La Mia Wishlist Natalizia!

Buon pomeriggio o buonasera a tutti!

Dunque, oggi voglio scrivere un articolo più leggero e forse anche più chiacchiericcio.

Non vi preoccupate, con l’inizio dell’anno nuovo inizierò (o tornerò) a scrivere articoli più sostanziosi e vorrei anche anticiparvi che ho in mente tanti bei nuovi progetti da apportare al blog!

Oggi però non mi andava minimamente e visto che siamo in un periodo di festa ho pensato: “Mah sì, oggi non facciamo nulla di troppo serioso, parlucchiamo un po’!”

E infatti oggi voglio parlarvi di qualcuno dei titoli che sosta nella mia wishlist.

Ovviamente vorrei dire che il Natale non significa solo regali, anzi, il Natale è molto di più ha talmente tanti significati, valori e tradizioni da tenere in conto che non riuscirei ad elencarle tutte in un articolo!

Questo articolo vuole essere semplicemente fonte di qualche allegra chiacchiera per confrontarci su qualche titolo da me tanto agognato ma che magari voi avete letto e non avete particolarmente amato, insomma se avete delle esperienze con i titoli di cui vi andrò a parlare sentitevi pure liberi di dire la vostra, sempre!

Se vedete un titolo che non vi è per niente piaciuto ditemi pure “Elisa, lascia perdere che è meglio!”.

Detto ciò iniziamo, vi faro vedere 10 titoli che ormai soggiornano da parecchio tempo nella mia wishlist di Amazon e che vorrei prima o poi avere fra le manine.

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Trilogia Sentimentale. Tutte le Anime. Un Cuore Così Bianco. Domani nella Battaglia Pensa a Me. – Javier Marìas

Editore: Einaudi

Prezzo di Copertina: € 19,00

Per Javier Marías l’amore è il sentimento che richiede le maggior dosi di immaginazione, non soltanto quando chi lo ha sperimentato e lo ha perduto ha bisogno di spiegarselo, ma anche mentre l’amore si sviluppa e ha pieno vigore. In altre parole, per Marías l’amore ha sempre una proiezione immaginaria, per quanto possiamo crederlo tangibile o reale in un determinato momento. Ed è sulla proprio sulla base di queste riflessioni personali che Marías ha costruito, seppure con declinazioni diverse, i romanzi qui riuniti – usciti singolarmente tra il 1998 e il 1999 -, tutti accomunati dal filo rosso e imperioso della passione amorosa. In “Tutte le anime” Marías racconta la storia di un turbamento, un penetrante diario pubblico dell’intimità dove ogni dettaglio viene indagato con l’acribia minuziosa dell’entomologo, nella convinzione che anche il gesto e l’incontro apparentemente più insignificanti possano aprire la strada a vertigini metafisiche. “Un cuore così bianco”, invece, parla della persuasione e dell’istigazione, del matrimonio, della possibilità di sapere e dell’impossibilità d’ignorare, del sospetto, del parlare e del tacere. Infine in “Domani nella battaglia pensa a me”, raccontandoci l’inganno e svelandone la macchina che esso mette inevitabilmente in moto, Marías racconta l’illusoria realtà in cui tutti noi siamo sprofondati.

Qualche giorno fa vi ho, in un Pillole Letterarie, citato Marìas. Ad ora di suo ho letto solo “Gli Innamoramenti” ma vorrei approfondire la conoscenza con questa trilogia che mi ispira molto, da molto tempo. Sicuramente fra i titoli contenuti al suo interno avrete sentito già “Domani nella Battaglia Pensa A Me” perché fino a qualche tempo fa era parecchio nominato.

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Cavie – Chuck Palahniuk

Editore: Mondadori

Prezzo di Copertina: € 11,00

Sono stati portati in un teatro abbandonato di una città ignota, sono quindici, e ognuno di loro ha risposto all’annuncio di un “luogo di ritiro per scrittori” dove potersi isolare per novanta giorni e scrivere il proprio capolavoro. Ma le cose non vanno proprio come previsto e i protagonisti iniziano a raccontarsi storie sempre più estreme in un moderno “Decamerone” e a mettere in atto spietate strategie per mettersi sotto la luce migliore quando l’inevitabile salvataggio li porterà alla gloria.

