Buon martedì!
Come state? Come avete trascorso questi primi giorni di febbraio?
Oggi parliamo di un libro che ho citato anche nei top five dei libri più belli del 2022 per me, ovvero Piranesi di Susanna Clarke. Una parte di me era convinta di aver già pubblicato una recensione a riguardo, ma questa parte era in errore perché cercandola nei meandri del blog non c’è, quindi nulla, era una convinzione falsa e tendeziosa.
E’ stata una pubblicazione del 2021 che io ho recuperato subito, appena uscita, perché mi attraeva molto dalla trama e ho sempre sentito tessere le lodi di Susanna Clarke, di cui in libreria ho anche Jonathan Strange e il Signor Norrell, ma ho aspettato il 2022 per leggerlo quando ormai era già esploso il fenomeno “Piranesi”, dato che di questo libro si è parlato molto e sempre bene da quello che ricordo.
Ma io direi di iniziare a parlarne subito, è giunto il suo momento!

Piranesi – Susanna Clarke
Casa editrice: Fazi
Pagine: 267
Genere: fantasy, realismo magico
Prezzo di Copertina: € 16,50
Prezzo ebook: € 4,99
P. Pubblicazione (ITA): 2021
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Incipit
Quando la Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo. ANNOTAZIONE PER IL PRIMO GIORNO DEL QUINTO MESE DELL’ANNO IN CUI L’ALBATROS E’ ARRIVATO NEI SALONI SUD-OCCIDENTALI. Quando la Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo per assistere alla congiunzione di tre Maree. E’ un evento che accade soltanto una volta ogni otto anni. Il Nono Vestibolo è un luogo straordinario per le tre grandi Scalinate che contiene. Lungo le sue Pareti corrono file di Statue di marmo, centinaia di Statue che si innalzano, un Livello dopo l’altro, fino a raggiungere vette lontanissime.
Trama
Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancoratroppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Recensione
Il libro contiene numerosi riferimenti all’arte e alla letteratura. Il nome del protagonista è un omaggio a Giovanni Battista Piranesi, autore di una serie di incisioni immaginifiche dal titolo Carceri d’invenzione. L’aspetto della Casa è ispirato alle sue opere.
Stile, Ritmo e Atmosfere
Io partirei parlando delle atmosfere presenti in Piranesi, che sono sicuramente uno degli aspetti più affascinanti ed unici del romanzo. Infatti ci troviamo in questa casa enorme, che sembra ricoprire la superficie intera del mondo, da come viene descritta da Piranesi, sembra che il mondo sia questa casa, anzi Casa con la maiuscola dato che per il nostro protagonista è come se fosse una vera e propria entità.
Questo ambiente enorme, senza fine, viene descritto in parte da Piranesi che con il passare del tempo ha costruito una specie di cartina dei luoghi e dei saloni che si trovano in questa casa. Ogni salone è diverso e ha delle sue caratteristiche precise, ma in molti di questi luoghi sono presenti statue di diverso tipo, alcune raffiguranti animali e altre esseri mitologici, altre ancora esseri umani ecc. ecc.
L’ambiente che Susanna Clarke riesce a rappresentare sembra bianco, asettico, con queste statue eteree che sembrano le uniche presenze fisse in questo luogo assieme a Piranesi, come se fossero esseri che in un certo modo tengono compagnia ad un individuo solo.
Anche se scopriamo presto che in realtà Piranesi non è solo del tutto in questo luogo, ma ci arriveremo.
Tornando alle atmosfere questo è un romanzo di una bellezza surreale, sotto questo aspetto, se amate molto ad esempio immergervi in quello stile estetico che ricorda quasi un museo per la struttura dei luoghi, amerete queste atmosfere, con questi enormi saloni, queste maree che arrivano e inondano ogni volta i saloni situati al primo piano, mentre in altri a volte c’è nebbia o pioggia, proprio come se questa casa fosse strutturata in piani talmente vasti ed enormi da avere al loro interno fenomeni atmosferici come appunto la pioggia o la nebbia.
Ci sono però luoghi in questa casa che Piranesi non conosce anche perché per viaggiare da un salone all’altro a volte ci vogliono ore o giorni.
Il ritmo generale del romanzo è un crescendo, all’inizio seguiamo un individuo che sembra rinchiuso in uno schema dentro cui vive in modo piuttosto rigido ed è talmente abituato a seguire questo schema da non farsi nemmeno domande o da non avere dubbi quando inizia ad essere chiaro il fatto che ci sono molti misteri che si nascondono nella casa e che Piranesi all’inizio sembra voler intenzionalmente ignorare.
Andando avanti però Piranesi si rende sempre più conto del fatto che non può continuare ad ignorare aspetti della sua vita e della casa che non tornano, punti oscuri su cui bisogna indagare, quindi il ritmo iniziare ad essere costante fino a questa esplosione finale, per poi distendersi di nuovo. Penso sia un testo che ci mette un poco ad ingranare anche per farci entrare del tutto prima nel mondo di Piranesi e per portarci vicino a questo personaggio che dal mio punto di vista all’inizio fa di tutto per non scostarsi dalla sua vita di tutti i giorni.
Lo stile di Susanna Clarke è godibilissimo, è uno stile che fa avvicinare il lettore al protagonista perché capiamo le sue paure, avvertiamo il suo timori, ne comprendiamo la psiche, insomma è uno stile che ci accompagna anche in questo viaggio alla scoperta di Piranesi oltre che alla scoperta della casa e dei vari misteri.
