Voce di Carne e di Anima – Alda Merini (poesie 2000-2009)
Ed: Frassinelli
Confusioni di piani estatici, fissi,
di esistenze asimmetriche,
di polluzioni notturne,
di fiori dell’assenza dimenticata.
Ecco che cos’è la terra priva di diritti umani,
ecco che cos’è la terra del peccato.
Il sangue misto di due occasioni perdute,
un paradiso dimenticato.
Le mie mani hanno soffocato l’agnello,
il peccato mi ha spartita in due,
il senso ha agito sopra l’anima,
l’anima è morta nel senso.
Ma anche allora il demonio che si fa spirito
rompe le acque del sacrificio,
e l’urlo non è né umano né divino:
è l’urlo di raccapriccio
di colui che sente vicino il suo inferno.
–
Elettroshock
Per ogni passaggio di corrente
usciva una spiga di sangue
sul labbro del poeta
che forse avrebbe voluto ingioiare
quel grumo
e trasformalo in un bacio.
–
La luna non si apre più
come un ventaglio
come sopra il fosso del manicomio
dove venni sepolta viva.
La mia bocca
mangiò la terra
ma le mie labbra
divennero turgide
per coprirti di baci
durante la notte.
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