop e che probabilmente ha dato un tono già alle letture dell’anno perché da lì in poi ho faticato a riprendermi. A parte qualche nota positiva come ad esempio “Vuoto D’amore” della Merini (che è stata però una rilettura), “Helter Skelter” o “The Silent Woman” non ci sono stati altri particolari testi degni di essere nominati.

Quindi l’anno è andato così, ma il 2024 andrà meglio sicuramente!

Parlando degli obbiettivi del 2024 infatti, il mio goal numerico sarà 35 confidando nel riuscire a superarlo ovviamente, ma si sa, meglio partire con umiltà da un numero più basso rispetto a quello che vorremmo raggiungere, anzi ho voluto aggiungere quel 5 in più come botta di auto-motivazione.

Non penso parteciperò a particolari challenge, ma come ogni anno butterò un occhio alla reading challenge di PopSugar tenendola in un angolino anche nei widget del blog, come sempre.

Più che altro ho messo assieme una specie di TBR molto abbozzata composta da libri che vorrei leggere nel 2024, ma anche testi da cui pescare quando non saprò dove sbattere la testa, quindi più delle pile di testi possibilmente da leggere diciamo, questi:

In più vorrei buttarmi su delle letture tematiche in alcuni momenti del 2024, ad esempio ho vari testi (alcuni recuperati ultimamente) sull’argomento “antica Roma” che voglio approfondire da mesi e io ho questi momenti in cui entro in un loop e leggo solo libri su un determinato tema o autore/autrice, come ho fatto con Sylvia Plath ad esempio.

Un altro tema su cui vorrei fare letture approfondite è quello del “fascismo“, che avrei voluto approfondire già nel 2023, ma è andata così.

Ah senza contare i testi che voglio leggere su/scritti da Alda Merini per il secondo appuntamento della rubrica #PoetProfile.

Qui vi ho proposto alcuni testi fra quelli che ho al momento in libreria su questi temi, ma non escludo di recuperarne altri che mi interessano.

Insomma, come sempre una valanga di testi fra i programmi di lettura.

Reading challenge! Allora come sempre parliamo di quella di PopSugar, che trovate anche qui sul sito ufficiale, ogni anno ne parliamo e vi riporto qui l’intero elenco tradotto, mi piace provare a seguirla, ma la verità è che con le reading challenge mi dimentico della loro esistenza a un mese dall’inizio dell’anno, però possono essere comunque un ottimo spunto creativo se si è in un momento in cui non si sa cosa leggere o per rimettersi in carreggiata e si vuole provare a seguire “un programma” o un qualcosa su cui basarsi diciamo.

Quindi me la tengo sempre da parte buona e proverò a seguirla anche solo in minima parte.

Guardiamo assieme i punti:

  1. Un libro con la parola “salto” nel titolo (vedere anche “anno bisestile” in inglese si dice “Leap year” appunto anno bisestile, la traduzione letterale di “leap” è salto)
  2. Un romanzo di formazione
  3. Un libro su un personaggio di 24 anni
  4. Un libro su un/una scrittore/scrittrice
  5. Un libro sul K-pop
  6. Un libro sui pirati
  7. Un libro sugli sport femminili/scritto da un’atleta donna
  8. Un libro di un/una autore/autrice non vedente o ipovedente
  9. Un libro di un/una autore/autrice non udente o con problemi di udito
  10. Un libro di un autore/autrice autopubblicato/a
  11. Un libro di un genere che solitamente eviti
  12. Un libro da un punto di vista di un animale
  13. Un libro originariamente pubblicato sotto pseudonimo
  14. Un libro consigliato da un libraio/libraia
  15. Un libro consigliato da un/una bibliotecario/bibliotecaria
  16. Un libro ambientato 24 anni prima della tua nascita
  17. Un libro ambientato in un luogo facente parte della tua lista di destinazioni da viaggio da visitare
  18. Un libro ambientato nello spazio
  19. Un libro ambientato nel futuro
  20. Un libro ambientato nella neve
  21. Un libro ambientato in un anno che termina con il “24”
  22. Un libro incentrato sui videogiochi
  23. Un libro con i draghi (o avere come protagonisti i draghi)
  24. Un libro che si svolge nel corso di 24 ore
  25. Un libro pubblicato 24 anni fa (nel 2000)
  26. Un libro che è diventato un musical
  27. Un libro in cui qualcuno muore nel primo capitolo
  28. Un libro con un/una protagonista che ha 42 anni
  29. Un libro con un/una protagonista neurodivergente
  30. Un libro con un titolo di una sola parola che hai dovuto cercare sul dizionario
  31. Un libro il cui titolo è una frase completa
  32. Un libro con una trama che segue il trope degli enemies to lovers (da nemici ad amanti)
  33. Un libro con un narratore inaffidabile
  34. Un libro con almeno 3 POV (o punti di vista)
  35. Un libro con del realismo magico
  36. Un libro scritto da una persona detenuta o detenuta in passato
  37. Un libro scritto durante il NaNoWriMo
  38. Un libro fantasy “accogliente” o cozy
  39. Un libro di narrativa di un/una autore transgender o non binario
  40. Un libro horror di un autore/autrice BIPOC (Black, Indigenous and People of Color rispettivamente neri, indigeni e persone di colore)
  41. Un memoir che esplora la queerness
  42. Un libro di saggistica sugli indigeni
  43. Una storia d’amore in cui si da una seconda possibilità
  44. L’autobiografia di una donna nel panorama del rock ‘n’ roll
  45. Un romanzo rosa/romance LGBTQ+

