Buon mercoledì! Come state?
Questi giorni sono assai complessi per il nostro paese, ogni volta che mi ritrovo a parlare di ciò che sta accadendo mi sento sempre a disagio, un po’ perché sappiamo tutti quello che sta succedendo e un po’ perché non dico nè aggiungo nulla di nuovo a tutto quello che è stato detto in questi giorni.
L’unica cosa che mi sento di poter fare in questo piccolo spazio che è il mio blog, è portare un po’ di distrazione, poter in qualche modo rinfrescare (anche per pochi secondi) l’aria che da settimane è piuttosto opprimente.
Parliamo quindi oggi di un libro che ho letto nelle scorse settimane e che avrei dovuto recensirvi più di un mese fa… sono un poco in ritardo, ma vabbè.
Mi riferisco a “Il Guardiano degli Innocenti” di Andrzej Sapkowski, il primo volume della saga di The Witcher.
Il Guardiano degli Innocenti – Andrzej Sapkowski
Casa Editrice: Nord
Genere: fantasy
Pagine: 372
Prezzo di Copertina: € 14,90
Prezzo ebook: € 9,99
Anno di Pubblicazione: 1993
Link all’Acquisto: QUI
Trama
Geralt è uno ‘strigo’, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia quand’era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l’unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore…
Recensione
Inizio con il dire che mi sono imposta l’obbiettivo di leggere l’intera saga di “The Witcher” prima di guardare la tanto chiacchierata serie tv di Netflix, ne avevo parlato anche in un articolo a dicembre se non erro, quindi man mano che terminerò i volumi usciranno qui sul blog le rispettive recensioni.
Ho pensato anche allo scrivere una recensione unica di tutti i volumi, ma questo vorrebbe dire scrivere (e pubblicare) un articolo lungo quanto la stessa saga quindi meglio dividere…
Piccola nota sull’edizione, la casa editrice Nord sta ristampando tutti i volumi della saga, sono già disponibili i primi cinque e a breve usciranno gli altri tre volumi (indicativamente a maggio).
Allora iniziamo a parlare di questo primo volume, è una raccolta di racconti come anche il secondo volume, la saga vera e propria (se così si può dire) inizia dal terzo volume “Il Sangue degli Elfi“.
E’ molto importante però, se volete iniziare a leggere la saga, leggere i primi due volumi (raccolte di racconti) perché questi introducono i personaggi, alcuni eventi che si riveleranno importanti per capire il senso di altri eventi futuri e vi fanno in generale entrare nel mondo di The Witcher.
Stile, Ritmo e Atmosfere
Ho letto “Il Guardiano degli Innocenti” in pochissimo tempo, lo stile di Sapkowski è un mix fra il perfetto stile d’azione con una punta di analisi verso alcuni comportamenti dei propri personaggi, dire che è un testo che scorre veloce sarebbe un eufemismo, mi ha ricordato quei testi d’avventura, pieni zeppi di scene d’azione.
Lo stile non si lascia andare a particolari descrizioni, ovviamente ne compare qualcuna che si sofferma di più su un ambiente o un personaggio, ma direi che il tutto rimane sempre piuttosto scattante, le pagine volano una dietro l’altra.
Io ho giocato al videogioco di The Witcher in passato e forse questo ha influito un poco sulla mia percezione delle atmosfere contenute in questo libro, perché mi immaginavo sempre a lume di candela o in un qualche bosco con il suono delle spade di Geralt che ballonzolavano mentre camminava.
Tutto questo c’è all’interno del testo, ma forse la mia percezione era così forte per la mia precedente esperienza videoludica.
Riferimenti
Un fatto interessante è che per vari racconti (la maggior parte), l’autore prende ispirazione da favole che noi tutti conosciamo, ad esempio “La bella e la Bestia”.
Ho sentito dire che nella serie tv questi riferimenti sono ovvi, si percepiscono piuttosto chiaramente, io non sapevo di questa rielaborazione/ispirazione, quindi trovando questi riferimenti nel corso della lettura mi sono trovata a sorridere più volte.
Di solito non sono un’amante di questi esperimenti, credo per esperienze spiacevoli in passato, quindi a volte mi risulta difficile farmi piacere una psudo-rielaborazione di una fiaba, ma in questo caso mi è dispiaciuta, anzi, calzava a pennello con il senso generale della vicenda.
