Buon martedì ragazzi/e!
Come procede la settimana? In questo martedì freddo sentite già il calore natalizio?
Oggi sono qui per parlarvi di scrittura, non ne parliamo da tempo purtroppo anche se qui sul blog mi ero ripromessa di portare più articoli sulla scrittura che è un argomento di cui scrivo appunto e parlo sempre volentieri.
Tra l’altro potrebbe nascere anche una piccola rubrica in cui parliamo dei problemi legati alla scrittura, eh? Eh? Che ve ne pare come idea? Fatemi sapere se potrebbe interessarvi!
Comunque, oggi torniamo a parlare di scrittura e come per tutti gli articoli su questo argomento mi fa un enorme piacere avere un confronto con voi, nei commenti, in giro, anche per email se volete.
Infatti mi piace leggere opinioni diverse sul grande mondo della scrittura perché in una vastità simile ognuno ha la sua ed è questo anche che arricchisce lo scrivere.
Vorrei parlare oggi con voi di un problema che mi affligge quando scrivo, ovvero il rimandare questo processo.
Ora, non rimando solo la scrittura nella vita in generale anzi tendo a rimandare tutto ma la scrittura in particolare a volte la procrastino eccessivamente fino a quando non posso fare a meno di scrivere perché devo completare per forza il capitolo di una storia.
Mi sono chiesta più volte se questo fosse solo un problema mio, un moto quasi d’accidia personale ma concentrandomi e parlando con altre persone che scrivono di questo problema ho capito che non sono l’unica ad agire in questo modo.
A volte la mancanza di scrittura deriva da fatti diversi fra loro come la mancanza di tempo, la mancanza di creatività, oppure ancora il voler procrastinare in continuazione.
Ma c’è un terribile pensiero che affligge chi scrive quando si rende conto che rimandare e rimandare è diventata un’azione quasi naturale, un temibile pensiero “oddio, sono in fase di blocco dello scrittore”.
C’è una differenza sostanziale tra l’essere nel blocco dello scrittore e invece il continuare a procrastinare naturalmente, ovvero quello che si scrive una volta presa in mano la penna (o dopo aver iniziato a digitare sul pc).
Lo scrivo per rincuorare tutte quelle persone che come me alcune volte sono entrate in una vera crisi autodefinendosi in un “blocco”, questa fase che spaventa le persone che scrivono è caratterizzata dal non riuscire a scrivere nulla, il ritrovarsi una pagina bianca davanti agli occhi e non sapere come usarla.
E’ diverso dal procrastinare, chi ha un blocco non riesce a scrivere mentre chi procrastina riesce a scrivere come suo solito solo che rimanda in continuazione.
Di solito quando poi ritrovo davanti una pagina vuota finalmente inizio a scrivere a tutta velocità come se nulla fosse, senza nessun problema.
Una sensazione che provo spesso però quando non scrivo in un determinato giorno è il senso di colpa, se non scrivo durante la giornata quando mi ritrovo alla sera a pensare alle ore passate mi affiora il senso di colpa.
E’ anche vero però che alcune volte non si riesce a scrivere durante il giorno, per mancanza di tempo o perché si preferisce fare altro.
Questo è un altro problema di chi scrive (che se volete approfondiremo in un altro appuntamento di questa potenziale rubrica) ovvero il fatto che le persone che ti conoscono e sanno che scrivi si fanno un’idea sbagliata di te.
Ma di questo ne parleremo meglio un altra volta magari.
Comunque tornando sui miei passi, il problema del procrastinare è un problema reale per chi scrive, quello di pensare “o beh tanto posso farlo dopo” per poi sentirsi in colpa a fine giornata o sentirsi poco produttivi.
Ci sono invece quelle giornate in cui la voglia di scrivere schizza da tutti i pori e l’unica cosa che si vorrebbe fare appena svegli è afferrare un taccuino e scrivere, dipende ma in generale si tende a rimandare nella scrittura.
Capita, e penso che sia giusto ogni tanto (non sempre) porre rimedio a ciò sforzandosi di scrivere non solo quando ormai non si ha più tempo e ci si deve sbrigare.
Ma in generale, ogni giorno magari ci si potrebbe imporre di scrivere una pagina o anche duecento parole, partire poco a poco alzando sempre più l’asticella.
E’ importante tenersi allenati con la scrittura, è come un muscolo che va allenato spesso.
Bene gente, questo era il #writingproblem di cui volevo parlarvi oggi, mi raccomando ditemi se una rubrica di questo tipo potrebbe interessarvi così la inserirò con piacere fra le rubriche del blog sul tema scrittura.
Anzi, l’unica a tema scrittura, mmm dovrei proprio scrivere di più sullo scrivere, eh sì!
Noi ci leggiamo domani!
Elisa