La Mia Top Five Letteraria del 2020

Buona domenica e buona S. Lucia!

Come state passando questa domenica di dicembre?

Oggi parliamo di letture top, infatti nonostante abbia ora in corso delle letture che spero di riuscire a terminare entro la fine dell’anno, mi sento di poter mettere già stilare una personale classifica delle mie letture top e flop/worst.

Oggi parleremo di quelle top, ma ne prossimi giorni uscirà anche l’articolo con le peggiori (personalmente) letture di quest’anno.

Questi testi li ho o già citati o già recensiti, per le recensioni mancati non temete perché usciranno nelle prossime settimane, parleremo di tutto tranquilli/e, questa maratona ha spodestato le recensioni “classiche”, ma ci riprenderemo tutto.

Le Belve – Manlio Castagna e Guido Sgardoli

Anno di Pubblicazione: 2020

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Ci sono luoghi che diventano malvagi perché malvagie sono state le persone che ci hanno vissuto… In una sonnolenta provincia italiana. Tre banditi senza un piano. Ventuno ostaggi senza scampo. Ventiquattro ore di orrore puro. Questa è la storia di Lince, Poiana e Rospo, tre criminali dilettanti che fuggono da una rapina andata male. Di una classe di liceali di Ferrara sequestrati durante una gita in un ex ospedale abbandonato. Dell’ex sanatorio Boeri, che nasconde strati di storie maledette, sepolte nei suoi muri fatiscenti e nelle sue viscere oscure. Di una ragazza con un potere extrasensoriale che le permette di percepire il Male. Di un paese di provincia, Tresigallo, sospeso in una terra nebbiosa e silenziosa, e dei fatti occulti che brulicano sotto la sua superficie all’apparenza pacifica. Di animali e di uomini che certi fantasmi della mente e la ferocia dei loro aguzzini trasformano in belve.

Ne abbiamo parlato nell’articolo dei libri da regalare e come dicevo prossimamente uscirà la recensione, è un romanzo per ragazzi che ho divorato, non penso sia così semplice trovare un libro che ti prende come a me ha preso questo. Lo stile secondo me è adatto ad un romanzo per ragazzi, non è nulla di esaltante, ma l’atmosfera e la struttura mi sono piaciute molto, non vedo l’ora di leggere il seguito.

L’isola della Paura – Dennis Lehane

Anno di Pubblicazione: 2003

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Recensione: QUI

1954, settembre. L’agente federale Teddy Daniels viene inviato sull’isola di Shutter, al largo di Boston, dove si trova l’Ashecliffe Hospital, destinato alla detenzione e alla cura dei criminali psicopatici. Deve trovare una detenuta scomparsa, Rachel Salando, condannata per omicidio, ma un uragano si abbatte sull’isola, impedendo qualsiasi collegamento con il resto del mondo. Ma sull’isola, niente è davvero quello che sembra, e gli interrogativi si accavallano: come ha fatto la Salando a sparire nel nulla? Chi semina strani indizi in codice? E cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta scomparsa, oppure le prove che all’Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani, o ancora qualcosa di più profondo, che lo tocca personalmente?

Di certo il miglior thriller letto negli ultimi anni, ne abbiamo parlato in un articolo specifico concentrandoci anche sul film di Scorsese, e che dire è una lettura che trascina il lettore in un abisso sempre più profondo, concentrandosi molto sull’aspetto psicologico del protagonista che diventa la nostra ancora che alla fine ci “trascina” giù assieme a lui.

Il Punto di Rottura – Daphne Du Maurier

Anno di pubblicazione: 1959

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Maestra del racconto, Daphne du Maurier coglie i personaggi nel momento in cui il legame tra ragione ed emozione è sul punto di spezzarsi: in una tranquilla domenica mattina, James Fenton capisce all’improvviso di essere in grado di uccidere senza il minimo senso di colpa. Dopo un’operazione chirurgica agli occhi la signora West è in grado di distinguere la vera personalità di chi la circonda. Durante le vacanze estive nella campagna inglese, la giovane Deborah scopre un mondo magico accessibile solo a lei. Crudeli, emozionanti, cariche di suspense e mistero, queste storie mostrano al loro meglio le capacità di scrittura e di indagine psicologica dell’autrice.

Anche questo citato nell’articolo dei regali natalizi, è una raccolta di racconti in cui ogni testo lancia un messaggio e lascia un ricordo per un particolare aspetto. Una delle raccolte più belle personalmente lette negli ultimi anni, l’ho già detto, ma lo ripeto, contiene quello che è diventato uno dei miei racconti preferiti, ovvero “L’Arciduchessa”.

La Peste – Albert Camus

Anno di Pubblicazione: 1947

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Orano è colpita da un’epidemia inesorabile e tremenda. Isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da laboratorio per le passioni di un’umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l’edonismo di chi non crede alle astrazioni né è capace di “essere felice da solo”, il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l’indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l’egoismo gretto gli alleati del morbo.

Che dire, ho finito di leggere questo libro a gennaio ed è stata un esperienza più che strana dato lo scoppio della pandemia. Mi sono ritrovata a pensare a quanto peso ha avuto per me questo libro letto all’inizio dell’anno, allora nessuno avrebbe pensato alla catena di eventi che si sono dipanati il questo 2020. Oltre a questo mi ha fatto scoprire Camus, autore che entrerà con tutta probabilità a far parte della mia lista di autori preferiti, questa lettura mi ha segnata sotto diversi aspetti.

Furore – John Steinbeck

Anno di Pubblicazione: 1939

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Pietra miliare della letteratura americana, “Furore” è un romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani l’anno seguente. Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni. Una versione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell’opera di Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962. Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”. Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia, “Furore” è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi in tutta la sua bellezza.

Anche questa è una lettura che mi ha segnata in un modo o nell’altro, ad un certo punto dell’anno guardando il libro in libreria mi sono detta: “questo è il momento giusto” e sono felice di essermi approcciata alla lettura. Un epopea famigliare e americana che vi rimarrà addosso grazie anche ai personaggi indimenticabili e profondamente umani della famiglia Joad.

Menzioni Onorevoli:

Carrie di Stephen King, la sua prima pubblicazione, è un libro ci cu abbiamo parlato qui mesi fa, è diventato il mio King preferito e posso dire di averlo amato per l’analisi psicologica duplice dei personaggi. Perché in Carrie ogni personaggio può essere il buono o il cattivo, l’autore sottopone al lettore prove e ricerche lasciando decidere al lettore cosa pensare di quella situazione e quella personalità. Un testo ipnotico e amaro.

Fermento di Luglio è invece il testo grazie al quale ho conosciuto Erskine Caldwell, un autore non particolarmente considerato (in modo ingiusto ovviamente) che approfondirò di certo nel 2021 e nei prossimi anni. Il suo stile è diretto e secco rivelando un America rude, piena di razzismo e degrado umano. Ne abbiamo parlato qui.

E voi? Quali sono le vostre letture top del 2020? Fatemi sapere!

A domani!

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11 pensieri riguardo “La Mia Top Five Letteraria del 2020

    1. Penso che dipenda sempre molto da anno ad anno, ci sono anni che magari partono in quarta e alla metà di luglio hai già letto 30 libri e altri invece in cui senti di aver letto poco, sono sempre dell’idea che è sempre un bene leggere anche se poco o tanto, anche leggere tra l’altro articoli o come dicevi annunci vari nel corso dell’anno è tenersi sempre in lettura!

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      1. Grazie mille! Io ricambio con piacere dato che pensavo di essere iscritta, ma guardando ora mi sono accorta di no, rimedio subito! 😉

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