Personaggi
In questo primo volume incontriamo ovviamente Geralt, il protagonista delle avventure e dalla saga, il famosissimo Geralt di Rivia, capelli e barba bianchi, strigo (ovvero un umano mutato, con sensi molto sviluppati), occhi simili a quelli di un felino, viene soprannominato anche “Lupo Bianco“.
Yennefer di Vengerberg, è una maga, occhi viola, capelli neri come la pece, ovunque vada porta sempre con sè un profumo di lillà e uva spina. Ha un rapporto piuttosto burrascoso con Geralt, suo grande amore.
Ranuncolo o Jaskier, è un poeta, un menestrello, amico di Geralt e se vogliamo spalla comica della situazione.
Questo primo volume serve come introduzione come dicevo prima, anche per cercare di rompere il ghiaccio e di comprendere il carattere dei personaggi, quindi per essere il primo passo ho trovato una buona caratterizzazione.
Sono riuscita fin da subito ad empatizzare con loro, ovviamente con alcuni più di altri, ci tengo a dire che i personaggi sopra citati sono quelli più “importanti”, ma troviamo molte altre personalità all’interno del libro.
Ci tengo a dire anche che alcuni personaggi li ho apprezzati di più nel libro rispetto alle varie altre opere (es. videogioco), ad esempio non apprezzavo del tutto il personaggio di Yennefer dal videogioco, ma in questo primo volume ho scoperto una Yennefer diversa, più umile, con un carattere più autentico.
Essendo un mondo fantasy popolato da mostri, che Geralt uccide per lavoro, mi sembra giusto citare qualche tipologia di essere, ad esempio i drowner, i mutanti, i necrofagi, le viverne, i ghoul e molti altri, incontriamo infatti sia mostri “vitali” ai fini del racconto sia mostri che sono “mezzi” semplicemente per far guadagnare al nostro eroe qualche soldo.
Genere
Non è un fantasy troppo ostico, anzi, mi sento di consigliarlo anche per chi non è un’esperto di fantasy o non legge di frequente libri simili, perché è scorrevole e non impegna molto dal punto di vista della concentrazione, non è quel fantasy pieno zeppo di storyline, riferimenti, intrighi ingegnosi magari complessi da seguire.
L’universo dello strigo è “dannato” sotto un certo punto di vista, non c’è nulla di completamente buono o cattivo, Geralt vive in un periodo duro e la sua stessa condizione di strigo viene vista malignamente dalle persone, tranne quando sono costrette a chiedergli aiuto per uccidere qualche mostro.
Il fantasy di “The Witcher” è un fantasy sporco, nel senso che ogni scelta (sotto l’influenza della magia o no) porta le sue conseguenze e alcune di queste sono spietate, non vengono addolcite in alcun modo.
Conclusioni
Ne “Il Guardiano degli Innocenti” seguiamo le avventure di Geralt, ci sono vari racconti incollati fra loro quindi non c’è una vera e propria trama, c’è per ogni racconto ovviamente.
Posso solo dire che a fine lettura si inizia a colorare una superficie bianca che man mano diventerà del tutto colorata, quindi anche qui, nonostante sia il primo volume, si comprendono aspetti fondamentali.
E’ un libro di certo piacevole, non si lascia andare a particolari riflessioni nel senso che è quel classico testo perfetto da leggere per seguire le avventure dei personaggi e perdersi nella lettura, non è uno di quei libri che ti lasciano con dubbi o interessanti spunti di riflessione, ma non pretende nemmeno di farlo.
E’ un fantasy che intrattiene fino all’ultima pagina buttando il lettore in un universo in subbuglio e nella vita di un personaggio dal carattere non facile.
Voto:
Di certo continuerò la saga, sto già leggendo il secondo volume e spero di riuscire a parlarvene il prima possibile.
E voi? Avete letto la saga di “The Witcher”? Sì? Vi è piaciuta? Fatemi sapere!
A presto!
Sapkowski è un autore che per i suoi romanzi ha preso come ispirazione di tutto: fiabe dei Grimm, folklore polacco, cicli epici-cavallereschi.
E’ una saga davvero fantastica!
Ottimo articolo! E ottimo blog, mi iscrivo (se ti va ricambia 😉 )!
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Ciao! Certo, ho appena visitato il tuo blog e ti seguo davvero con piacere! 😉
Esatto! Di sicuro si avvertono queste atmosfere mischiate allo stile di Sapkowski, ho adorato i riferimenti alle fiabe.
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