Livello Avanzato

  1. Un libro in cui un personaggio dorme per più di 24 ore
  2. Un libro con 24 lettere nel titolo
  3. Una raccolta di almeno 24 poesie
  4. Il ventiquattresimo libro di un autore
  5. Un libro che inizia con la lettera “X”

Bene, quest’anno PopSugar ha scelto di innalzare l’asticella dato che i punti standard non sono 40, ma 45, più 5 punti avanzati.

Io direi di fermarmi qui con gli obbiettivi, perché altrimenti all’ultimo mi faccio prendere dall’entusiasmo e aggiungo più del dovuto.

Quindi, ricapitolando, l’obbiettivo del 2024 sarà minimo di 35 libri (ma quest’anno a differenza del 2023 sento di potercela fare e con tutta probabilità superare questo numero, anche se faremo i conti alla fine), punto sulla specie di TBR che vi ho mostrato e sul fare letture a tema su cui voglio assolutamente puntare, su minimo due temi, quelli citati prima.

Ah, e magari leggere un buon numero di raccolte di poesie, giusto!

E voi? Quali sono i vostri progetti di lettura per il 2024? Parteciperete a qualche challenge? Fatemi sapere!

Io vi saluto augurandovi una chiusura stupenda di questo 2023 faticoso e pesante sotto molti aspetti, ma ci leggeremo il primo di gennaio per l’annuncio del libro del mese per il gruppo.

E uno dei miei obbiettivi più importanti, oltre alla lettura, sarà sicuramente quello di tornare a pieno ritmo nel nuovo anno qui sul blog perché abbiamo tanto, anzi tantissimo di cui parlare!

Auguri cari/e, ci leggiamo presto!

Le Tre Letture Top del 2023

Eccoci qui per le letture top!

L’altro giorno abbiamo parlato dei libri che per me sono stati dei flop o letture diciamo più che altro deludenti in questo 2023, e oggi parliamo invece dei top, quindi nella breve lista dei testi letti in questo triste anno di lettura quelli che meglio si sono difesi e che ho più gradito.

Di alcuni di questi abbiamo parlato nelle rispettive recensioni nel corso dell’anno quindi non mi dilungherò più di tanto, ci tengo anche a dire che per la seconda posizione mi sono sentita di inserire un ulteriore titolo a parimerito quindi in totale sono quattro i testi nominati in questo articolo.

Ma iniziamo!