Sono direi anni che conto di comprare questo libro (essendo quello di Palahniuk che forse mi incuriosisce di più) e approfondire questo autore ma fino ad ora ho sempre dato la precedenza ad altri titoli. Lessi anni fa qualcosina di Palahniuk che, se vi devo dire la verità, non ricordo neanche. Ricordo però che rimasi piacevolmente stupita da lui ma fino ad ora non ho approfondito più di tanto. Verrà il tuo momento Chuck non temere!

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Fine di Una Storia – Graham Greene

Editore: Mondadori

Prezzo di Copertina: € 9,50

In una Londra distrutta dalle bombe di Hitler, vizi, compromessi, egoismi si mescolano all’amore. Un complicato intreccio ricco di suspense.

Greene autore de “Il Terzo Uomo” o ancora de “Il Fattore Umano”, di lui non ho mai letto assolutamente nulla. Si potrebbe anche chiudere tutto qui ma. Ma, ma. Ho sentito parlare di lui qualche anno fa e da quel momento mi sono incuriosita, però come vi dicevo prima, i titoli e gli autori sono così tanti da scoprire, da un parte però sono contenta di avere ancora così tanti autori da approfondire!

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Telegraph Avenue – Michael Chabon

Editore: Rizzoli

Prezzo di Copertina: € 20,00

Agosto 2004. Archy si prende cura di un neonato non suo per allenarsi ad accudire il primo figlio in arrivo. L’amico e socio Nat rimugina sui presagi di sventura che aleggiano attorno al loro negozio di dischi, il Brokeland Records, tempio dei vinili usati tra Berkeley e Oakland. Le loro mogli Gwen e Aviva, ostetriche a cui si deve l’ingresso nel mondo di un migliaio di concittadini, raggiungono una paziente per un parto difficile in una casa di legno affacciata sul canyon. Julie, figlio quindicenne di Nat e Aviva, si innamora di Titus, venuto dal Texas e dal passato di Archy. Attorno a loro, una ragazza etiope con occhi da cerbiatta e dita che odorano di spezie, un impresario di pompe funebri abituato a immaginare una lapide appropriata per ogni persona che incontra, un campione di kung fu che negli anni Settanta era stato una gloria del cinema nero, un anziano musicista con un pappagallo intelligente e sboccato appollaiato sulla spalla e perfino, in un carneo, il futuro senatore e presidente Obama. Mentre l’ex campione di football Gibson Goode, quinto uomo di colore più ricco d’America, percorre sul suo dirigibile nero e rosso i cieli della California settentrionale, pronto a sbarcare in Telegraph Avenue, a pochi isolati dal Brokeland, con uno dei suoi giganteschi megastore…

Nemmeno di Chabon ho mai letto assolutamente nulla, ho un aneddoto però su questo libro. In estate, quando ero in vacanza in montagna soggiornavo nella casa degli zii mi mio padre ed un giorno scendendo in paese per passeggiare e vedere luoghi nuovi e belli io mi sono staccata dalla comitiva per entrare furtivamente in un edicola. Avevo bisogno di acquistare qualche giornale ed essere aggiornata sul mondo visto che lassù Internet non funzionava molto e personalmente ogni tanto sento sempre la necessità di sapere cosa è successo in giro, non riesco a stare troppo tempo senza conoscere le news dal mondo. Così entro e compro qualche giornale, ricordo che in un piccolo carrellino giaceva solo Telegraph Avenue. Quindi cosa faccio? Visto che mi ero già portata da leggere in montagna 10 libri per 5 giorni decido a malincuore di lasciarlo lì (ho sofferto molto in quell’istante). Insomma quando vedo la copertina di questo libro mi viene in mente il mio soggiorno in montagna e mi pento amaramente di non averlo comprato quando avrei potuto farlo.