“Allora te lo dirò. E’ cominciato quando ero giovane, sai. Sono sempre stato molto più brillante dei miei pari. La mia prima grande intuizione è stata quando mi sono reso conto di quanto il genere umano avesse perso. Una volta, uomini e donne erano capaci di trasformarsi in aquile e volare su distanze immense. Erano in comunione spirituale con i fiumi e le montagne e da loro ricevevano saggezza. Percepivano l’orbita delle stelle all’interno delle loro menti. I miei contemporanei non lo capivano. Tutti erano ammaliati dall’idea del progresso e credevano che qualsiasi cosa nuova dovesse essere superiore a ciò che era vecchio. Come se il merito fosse una funzione della cronologia! Ma secondo me la saggezza degli antichi non poteva essere semplicemente svanita. Niente svanisce e basta.[…]”
Un Personaggio e una Casa Indimenticabili
Ho amato tanto il personaggio di Piranesi, che di certo all’inizio può infastidire per questo suo voler vivere a tutti i costi ignorando aspetti che sembrano impossibile da ignorare, ma l’ho trovato un essere innocente, profondamente fragile in questo suo guscio di ruotine che si è creato, un individuo che si aggrappa a ciò che sa per non impazzire perché intorno a lui è nulla è certo.
All’interno della Casa comunque vive anche un altro individuo chiamato da Piranesi appunto “L’Altro”, un uomo che lui incontra ogni martedì e venerdì e al lettore è chiaro fin da subito che quest’uomo di approfitta in un certo di Piranesi e che senza dubbio sa molto di più rispetto a ciò che gli racconta. Ad un certo punto del romanzo Piranesi trova dei messaggi sparsi in giro per la casa e all’inizio crede che sia la casa stessa a voler comunicare con lui, ma ben presto diventa chiaro il fatto che potrebbe esserci anche un altro individuo nella casa e potrebbe non avere delle buone intenzioni.
Anche qui come per la recensione de “Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle” mi trovo costretta a frenare i polpastrelli per evitare di fare spoiler, ma tutto ciò che ho scritto si trova anche nella trama quindi non ho superato il confine.
Sta di fatto che andando avanti nel testo iniziano a palesarsi una serie di elementi che piano piano ci porteranno alla scoperto di un mistero che in parte, in una minima parte, si può intuire soprattutto per l’aspetto legato all’ambiente, ma per me è stata solo una piccola intuizione perché è senza dubbio un romanzo con un grande colpo di scena.
E’ un testo che contiene molti riferimenti artistici, mitologici, letterari, è un testo con atmosfere potenti e un protagonista assolutamente umano.
Una parte di me vorrebbe avere la possibilità di cancellare dalla mente il ricordo di aver letto questo romanzo, per poterlo rileggere come se fosse la prima volta e poter visitare questi luoghi da zero.
Sicuramente la casa è anche un luogo che esprime una certa solitudine, soprattutto all’inizio quando incontriamo Piranesi, ma sembra quasi un ambiente al di là del tempo e dello spazio, fin da subito, un luogo in cui tutto è imprigionato in una bolla in mezzo a queste statue, a questi ambienti pieni di arte e ricoperti da un velo di silenzio dove in sottofondo si sente lo scorrere dell’acqua ai piani inferiori… stupendo.
Ci sono di certo vari aspetti che arrivano ad intersecarsi in questo testo, abbiamo una parte mystery che si va ad unire a quella fantasy, c’è il mistero di questo famoso “Altro”, il mistero di questo universo/Casa, quello legato alla vera identità di Piranesi e alla sua storia e infine quello riguardante vari scheletri che Piranesi ha trovato in vari in luoghi della casa e a cui porta cibo e acqua.
Alla fine si può arrivare a apprezzare di più certi aspetti del romanzo rispetto ad altri, ma secondo me tutti arrivano a unirsi per creare un quadro finale perfettamente costruito.
Conclusioni
E’ un testo che ho inserito al secondo posto fra i libri preferiti del 2022 e mi sento di dire che potrebbe tranquillamente rientrare in una lista dei libri migliori degli ultimi anni, è già mirabile il fatto che nonostante siano passati vari mesi dalla lettura io ricordi ancora alla perfezione le sensazioni che ho provato in questi luoghi.
E’ un romanzo che all’inizio, al primissimo approccio, può avere un ritmo un poco lento, ma una volta avviato vi rapisce e non vi lascia più.
Voto:

E voi? Avete mai letto “Piranesi”? Vi è piaciuto? Sì? No? Fatemi sapere!
A presto!

ogni volta che leggo un’opinione o una recensione su questo libro è positiva, un record! di certo se lo trovo (usato) lo compro allora
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Ho apprezzato molto il fatto che abbia usato in maniera così originale e suggestiva la materia letteraria. Non mi sorpreso l’andamento della storia, ma è tutto così affascinante che ne sono stata conquistata.
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Anche io, assolutamente! E’ uno di quei testi che vorrei poter cancellare dalla memoria per potermici affacciare ancora per la prima volta!
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