Racconti di Pietroburgo – Nikolaj Gogol’

Anno di Pubblicazione: 1842

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Pietroburgo non è una città: è un progetto, un sogno, un miraggio, un’allucinazione, o un incubo, se volete, ma non è una città. E non c’è un autore che meglio di Gogol’ abbia visto e reso tangibile la sua realtà. I suoi “Racconti di Pietroburgo” ci restituiscono l’essenza di questa città, che è la cultura che vi è germinata. Leggendo questi cinque smilzi racconti sarete in un attimo gogolianamente proiettati nel mondo di Puškin, di Dostoevskij, di Andrej Belyj, di Anna Achmatova e Andrej Bitov; grazie a queste cinque capriole gogoliane vi troverete in un istante imbevuti di cultura pietroburghese. E dunque: non mettete piede a Pietroburgo senza prima aver letto i racconti di Gogol’… non vedreste nulla, non capireste nulla…

Ero convintissima avessimo già parlato di questo libro e invece cercando di recuperare la recensione da inserire qui mi sono accorta del fatto che no, non esiste una recensione approfondita che ero convinta di aver scritto. Recupereremo nel 2024, sta di fatto che questo libro entra a pieno merito nei testi top del 2023 perché rappresenta una raccolta di racconti che ho decisamente gradito e apprezzato. Al suo interno ritroviamo cinque racconti di Gogol’ tra cui il famoso “Il Naso”, ma anche “Il Cappotto”, e da questi emerge un quadro fedele, a tratti critico e in altri magico, della Pietroburgo del diciannovesimo secolo. Probabilmente, a livello di personale esperienza di lettura “Il Naso” è il racconto che ho meno gradito, anche se viene spesso preso a modello come opera stilisticamente perfetta. Gli altri quattro mi sono piaciuti parecchio, con un occhio particolare a “Il Ritratto” e “Il Cappotto”. E’ interessante vedere come questi racconti, pubblicati appunto postumi e riuniti in una raccolta, abbiano in comune parecchie tematiche, come la follia, il tema degli “umiliati e degli offesi”, la contrapposizione fra austerità, rigore e serietà di luoghi o lavori di una certa autorità che sono sempre presenti o nominati nei racconti e temi/svolte della narrazione fantastici. Questa integrazione fra reale e irreale, che a volte vira sul fantastico a volte alla follia è un tratto che ho adorato e che è presente in tutto ciò che ho letto di Gogol fino ad ora (anche se mi manca Il Revisore e Le Anime Morte). Leggerò sicuramente altro di Gogol’.

Vuoto D’Amore – Alda Merini

Anno di Pubblicazione: 1991

Link all’Acquisto: QUI

La Merini scrive in momenti di una sua speciale lucidità benché i fantasmi che recitano da protagonisti nel teatro della mente provengano spesso da luoghi frequentati durante la follia. In altre parole, vi è una prima realtà tragica vissuta in modo allucinato e in cui lei è vinta; poi la stessa realtà irrompe nell’universo della memoria e viene proiettata in una visione poetica in cui è lei con la penna in mano a vincere.

Questa è stata una rilettura che come la prima volta, anzi forse persino di più della prima lettura, ho amato molto. E’ una raccolta di poesie della Merini io consiglio anche se volete magari approcciarvi alle opere della poetessa per la prima volta, ci sono riferimenti al poeta Giorgio Manganelli nella sezione che da il titolo all’opera ovvero “Vuoto d’Amore”, la sezione “Venti Ritratti” invece è un tributo a venti ritratti appunto a figure varie tra cui Sylvia Plath, Saffo, Emily Dickinson, Quasimodo e Montale. Insomma, per me resta una raccolta meravigliosa.