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Ognuno Muore Solo – Hans Fallada

Editore: Sellerio

Prezzo di Copertina: € 16,00 

“Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo” (Primo Levi). “Ognuno muore solo” (uscito nel 1947) è una rielaborazione letteraria dell’inchiesta della Gestapo che portò alla decapitazione due coniugi berlinesi di mezz’età. Una spietata caccia all’uomo, con tanto di bandierine sulle carte, guidata da investigatori tanto tecnicamente capaci quanto irrazionalmente mossi da un fanatismo assurdamente sproporzionato agli scopi. E probabilmente le ragioni dell’oblio e della riscoperta stanno appunto nel fatto che è un romanzo sulla resistenza. Un romanzo sulla resistenza e sulla disperazione. Contrastante, quindi, con il luogo comune di un Hitler che non conobbe oppositori tra la gente ordinaria, unita nella colpa collettiva. Fallada racconta di poveri eroi. Anna e Otto Quangel, lui caporeparto lei casalinga, come tutti i loro pari soli e addormentati e poco prima ancora abbagliati dal Fiihrer, conoscono un risveglio dopo la notizia della morte del figlio al fronte, e cominciano a riempire alcuni caseggiati della loro Berlino con cartoline vergate in modo incerto di appelli ingenui di ribellione. Lo fanno per comportarsi con decenza fino alla fine, ben sapendo che morranno e sicuri che nel vicino incontreranno più facilmente il delatore. L’autore li illumina, scorgendo in loro una specie di coscienza della nazione, rappresentata dai tanti volti intorno, espressioni di un popolo spaccato in due, chi opprime e chi è sepolto nella sua paura.

Ho fatto bene a scrivere questo articolo perché sinceramente non ricordavo nemmeno di averlo in wishlist questo libro. Comunque, non ho mai letto nulla di Fallada, autore tedesco vissuto nel XX secolo. Autore de “E adesso pover’uomo?” e “Nel Mio Paese Straniero”. Autore molto amato, “Ognuno Muore Solo” è un titolo molto famoso e apprezzato da moltissimi, titolo importante, ultra citato insomma una mancanza che spero di colmare prima o poi perché mi sento in colpa e non vedo l’ora di leggerlo.

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Viaggio al Termine della Notte – Louis-Ferdinand Céline

Editore: Corbaccio

Prezzo di Copertina: € 18,60

L’anarchico Céline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze più drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l’ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell’Africa coloniale, la New York della “folla solitaria”, le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie più desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. Questo libro sembra riassumere in sé la disperazione del nostro secolo: è in realtà un’opera potentemente comica, in cui lo spettacolo dell’abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco più forte dell’incubo.

Libro che vorrei davvero leggere da mesi ma finisco sempre per dare la precedenza ad altro. Sembra un libro piuttosto corposo sia dal punto di vista delle pagine che del contenuto, insomma devo sentirmi pronta per una lettura così. Edizione Corbaccio meravigliosa comunque, veramente bella.

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Tutto Potrebbe Andare Molto Peggio – Richard Ford

Editore: Feltrinelli

Prezzo di Copertina: 17,00

Frank Bascombe ha vissuto una vita non più avventurosa di quella di tanti altri americani. Giornalista sportivo, agente immobiliare, due matrimoni, due figli grandi che vivono lontano, molti traslochi. A sessantotto anni, Frank si è ritirato a vita privata, ha venduto la casa sull’oceano dove si era trasferito con la seconda moglie ed è tornato a Haddam, la città che forse racchiude il segreto di tutti i suoi dispiaceri. L’uragano che un giorno d’autunno si abbatte sulla costa del New Jersey distruggendo la ridente stazione balneare dove Frank aveva creduto di poter esorcizzare i suoi fantasmi ne diventa in un lampo il principale evocatore. Il passato ritorna e parla con la voce di amici falsi, traditori o moribondi. Se la vita è davvero, come riflette Frank, “una questione di sottrazione graduale”, che altro ti resta quando una catastrofe naturale ti ha sottratto tutto, compresa la casa dove hai trascorso i migliori anni della tua esistenza? L’ultimo romanzo di Richard Ford è il bilancio, non privo di sorprese e di humour, di una vita che potrebbe non essere poi così diversa dalla nostra.