The Silent Woman – Janet Malcom

Anno di Pubblicazione: 1994

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Inserisco questo libro alla seconda posizione accanto a quello di Alda Merini perché parliamo sempre di poesia, o meglio di vite di poeti, perché questa non è una raccolta di poesie o una biografia, ma più un testo-indagine su come è stato gestito il patrimonio editoriale di Sylvia Plath dopo la di lei morte. È un argomento particolare ed è una lettura specifica fatta da me anche per la scrittura del famoso duo di articoli su Sylvia Plath (vi lascio qui e qui i link), ma è un testo che ho seguito con molto interesse e realizzato da Janet Malcom in modo secondo me sentito e umano, nel senso che l’autrice incontra una sfilza di persone che hanno avuto a che fare in un modo o nell’altro con la Plath, la sorella di Ted Hughes, il vicino di casa di Sylvia al momento della sua morte, amici e conoscenti. Parla con molte persone senza pregiudizi, semplicemente raccontando fatti e prove trovate durante le chiacchierate con altri, incontra ad esempio anche Anne Stevenson, autrice della biografia “Vita di Sylvia Plath”, testo che ricevette parecchie critiche soprattutto per la presa di posizione visibile secondo i lettori dell’autrice nei confronti di una difesa quasi esagerata per la famiglia Hughes. All’inizio in realtà Anne ebbe a che fare con Ted e Olwyn (sorella del poeta appunto) in un modo costruttivo e soddisfacente per entrambi, anche perché lei a differenza di molti altri biografi/e ebbe l’opportunità di raccontare la vita di Sylvia con il pieno intervento degli Hughes, scoprendo particolari inediti e ascoltando la storia dalla bocca di persone realmente presenti nella vita di Sylvia. Ma la Stevenson racconta che con il tempo Olwyn, in particolare, finì con l’obbligarla quasi a raccontare la vita di Sylvia nel modo in cui voleva lei (o loro), quindi tessendo le lodi degli Hughes. Tramite varie conversazioni noi, assieme a Malcom, scopriamo particolari poco conosciuti e molto interessanti riguardanti soprattutto lo svolgersi della vita degli altri dopo la morte di Sylvia e come dicevamo la gestione burrascosa e non apprezzata del tutto da molti del patrimonio letterario di Sylvia da parte della famiglia Hughes.

Helter Skelter – Vincent Bugliosi, Curt Gentry

Anno di Pubblicazione: 1974

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La storia di Charles Manson è forse il caso di omicidio satanico più famoso di tutti i tempi. Quella notte a Hollywood, era il 9 agosto deI 1969, morì una delle modelle più celebri del momento: Sharon Tate, incinta del marito Roman Polansky. In questo libro Vincent Bugliosi, il pubblico ministero nel processo contro Manson, racconta l’intero corso delle indagini che portarono alla condanna del diabolico Charles, con quello che è il più celebre e venduto libro di true crime di tutti i tempi. Di esso infatti sono state vendute sette milioni di copie e una copia è stata trovata persino nella stanza dei due autori della strage di Colombine.

Altro testo a cui mi sono approcciata per quella specie di progetto riguardante “Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe”, perché anche Helter Skelter è presente all’interno di quel romanzo e dato che io mi ero messa in testa di leggere tutti i testi presenti all’interno ho letto anche questo, che comunque avevo in libreria da tempo e desideravo leggere da parecchio. È un libro molto famoso, un testo di non-fiction che racconta la vicenda riguardante la The Family di Charles Manson dalle parole di Vincent Bugliosi, il pubblico ministero durante il processo alla Family. È un libro molto dettagliato, che io ho letto a passo d’uomo devo dire, non è una lettura leggera o veloce per quanto mi riguarda, ma alla fine è stata una esperienza che mi ha portato ad incoronarlo libro top fra i top nel 2023. È il testo più famoso riguardante la vicenda e quello su cui si fonda tutta la versione/teoria di Bugliosi contro la Family, ovvero quella riguardante la setta e non quella sul traffico di droga e la rivalità fra bande di motociclisti, Bugliosi dovette poggiare maggiormente sull’elemento setta per provare che i membri della Family avrebbero fatto di tutto per Manson, per poter arrivare ad una condanna durante il lungo processo. Qui troviamo il resoconto, durante la seconda parte del libro sul processo appunto, e quelle giornate, mentre nella prima parte leggiamo di tutti i fatti macabri e terribili riguardanti i crimini della Family, ovviamente l’assassinio di Sharon Tate e gli amici presenti quella tragica notte nella casa di Cielo Drive, ma anche molti altri fatti correlati, gli omicidi LaBianca, le sparizioni, altri crimini, insomma tutto. È un libro completo che io consiglio a chi vuole ovviamente leggere e entrare nella vicenda dagli occhi di una figura come Bugliosi, ma in generale a chi vuole scoprire di più su questo caso o è un’appassionato di true-crime.

E voi? Quali sono state le vostre letture top del 2023?

A presto, in caso non dovessimo leggerci prima di Natale con gli obbiettivi di lettura del 2024, il recap e le challenge varie, Buon Natale!

Le Tre Letture Flop del 2023

Buonasera!