Autore di “Canada” libro per cui io sbavo tutt’ora, non ho mai letto nulla di suo ho sentito pareri entusiasti e positivi ma non ho ancora recuperato niente. Tra l’altro Richard Ford è un autore americano di 72 anni ed ogni volta che io sento il suo nome mi viene in mente un’altra persona che non c’entra niente, sapete quando sentite o vedete una persona che nel vostro cervello si va ad intrecciare a qualcun’altro che con questa non ha nulla in comune? In questo caso nel mio cervello Richard Ford lo associo ad Harrison Ford l’attore, sì hanno in comune il fatto che sono americani e hanno il cognome uguale ma insomma…

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Furore – John Steinbeck

Editore: Bompiani

Prezzo di Copertina: € 14,00

 Pietra miliare della letteratura americana, “Furore” è un romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani l’anno seguente. Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni. Una versione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell’opera di Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962. Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”. Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia, “Furore” è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi in tutta la sua bellezza.

Lo so, lo so, ma è vero non ho mai letto Steinbeck ecco l’ho scritto! Mi hanno sempre parlato di questo citatissimo autore ma sinceramente io sono un po’ intimorita. Steinbeck è un pilastro della letteratura quindi tutto ciò mi mette in soggezione ma vi prometto che prima o poi troverò il coraggio di leggerlo e di recuperare questo autore.

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American Gods – Neil Gaiman

Editore: Mondadori

Prezzo di Copertina: 13,00

Appena uscito dopo tre anni in carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l’africano Anansi, come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori o minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. È per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno on the road attraversando in lungo e in largo l’America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l’anima stessa dell’America…

Eh beh, ormai trovo il modo di inserire Neil Gaiman ovunque. Come saprete se mi seguite da un po’ io sono una fan del talentuoso Neil, infatti ad oggi ho letto un po’ delle sue opere ma ovviamente vale sempre lo stesso discorso, quando trovo un autore che mi piace sono molto felice ma voglio dare spazio a tanti generi, autori e titoli quindi se leggo più di un libro appartenente allo stesso autore può voler dire due cose, o che mi piace parecchio o che non l’ho capito del tutto e ho bisogno di un altro suo titolo per inquadrarlo bene. American Gods è un titolo che voglio leggere da anni e prima o poi so che lo recupererò ma per ora è ancora in wishlist.

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Il Mondo Sconosciuto – Edward P. Jones

Editore: Bompiani

Prezzo di Copertina: € 9,50

Un’immaginaria comunità della Virginia viene sconvolta dalla morte improvvisa di Henry Townsend, figlio di uno schiavo affrancato, padrone di terre e uomini, in rotta con la famiglia dal momento in cui ha cominciato a impiegare schiavi egli stesso. Le sorti della sua proprietà vengono prese dalla donna che gli è sempre stata al fianco, Caldonia, figlia di un’agiata famiglia, che lo aveva sposato in seguito alla sua conquistata libertà. Ma riuscirà Caldonia, sola, a tenere a freno le forze centrifughe delle sue proprietà? Riuscirà infine a rifarsi una vita, oltre lo spettro di Henry che la tiene prigioniera del ricordo?

Ora farò una confessione, prima di leggere la dicitura Premio Pulitzer 2004 sotto al titolo non ricordavo minimamente perché ai tempi avessi inserito questo titolo nella mia lista desideri. Di solito quando leggo o sento dei suggerimenti che mi interessano inserisco subito il titolo quindi non ricordo (a meno che il titolo non mi abbia particolarmente colpita) dopo un certo lasso di tempo la motivazione precisa. Comunque non ho mai letto nulla di Jones e non vedo l’ora di recuperare. 

PS: per la cronaca, ora mi ricordo perché lo avevo inserito.

Bene ragazzi!

Mi fermo qui perché altrimenti non finiamo più data la miriade di titoli che ho in wishlist.

Voi avete letto qualcuno di questi titoli? Sì? Che mi dite? Vi sono piaciuti?

Noi ci leggiamo domani!

Elisa

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