Rieccomi su questi schermi a questo punto dell’anno per iniziare a tirare un poco le somme, diciamolo somme di un anno catastrofico a livello di letture e non solo. A parte l’essere sparita per la maggior parte del tempo qui sul blog, sono diventata semi latitante anche sui social collegati ovviamente al blog, e parlando di letture… ah, uno scenario apocalittico.

Però, nonostante tutto vorrei, come ogni anno, parlarvi dei libri che per me sono stati dei flop nel 2023 e successivamente quelli top. Non avendo letto molto non ci sarà una lista di cinque libri, ma bensì di tre.

Come sempre ci tengo a sottolineare che inserendo determinati libri in questa lista non voglio sottolineare il mio odio nei loro confronti o aprire una petizione per bandirli dal commercio, voglio solo dire che personalmente non ho gradito queste letture, per una serie di motivi, non ho nulla contro questi testi e se a voi sono piaciuti vi prego di non offendervi per questi inserimenti.

Dei tre presenti nella lista abbiamo parlato solo di uno nella recensione dedicata, il terzo, ovvero in teoria quello migliore fra i flop, come sempre per questa lista toccheremo man mano l’apice arrivando al primo che fra i flop e quello che ho gradito meno, nonostante siano tutti flop.

Via!

Teddy – Jason Rekulak

Anno di Pubblicazione: 2022

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Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.

Abbiamo già parlato di questo libro, qui nella recensione dedicata quindi non mi dilungherò più di tanto. So che a moltissime persone questo testo è piaciuto e non fatico a capirne i motivi, è comunque scorrevole ed aiuta in uno sblocco del lettore ad esempio, si legge velocemente perché riesce ad intrigare il lettore. Ci sono elementi che funzionano in questo libro e altri che stridono, ad esempio penso al fatto che nonostante ci siano elemento soprannaturali, il/i villain della situazione sono intuibili fin dall’inizio e più si va avanti più diventa chiaro tutto questo. Come ho scritto anche nella recensione, che vi invito a spulciare perché lì vi ho parlato delle mie impressioni a fondo, ci sono diversi temi anche toccati dall’autore che a molti lettori hanno fatto storcere il naso per come sono stati trattati appunto. Abbiamo il razzismo, l’essere transgender, l’essere atei, insomma io non sono impazzita di gioia per come sono stati tratti tutti i temi, ma alcuni li ho vissuti come una esaltazione dell’autore nel voler enfatizzare un cliché riguardante un personaggio. Comunque a parte questo, è un testo che nell’arrivo verso il finale ha smorzato buona parte del mio entusiasmo, ci sono scene che a volte mancano di mordente, è tutto troppo, si arriva ad un punto in cui ci si chiede quale tema o cliché su un personaggio manchi per arrivare al pieno. Non è un testo illeggibile o che ho odiato, assolutamente, solo è una stata una delusione sotto certi punti di vista.

I Ponti di Madison County – Robert James Waller

Anno di Pubblicazione: 1992

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“I ponti di Madison County” è la storia di Robert Kincaid, fotografo di fama, e Francesca Johnson, moglie di un agricoltore. Kincaid, singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, è un uomo che quasi non appartiene al suo tempo. Francesca Johnson, un’italiana giunta in America come sposa di guerra, vive tra le colline dello Iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando Robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un’informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un’emozione inesprimibile. L’incontro tra Robert e Francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di Madison County, è per entrambi un’esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravviverà a loro stessi.

Allora, di questo testo è molto famoso il film con Maryl Streep e Clint Eastwood del 1995, io ho voluto leggere il libro per una specie di sfida che mi ero messa in testa di portare a termine ovvero quella di leggere i libri menzionati all’interno de “Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe” che è stato il libro del mese di maggio per il gdl. Il problema è che i libri in totale se non sbaglio erano sette e anche se sono riuscita a leggerne 3/4, gli altri sono rimasti fuori e non sono riuscita nemmeno a portare a termine il libro principale, quello di Grady Hendrix, un altro fallimento nei piani di lettura in questo anno di flop vari. Comunque, avevo già in libreria questo testo, ereditato da una zia, quindi ne ho approfittato per leggerlo finalmente. Che dire, so che è un testo/film molto amato e molto criticato, è una storia d’amore fra due persone mature/adulte che si svolge in relativamente in poco tempo e si avverte questo nella narrazione perché è un testo che scorre molto velocemente. Non mi capita spesso di leggere libri focalizzati interamente su una storia d’amore, non ho amato granché i personaggi e alcune svolte di trama mi hanno delusa. Tutto sommato è una vicenda che anche qui intriga e si arriva ad un punto in cui si è sinceramente curiosi di vedere dove andrà a parare il tutto, ma il finale e in generale il modo in cui si sviluppa la storia da un certo punto in poi è stato deludente. In più ho letto un breve commento su Goodreads con cui mi trovo molto d’accordo e riguarda la serietà dei personaggi, il fatto che si prendano molto sul serio, lui ad esempio si proclama “l’ultimo cowboy” e una specie di pellegrino. Ed effettivamente è così, ho alzato un poco gli occhi al cielo, anche perché queste descrizioni vengono ripetute varie volte, è come se l’autore si fosse impegnato nel voler uscire da cliché, ma è entrato in altri.

Il Cimitero di Praga – Umberto Eco

Anno di Pubblicazione: 2010

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Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, scomparso in mare nei pressi dello Stromboli, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come I protocolli dei Savi Anziani di Sion, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una Parigi della Comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. Tranne un particolare. Eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte che probabilmente hanno avuto autori diversi. Ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, può accadere di tutto. Anche che l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.

Mi piange il cuore dover inserire un libro di Umberto Eco nei libri flop, anche perché avevo molte speranze per questo testo che è stata la prima lettura dell’anno per me. Purtroppo l’ho trovato eccessivamente lungo, è una vicenda che va avanti fra intrighi, misteri e segreti, ma questi non sono intriganti come dovrebbero. Se all’inizio c’è l’interesse, man mano sfuma e diventa solo un libro, mi rincresce molto dirlo, prolisso in cui ci sono eventi su eventi, critiche miste a satira, in questa narrazione in cui Eco inserisce di tutto. Diventa un polpettone di cose questo testo, molto di quello che ritroviamo è interessante, ma è troppo, anche la trama base che all’inizio sembra pulita e interessante diventa un sovrapporsi di situazioni in cui si ritrova il protagonista, luoghi, vicende losche. Ammetto di aver perso il filo ad un certo punto e di essermi aiutata anche con l’audiolibro. E’ un libro che parte bene e Eco inserisce fatti e aneddoti/curiosità basate su eventi storico interessanti, ma come dicevo vuole essere troppo tutto assieme. Peccato perché per me è stata un occasione mancata.

E voi? Quali sono state le vostre letture flop del 2023?

Ci leggiamo presto,

LiberTiAmo di Dicembre (2023)

Buongiorno, buon primo di dicembre e buon venerdì!

Come state? Com’è stato il mese di novembre? Anche voi siete scioccatə quanto me per l’essere già a dicembre e ad un passo dalle feste natalizie, quando fino a ieri eravamo lì a fare dei programmi su come gestire il 2023 alle porte? Non parliamone che è meglio.

Oggi parliamo del libro che sarà in lettura nel mese di dicembre sul gruppo di lettura, che come sempre trovate su Goodreads, esattamente qui.

Tra l’altro qui a dicembre sarà il momento del bilancio delle letture del 2023 che (spoiler) sarà un mezzo disastro perché le letture di quest’anno sono state rare e non così positive, mi aspettavo un calo nel 2023, ma la situazione ha superato in negativo le aspettative.

Ah, e ovviamente i piani per il 2024, senza contare il sogno di riuscire l’anno prossimo a tornare del tutto attiva come accennato negli articoli precedenti fra mille peripezie.

Detto ciò invece di parlare di piani futuri parliamo ora di ciò che è certo, ovvero la lettura di dicembre sul gruppo!

Il Natale di Poirot – Agatha Christie

Casa editrice: Mondadori

Link all’acquisto: QUI

Trama

Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.

Il Natale di Poirot è un romanzo poliziesco scritto da Agatha Christie e pubblicato nel dicembre 1938. La premessa è una famiglia riunita per il Natale, dove l’ospite del convegno viene trovato assassinato in una stanza.

Il libro sarà in lettura per tutto dicembre sul gruppo.

Ci leggiamo presto!